Spesso pensiamo che la vita sarà migliore dopo il matrimonio, quando avremo un figlio. E quando abbiamo un figlio, pensiamo che sarà migliore quando avremo il secondo.
Quando abbiamo il secondo e magari anche il terzo, ci sentiamo frustrati perché i figli non sono abbastanza grandi. Pensiamo che staremo meglio quando saranno cresciuti. Quando ci avranno finalmente lasciati liberi di dedicarci a noi stessi.
Pensiamo che la vita sarà completa quando avremo un lavoro stabile, una macchina più bella, una casa più grande, quando visiteremo i luoghi che abbiamo sempre sognato di visitare, quando andremo in pensione e non saremo più assillati dalla necessità di lavorare...
La verità è una sola: il momento migliore per essere felici è quello presente. Non ne esistono altri.
La vita è tutta una parabola di sfide, di progetti da cominciare e terminare. Riconosciamolo e decidiamo di essere felici adesso, finché siamo in tempo.
“Per anni ho aspettato di cominciare a vivere, di scoprire la vera vita. Ma sulla strada c’era sempre un ostacolo, un problema non risolto, un debito non pagato, una persona cara in difficoltà. La vita, quella vera, sarebbe cominciata solamente dopo. E solamente dopo, alla fine della vita, ho capito che la vita erano quegli ostacoli.”
Così ho capito che la felicità non è una meta. La felicità è la strada.
Così passano tutti i momenti, quei momenti che diventano importanti quando li dividiamo con una persona speciale, abbastanza speciale per dividere il nostro tempo, per ricordarci che il tempo non aspetta.
Non aspettiamo più di avere finito gli studi, di avere soldi, d’innamorarci, di sposarci, di avere dei figli, di essere liberi di pensare a noi stessi. O semplicemente il venerdì sera, il sabato mattina, la domenica, la primavera, l’estate, l’autunno.
La felicità è una strada, non la meta.
Non occorre molto per essere felici. Basta apprezzare ogni momento e consacrarlo come il migliore.
A Dédé
Dragor
.
Ciao Drag
Sei tornato ai post che davvero fanno riflettere.
Il tema è stato discusso in questi termini chissà quante volte ma ogni volta ci fà pensare.
Un saluto
TLS
M@x
Scritto da: maxgiordani | 22/02/07 a 11:17
Grazie, Max. C'è sempre un modo nuovo per affrontare un tema antico.
Pero' mi dicono che anche gli altri miei post stimolano qualche riflessione... :))
a presto
dragor (journal intime) intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 11:31
La felicità bisogna saperla accogliere quando si presenta. Fortunato chi la sa riconoscere immediatamente e da essa si lascia possedere...
Scritto da: Pim | 22/02/07 a 11:45
waw, dragor.......
così mi piaci.
la vita bisogna "assecondarla" e mai..... accarezzarla contopelo!!!!!
paola
Scritto da: paola | 22/02/07 a 12:36
Ciao Dragor,
ho scoperto il tuo blog per caso, leggendo un articolo sul Corriere della Costa Azzurra. Mi piace molto quello che scrivi, specie quando parli di Nizza, della sua gente, della sua anima. Io sono italiana, ma da piu' di un anno vivo a Villeneuve-Loubet. Nella tua terra (che inizio a sentire un po' mia), ho trovato l'occasione di cambiare vita, e di questo saro' sempre riconoscente.
Ciao!
Scritto da: susanna | 22/02/07 a 13:37
Cara Pim,
Orazio aveva detto tutto in due parole: carpe diem...
ciao
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 14:00
Cara Paola, io l'assecondo sempre. Qualche volta è lei che non mi asseconda...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 14:02
Cara Susanna, benvenuta su Journal Intime. Sono felice di conoscerti.
Villeneuve-Loubet è una cittadina molto simpatica, anche perché ha dato i natali a un genio della cucina come Auguste Escoffier. Un vero Nissart direbbe che ha il solo torto di trovarsi al di là del Var... :))
Grazie per le belle parole, spero che continuerai a seguire Journal Intime. A presto!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 14:18
Felicità può essere anche uno starnuto, un respiro profondo, il sorriso di un bambino od un suo capriccio. Tutto quello che si trova e che si perde, un pensiero che viene e che ci lascia. Perché la felicità dura poco, non è per sempre. Spesso non sappiamo apprezzarla ed è così difficile provarla quando ci ammaliamo e diventiamo vecchi o soli. Eppure... abbandonare l'infelicità per qualcosa di meglio può diventare per ciascuno una buona ma faticosa abitudine. Un amico è d'aiuto, specie quando sia il geniale, giocoso e vanitoso nostro Dragor, felice d'avere, felice di dare, forse non sempre felice d'essere. Felice con noi, felici noi con lui.
Pasquone
Scritto da: Pasquone | 22/02/07 a 15:04
Caro Pasquone, penso che la felicità sia relativa. In questo momento la cosa che mi renderebbe più felice per molti sarebbe di una banalità sconcertante
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 15:36
Caro Dragor,
ormai convivo con pazienza con le bizze di TypePad e l'impossibilità di commentare che ogni tanto fa capolino...ma sul post Felicità non posso trattenermi o rimandare !!!!!!!!
Questo è il commento che ho vanamente provato a pubblicare, se vuoi inseriscilo tu.
Caro Dragor,
è magnifico questo post ! Per dolcezza e saggezza supera ogni trattato di filosofia sulla felicità...
E' un cogli l'attimo con punte di concretezza tanto comuni da incidere con forza sulla pelle, da sentirsi tirati per i capelli ! Presumo che Dedé abbia grande merito in tanta tua amabile osservazione della "semplice profondità" della vita e degli uomini...
Il momento migliore per essere felici è quello presente. Non ne esistono altri. Ti auguro di saperlo ricordare sempre...e lo auguro anche a me !
Un abbraccio più forte del solito
Irene
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 16:01
Grazie, cara Irene. Felicità è anche ricevere un commento come questo.
Si', Dédé ha un ruolo di primo piano. Anche perché, se non fosse per lei, non sarei qui a scrivere...
Un abbraccio
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 16:07
Carissimo un post veramente bello ma soprattutto vero.Quello che scrivi lo abbiamo pensato e vissuto,credo, tutti.Solo con la piena maturità si arriva a capire cos'è la felicità.Ami anche gli ostacoli che ti si sono posti innanzi perchè sono proprio loro,una volta superati, che ti aiutano a capire che cos'è la vita.Felicità sono le piccole cose del quotidiano,quelle che fai con entusiasmo perchè sai che sono importanti per te e per le persone che hai accanto e per quelle che incontri lungo il cammino.
Un abbraccio ed ancora grazie per averci spinto a riflettere.Marianna
Scritto da: marianna | 22/02/07 a 16:38
Carissimo un post veramente bello ma soprattutto vero.Quello che scrivi lo abbiamo pensato e vissuto,credo, tutti.Solo con la piena maturità si arriva a capire cos'è la felicità.Ami anche gli ostacoli che ti si sono posti innanzi perchè sono proprio loro,una volta superati, che ti aiutano a capire che cos'è la vita.Felicità sono le piccole cose del quotidiano,quelle che fai con entusiasmo perchè sai che sono importanti per te e per le persone che hai accanto e per quelle che incontri lungo il cammino.
Un abbraccio ed ancora grazie per averci spinto a riflettere.Marianna
Scritto da: marianna | 22/02/07 a 16:39
Bellissimo post Dragor. Grazie di averci ricordato così bene il vero senso della nostra esistenza.
Ciao
Betta
Scritto da: Betta | 22/02/07 a 19:20
Cara Marianna, hai colto molto bene lo spirito del post. Ecco perché molti sono nostalgici del passato. Erano felici e non se ne rendevano conto...
Buona notte, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 21:07
Cara Betta, che piacere risentirti. Anche questa è felicità... :))
A presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 21:11
Caro dragor è un momento molto positivo quello che sto vivendo e anche tu con il tuo blog vi hai contribuito.Quando sarà opportuno te ne parlerò.Perchè sei una persona con la quale mi piacerebbe davvero parlare a lungo.Sei speciale ed il post di oggi lo conferma.Buona notte a te e ai tuoi cari.Marianna
Scritto da: marianna | 22/02/07 a 21:21
Cara Tesea un pensiero a te dal blog di dragor.Perchè non ci sei ancora?L'argomento di oggi ti piacerebbe senz'altro.Affrettati.Baci.Marianna
Scritto da: marianna | 22/02/07 a 21:24
Bel post.
Uno dei pochi, dei tuoi, che condivido in toto e senza riserve :-)
Scritto da: Biz | 22/02/07 a 21:54
Caro Biz, diciamo pure l'unico... :)))
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 22:21
Caro Dragor,
non sono troppo sicura che la felicità sia eleaticamente ORA. La felicità è uno stato d'animo, uno stato di grazia transeunte, ma devi sapertela conquistare, non ti viene dall'alto. Nulla ci è regalato, il presente è lotta, sfida, tensione, soltanto a tratti intervallate da esplosioni di gioia. Esplosioni che durano poco, anzi, qualcuno diceva che, per un processo dialettico, quando sembra che tutto vada bane, attenzione, poi comincia ad andare tutto male.
Cara Marianna, ci sono , anche se in ritardo.
Do la buona notte a te e a tutti gli amici
Tesea
Scritto da: tesea | 22/02/07 a 22:40
"La verità è una sola: il momento migliore per essere felici è quello presente. Non ne esistono altri."
Caro Dragor, una domanda provocatoria: sapresti pronunciare questa frase anche ai malati terminali, a chi soffre in ospedale sapendo che non guarirà mai, a chi soffre la fame e sa che non avrà il suo pasto giornaliero, a chi ha visto la sua famiglia sterminata in guerra, alle tante persone che ancora subiscono ingiuste prigionie e persecuzioni in tutto il mondo?
Scritto da: Saltapicchio | 22/02/07 a 23:12
Cara Tesea,
insisto a dire che la felicità puo' esistere soltanto nel presente. E' l'unica realtà possibile
buona notte
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 23:30
Caro Saltapicchio, quello che ho detto per la felicità, vale anche per il dolore. Il momento migliore è quello presente.
Good night
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/07 a 23:31
"WASHINGTON
Un soldato americano è stato condannato a 100 anni di carcere per lo stupro e l’omicidio di una 14enne irachena e l’uccisione dei suoi familiari, nel marzo dell’anno scorso a Mahmoudiya, vicino Baghdad. Il sergente Paul Cortez, 24 anni, si è dichiarato colpevole evitando così la condanna a morte. Fra dieci anni potrebbe avere la libertà condizionata.
Cortez è il militare americano ad aver ricevuto la condanna più alta per reati commessi in Iraq. In novembre un altro soldato si è dichiarato colpevole per lo stesso fatto ed è stato condannato a 90 anni di carcere. Altri due soldati e un ex militare sono in attesa di giudizio. I soldati, tutti appartenenti alla 101esima divisione aerotrasportata basata a Fort Campbell (Kentucky), dove si è svolto il processo, hanno ucciso e violentato la 14enne, assassinandone anche la madre, il padre e la sorellina di 7 anni"(LaStampa).
Voi riuscite ad essere felici dopo aver letto questo genere di cose?
Scritto da: matzudaira | 23/02/07 a 10:28
Caro Matzudaira, dagli albori dell'umanità le guerre sono sempre state teatro di stupri e omicidi.
Ma questo non ha impedito a qualcuno di essere felice. La felicità è l'altra faccia del dolore
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/02/07 a 14:00
Bel post caro Dragor, la felicità non la si aspetta la si vive in ogni piccola cosa. Ciao Giulia
Scritto da: Giulia | 23/02/07 a 14:43
Dragor beato te che riesci ad essere felice anche dopo avere letto di simili abominie.
Scritto da: matzudaira | 23/02/07 a 15:18
Caro Matzudaira, le abominie sono sempre esistite. Significa che la felicità è una forma di egoismo?
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/02/07 a 15:37
Che bei pensieri, Dragor. E' quello che dico sempre a mia moglie che si affanna a rimuovere gli ostacoli che la separano dalla felicità o aspetta che "passi" un momento difficile per essere poi felice. E cosi ci si ritrova vecchi e ancora ci sembra che la felicità non l'abbiamo vista mai. Pensando che ho tre figli...
Scritto da: Account Deleted | 23/02/07 a 17:21
Caro Matzudaira,
io purtroppo riesco a non essere felice, anche quando dovrei esserla, pensando persino alle sofferenze degli animali. Non è giusto che soffrano.
Tesea
Scritto da: Tesea | 23/02/07 a 22:02
Dragor perchè ti ostini a "mettere in bocca" alle persone cose che non hanno mai detto? Quando ho parlato di egoismo nell'essere felici?
Scritto da: matzudaira | 24/02/07 a 09:03
Caro Matzudaira, allora come definiresti chi "riesce a essere felice mentre..."? Mi era sembrato di leggere fra le righe un "egoista", ma se ho sbagliato, correggimi pure.
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/02/07 a 11:03
Infatti ti ho corretto.
La mia semmai era una frase che voleva sottolineare un certo senso di invidia nella tua supposta capacità di gestire i momenti di felicità e di tristezza con molta più disinvoltura di come non riesca a fare io.
Scritto da: matzudaira | 24/02/07 a 15:42
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Scritto da: peqiuvlbk ywtcrsvbi | 02/08/07 a 05:08
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