E’ possibile che certe certe notizie ci tocchino più delle altre. Ognuno ha le proprie, secondo le sue esperienze personali. Io sono molto sensibile a tutto quello che riguarda la casa, perché da bambino mi hanno sballottato di qua e di là e mi è mancata una vera casa. Quando cominciavo a stare bene in un posto, a conoscere i dintorni, a familiarizzarmi con i particolari che danno un senso di sicurezza, veniva il momento di cambiare e dovevo ricominciare da capo. Ecco perché sono molto affezionato alla mia abitazione e do per scontato che sia lo stesso anche per gli altri. Se leggo che qualcuno viene sfrattato, specialmente una persona anziana che presumibilmente ha abitato nella casa per molti anni, provo un senso di angoscia perché mi metto inconsciamente al suo posto. E se succede quello che vedete nel titolo del giornale, provo un sentimento di rivolta contro il sistema sociale che permette queste indegnità per quattro soldi. In Rue d’Antibes, l’elegante arteria commerciale che taglia Cannes per il lungo, parallela alla celebre Croisette, a 2 passi dal Palais du Cinéma, sembra impossibile che possano accadere simili drammi dietro la facciata scintillante di una città cosmopolita dove gli emiri del Golfo hanno sontuose residenze del valore di milioni di euro che abitano 15 giorni all’anno con il loro corteo di mogli che si portano a spasso in limousine dai vetri oscurati. Sembra impossibile che a 2 passi da questa ricchezza si possa morire per 610 miserabili euro, il prezzo dell’affitto che Robert non riusciva a pagare e che avrebbe potuto pagare facilmente se fosse stato più abile nel procurarsi le allocations che si sarebbero sicuramente spettate. C’è gente che vive di allos e se ne vanta, ma Robert, che aveva una pensione di 650 euro al mese, ha lasciato accumulare i mesi di affitto arretrato, è stato sfrattato, è tornato nell’appartamento forzando la serratura, gli ha dato fuoco ed finito così, nella casa che non avrebbe mai voluto lasciare e che si è portato dietro all’altro mondo.
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Non ho vissuto le tue esperienze Dragor ma notizie come questa mi colpiscono molto. Casa o no una persona che deve vivere con 650 euro al mese è costretta a gesti estremi o alla "vergogna" della poverta...Che squallore, che rabbia, che pena...
Scritto da: irenespagnuolo | 26/10/06 a 09:57
Proprio ieri il governo è stato battuto (e la destra se ne vanta) su un emendamento che prevedeva la posticipazione degli sfratti esecutivi almeno per persone ultrasettantenni, famiglie con disabili a carico. La lobby Unione Piccoli Proprietari ha vinto, ancora una volta.
saluti
Scritto da: cinghios | 26/10/06 a 10:02
Questo sì che fa tristezza......è successa la stessa cosa a mia suocera , dopo più di 40 anni nella stessa casa , da sola non poteva più pagare l'affitto , la differenza sta nel fatto che il Comune della sua città le ha dato ,a equo canone ,una bella casina dignitosa nella quale lei ha potuto ricostruirsi una vita.....a volte le cose in Italia funzionano.....
Anch'io devo lasciare la mia casa proprio in questi giorni, è uno strappo molto doloroso perchè ,ho dovuto cambiare parecchie città al seguito di mio padre per il suo lavoro, per cui mi sento apolide e non è una bella sensazione.
Almeno siamo vivi......guai quando muore la speranza.
Scritto da: fia | 26/10/06 a 10:03
Tempo fa mi hanno raccontato una storia molto simile alla tua. Avere una casa dove vivere dovrebbe essere un diritto sancito per tutti.
Scritto da: Pim | 26/10/06 a 11:24
Il dramma degli sfratti é una cancrena di molti Paesi. E' triste, però, quando si arriva a gesti estremi e la colpa é di tutti i Governi. Piero
Scritto da: Piero | 26/10/06 a 12:31
Pim....ti riferisci a me ?
Devo aggiungere una cosa riguardo a mia sucera : per avere la casa ,ella si è "dovuta" ammalare di cancro, allora la cosa è andata avanti per una corsia preferenziale , altrimenti ,forse , le cose sarebbero andate per le lunghe.....e questo non è giusto !!!!!!!! Ella , per fortuna , è guarita ,anche se ogni 6 mesi si fa controllare, ma vi sembra normale che solo ammalandosi ottieni subito quello che in realtà sarebbe un diritto ? Un diritto alla dignità umana ?
Per quanto riguarda me , ormai sono rassegnata.....io sono nata in tante città , ve ne dico alcune : Torino , Milano , Pescara , Lione , Siena , Roma.....Ciao Dragor , un caro saluto.
Scritto da: fia | 26/10/06 a 12:43
Ho dimenticato Firenze !!!!!.......la più bella è quella che mi è rimasta più nel cuore.....un lapsus freudiano ?????.......
Scritto da: fia | 26/10/06 a 12:46
Che tristezza...
Scritto da: Guizzo | 26/10/06 a 23:21
Con 650 euro ci si potrebbe far assegnare una casa popolare e vivere dignitosamente.
Scritto da: Guizzo | 26/10/06 a 23:38