Le tre persone che detesto di piu', almeno fra i personaggi pubblici di sesso maschile che non portano la sottana e che sono conosciuti in Italia, sono nell'ordine: 1) Il primo ministro francese Nicolas Sarkozy. 2) Il giudice Antonio Di Pietro. 3) Il regista e attore Nanni Moretti.
Forse nella lista c'è qualcuno dei vostri idoli. Prima che mi saltiate addosso, premetto che la politica non c'entra. E' una pura questione d'incompatibilità, di pelle, di vibrazioni, d'alchimia, mettetela come volete. Per qualche motivo, non posso soffrire queste persone.
Detesto Sarkozy perché sembra il primo della classe che fa la spia. Di Pietro perché è il poliziotto che ti sbraita in faccia per intimidirti. Moretti perché crede di sapere tutto e ti fa la morale.
Poiché conosco personalmente Moretti (purtroppo), quando ho saputo che sarebbe andato a Cannes per presentare il suo ultimo film "Il Caimano", ho pensato di andarci anch'io per dirgliene quattro. Come ho detto, le idee politiche di Moretti non c'entrano, e nemmeno le sue qualità di regista. Lo detesterei anche se fosse un incrocio fra Spielberg-Bergman-Ford-Scorsese-Eisestein. In fin dei conti non capita tutti i giorni di avere a due passi (abito a Nice, Alpes Maritimes) una delle tre persone al mondo che si detestano di più.
Da anni entro nel Palais des Festivals a sbafo, perché partecipo a un quiz cinematografico sul Minitel (conosco il cinema a memoria) che mette in palio due inviti per ognuno dei tre migliori punteggi del giorno. Ogni risposta giusta vale 50 punti, con almeno 3000 la vincita è assicurata. Cosi' anche quest'anno ho vinto i soliti due inviti, ho noleggiato un superbo smoking bianco e mi sono messo un paio di occhiali da sole per fare il divo. Fisicamente sono migliore di molti divi, anche se siete liberi di credermi un incrocio fra Toulouse-Lautrec, Quasimodo e Frankenstein. Figuratevi che porto uno splendido codino di cavallo e l'orecchino. A dire il vero, l'orecchino lo porto soltanto quando mia moglie non c'è, perché quella guastafeste si ostina a dire che fa pédé, come si chiamano i gay da noi (e se i gay non sono d'accordo, non posso farci niente). In poche parole, un look d'enfer, come si dice chez nous. Forse direte che sul blog non c'è la mia fotografia (a parte il fatto che potrei barare mettendo quella di Brad Pitt) e che ne approfitto per descrivermi come voglio. No, vi assicuro che potete credermi. Dragor dice sempre la verità. Comunque una cosa è incontestabile: scrivo meglio di tutti i divi esistenti sulla faccia della terra. E in 3 lingue, oltre a tutto. Se non ci credete, mettetemi alla prova su un tema a scelta.
Scusatemi la divagazione. Come stavo dicendo, avendo vinto i soliti due inviti, ho noleggiato uno splendido smoking bianco, mi sono messo un paio di occhiali da sole per fare il divo, ho detto a mia moglie di mettersi in ghingheri, mi sono messo il brillante all'orecchio senza fare caso alla sua occhiata feroce e sono salito sulle mitiche marches sotto i flash dei fotografi che mi avevano preso per chissà chi.
Nemmeno a farlo apposta, come entro nella hall m'imbatto in una barba con attaccato Moretti. Mi ero preparato un bel discorso per demolirlo da cima a fondo, ma al momento buono sono riuscito a dire soltanto: "Il tuo film fa schifo" (glielo avevo detto anche cinque anni fa e con la mia solita fortuna il suo film ha vinto la Palma d'Oro).
- Anche tu - ha risposto lui.
Poi ci siamo scambiati un'occhiata torva e ognuno di noi due se n'è andato per la sua strada.
Come si è allontanato, mi è tornato in mente tutto quelllo che avrei voluto dirgli. "Bella forza prendersela con Berlusconi, che è già lo zimbello del mondo intero. Non hai fatto altro che sfruttare commercialmente l'avversione generale per l'omuncolo e strizzare l'occhio al tuo pubblico, quello dei girotondi e di "D'Alema, di' qualcosa di sinistra". Hai sfondato una porta aperta, hai ucciso un uomo morto. Sei un avvoltoio, uno sciacallo, una iena. Perché, invece, non te la prendi con un vero tabù'? Con qualcuno d'intoccabile, magari il papa? Oppure, visto che nella vita bisogna sempre mirare in alto, magari con Dio? Perché il dio attuale fa pena. E' molto piu' nocivo di Berlusconi. Se l'universo fosse democratico, lo averebbero già mandato a casa con 6 miliardi di voti di scarto. Il dio attualmente al potere è stupido oppure sadico. Perfino un bambino di due anni animato di buone intenzioni farebbe meglio di lui, se dotato dell'onnipotenza. Via le guerre, via le malattie, via la sofferenza, via il razzismo, via i terremoti, via l'odio, via la violenza, via la tsunami, via le chiese che crollano sulla testa dei fedeli (bel modo di trattare i propri fans), via le navi cariche di pellegrini diretti verso la Mecca che affondano nel Mar Rosso (anche Allah non scherza), via i terroristi, via la miseria, via i genocidi, via i rubinetti che perdono, via la carestia, via l'inquinamento, via le tasse, via il caro vita, via la disoccupazione (anzi, già che ci siamo, via il lavoro), via il diavolo (se si è onnipotenti, perché lasciarlo circolare?), via gli incidenti stradali, via le code agli sportelli, via la droga, via la morte, via l'inquinamento, via i pedofili, via il mal di denti..."
E per fare tutto questo, non occorre un genio. Ci arriverebbe anche un bambino un po' lento di comprendonio. Ci arriverebbero tutti, ma non Dio. O gli manca l'intelligenza per fare questo piccolo sforzo mentale, o è sadico e si diverte a tormentare i suoi figli (un padre andrebbe in galera per molto meno). E qualcuno lo considera buono! Dev'essere masochista, oppure una vittima della sindrome di Stoccolma.
C'è anche un'altra ipotesi, Dio giocatore di dadi. La sosteneva Max Planck, quello dei quanta. E aggiungeva: "Se Dio è il caso, tanto vale saltare Dio e ammettere che l'universo è governato dal caso." In effetto, come avrete notato, tutto procede per tentativi ed è la legge delle probabilità a fare il bello e il brutto tempo.
Ma Moretti non capisce niente di Planck e non arriverà mai a fare un film cosi'. Gli mancano il coraggio, la fantasia, l'intelligenza. Quello è capace soltanto di sfondare porte aperte, fare girotondi e prendersela con Berlusconi.
Mentre mi dirigevo verso la sala di proiezione, mi sono imbattuto nei resti mortali di Gina Lollobrigida tenuti insieme da mezza tonnellata di fard e da uno striminzito vestito rosso.
- A Lollo', se' mejo der Château Laffite! - le ho lanciato per risollevarle il morale.
- ?
- Ma si', più passa er tempo, più diventi bbona!
E dopo averle strappato un sorriso frenato dal lifting, sono andato a vedere Da Vinci Code.
Dragor
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