Qualcuno dice che è stupido prendersela con la Chiesa perché "non benedice" l'uso dei profilattici in Africa. Sostiene che la sua "non benedizione" non ha nessuna influenza sulla diffusione dell'AIDS. "Non benedice"? Lascio giudicare a voi.
Luogo: Cibitoke, quartiere popolare di Bujumbura (Burundi). Casupole di legno e argilla, capanne, baracche, case. Strada piena di buche, rari veicoli, fughe di polli e di bambini, donne con carichi sulla testa. Il quartiere è devastato dal SIDA (francese per AIDS). Si calcola che gli abitanti siano per 2/3 seropositivi. Tutte le famiglie sono toccate, gli orfani costituiscono un problema sociale.
Personaggi: donna dell'Association des Femmes Burundaises. Missionario dei Padri Comboniani. Folla.
Testimone oculare: Dragor.
Un impolverato furgone Toyota si ferma sul ciglio della strada. Ne scende un tizio che cerca un tratto di terreno pianeggiante, vi colloca un tavolo e posa sul tavolo un grosso cartello con alcune illustrazioni. Poi dal veicolo scende una tizia grassottella con un bel pagne colorato che si rivolge alla folla (in Africa basta niente perché si raduni una folla), amplificando la sua voce per mezzo di un megafono elettrico.
- Buongiorno a tutti, mi chiamo Odette Bisengimana,faccio parte dell'Association des Femmes Burundaises e sono qui per parlarvi del preservativo. Se fate l'amore senza il preservativo... - prende una bacchetta e indica la prima vignetta del cartello, una coppia che fa l'amore - finirete cosi' ... - indica la seconda vignetta, due scheletri - ...e poi cosi'. - Indica la terza vignetta, due tumuli sormontati dalla croce. - Dunque, se non volete finire cosi', dovete fare cosi'. - Toglie dalle pieghe del pagne un grosso pene di legno. - Questo è un pene. - Toglie dalle pieghe del pagne un preservativo. - E questo è un preservativo. Dunque, il preservativo s'infila sul pene. - Chiama la donna più vicina. - Vieni qui, ti mostro come si fa.
- Non potrebbe provare su di me? - sghignazza un tizio cominciando a sbottonarsi i calzoni.
- Vaffanculo. - Odette si rivolge alla donna. - Allora, vieni o no? - La donna si guarda intorno, poi si avvicina ridacchiando. - Prendi il preservativo e infilalo sul pene. - La donna prende il preservativo e cerca d'infilarlo sul pene. - No, non cosi', non vedi che è arrotolato? Devi srotolarlo lungo il pene. - Riprende il preservativo e lo srotola lungo il pene, quindi lo toglie e ne prende un altro. - Adesso prova tu. Ah, dimenticavo, bisogna che il pene sia in erezione. Altrimenti...
Indica la vignetta con i due tumuli sormontati dalla croce.
Una settimana più tardi, stesso luogo
Un veicolo 4 x 4 si ferma sul ciglio nella strada. Ne scende un tizio tarchiato in jeans con un sorriso obliquo in mezzo alla barba e il petto coperto da una selva di peli neri che spuntano dalla camicia aperta sul collo.
- Buongiorno a tutti, mi conoscete, sono padre Ignazio. Avete usato il preservativo?
- Nooo - risponde la folla.
- Bravi. - Ignazio annuisce compiaciuto. - E perché non lo avete usato?
- Perché fa piangere il papa - risponde una donna.
- Perché non serve a niente - risponde un vecchio con l'aria di saperla lunga.
- Perché si va all'inferno - risponde un bambino.
- Molto bene - approva Ignazio. - E adesso aprite bene le orecchie. Qualcuno di voi ha un preservativo?
- Nooo - risponde la folla.
- Siete proprio sicuri? - Ignazio fissa i visi a turno. - Perché Dio vi vede. E se qualcuno di voi ha un preservativo...
- Io ne ho uno - confessa un giovane.
- Davvero? E perché? - domanda Ignazio.
- Be'... - Il giovane sembra imbarazzato. - Volevo darlo ai miei fratelli piccoli per farne un palloncino...
Risata della folla.
- Ma certo, per farne un palloncino. - Ignazio sorride benigno. - Vieni qui.
Il giovane si guarda intorno, poi obbedisce. Ignazio estrae un accendino e lo fa scattare.
- Tendi la mano aperta con il palmo rivolto verso il basso - ordina. Il giovane esita, poi obbedisce. Ignazio gli mette la fiammella dell'accendino sotto il palmo e il giovane ritrae la mano di scatto. - Che cos'hai sentito?
- Male.
- Certo, hai sentito male. - Ignazio sorride benignamente. - Adesso vorresti essere cosi' gentile da tendere di nuovo la mano e resistere più a lungo che puoi?
Il giovane tende la mano, Ignazio gli mette la fiammella sotto il palmo. Stesso risultato. Il giovane ritrae la mano di scatto.
- Proprio non ce la fai a resistere più a lungo? - domanda Ignazio.
- No.
- D'accordo. - Il sorriso sparisce. - Se questa fiammella ti è parsa dolorosa, le fiamme dell'inferno sono cento miliardi di volte più dolorose. E non potrai sfuggire come hai fatto con questa fiammella, perché brucerai per l'eternità. - Si rivolge alla folla. - Lo sapete che cos'è l'eternità? - Silenzio. - L'eternità è questa. Immaginate di trovarvi su un'immensa spiaggia. Prendete un granello di sabbia e lo gettate nel mare. Dopo 10 anni, tornate sulla spiaggia, prendete un altro granello e lo gettate nel mare. Dopo altri 10 anni, tornate sulla spiaggia, prendete un altro granello e lo gettate nel mare. Quanto tempo credete che vi occorrerà per gettare nel mare tutta la spiaggia? - Silenzio. - E quando avrete gettato nel mare tutta la spiaggia, credete di avere finito? - Silenzio. - No, non avete finito un bel niente, perché nel frattempo il mare ha rigettato tutti i granelli sulla spiaggia. Ecco, l'eternità è questa. E se usate il preservativo, fate piangere il papa. E se fate piangere il papa, fate piangere Nostro Signore Gesù Cristo. E se fate piangere Nostro Signore Gesù Cristo, il buon Dio vi farà morire di SIDA e sarete condannati a soffrire atrocemente fra le fiamme dell'inferno per l'eternità. Avete capito bene? Per l'e-ter-ni-tà! - Si fruga in tasca mentre riprende a sorridere. - Vediamo un po' , dovrei avere qualche bonbon per i bambini...
Ecco come la chiesa "non benedice" i preservativi. Una sola domanda. Provate a moltiplicare questo episodio per un milione di volte. Chi pagherà per le vittime?
Dragor
bel post,sono riuscito a immaginare la scena che raccontavi. Mi è venuto il nervoso dietro le ginocchia, peccato che non sia solo una storia. peccato che non sia solo una tua fantasia. peccato che è successo veramente. Probabilmente a loro fa comodo così, vogliono una massa di moribondi che vivono nell'ignoranza, una massa di poveri cristi da riccattare come neanche nel medioevo.
Ama il prossimo tuo come te stesso?
ciao ciao
spank
Scritto da: spank | 23/05/06 a 11:54
Caro Spank, in Africa la chiesa fa contro i profilattici una guerra feroce e senza esclusione di colpi. Rivela il suo vero volto, come credo che avere rivelato in "Rwanda!" a proposito del conflitto etnico. Quel volto che in Europa, oer evidenti ragioni storiche e sociali, è costretta a mascherare dietro una cortina di compromessi.
Grazie, ciao!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 23/05/06 a 12:41
Ciao Dragor, post, come sempre, molto molto interessante..purtroppo, come dice Spank, hai descritto la realtà ed è questo che rende tristi e rabbiosi allo stesso tempo.
Un saluto con l'augurio di una buona giornata, Silvano
Scritto da: Silvano Deregibus | 23/05/06 a 13:46
E' tutto molto triste...
Scritto da: Guizzo | 23/05/06 a 15:32
Dragor! Non dubito che ci siano dei "Don Ignazio".
Dubito di due cose:
a) che l'Aids sia dovuto e diffuso a causa della posizione ostile della Chiesa al preservativo. Infatti, se uno è così ligio a non usare il preservativo, a maggior ragione sarà ancor più ligio a non fare rapporti a rischio con chi gli capita.
b) che tutti i preti in Africa siano come Don Ignazio.
ciao!
Scritto da: Biz | 23/05/06 a 15:56
Aggiungo: se non è ligio, allora se ne fotte del divieto d'usare il preservativo e di non fare rapporti a rischio con molte persone. Però, lo sappiamo tutti, in particolare certe cose non è molto piacevole farle col preservativo.
Scritto da: Biz | 23/05/06 a 15:58
Caro Biz,
per quanto riguarda don Ignazio, sono d'accordo con te. Non bisogna generalizzare. A dire il vero non avrei nemmeno scritto questo post, fondato su una semplice esperienza personale, se qualche giorno fa non avessi visto un documentario tedesco su Arte, la chaine franco-tedesca (non so se l'avete in Italia), concernente la campagna della chiesa contro il preservativo in Africa. Venivano intervistati numerosi preti e missionari nelle zone più colpite dal SIDA nell'Africa Centrale, e sembrava che la parola d'ordione fosse: il preservativo non serve a proteggere contro il SIDA. Tu pensi, lo so, che nella mia "passione", come l'hai definita, cerco l'effetto a tutti i costi, lo scoop, la provocazione gratuita, ma non lasciarti ingannare dalle apparenze. Questo è soltanto il mio stile. Chiunque vuole far passare un messaggio drammatizza e io sono uno scrittore, non un giornalista tenuto a presentare i semplici fatti senza partecipazione personale. Tutti gli scrittori drammatizzano, come i registi, i pittori, i poeti e gli artisti in generale. In realtà, dietro il mio stile un po' a effetto, c'è il rigore, la documentazione e un'esperienza umana vissuta in prima persona. Pensa, mio padre era perfino amico del nunzio apostolico a Bujumubura che spesso veniva da noi a pranzo (mangiava come un porco) e poi, senza chiedere il permesso, ordinava al boy di servirgli il mio whisky (dico il mio perché lo importavo di contrabbando dallo Zaire). Come lo odiavo! Ho cercato di trattare anche con lui per far cambiare la politica della chiesa riguardo a quel povero paese, con i risultati che si vedono.
Questo per dire che non sottovaluto mai le osservazioni, soprattutto quanto sono serie e intelligenti come le tue. Forse non rispondo subito, ma rifletto e cerco di dare la risposta migliore.
Per quanto riguarda la tua osservazione a proposito dei rapporti a rischio, in Africa la realtà è molto diversa da quella europea. E' una realtà dominata da quella natura che in Europa è stata imbrigliata e sottomessa. In Africa le cose non sono sfumate come in Europa, ma riportate alla loro espressione primordiale, un po' come nel Far West americano. Un uomo è un uomo, là non si puo' barare. Come ci dice anche Hemingway, in Africa qualità e difetti emergono con impietosa chiarezza. Anche le situazioni, l'Amore, la Vita, la Morte, si giocano come drammi semplici e universali, ridotti alla loro nuda struttura. In questa realtà, lo ripeto, il prudente messaggio partito dall'Europa puo' avere effetti dirompenti. Vale anche per i bianchi. Quei preti che in Europa sarebbero prudenti e misurati, in Africa diventano simili a inquisitori medievali. Non è colpa loro, è colpa dell'ambiente. Il controllo sessuale di cui parli si puo' esercitare in Europa, dove tutto concorre a educare le persone. In Africa, come in tutti i paesi del terzo Mondo, la sessualità è un mito prima di tutto per procreare (in una società dove per secoli il tasso di mortalità è stato altissimo), poi per affermare la virilità dell'uomo e la fecondità della donna, poi per avere molti figli che in una società agricola rappresnetano la forza, poi per evadere da una vita di stenti. Spesso è l'unica forma di svago. Non hai notato che, in tutto il mondo, sono sempre le famiglie povere a fare più figli? Non usano il preservativo un po' perché sono terrorizzati (almeno nei paesi cristiani, perché nei paesi musulmani c'è meno promiscuità), un po' perché, come dici tu, senza è più bello. In ogni caso, se gli predichi l'astinenza, dicono di s) e poi scopano più di prima. Cosa che non sarebbe un male se non ci fosse il SIDA...
Et voilà, smetto qui ma tornero' sull'argomento. Ciao!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 23/05/06 a 22:46
Ho un amico che è stato in Africa in una missione. E' tornato disgustato. Il cimitero era pieno di preti giovanissimi che, naturalmente, non usano il preservativo. La coerenza nell'incoerenza.... Ciao!
Scritto da: Guizzo | 24/05/06 a 11:39
Ciao Dragor, eccomi qua a raccontarti un'esperienza che ho vissuto da molto vicino inerente alla faccenda dei preservativi e della chiesa cattolica.
Ho lavorato per alcuni anni all'interno di una struttura gestita da religiosi (pagata regolarmente in nero!!!)all'interno della quale, il 90% dei religiosi è gay PRATICANTE! Il che crea già di per sé un refuso di fondo, i religiosi non giurano di essere casti???
Vabbè, dato che non sono un'ipocrita moralista e che credo che se i preti potessero avere una famiglia sarebbero sicuramente più equilibrati interiormente e più vicini ai problemi della gente, diciamo che me la faccio andar bene così, anche se questo la dice la lunga sull'ipocrisia che regna in quell'ambiente... Si son fatti prete per vocazione, o per non dover dare spiegazioni sui loro orientamenti sessuali nascondendosi dietro il "paravento" della tonaca?Però mi sorge ancor più spontanea una domanda:
perché questi religiosi che hanno finanziato un ospedale per madri e bambini affetti da AIDS(come dire: curiamo gli effetti ma non la causa!) in un paese africano e che continuano comunque a demonizzare in Africa e in tutto il mondo l'uso del preservativo, quando si tratta della loro incolumità personale mentre fanno sesso con un altro uomo, LORO il preservativo lo usano?????????????
Guarda, io non sono mai stata una cattolica particolarmente infervorata (figurati che credo di essere stata l'unica bambina in Italia che è stata bocciata a comunione e che ha dovuto ripetere l'anno...)però uno schifo del genere non me lo sarei aspettato nemmeno nei miei peggiori incubi. E il bello(se si può chiamare così!) è che lo sanno tutti quelli che lavorano lì! e conoscono persino il "fidanzato" del tal religioso o del tal altro!
Se mai avevo una piccola possibilità di avvicinarmi alla religione prima di conoscere di persona questa realtà, ora credo che rientri nella scala dei numeri negativi!!!
E lasciatelo dire, è davvero molto triste.
Credo che a loro faccia molto comodo far vedere quanto sono "buoni" e "bravi" a finanziare progetti per aiutare i (già) malati di AIDS piuttosto che NON farli ammalare!
Che tristezza...
Ciao Cate
Scritto da: cate | 24/05/06 a 15:50
Cara Cate,
per quanto riguarda l'uso del preservativo da parte dei preti gay, ti risponde Guizzo giusto sopra di te (che cosa vuoi farci, siamo un ménage à trois...) ;)
Quanto ai preti gay che giurano di essere casti, come dici tu si dividono in credenti e praticanti. Qualcuno è gay solamente con la fede, qualcun altro passa a vie di fatto.
Ciao, torna a farmi visita!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 24/05/06 a 16:18