LEGGETE IN QUESTO POST LA STORIA DELLA LIBERAZIONE DI DANIELE MASTROGIACOMO PUBBLICATA DA JOURNAL INTIME CON 13 GIORNI D'ANTICIPO (9-3-2007)
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Dopo avere rifinanziato la missione dell’esercito italiano in Afghanistan, il governo dovrà rifinanziare anche la missione dei talebani. Questi hanno già aperto la trattativa sequestrando Daniele Mastrogiacomo, giornalista di Repubblica, e annunciando che è una spia per alzare la posta. Com’è noto, le spie costano più dei giornalisti. In questa contrattazione da suk i talebani daranno anche un ultimatum minacciando di uccidere il prigioniero, ma non dategli retta: è un altro espediente per alzare la posta.
Dopo avere rifinanziato i talebani, per mantenere l’equilibrio delle forze in campo l'Italia dovrà rifinanziare anche l’esercito, così il Parlamento dovrà votare un altro rifinanziamento. E se l’esercito sarà rifinanziato, anche i talebani dovranno rifinanziarsi, così sequestreranno qualche altro tizio con il passaporto italiano, considerata la particolare esterofilia del governo in questione che non rifinanzia la malavita nazionale dicendo che non si cede ai ricatti (sembra che abbia fatto una legge per bloccare i conti bancari delle famiglie dei sequestrati e che si sia rifiutato di riscattare perfino un ministro) ma che pare molto propenso a rifinanziare quella internazionale, soprattutto quando si traveste da guerriglia bigotta e per rifinanziarsi affianca al sequestro dei giornalisti il traffico di droga.
Così, ricadendo sul governo di Roma tutto l’onere di rifinanziare sia l'esercito che i talebani, di rifinanziamento in rifinanziamento la cifra continuerà a gonfiarsi. E qui nasce il problema dei fondi dei servizi segreti che dovrebbero essere usati per liberare i sequestrati. Siccome nell’ultima finanziaria, con un chiaro eccesso di ottimismo, gli stanziamenti sono stati decurtati del 40 per cento, occorrerà un decreto per spillare altri soldi dalle tasche dei contribuenti, magari aumentando in proporzione il prezzo della benzina. In fin dei conti che cos’è qualche milione di euro? Tanto pagano i soliti fessi. Quanto alla condizione politica (sembra che per il rilascio dell’inviato di Repubblica i talebani ne abbiano posta una), possiamo essere certi che riguarderà la liberazione di qualche detenuto ma non il ritiro degli italiani dall’Afghanistan, anche se all'inizio verrà sicuramente avanzata questa richiesta (sempre per alzare la posta). Se cacciano via la gallina dalle uova d’oro, poi come faranno a rifinanziarsi?
JOURNAL INTIME VI DICE OGGI QUELLO CHE ACCADRA' DOMANI
Dragor
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Effettivamente è così, ricordo con chiarezza questo post letto due settimane fa! Complimenti, DRAGOr di fatto oltre che di nome ^^
Scritto da: Davide | 21/03/07 a 09:19
Caro dragor, tutti i governi trattano con i rapitori. Gli Stati Uniti hanno creato delle società che apparentemente sono private ma in realtà sono finanziate dal governo. In questo modo sembra che il governo Usa non tratti con i terroristi. Inoltre, a quel che si dice, il governo francese è quello che ha pagato più di tutti per la liberazione dei suoi 2 ostaggi.
Scritto da: Guizzo | 21/03/07 a 12:55
Si', caro Guizzo. Ma allora perché non hanno trattato anche con le Brugate Rosse?
Ciao!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/03/07 a 13:04
dragor ho un dubbio...
l'afghanistan non traffica mica l'ottanta per cento dell'oppio? che bisogno avrebbero di altri finanziamentei, i talebani, quando hanno praticamente un modo di farsi solti più redditizio e sicuro?
saluti
Greg
Scritto da: Greg | 21/03/07 a 15:16
Caro Greg, diciamo che i sequestri gli servono per comprarsi le sigarette (americane) :))
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/03/07 a 15:35
ehehe...in effetti rapire italiani è un altro modo per farsi soldi a colpo sicuro;-)
Greg
Scritto da: Greg | 21/03/07 a 16:00
Corriere arrivato ma il tuo nome ancora non lo conosco : )))))
Ti abbraccio
Scritto da: Gloria | 21/03/07 a 16:47