NON SONO SODDISFATTO della risposta che ho dato a Biz per il suo commento al mio post "Perché papa Wojtila è responsabile del genocidio rwandese". Biz dubitava della verità delle mie asserzioni, perché dalla documentazione in suo possesso (Le Monde Diplomatique) non risultavano responsabilità della chiesa in generale e del papa in particolare. M'invitava a dirgli quali passaggi nel libro da me citato, "Rwanda, histoire d'un génocide", di Colette Braeckman, si riferissero alle responsabilità del papa.
Gli avevo risposto che, se gli avesse citato i passaggi, avrei dovuto citare me stesso, perché i passaggi in questione li avevo suggeriti io alla mia amica Colette. Rileggendo il mio intervento, mi è venuto da ridere, perché ho visto una specie di piramide umana con Dragor che sostiene Dragor che sostiene Dragor. Tutto il post, in effetti, era fondato sulle mie affermazioni. No, ho pensato, un interlocutore serio, colto e intelligente come Biz merita di meglio.
Ho un'abbondante documentazione del FPR (Front Patriotique Rwandais) dove si parla delle responsabilità della chiesa, ma ho pensato che non fosse una prova credibile per uno spirito scettico, perché l'FPR, in quanto Tutsi, perseguitato dal clero e affossatore del regime clerico-fascista di Juvénal Habyarimana, è parte in causa e ha tutte le ragioni per prendersela con il papa. E in ogni caso la documentazione dell'FPR riguarda il comportamento del clero in Rwanda e in Burundi. Ma all'altra estremità della catena, a Roma, che cosa succedeva? A questo punto, rullo di tamburi, esibiro' la prova suprema, la prova inconfutabile, la prova regina, la prova definitiva che manda a spasso tutto il collegio della difesa: la confessione. E non la confessione di un qualsiasi pretucolo, ma quella del gran capo in persona: la confessione del papa.
Dovete soltanto fare un piccolo clic sul file qui sotto.
Ecco, la prova è questa. Leggete attentamente (e se non sapete il francese, fate un corso accelerato). Vedrete che il papa riconosce la responsabilità della Chiesa e chiede perdono per la sua partecipazione al genocidio.
E questa confessione non è stata estorta da un bieco aguzzino che ha torturato il papa per farlo confessare (gli starebbe anche bene, visto che fino a non molto tempo fa i papi torturavano la gente per farla confessare). No, se leggete bene, vedrete che si tratta di un documento cattolico.
Et voilà, il colpevole confessa e chiede scusa. A questo punto, parliamo di quanto valgono le sue scuse. Perché non c'è di mezzo il furto di un vasetto di marmellata, ma un milione di morti. Avete capito bene? Un milione di morti, compresa mia moglie che per me conta per un altro milione. Molti più di quelli prodotti da Saddam Hussein. E Saddam Hussein in questo momento dove si trova? E il papa dove si trova? Secondo voi si puo' fare un milione di morti e poi cavarsela dicendo non l'ho fatto apposta, mi è scappato, giuro che non tocchero' più un Tutsi? Il papa chiede scusa per le responsabilità della chiesa. Ma chi è il capo della chiesa? Lui. Quindi il responsabile è lui (o il suo successore, visto che il diretto responsabile è morto). Conoscete la legge, sapete che il capo è sempre responsabile dei crimini commessi dall'organizzazione. Vale per tutti, perfino per i club di foot. La posizione del papa è indifendibile. Sarebbe come se Hitler, dopo essersi scusato per i crimini commessi dai nazisti, dicesse: "Comunque io non c'entro". Eh, no, caro, c'entri e devi pagare.
A questo punto, se per il papa si usasse lo stesso metro usato per altri criminali, bisognerebbe costituire una bella coalizione internazionale sotto l'egida dell'ONU, spedire un paio di carri armati nel Vaticano, intimare la resa alla Guardia Svizzera (e se la Guardia Svizzera risponde con la parola di Cambronne, fuoco a volontà), entrare nel palazzo, catturare il papa e portarlo al tribunale dell'Aja per processarlo come Milosevic. Se per caso, prima che finisca il processo, dovesse fare la fine di Milosevic, per sostituirlo in galera ci sarà sempre il suo successore. Perché, com'è noto, morto un papa, se ne fa un altro.
Dragor
La Chiesa ha una vasta esperienza in sterminii di massa. Ad esempio sul finire del 1200 uccise circa 200.000 Catari (Albigesi). La scusa era la loro ipotetica eresia, in realta` la Chiesa era interessata alla proprieta` delle loro terre. In una sola citta`, Albi, ne vennero barbaramente trucidati 20.000.
Dal momento che i catari convivevano pacificamente con gli altri credenti non eretici era impossibile distinguere gli uni dagli altri. E cosi` il legato pontificio diede ordine di ammazzarli tutti dicendo che poi Dio sarebbe stato in grado di distinguerli (sott'inteso al loro arrivo al suo cospetto, cioe` dopo morti). Il papa Innocenzo III si compiacque per il buon lavoro svolto. Credo che sia santo.
In tempi piu` vicini a noi il metodo di conversione alle Filippine fu, tra gli altri, quello di ammazzare piu` di 100.000 filippini. I Gesuiti furono gli esecutori di tale macello. Alla fine i parenti delle vittime si incazzarono ed uccisero 12 gesuiti. Questi 12 criminali vebbero fatti santi dalla Chiesa, e sono rimasti santi a tutt'oggi. Per cui le scuse della chiesa valgono un cazzo di niente, in quanto i criminali vengono ancora onorati dalla Chiesa e dagli ingenui che le credono.
Nelle scuole dovrebbero rendere obbligatoria l'ora di storia della Chiesa e dei suoi crimini.Forse non lo si fa per non impressionre i ragazziini.
Ma cio` che e` veramente impressionante e` che vi siano adulti istruiti che ancora difendono questa banda di criminali con tendenze sadiche e comportamenti sessuali devianti ( non mi riferisco ai preti che vanno con le donne, mi riferisco a quelli che con le donne non vogliono averci a che fare e chiamano tale comportamento innaturale con il simpatico nome di "castita`")
Scritto da: RR | 20/05/06 a 01:47
Due cose: mi pare che emergano soprattutto responsabilità locali, non centrali, anche se non di meno le autorità centrali se le sono assunte.
Per quanto concerne quanto dice RR a proposito dei Catari, non bisogna dimenticare che i Catari erano estremamente fanatici e si erano essi stessi, prima, fatti protagonisti di massacri.
Quella Catara era una eresia molto brutta. E a quell'epoca nessuno andava per il sottile, tantomeno i Catari.
Scritto da: Biz | 20/05/06 a 09:26
"Il catarismo, dottrina .. strettamente lagata al manicheismo e quindi basta sull'idea della lotta cosmica fra i due opposti Principi del Bene e del Male (...) era caratterizzato dalla condanna assoluta di tutto quanto era materia, ivi compresi quindi il corpo umano e il creato stesso. Ne derivava che il Dio creatore dell'Antico Testamento altri on era se non il Signore del Male."
da Franco Cardini "Francesco d'Assisi"
Vi lascio solo immaginare che cosa sarebbe accaduto se questa eresia avesse preso piede ... altro che Torquemada.
Scritto da: Biz | 20/05/06 a 10:37
Ah, dimenticavo ... questa bella dottrina, veniva spiegata chiaramente solo a pochi iniziati (i PURI - da katharos in greco); ai peones, che seguivano questa casta di iniziati, si diceva semplicemente che era normale cristinesimo, ma solo più vero e puro.
Scritto da: Biz | 20/05/06 a 10:42
Giusto, caro Biz, il papa si è assunto le responsabilità. E come tutti sanno, il responsabile deve pagare. Avviene dappertutto, perché si dovrebbe fare un'eccezione per lui? E non puo' certamente dire che non ne sapeva niente. Da anni il governo del Burundi e il FPR lo informavano del pericolo mortale che incombeva sul Burundi e sul Rwanda a causa della politica della chiesa di Roma, di come venissero interpretate sul territorio le disposizioni partite dalla chiesa di Roma. Da anni lo supplicavano di cambiare registro. E lui ha fatto finta di niente. Risultato: 1.000.000 di morti in Rwanda e 250.000 in Burundi. E secondo te, per tutto questo basta dire "scusate, non l'ho fatto apposta?".
Quanto ai catari, ho sempre detto che le religioni in generale e il cristianesimo in particolare andrebbero aboliti. Se non ci fosse stato il cristianesimo, non ci sarebbero stati né i catari, né i cattolici, né i morti.
Ciao, un saluto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 20/05/06 a 11:23
Leggo con molta attenzione quanto stai scrivendo sulle terribili vicende del Rwanda. Non conoscevo la situazione, i media ne hanno parlato raramente ed in maniera superficiale. Stai svolgendo un'importante opera di informazione e di sensibilizzazione di cui ti sono grato.
Scritto da: Pim | 20/05/06 a 11:40
Dragor, per come la vedo, mi pare sia un po' diverso.
La Chiesa del Rwanda - strettamente collegata con gli interessi coloniali belgi - ha favorito gli Hutu contro i Tutsi ed ha corresponsabilità morale (e, in certe persone anche materiale) dell'eccidio.
Poichè l'organo è collegato al centro, G.P. II si è scusato. Ma da qui a considerare G.P. II il responsabile del genocidio, ne passa parecchio.
Infine: secondo te, le grandi guerre del secolo scorso (Ia e IIa, e ci metto anche la guerra fredda), con i milioni di morti militari e CIVILI, con gli stermini e i campi di concentramento sono causate dalla religione?
Dimmi, dimmi ...
Scritto da: Biz | 20/05/06 a 11:52
Caro Biz, nel periodo di cui stiamo parlando (anni '70, '80, '90, i belgi sostenevano i Tutsi per contrastare la Francia che sosteneva gli Hutu (e infatti anche la Francia è corrosponsabile del genocidio). La chiesa di Roma voleva mantenere il regime clerico-fascista di Habyarimana in Rwanda, dominato dagli Hutu, e rovesciare il regoime burundese, dominato dai Tutsi, perché i Tutsi cacciavano via i mlissionari e predicavano il ritorno alla religione degli avi.
Quanto a G.P II, come si fa a negare la sua responsabilità? Sarebbe come se Hitler dicesse; "La colpa è dei nazisti, io non c'entro". G.II sapeva, perché da anni tutti si sgolavano per informarlo (me compreso). E G.P. II ha continuato con la sua politica criminale, quindi lui (o il suo successore) deve pagare.
Quando alle grandi guerre, non ho mai detto che tutte le guerre sono fatte dai cristiani, ma che tutti i cristiani fanno la guerra. Logica aristotelica...
Grazie, un saluto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 20/05/06 a 12:17
Il giro ormai era tale per cui le due etnie si sarebbero comunque scannate.
Ora, per fortuna, non è più così, e non mi risulta che sia perchè la Chiesa si sia ritirata dal Rwanda.
E poi, logica aristotelica un corno ... stai sostenendo, con una concezione ormai diffusa ma alquanto erronea, la tesi per cui se non ci fossero le religioni non ci sarebbero più guerre.
Il XX secolo dimostra tutt'altro, caro Dragor.
Scritto da: Biz | 20/05/06 a 13:07
No, caro Biz, il giro non era ormai tale per cui le due etnie si sarebbero scannate comunque. In Burundi il governo Tutsi faceva una politica all'insegna di "né Tutsi né Hutu, soltanto Burundesi", ed erano i missionari ad alimentare il conflitto etnico per difendere gli interessi di Roma. Quei missionari che il governo ha cercato disperatamente di fermare agendo a valle e a monte, con i risultati che si vedono. Quanto al Rwanda, il conflitto è stato più politico che etnico. Ma Chiesa appoggiava un sanguinario regime clerico-fascista e fra le file dell'FPR, al fianco dei Tutsi c'erano molti Hutu che volevano libertà e giustizia. E fra questi Hutu, molti sono morti battendosi per avere un paese migliore.
Nell'attuale regime di Paul Kagamé, i preti (fortemente ridimensionati) hanno il divieto assoluto di alimentare il razzismo. L'incauto che ci prova, riceve le "24 heures". O sloggia entro 24 ore, altrimenti... E' a queste condizioni che il Rwanda mantiene la pace.
Non sostengo affatto che, se non ci fossero le religioni, non ci sarebbero più guerre. Come si puo' sostenere una tesi cosi' stupida? Ho detto semplicemente che tutte le religioni provocano guerre, non che tutte le guerre sono provocate dalle religioni. Lo confermo, logica aristotelica. Leggi bene. Se non capisci Aristotele, non capisci la logica... ; )
Grazie, ciao
Dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 20/05/06 a 19:57
Wow, sono sulla home page! GRAZIE! E senza parlare degli uccellini e dei fiori...
Dragor (journal intime)
Scritto da: dragor (journal intime) | 20/05/06 a 23:42
Continuo a non darti atto della tua logica. Perchè i conflitti sono nella natura delle cose.
Se anche le non religioni provocano guerre, se le guerre e i conflitti presto tardi esplodono, è capzioso isolare questa variabile per dimostrare che un elemento la provoca.
Se non capzioso, quantomeno superficiale.
ciao
Scritto da: Biz | 21/05/06 a 23:43