Strage di Marzabotto, 10 ergastoli in contumacia
Si è concluso al tribunale militare di La Spezia il primo vero processo per una delle azioni più efferate delle SS in Italia: oltre 1.800 morti
- Condannati al carcere a vita Paul Albers, 88 anni, aiutante maggiore di Reder; il sergente comandante di plotone Josef Baumann, 82 anni; il maresciallo delle SS Hubert Bichler, 87 anni; i sergenti Max Roithmeier, 85 anni, Max Schneider, 81, Heinz Fritz Traeger, 84, Georg Wache, 86, Helmut Wulf, 84; il maresciallo capo Adolf Schneider, 87 anni; il soldato Kurt Spieler, 81 anni. Tutti sono stati ritenuti colpevoli di concorso in violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata e continuata. Sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto il caporale Franz Stockinger, 81 anni; il caporalmaggiore Gunther Finster, 82; i caporali Albert Piepenschneider, 83, ed Ernst Gude, 80; il sergente SS Hermann Becker, 87 anni; il caporalmaggiore Otto Erhart Tiegel, 81 anni e il sergente Wilhelm Kusterer, 84. Il Tribunale ha poi deciso la pena dell'isolamento diurno per tutti i condannati, per un periodo variabile tra uno e tre anni, e il risarcimento dei danni in favore delle parti civili per una somma complessiva
Morale: Chi fa un massacro, vive cent'anni!
Dragor
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pura provocazione à la dragor 100%...
(i numeri fanno riflettere, comunque)
Ciao Dragor, buona domenica
Mont
Scritto da: montgolfier | 14/01/07 a 11:35
Anche Pinochet ha raggiunto tranquillamente i 91 anni. Che essere fascisti ed assassini sia un toccasana per la salute?
Scritto da: matzudaira | 14/01/07 a 11:44
Sembra che i fascisti assassini abbiano una speranza di vita superiore alla media. Bisognerebbe studiare il fenomeno, ovviamente senza consigliare di imitarli...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 14/01/07 a 12:24
Caro Mont,
buona domenica anche a te :))
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 14/01/07 a 12:25
Meglio tardi che mai,come dice il proverbio.Resta ai familiari delle vittime il riconoscimento ufficiale della colpevolezza degli assassini.Poca cosa certo.Ma se non ho capito male molti dei colpevoli sono già morti e quelli in vita non sono perseguibili o perchè all'estero o perchè in età già avanzata.E' così?
Buona domenica,dragor! Marianna
Scritto da: marianna | 14/01/07 a 15:22
Cara Marianna, da quello che ho visto, per la maggior parte gli autori della strage sono vivi e dimostrano un tasso di sopravvivenza sicuramente superiore alla media.
Spero che non ci sia un rapporto causa-effetto...
Grazie, buona domenica anche a te (e vista l'ora, buon lunedi')
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 14/01/07 a 19:24
Dopo essermi divertita con il tuo nuovo post,torniamo alle cose serie.A proposito di Marzabotto leggo il parere di Aurelio Lepre,storico.Dice Lepre:"Anche il nostro esercito commise in Africa e nei Balcani efferati delitti,che nel dopoguerra non sarebbe stato difficile perseguire.Quindi prima di ergerci a giudici dovremmo pensarci due volte.Del resto una sentenza a sessant'anni di distanza ha soprattutto un valore politico,quindi sarebbe ancora più importante dare il buon esempio.Credo sia accettabile che la magistratura di un Paese processi i criminali di guerra stranieri ma solo se prima ha punito quelli della sua stessa nazionalità".
Vorrei un parere su questo giudizio da te,dragor,ma anche dagli altri partecipanti.Se ne hanno voglia,ovviamente. Ciao,Marianna.
Scritto da: marianna | 15/01/07 a 13:20
Caro dragor, è una condanna esemplare. Almeno in questo caso condanna c'è stata
Scritto da: Guizzo | 15/01/07 a 17:36
Cara Marianna,
nessuno è innocente. Lo avevo già detto rispondendo un commento: a Bujumbura, nell'enorme madrasa finanziata da Gheddafi, ho visto un'esposizione sulle atrocità della colonizzazione italiana in Libia. Da fare ombra alle alle SS! E nessuno ha pagato.
Questo significa che i militari sono uguali dappertutto. Il potere delle armi puo'risvegliare il mostro che dorme in persone dall'apparenza inoffensiva.
E siccome nessuno processa volentieri i suoi compatrioti, si potrebbe introdurre questo principio: ogni paese processi i criminali degli altri. Ci sarà sicuramente più entusiasmo...
Ciao
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 15/01/07 a 17:44
Qualcuno ha scritto che quelli che muoiono giovani sono cari agli dei...questi mi sa che non li vuole neanche Belzebù!
Scritto da: Marco (il nizzardo balneare) | 15/01/07 a 19:14
già.... specialmente se chi è chiamato a far valere le leggi si gratta per anni!
Scritto da: lorella | 18/01/07 a 12:38
Cari Marco e Lorella,
probabilmente i giudici italiani speravano che i criminali morissero di vecchiaia, salvandoli dall'imbarazzo del giudizio...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/01/07 a 12:42