Ho letto i commenti dei blogger su Oriana Fallaci. Chi la esalta, chi la distrugge, ma come al solito tutti girano intorno all’argomento senza colpire nel segno.
Oriana Fallaci è un fenomeno populista. Dice quello che manda in visibilio una parte del pubblico e in bestia un'altra parte. Esprime le idee più inconfessabili della maggioranza silenziosa. E le esprime in buona fede, perché dà sfogo alla sua natura passionale. E’ molto più popolare in Italia e in Spagna che in Francia, per il semplice motivo che in Francia quei toni apocalittici li abbiamo già sperimentati e archiviati: sono la letteratura antisemita degli anni Trenta e anche quella anti-italiana di quando Mussolini sbraitava che voleva annettersi Nizza (gli sarebbe piaciuto...).
Chi non la prende sul serio, dice Oriana, è un povero stupido terrorizzato dalla correttezza politica. E’ parzialmente vero, perché certi commenti che ho letto sui blog mi sembrano ispirati più dalla correttezza politica che da un serio tentativo di comprensione, per non parlare dei buonisti che si limitano a criticarla per puro buonismo, senza opporre degli argomenti validi. Per esempio Oriana si scaglia contro l’integrazione definendola una bugia, contro il multiculturalismo definendolo una farsa e ovviamente i buonisti le danno addosso. Ma anche Libération, durante la rivolta delle banlieues dello scorso dicembre, ha criticato duramente il multiculturalismo quando lo confrontava con il metodo integrazionista usato in Francia. In Inghilterra il muilticulturalismo ha portato al Londonistan con tutti i problemi connessi e in Olanda all’assassinio di Théo Van Gogh, scriveva il quotidiano, aggiungendo che non poteva essere considerato una valida alternativa al sistema usato in Francia, che pure stava dimostrando il suo fallimento. Siccome Libération è un quotidiano coco, nessuno lo ha accusato di essere facho come è successo a Oriana Fallaci quando la giornalista toscana ha detto più o meno le stesse cose. Ecco una prova di come lo stesso messaggio possa essere ricevuto in modo diverso secondo la fonte. Di come la gente ragioni attraverso il filtro ideologico invece di usare il cervello. Di come le ideologie e i pregiudizi paralizzino l'intelligenza.
In Francia abbiamo un'esperienza antica d'immigrazione islamica, a differenze dell’Italia dove impera l’ingenuo buonismo della prima ora, al punto che qualcuno per poco non ringrazia il palestinese che gli ha ammazzato il figlio (vedi qui). Dove esiste un partito antioccidentale sempre pronto a schierarsi al fianco di chi combatte contro la nostra civiltà, facendo i salti mortali per giustificarlo in partenza e attribuirci tutte le colpe. Quando Oriana Fallaci dice alla giornalista del Guardian “giovanotta, l’11 settembre l’Irak non era ancora stato occupato", usa la forma stizzosa e antiquata di una donna anziana, malata e amareggiata, ma nella sostanza dice la verità. Chi può provare il contrario? L’11 settembre gli americani non avevano ancora invaso l'Irak, quindi l'invasione dell'Irak è stata una conseguenza dell'attentato alle Twin Towers, non la causa. Non lasciatevi sviare dal tono, ragionate con la vostra testa. Come quando Oriana afferma che l’islam è il Corano e il Corano è incompatibile con la libertà, con la democrazia e con i diritti umani. E' verissimo. Infatti nella maggior parte dei paesi islamici l'ingiustizia è legge, una legge che deriva dal Corano. E non sto parlando soltanto della charia, la legge coranica.
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Ma si sbaglia di grosso quando dice che Allah non ha nulla in comune con il Dio del cristianesimo. Un errore grossolano per una sedicente libera pensatrice. Perché il Dio del cristianesimo è feroce come Allah e forse ancora di più, basta vedere quello che ha combinato quando i suoi fedeli avevano il potere temporale. Se adesso morde meno di Allah, è perché i laici gli hanno messo la museruola a partire dalla Rivoluzione Francese. Oriana non ha capito che il Dio cristiano è nemico dell’Occidente né più né meno dell’islam. Ogni progresso dell’Occidente verso la creazione di un mondo migliore e più giusto è stato fatto contro, malgrado, all’insaputa del Dio del cristianesimo. Altro che Dio padre, Dio buono, Dio affettuoso come scrive Oriana. Negli Stati della Chiesa si è tiranneggiato, censurato, proibito, torturato e ammazzato fino al momento dell’annessione al Regno d’Italia, nel 1870. E siccome il papa è il rappresentante di Dio in terra, per definizione infallibile, dobbiamo ritenere che il Dio del cristianesimo fosse d’accordo con lui.
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Oriana, che nel suo furore antislamico voleva opporre una barriera religiosa allo strapotere dell’islam, sembra non avere letto le agghiaccianti testimonianze di Victor Hugo, Charles Dickens, Lord Byron sui crimini contro l’umanità commessi negli Stati della Chiesa. Si chiede perché Wojtyla si sia dimostrato così debole verso l’islam, “un malanno peggiore dell’impero sovietico e del comunismo”.
Wojtyla era debole verso l’islam perché era forte contro l’Occidente. Era talmente filo-islamico che si sarebbe potuto convertire alla religione musulmana. Se Oriana voleva un papa meno debole, eccola servita. Il problema è che il poveraccio non brilla per intelligenza tattica e sensibilità sociale. Come ho detto nel mio post “Terza e Quarta Bugia del papa” (ancora una volta Journal Intime ha previsto tutto), i musulmani conoscono Maometto molto meglio di lui e avrebbero sicuramente reagito con violenza a quella gigantesca balla. Come si fa a dire che “la guerra santa è contro Maometto”, quando Maometto ha passato la vita non soltanto a predicare la guerra santa, ma a praticarla massacrando gli infedeli e le vittime delle sue rapine? Non c’è da meravigliarsi che i musulmani si siano indignati. Come si permette quel tizio di dire che Maometto era un pacifista e che la guerra santa contraddice il suo pensiero? Da quando in qua i cristiani mettono il naso nel Corano e lo interpretano a loro piacere? Da quando in qua il capo dei cristiani si arroga il diritto di dare ordini ai musulmani? Questa è pura blasfemia, mille volte più grave e offensiva delle caricature danesi, perché l'offensore non è un oscuro giornalista ma la più alta autorità cristiana.
A proposito, perché i musulmani non si mobilitano con la stessa passione contro i terroristi islamici che ogni giorno in Irak ammazzano una cinquantina di altri musulmani? Perché non si mobilitano contro i musulmani che in nome di Allah predicano la distruzione d'Israele e legittimano i kamikaze? Sono loro a screditare l'islam molto più delle caricature danesi e del papa (per non parlare di quelli che nel Darfour ammazzano cristiani a centinaia di migliaia, una strage di cui si parla cosi' poco che i giornali la chiamano la strage dimenticata, e poi c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire che la legge di McLurg non esiste e che le idee espresse nel mio post Il Peso dei Morti erano balorde), ma la massa dei musulmani sembra capace soltanto di mobilitarsi contro le offese vere o presunte dell'Occidente e non contro quelle, molto più gravi, che si arrecano da soli.
Maometto predicava la guerra santa contro gli infedeli (quella vera, con le armi, dato che sgozzava, massacrava e decapitava) e per i musulmani è un modello di comportamento, visto che era ispirato da dio. Altro che lo smidollato pacifista mendacemente dipinto da Ratzinger nell'infondata speranza di proteggere i suoi fedeli dalla minaccia islamica. Così si sono arrabbiati, stavolta con valide ragioni, considerata la loro appartenenza a una civiltà immatura che non ha l'abitudine al dialogo, alla critica e al confronto, come dimostra il fatto che prendono permalosamente tutto per bestemmia e offesa. Per mostrare come si segue l'esempio di Maometto e in quale modo s'interpreta la jihad (certamente non come lotta per migliorarsi, come sostiene qualche musulmano forse pacifista ma certamente non ortodosso) hanno perfino incendiato un po' di chiese e fatto fuori una suora, per non parlare delle minacce di distruggere San Pietro, nemmeno volessero festeggiare la defunta Oriana confermando le sue più fosche previsioni.
Come dicevo, si sono arrabbiati ancora più di quando il quotidiano Jylland Post ha pubblicato le famigerate caricature e il papa diceva che avevano ragione di arrabbiarsi, che non bisogna offendere l’islam. Perché voleva offenderlo lui. E a giudicare dal risultato, l'allievo ha surclassato il maestro.
Dragor
Buon giorno, Dragor.
Credo che i due post che ho dedicato ad Oriana Fallaci per te rientrino nel discorso buonista.
Io trovo semplicemente assurdo che si stia sempre a parlare delle sue idee, come se lei avesse diffuso "il verbo". "L'ha detto lei, quindi..." e partono le critiche.
Io tutta questa importanza non gliel'ho mai data. Nessuno con le sue idee può condizionarmi. Ed in questo caso mi escludo dalla massa che pende dalle parole della Fallaci, in positivo ed in negativo.
Scritto da: Genny.c | 18/09/06 a 10:45
Cara Genny, ho letto i tuoi interessanti post su Oriana Fallaci e mi sembrano più intimisti che buonisti. Quando alle idee, ho soltanto notato che qualcuno nega certe affermazioni soltanto perché le ha dette lei, salvo condividerle quando arrivano da altre fonti. In ogni caso è un fenomeno di costume e questo, prima ancora che le sue idee, merita un'analisi.
Ciao
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/09/06 a 11:13
Assurdo. Come quando uscì il libro - IL CODICE DA VINCI ed anche lì si creò molto rumore fuori e dentro la chiesa. Mah...
Scritto da: Genny.c | 18/09/06 a 11:27
Per me, e mi ripeto, direi che è il caso di parlare solo dell'"urgenza" che in qualche modo la Fallaci sottolineava...Il buonismo non risolve. Come non risolve la ferocia. Però non si può tacere, non si può rimandare, non si può negare il conflitto.
Un salutone
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 18/09/06 a 11:38
Caro Dragor,
stupendo il tuo post. Non mi è tuttavia ancora chiaro l'intento di Benedetto. Tu parli di 'scarsa sensibiità e conoscenza sociale' (più o meno). Ma io mi chiedo come mai un papa abbia potuto incorrere in una gaffe così grossolona dandone poi giustificazioni traballanti..
Scritto da: lara | 18/09/06 a 12:20
Cara Lara,
per me Benedetto ha cercato di forzare un'interpretazione dell'islam in senso pacifista, nell'evidente tentativo di tirare acqua al suo mulino e screditare la violenza. Ma sembra che la cosa non sia stata molto gradita dagli islamici...
Ciao
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/09/06 a 12:43
Scusa Dragor mi "servirebbe" un tuo passaggio sul mio blog per il post Le parole della discordia...
Prima o poi ti spiegherò il motivo.
Se ti và, grazie.
Ciao
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 18/09/06 a 15:50
C'era da aspettarselo prima o poi.....ci arriveranno a Roma,ci arriveranno..... è solo questione di tempo, e poichè , come dice Dragor, il nostro Dio è altrettanto feroce, spero che li fulmini.Resta da capire come pretendano di convertire 2 miliardi di Cristiani....veri o presunti.
Oriana Fallaci ? Io l'amavo molto, e con questo ho detto tutto.
Scritto da: fia | 18/09/06 a 16:32
Cara Fia, spero che i musulmani fanatici stiano alla larga da Roma. Dato che l'islam proibisce la rappresentazione della figura umana, potrebbero fare come i talebani in Afghanistan e distruggere tutte le opere d'arte.
Ciao!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/09/06 a 20:40
Già , le opere d'arte come è stato con i Buddha millenari.Ma io spero che siano loro a saltare tutti in aria. Che siano loro a soccombere con la stessa violenza con la quale stanno mettendo a ferro e fuoco il mondo. Qualcuno ha detto chi di spada ferisce , di spada perisce. Chissà perchè quel Qualcuno ha sempre ragione.Una bella bomba sotto il loro deretano che sta per aria quando pregano insozzando le nostre belle vie italiane .Anch'io spero che stiano alla larga dalla Città Eterna ma non sarà così. Sono stufa di sentirli blaterare . Io, come Cristiana, PRETENDO di essere lasciata in pace.
Scritto da: fia | 18/09/06 a 22:30
non si vedono mai le donne, mai. in iraq per strada mai che si veda una donna, tra le folle di musulmani che adesso urlano contro di noi, niente donne. in pakistan in afganistan, se ne vede qualcuna in burka solo vicino ai mercati. Anche solo per questo le donne europee dovrebbero allarmarsi, siamo la metà dell'europa, dovremmo avere una sana paura preventiva, e invece non facciamo nulla, non diciamo nulla. si torna indietro molto in fretta nella storia, io sono una donna, non voglio farne questione di religione, ma di libertà prima di tutto, e non voglio l'islam per la sua misoginia. perchè non mi conviene, come donna. punto
Scritto da: mm | 19/09/06 a 12:07
E a quale donna conviene ? Sono donna anch'io , li odio anche per questo. Ma non solo.....
Scritto da: fia | 19/09/06 a 12:14
io non è che li odio, ho conosciuto qualche egiziano affascinante della upper class cairota, ma la upper class cosmopolita non fa testo...semplicemente come donna non voglio dover tornare indietro, neanche il velo voglio che si accetti in europa, aiuteremmo a filtrare l'immigrazione, ci servono i contadini pakistani? perchè devo essere solidale con i poveri del mondo immigranti qui se metto a rischio la mia vita di occidentale donna? fino a che punto devo essere solidale con le mussulmane immigrate che ci metterannno un paio di generazioni a cambiare, ed è la fabbrica e il lavoro che cambiano le donne, e loro non lavorano, in genere stanno a casa...
Scritto da: mm | 19/09/06 a 12:45
Hai ragione......sono con te.
Scritto da: fia | 19/09/06 a 13:04
caro dragor, oggi ho sentito che in numerosi consigli comunali ci sono state risse pro e contro Oriana (sì e no al minuto di silenzio, al nominare una via al suo nome ecc..). Assurdo. Muore una giornalista e una scrittrice famosissima in tutto il mondo e qui si fanno le solite beghe (è di destra! è di sinistra! e via dicendo).
Scritto da: lara | 19/09/06 a 23:46
Cara Lara, gli storici stanno già cominciando a definire un'Oriana ante-11 settembre e un'Oriana post-11 settembre. Su quella ante sono tutti d'accordo, su quella post dipende dal loro atteggiamento nei confronti dei musulmani, degli americani e d'Israele.
Ciao, good night
Scritto da: dragor | 19/09/06 a 23:58
Dragor carissimo.
Ho tempo solo oggi di leggere il tuo post e volentieri commento.
LO leggo cercando di decifrare il messaggio ma devo dire che trovo difficoltà a capire questo post che pure viene definito, “Stupendo”
Dunque:
“Esprime le idee più inconfessabili della maggioranza silenziosa…” questo è quello che pensi tu. Io, invece, non credo che la maggioranza delle persone la pensi come Oriana Fallaci.Per fortuna.
Poi dici che la Fallaci usa toni apocalittici tipici della letteratura antisemita ( ??? )
(“…è’ molto più popolare in Italia e in Spagna che in Francia, per il semplice motivo che in Francia quei toni apocalittici li abbiamo già sperimentati e archiviati: (due punti) sono la letteratura antisemita degli anni Trenta e anche quella anti-italiana di quando Mussolini etc etc etc “)
Poi ti dici d’accordo con lei considerando un “povero stupido” chi come lei non la pensa: in particolare faccio riferimento al tuo scrivere:
“ Chi non la prende sul serio, dice Oriana, è un povero stupido terrorizzato dalla correttezza politica. E’ parzialmente vero, (quindi ti trovi d’accordo) perché certi commenti che ho letto sui blog mi sembrano ispirati più dalla correttezza politica che da un serio tentativo di comprensione, per non parlare dei buonisti che si limitano a criticarla per puro buonismo, senza opporre degli argomenti validi…etc etc etc”)
A questo proposito vorrei tu mi spiegassi chi sono i “buonisti che criticano per buonismo” (???)
Poi finisci anche tu, citando Liberation, nella solita tiritera degli avvenimenti delle Banlieau. Fin qui niente di male ma vorrei farti notare che la tesi secondo la quale quello che accadde nelle periferie fosse da attribuire a problemi di mancato inserimento delle minoranze razziali è stata più volte smentita dagli osservatori. Osservatori anche illustri (vedi intervista a Toni Negri che potrai trovare sul WEB facilmente) In sintesi io mi trovavo d'accordo con la tesi di Toni Negri secondo la quale quei fatti non erano stati provocati dal fallimento di un modello di integrazione ma molto più semplicemente (semplicità drammatica aggiungo io) da "una crisi degli interventi di welfare".
Diceva Negri nell'intervista:
”Gli elementi nascosti dietro le banlieues in fiamme sono almeno tre. Quello che è in crisi è il modello industriale fordista, che prevedeva l'occupazione permanente, e uno schema di crescita indefinito, sostenuto dallo stato. Poi questa crisi s'è coniugata con i processi di mondializzazione economica. A questo si saldano politiche neoliberali di blocco della spesa pubblica, che producono una crisi degli interventi di welfare. Altro che l’integrazione, qui il problema è la totale assenza di risposta politica alla crisi del fordismo. Questa mancata risposta è legata alla crisi della rappresentanza democratica”.
(ved i mio post titolo: 2006. 2 piu 6 fà 8 e fa rima con 68).
Mi fermo qui perché poi partiamo col papa etc etc etc.
Dragor caro. Il mio post è di una semplicità disarmante. Il messaggio è:
La Fallaci sarà pure stata una grande giornalista e nessuno lo discute (anche se io preferivo leggermi Gianni Brera) ma ultimamente si dedicava soltanto ad offendere e a sputare violenza. STOP. Lo faceva con la foga che tanto piace ai “ce lo abbiamo duro” e, forse, per questo vendeva i suoi libri. STOP. A Roma, per descrivere tali fenomeni, usiamo il termine “sbroccare” che significa perdere il lume della ragione.
Questo solo volevo dire. E senza bisogno di arrampicarmi in filippiche traballanti.
Sempre con affetto.
M@x
Scritto da: maxgiordani | 20/09/06 a 08:38
Carissimo Max, questo post(che non è affatto stupendo, ho fatto di meglio) ha un enorme merito: quello di averti fatto uscire dal tuo bunker. Infatti per la prima volta leggo degli argomenti a sostegno delle tue opinioni, e vorrei aggiungere degli ottimi argomenti. Di solito ti limiti a esprimere delle opinioni che si possono accettare o rifiutare ma non discutere in mancanza di argomenti all'appoggio.
Anche il tuo post su Oriana Fallaci, peraltro interessante e ben scritto, rientrava in questa categoria. Esprimeva un'opinione (nel caso specifico un rifiuto) ma non lo motivava, lasciando sostanzialmente il lettore a bocca asciutta.
Oriana Fallaci non mi è mai parsa una grande giornalista, né prima né dopo l'11 settembre, ma va considerata come fenomeno di costume perché aveva indubbiamente un seguito, quella maggioranza silenziosa (insisto a chiamarla cosi') che dietro un perbenismo apparente nasconde foschi propositi di razzismo e violenza e si aggrappa a tutto cercando di rendere socialmente accettabili questi istinti). In ogni caso, come tutti gli scrittori merita di essere considerata senza pregiudizi. Certe sue osservazioni, al di là dei toni razzisti e apocalittici, sono confermate anche dagli osservatori più spassionati.
L'analisi di Toni Negri è interessante ma sbagliata. Gli interventi di welfare non sono diminuiti ma aumentati, e in ogni caso il welfare francese è sempre stato uno dei migliori del mondo. I discoccupati ricevono l'RMI, circa 500 euro, e dispongono di un accompagnement personalisé à l'emploi. Hanno un consigliere al quale devono presentarsi una volta alla settimana per fare il bilancio della situazione e analizzare i motivi della diosoccupazione; in certi casi è lo stesso consigliere che si incarica di collocarli sul mercato del lavoro o dirigerli verso un corso di formazione. Molti giovani che abitano nella casa dei genitori preferiscono restare disoccupati e godersi l'RMI. Ma i musulmani sono vittime di una subcultura che circola nelle banlieues, alimentata dagli imam estremisti e da certi siti internet, che tende a montarli contro la Francia e l'occidente in generale. La tensione è costante e la rivolta delle banlieues è stata soltanto la punta dell'iceberg. Avendo una moglie rwandese e una figlia mulatta, che sono nella posizione ideale per sentire gli umori della piazza, ne so qualcosa.
I buonisti che criticano per buonismo sono quelli che si esprimono per partito preso, per condizionamento ideologico, senza usare il cervello.
Su 2 + 6 fa 8 e fa rima con 68 ti scrivero' un commento sul post.
Grazie e a presto.Con affetto e stima
dragor (journal intime) intime)
Scritto da: dragor | 20/09/06 a 11:45
Hai ragione Drag quando dici che non discuto.
Purtroppo non dispongo di molto tempo per dedicarmi al dibattito.
Scrivo i miei posts in 20 min. max.
Io esprimo le mie opinioni ed osservo le reazioni di chi mi legge. Le mie opinioni sono spesso di una semplicità talmente disarmante che le argomentazioni o non occorrono neanche oppure sono implicite nella esposizione stessa.
In ogni caso, se qualcuno mi chiede spiegazioni, rispondo sempre.
A presto.
M@x
Scritto da: maxgiordani | 20/09/06 a 12:08
io questo "buonismo" molto citato, nei fatti non lovedo. mi sembra più un atteggiamento politico, quasi dovuto perchè altrimenti ti danno dell'intollerante; oppure è l'atteggiamento personale di chi per carattere teme il conflitto o lo scontro, di chi mai va poi a d analizzare il fatto concreto accaduto, che implica dare torti e ragioni, e prendere posizione. l'atteggiamento comunque di chi non è a diretto contatto con un problema derivante dall'immigrazione musulmana. diversa da tutte le altre immigrazioni.
Scritto da: m | 21/09/06 a 11:03
preciso: non lo vedo nei fatti, nel senso che il buonismo per fortuna non fa parte della storia. in genere è sono non saper governare gli avvenimenti.
Scritto da: m | 21/09/06 a 11:16
Caro M (mi pare di rivolgermi al capo di James Bond)
Il buonismo, se ho ben capito cosa intendi, non fà parte della storia?
Fanno parte della storia, secondo te, tutti quelli che hanno ottenuto risultati senza per questo dover applicare la violenza o no? Secondo te cercare di risolvere i problemi senza per questo scannarci significa "non saper governare gli avvenimenti"?
Pensaci bene. Poi dimmi.
Scritto da: maxgiordani | 21/09/06 a 12:09
Caro Max, non confondiamo i buoni con i buonisti dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/09/06 a 12:15
chi ha parlato di violenza? io parlere di realismo, di negoziazione, e che si tratta pur sempre di migranti verso il mio territorio, se il concetto di stato come insieme di territorio e popolo ha ancora senso. poi ti dico anche questo, con molto realismo personale (forse l'ho già scritto da qualche parte): poichè sono una donna, mi tocca vedere le cose con particolare concretezza (perchè i cambiamenti incidono sempre direttamente sul corpo/vita delle donne). non voglio concedere nulla ai musulmani perchè semplicemente non mi conviene.
Scritto da: m come mm | 21/09/06 a 12:55
mai stata così libera di decidere la mia vita come oggi in europa, perchè devo rischiare su questo? già adesso a torino ci sono quartieri dove la sera ci sono in giro solo uomini, le donne stanno a casa. invece la mia amica peruviana esce la sera con le amiche va a ballare, le mie amiche rumene vanno da sole in bici lungo il po, e anche le nere sono presenti in giro, ai concerti, e non mi sembrano succubi di nessuno.
Scritto da: m come mm | 21/09/06 a 13:01
e si ma mi state mandando al manicomio! Buoni, buonisti...
Vabbè. La finisco qui.
Oggi mi sento buono (...o buonista??...No buono....no meglio buonista....O meglio buono???....ronf....ronf...ronf...)
Scritto da: maxgiordani | 21/09/06 a 14:39
Vedi, Max? Quando c'è da discutere, metti sempre in corner...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/09/06 a 15:16
....E' perchè il buonismo non ha argomentazione su cui basare la sua essenza. Il buonismo è pericoloso. Buono è un'altra cosa, il buonismo io lo paragono alla scemenza.
Scritto da: fia | 21/09/06 a 17:22