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21/06/07

Commenti

Antonio Cracas

GRANDE DRAGOR!!!!

Finalmente qualcuno che conosce la Musica!

Un abbraccio.
Antonio

Davide

Ciascuno ascolti quello che preferisce... io personalmente mi ritrovo in molti dei tuoi "paletti", anche se alcuni mi lasciano perplesso ("I suoni devono essere autentici, senza manipolazioni elettroniche a parte l'amplificazione": quindi i Pink Floyd sono "rumore"???), ma sono anche dell'idea che il mondo è bello perchè è vario.

Scegli il film che ti è piaciuto di più tra quelli che hai visto nell'ultimo anno, e dimmi: potendo tornare indietro guarderesti di nuovo quello, oppure non preferiresti "Casablanca" del grande Humphrey Bogart?

Per dirne un'altra: regala ad un bambino la più splendida e costosa delle macchinine, carrozzeria Pininfarina, sedili reclinabili e dimensioni che ci può entrare dentro - 9 su 10 l'angelico pupo metterà da parte la macchina per giocare con la scatola. Pensi anche di lui che voglia "l’imitazione, non l’originale"?

(scusa, mi rendo conto che ho un approccio un po' polemico ultimamente nel commentare... è un periodo un po' così, posso solo sperare che passi)

gianni

Caro Dragor,
è incredibile. Da lettore passivo, o meglio, in disparte dei tuoi post, mi trovo ad intervenire per la seconda volta in pochi giorni.E se la volta scorsa ero pienamente in sintonia con te, (D'altronde nel caso della pedofilia non poteva essere diverso), stavolta dissento parzialmente.
Dire "questa è oggettivamente musica e questa no" è un concetto un po'datato.Dall'inizio del '900, compositori di musica "colta" hanno iniziato sperimentazioni con nastri preincisi mandati in sequenza, successivamente jazzisti dotati come Herbie Hancock, Miles Davis, Joe Zawinul hanno fatto uso di sequencers. Tutta l'elettronica tedesca degli anni '70 fondeva loop a parti suonate. In ambito più "pop" ci sono innumerevoli esempi di commistione fra strumentisti e campionamenti, ( i miei preferiti sono i Soul Coughin'). I Sonic Youth, assieme ad altri, hanno sempre considerato gli amplificatori stessi come strumenti facendo delle distorsioni , dei larsen e dei feedback dei veri e propri tappeti sonori. John Zorn ha spaziato in ogni direzione sonora possibile, dal jazz più ortodosso al rumorismo puro. Più che cercare una definizione oggettiva di musica, sarebbe più logico parlare di qualità, di sperimentazione, di ricerca espressiva. Oggi, con la tecnologia, è semplice fare "qualcosa" di musicale; l'importante è non banalizzare, non accontentarsi di "qualcosa" ma di andare a fondo, cercare, trovare.
Che poi la maggior parte dei musicisti da classifica si accontenti di confezionare degli orpelli per canzoncine o di avere un ritmo di sostegno alle proprie filastrocche è purtoppo vero. Dire comunque che tutto ciò che non sia suonato in contemporanea da un ensemble non sia musica mi sembra una forzatura. A presto, G.

Tesea

Caro Dragor,
ho ascoltato la musica che ci proponi oggi: è ipnotica, meglio di un tranquillante. Gli interpreti, poi, più che musicisti mi sembrano prestigiatori.
se davvero Gregorio VII ci ha liberato da questo rumore (ma ne dubito, perchè si sa che ognuno faceva quello che voleva anche ai suoi tempi), allora WW Gregorio VII!.
Ciao Tesea

dragor

ANTONIO
Grazie. Meglio pochi ma buoni...

DAVIDE
Adoro la tua polemica, la trovo stimolante. Si', per me (ma è un giudizio soggettivo) anche i Pink Floyd sono rumore. Magari non del tutto sgradevole, ma la musica è un'altra cosa.

GIANNI
Sono molto onorato di risentirti per la seconda volta e di scoprire la tua competenza in campo musicale. So che in campo sperimentale sono state tentate nuove forme espressive e che nella musica commerciale si usa l'elettronica solamente come scorciatoia, ma tendo a essere molto ortodosso: per tentare nuove forme espressive non c'è bisogno di cambiare i mezzi di espressione. La musica è come una lingua: non occorre cambiarla per dire quello che si vuole

TESEA
E' una dimostrazione di tabla classica, 3000 anni di cultura ritmica. Se il solo di Alla Rakkha ti fa dormire, forse potrebbe tenerti sveglia la parte di timpano del Tannhauser. Quanto a Gregorio VII,per punizione andrebbe iscritto a un corso decennale di tabla

Grazie a tutti per avere animato questo interessante dibattito, buona giornata

dragor (journal intime)

Antonio Cracas

Dragor, concordo e condivido anche le tue osservazioni.

Mi è piaciuta molto la similitudine con la lingua, di fatto è così: la musica è un linguaggio fatto di pause, enfasi (per es. accenti) ed emozionalità (per es. accordi)

Se uno conosce l'arte dell'oratoria non ha bisogno di "distorsori" per la voce per convincere gli interlocutori.

;-))

Ciao.
Antonio

anecòico

"21 giugno, la musica fa festa
con uno sciopero contro le radio" di Mariella Venegoni
Eccoti il link:
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=20

irenespagnuolo

Bello Dragor, non sono un'intenditrice come te e quindi vado molto ad istinto ed emozione...comunque credo che tu abbia ragione. Splendide e chiare spiegazioni. Grazie !
Un abbraccio
Irene

marianna

Carissimo, post interessante perchè in Italia e non solo c'è bisogno di essere educati alla cultura della musica.
Mi dispiace per chi non ha colto il senso del discorso e non abbia apprezzato.Io personalmente amo le percussioni.E poi,visti i miei interessi, non potrebbe essere diversamente.Ricordo che in un saggio di fine anno nella nostra scuola furono invitati, nell'ambito di un progetto,dei ragazzi senegalesi che suonavano gli jambèes.Non so se si scrive così.Correggimi.Ebbene nonostante fossero straordinari,si sentivano commenti come quelli di Tesea.Mi dispiace veramente per chi non riesce ad apprezzare.Ci vorrebbe un piccolo sforzo.
E niente pregiudizi.A più tardi. Marianna.

dragor

Cara Marianna, nella cultura occidentale il ritmo creativo è associato al sesso, quindi al diavolo (a differenza di quello clonato della musica commerciale o di quello metronomico della musica classica) e spesso provoca reazioni di rigetto in una cultura che malgrado le apparenze è rimasta fondamentalmente sessuofobica.
Non conosco gli stumenti tradizionali senegalesi, essendo la mia esperienza limitata all'Africa Centrale. Probabilmente si tratta della trascrizione francese di una parola wolof.
In ogni caso la musica, quella vera, è sempre universale. A qualunque epoca e a qualunque luogo appartenga.
Grazie, a presto, buon pomeriggio

dragor (journal intime)


dragor

Cara Irene, mi sembra che il tuo splendido cafè sia diventato anche un tempio della musica. Per ogni forma d'arte, l'istinto e l'emozione sono fondamentali. Il resto è secondario...

Un bacio, a presto

dragor (journal intime)

dragor

Cara Irene, mi sembra che il tuo splendido cafè sia diventato anche un tempio della musica. Per ogni forma d'arte, l'istinto e l'emozione sono fondamentali. Il resto è secondario...

Un bacio, a presto

dragor (journal intime)

dragor

Caro Antonio, infatti non si finisce mai di scoprire tutte le possibilità di una lingua. Che bisogno c'è di cambiarla? I raga indiani hanno 3000 anni ma un bravo musicista riesce ancora a sorprenderci

Ciao, a presto, buon pomeriggio

dragor (journal intime)

dragor

Caro anecoico, le radio diffondono quello che vuole il pubblico. Malgrado la crisi, la musica commerciale (ossia la non-musica) è sempre più richiesta delle altre.

Ciao, a presto

dragor (journal intime)

bourbaki

caro dragor, ne hai parlato a stockhausen di questa storia della musica elettronica :)

Adele07

Buon girno Dragor.
Le tue spiegazioni riguardo alla musica sono fantastiche. Non le avevo mai lette da nessuna parte e ti ringrazio.
Io apprezz ogni tipo di musica secondo il momento in cui la sento.
C'è gente che dice di odiare un certo tipo di musica, io dico che bisogna apprezzare tutto perchè sia come sia è sempre arte.
E chi è capace a comporre un pezzo di musica per semplice che sia è un artista.
Amo da matti la musica indiana con Ravy Shankar, Alla Rakha e tutti, poi Yehudy Menuhin cl violino. Ho dei dischi tremendi e quando mi vogli rilassare li sento ancora.
Ho amato le Opere e la musica classica, che imparavo col violino.
Mio figlio compone musica con la chitarra, il basso e il computer, l'altro suona le percussioni in tre gruppi diversi. La più giovne ha studiato danza classica all'università di Frankfurt.
Io possiedo due tablas originali indiane che hanno un suono che nessun altro strumento può eguagliare.
Trovo la Heavy Mertal e l'Hard Rock adatte a sfogare i propri istinti di ribellione contro qualcosa. Mi piace un mucchio la musica del Centro america e la Salsa.
Il Jazz di New Orleans mi ha sempre destato passione e sexy feelings. Tutta la musica mi eccita a qualcosa. Anche le ninne-nanne o i minuetti..mmmmmmmmm la musica è dentro di me. Vado matta per le canzoni di Easy Rider.
Ciao, buona sera a tutti, EVVIVA LA MUSICA.
Adele07 (Easy Rider)

Adele07

Buon girno Dragor.
Le tue spiegazioni riguardo alla musica sono fantastiche. Non le avevo mai lette da nessuna parte e ti ringrazio.
Io apprezz ogni tipo di musica secondo il momento in cui la sento.
C'è gente che dice di odiare un certo tipo di musica, io dico che bisogna apprezzare tutto perchè sia come sia è sempre arte.
E chi è capace a comporre un pezzo di musica per semplice che sia è un artista.
Amo da matti la musica indiana con Ravy Shankar, Alla Rakha e tutti, poi Yehudy Menuhin cl violino. Ho dei dischi tremendi e quando mi vogli rilassare li sento ancora.
Ho amato le Opere e la musica classica, che imparavo col violino.
Mio figlio compone musica con la chitarra, il basso e il computer, l'altro suona le percussioni in tre gruppi diversi. La più giovne ha studiato danza classica all'università di Frankfurt.
Io possiedo due tablas originali indiane che hanno un suono che nessun altro strumento può eguagliare.
Trovo la Heavy Mertal e l'Hard Rock adatte a sfogare i propri istinti di ribellione contro qualcosa. Mi piace un mucchio la musica del Centro america e la Salsa.
Il Jazz di New Orleans mi ha sempre destato passione e sexy feelings. Tutta la musica mi eccita a qualcosa. Anche le ninne-nanne o i minuetti..mmmmmmmmm la musica è dentro di me. Vado matta per le canzoni di Easy Rider.
Ciao, buona sera a tutti, EVVIVA LA MUSICA.
Adele07 (Easy Rider)

Adele07

DRAAAAAAAAAAAGOOOOOOOOOOOOOORRrrrrrrrr.
Grazie infinite del bellissimo concerto e lezione di Tablas.
Io li avevo visti una volta a Frankfurt, che sballo. Ero onoratissima di aver potuto stringere la mano di Ravy Shankar e Alla.
WWWWOOOOWWWWWWW. mi hai fatto venir voglia di risentirli....
Ciau, Adele07 (Easy Rider)

marianna

Carissimo grazie della spiegazione.Si spiega così il rigetto per certe forme di creatività.Io ti esorto comunque a proporre ogni tanto queste perle.Penso sia molto importante.Oltretutto tu sei competente ed ho visto anche che con quel sistema che hai adoperato si può ascoltare piacevolmente. Avanti così. A più tardi.Marianna

dragor

Caro Bourbaki, per i suoi Studi Stockausen utilizzava dei generatori di suoni elettronici.Non interveniva elettronicamente su suoni prodotti da altri strumenti. Quindi non manipola niente, usa il generatore come uno strumento.
In ogni caso Stockausen è un esempio di come la musica già esistente possa esoprimere praticamente tutto. Nella sua Musica Aleatoria propone un cervellotico sistema per arrivare a quel cubismo musicale che qualsiasi suonatore di jazz pratica normalmente risvoltando gli accordi di una serie. Nel free jazz, in particolare, si fa qualcosa molto vicino alle 19 serie di Stockausen. E queste cose lui dovrebbe saperle, perché era anche un suonatore di jazz...

Ciao, buona serata

dragor (journal intime)

Lontano

Io, più scioccamente, ritengo esistano solo due tipi di musica, a prescindere da strumenti/tecnologia/etc; la buona e la cattiva musica; dove la prima è fatta di emozioni, la seconda di comodo.
Quando un artista suona con il cuore (ma anche con la rabbia, con la ribellione, con l'impegno politico, insomma con un'emozione vera), la sua è buona musica; che usi strumenti musicali, sintentizzatori/campianatori o un solo computer poco importa.

dragor

Cara Adele, se tutti avessero la tua passione per la musica, il mondo sarebbe migliore.

dragor (journal intime)

dragor

Cara Marianna,grazie. Se consideri la storia del ritmo in Europa, cacciato dalla porta e rientrato dalla finestra prima con il jazz, poi con la musica commerciale,vedrai che la violenza del rifiuto è proporzionale alla demonizzazione del sesso. A presto, un abbraccio, buona notte.

drqgor (journal intime)

dragor

Caro Lontano, non sono del tutto d'accordo. La validità dell'impegno non basta per fare la musica. Per esempio, una canzone con parole piene di significato puo' non avere nessun valore musicale se l'interprete e la melodia sono mediocri. In certi casi sarebbe meglio scruvere un saggio o un pamphlet. In fin dei conti la musica non è un must.

Cuiao, buona notte

dragor (journal intime)

dragor

Cara Adele, anch'io ho conosciuto Ravi Shankar. Abbiamo degli amici comuni... :-))

dragor (journal intime)

Biz

Non sapevo fosse la festa della musica, ieri.

Eppure ieri ho organizzato nel mio blog un piccolo festival musicale con musicisti di impronta differente, accomunati dal fatto di suonare composizioni con "summer" o "estate" nel titolo.

Ciao

maxgiordani

Caro Drag.
Hai ragione.
Jimi Hendrix era un coglione vero?
Caro Drag.
Prova a programmare un suono su un miniMoog o prova a suonarlo come Premoli (ascolta "Per un amico" uno degli album più belli del rock progressive)
Prova ad esprimerti muovendo un Wha wha mentre sali su una scala.
Prova a riprodurre atmosfere utilizzando un Mellotron.
Se poi non sai usare uno di questi strumenti oppure non sai programmare un sequencer....beh...mica è colpa tua.
La tua concezione di musica è alquanto singolare.
Stavolta mi hai fatto davvero divertire.
Un saluto

M@x

dragor

Caro Max, Jimi Hendrix non era un coglione nel senso che si limitava ad amplificare i suoni o al massimo a glissare le note, non mi risulta che facesse del rémixage. Comunque come chitarrista non vale un’unghia di Wes Montgomery e come cantante…meglio sorvolare.

Il melloton è il primo strumento che cancellerei dalla faccia della terra, una fabbrica di suoni senz’anima che perfino un bonobo potrebbe suonare senza difficoltà. Il secondo è il minimoog per la stessa ragione. Sono un flautista e so che cosa vuol dire costruire una nota, animarla e trasformarla in veicolo di emozioni. Non ammetto la scorciatoia elettronica. La musica è impegno e fatica, non alla portata di tutti come fanno credere le star academy.

La mia concezione non è singolare, è “la” concezione. Tutte le altre sono aberranti.

Ciao, a presto, buona giornata

dragor (journal intime)

biz

Ci sarebbe materia per un dibattito interessante.

Non sono convinto di quanto dici a proposito dei nuovi strumenti, ecc.
L'unica su cui per me hai veramente ragione riguarda il "clock"
Ossia: ormai, quando si registra un disco (musica pop), si parte dal "clock" (un metronomo elettronico, in sostanza)
Questo non consente dinamiche di accelerazione e rallentamenti del tempo (il che seve solo ai tecnici di registrazione)
Ma chi l'ha detto che deve rimanere fisso?

dragor

Caro Biz, quegli strumenti, come il rémixage dei DJ, servono soltanto a dare l'impressione di suonare a chi non conosce la musica e non ha voglia di studiare. Le note devono scaturire dal corpo, come diceva Schumann. Uno strumento deve cantare. Soltanto cosi' si puo' ottenere l'espressione. E' questa la costante della musica nello spazio e nel tempo, ma l'incultura elettronica sta creando generazioni antimusicali.
Il ritmo deve interagire con la melodia ed entrambi devono essere creati nello stesso momento, altrimenti si ottiene l'effetto meccanico sul quale si formano intere generazioni d'insensibilità musicale, un effetto che dovrebbe essere rifiutato come la peste. Non è questione di accelerare o rallentare il clock. Senza interazione non c'è musica.

dragor (journal intime)

montgolfier

ben detto dragor, sottoscrivo

soplar

La musica è una forma d'arte ed in quanto tale è lo strumento che si libra meglio al di sopra delle nostre esistenze per ricercare l'agognata fusione con l'universo.

Per far questo è necessario essere scevri dai dogmi: chiunque pensi, agisca e produca seguendo delle regole che tendono ad annullare o non riconoscere il diverso da se è destinato all'annullamento immediato di se stesso e di quanto ritiene di creare.

Detto ciò, qualsiasi strumento che usa l'uomo per comunicare e condividere i propri stati d'animo coi suoi simili è adeguato se il suo fine ultimo e quello di migliorare se stesso e gli altri, anche per la sola durata di una nota o di una pausa controllata come nel caso della musica, o anche quando è coerente e congruo con il contesto in cui si esprime. I contenuti potranno essere banali o molto intensi e significativi: gli strumenti non faranno altro che amplificare ed esprimere meglio o peggio questi contenuti.
Lo strumento che rimane tale non domina l'uomo ma ne è dominato.

L'esito positivo di questa condizione è quanto mai incerto e raro nelle nostre società opulente e creativamente atrofizzate come quelle attuali, tanto che da centinaia di anni si scrivono trattati, pamphlet e saggi sulla musica che spaziano dalla tecnica ai fenomeni di costume.

Le componenti di un discorso artistico sono molteplici e complesse: a volte la forma è sostanza, altre volte invece no, altre volte ancora si perdono entrambe le categorie e se ne creano di nuove ed insolite.

Le note non sono sette così come il bene ed il male a volte si confondono.

La musica è probabilmente tale quando e condivisa almeno con se stessi e quando è volontaria.
Siamo noi a decidere che l'evento acustico che stiamo ascoltando diventi musica: ed in questo il grande John Cage ci ha lasciato la grande lezione del silenzio.

Maggiore è la consapevolezza del nostro mondo di suoni e del significato che essi hanno per noi e più vicini saremo alla nostra elevazione interiore.

Le nostre possibilità per anelare a questa condizione sono illimitate sia con la cibernetica ad oltranza che con un flauto di corteccia ed entrambe sono ugualmente valide.

Biz

Ho ri-citato questo tuo post nel mio blog.
Ciao

X

a proposito di musica verità:
http://www.youtube.com/watch?v=JzqumbhfxRo

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