A proposito del mio post “Lionel”, ho ricevuto la mail di una lettrice: “Detesto il jazz, mi ha sempre dato sui nervi. Quei suoni mi fanno accapponare la pelle, quel ritmo mi sembra brutale e primitivo. Il mio ragazzo ne va pazzo e m’infligge l’ascolto di cose che mi fanno venire le lacrime agli occhi Quando finirà questo tormento?”
Ecco una coppia che durerà a lungo, ho pensato. Ma a parte questo, ho fatto qualche considerazione. Una forma di musica non è né bella né brutta. E’ una forma di musica e basta. Si ha il diritto di accettare o rifiutare i singoli musicisti all’interno di una forma di musica, ma rifiutare una forma di musica in blocco equivale a rifiutare la musica. Il jazz è una musica governata dalle stesse leggi che governano Bach o Brahms. Le stesse note, la stessa armonia, la stessa divisione. Come dire che cambia la forma ma la struttura è la stessa. Se qualcuno capisce soltanto la forma e non capisce la struttura, non capisce niente di musica. Siccome nel jazz un musicista è anche autore della sua musica, si ha il diritto di accettarlo o rifiutarlo per il suo stile o le sue qualità individuali, ma non si può rifiutare il jazz in blocco. Sarebbe come rifiutare la musica classica perché non piace Ravel o rifiutare la pittura perché non piace Picasso.
Ogni musica libera si evolve così: uno strumento solista che esegue un tema e poi c’improvvisa sopra, una base che marca il tempo. Guardate tutte le musiche del mondo, funzionano cosi'. E’ il modo più naturale di suonare. Quella occidentale si è evoluta in modo diverso perché non è stata libera. Nel Medioevo certi papi hanno proibito le percussioni, dicendo che il ritmo eccitava la sessualità e spalancava le porte al Maligno. E a quei tempi le proibizioni del papa non facevano ridere come quelle di oggi, perché i trasgressori finivano arrosto. In ogni caso, non tutto il male è venuto per nuocere: privata della sua componente naturale, la musica occidentale è stata costretta a evolversi in forme più complesse di composizione e armonia. Il jazz ha riportato l'elemento perduto, beneficiando allo stesso tempo del progresso.
Perché la gente accetta la musica pop, che in fin dei conti è ritmata come il jazz? Semplice, perché la musica pop è falsa, il jazz è vero. Il ritmo della musica pop è pesante, monotono, ripetitivo e manca di creatività. Nella melodia non c’è sviluppo, non c’è interpretazione, ci sono soltanto imitazioni di sentimenti e copie di certi aspetti del jazz, in particolare del blues. E' l'ideale per chi non ha una sensibilità musicale. Mentre il jazz è l’emozione, non l’imitazione. Richiede partecipazione, mobilita sentimenti. Per la stessa ragione c’è chi ama il catch e rifiuta la boxe. A volte la verità mette a disagio e non è un caso che spesso chi ha paura del jazz teme anche il sesso. In fin dei conti questa musica è nata nei bordelli e che cosa credete che significhi la parola jazz?
NEL VIDEO POTETE ASCOLTARE uno splendido gospel dal titolo I've God a Testimony, Ho Dio come Testimone. Il gospel è una tradizionale forma musicale religiosa che sta all'origine del jazz come il blues e lo spiritual, basata sullo schema domanda-risposta di origine africana. Nella spontaneità del ritmo battuto con le mani, nel modo di bilanciare la melodia sul ritmo, nella straordinaria tensione emotiva che mira a creare un'emozione mistica trovate allo stato primitivo tutti gli elementi del jazz che in seguito si sarebbero sviluppati in una musica più complessa.
Dragor
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I'VE GOD A TESTIMONY Rev. Clay Williams
Ahi. Il jazz è forse l’unico genere che apprezzo poco. Non lo “sento”, non riesco ad entrare in sintonia, mi perdo tra le note. È il mio tallone d’Achille musicale (va dal piede sino alla nuca). Vincendo qualche resistenza culturale ed operando molti distinguo, mi sono persino avvicinato alla lirica imparando ad amarla. Il jazz invece, dal canto suo, continua a sfuggirmi estraneo ed incomprensibile più che mai…
Scritto da: Pim | 23/10/07 a 11:50
Caro Pim, l'ho immaginato quando, su un mio vecchio post, hai scritto che non capivi la musica indiana. In effetti si assomigliano, anche se la musica indiana procede per abbellimenti come la musica barocca e il jazz per sviluppi armonici. Come dicevo, cambia solo la forma. Tutta la musica è fatta da un tema e dal suo sviluppo, che sia composto o improvvisato.
A presto, un caro saluto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/10/07 a 11:58
Fin da piccolo, ho sempre avuto una grande attrazione per la musica nera americana. E del resto, preferivo fra le canzoni italiane d'allora, quelle più contaminate con il rithm'n blues.
Non volevo prendere l'autoradio in macchina, perchè quando guido non sopporto molta musica leggera (laddove faccio "compilation" di mp3 che, pur concedendo qualcosa al grosso pubblico - la famiglia - risentono della mia passione per la musica jazz, soul, funky ecc., ma anche per la musica barocca.
C'è a mio parere anche una relazione fra il jazz e la musica barocca.
E del resto, si sa che molti jazzisti la studiavano, anche perchè erano fanatici di questioni concernenti l'armonia musicale.
Scritto da: Biz | 23/10/07 a 12:23
Ecco, completando, poi in auto ci si bisticcia, e io sono accusato di essere poco tollerante per quanto concerne la musica.
E' vero, soprattutto quando guido o disegno.
Scritto da: Biz | 23/10/07 a 12:24
Biz, la musica barocca è stato un grande laboratorio dove si è sperimentato di tutto. Pensa alle progressioni e alle imitazioni che Bach riesce a tirare per una pagina intera, al suo ritmo che purtroppo va pensato perché non è previsto l’accompagnamento con una percussione e agli abbellimenti che permettono di passare da una nota all’altra con volute sorprendenti costruendo nuove, straordinarie melodie. Certi preludi di Bach trascendono l’epoca e il luogo, non sono musica ma l’esperienza universale della Musica. Ecco perché, idealmente, anche il jazz può essere considerato una forma di musica barocca
dragor
Scritto da: dragor | 23/10/07 a 12:54
Carissimo post molto valido anche questo d'oggi.
Perchè? Perchè ritengo sia quasi doveroso da parte tua,oltre che piacevole diffondere la cultura della musica,che di solito ha pochi estimatori, essendo un genere di nicchia direi.
Gradevolissimo l'ascolto.
Io imparo da te e vorrei continuare ad imparare.
Per me questo è ciò che è valido in questa forma di comunicazione su di un blog.
Non è poca cosa.
Un abbraccio, buon pranzo.
Marianna.
Scritto da: marianna | 23/10/07 a 13:27
VORREI COMUNICARE AGLI AMICI DI DRAGOR CHE C'E' UN BLOG "JAMBO AFRICA",NUOVO DI ZECCA E FINALMENTE INSERITO NELL'ELENCO GENERALE.
CHI VOLESSE VISITARLO PERCHE' INTERESSATO A FATTI E COMMENTI DA E PER L'AFRICA,VENGA A FARMI VISITA.
SARO' FELICE DI ACCOGLIERLO/A. GRAZIE.
MARIANNA.
Scritto da: marianna | 23/10/07 a 13:32
Dragor vai in posta, ti ho scritto.Marianna
Scritto da: marianna | 23/10/07 a 13:41
Cara Marianna, non sono mai riuscito a capire comemaio il jazz abbia pochi estimatori, dato che è il modo più naturale di suonare. Per me il fatto che abbia pochi estimatori ha un solo significato: in Occidente la maggioranza della gente ha perso il contatto con le radici della musica.
A presto, buona giornata
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 23/10/07 a 14:52
"Nel Medioevo certi papi hanno proibito le percussioni, dicendo che il ritmo eccitava la sessualità e spalancava le porte al Maligno. E a quei tempi le proibizioni del papa non facevano ridere come quelle di oggi, perché i trasgressori finivano arrosto."
Senta, Dragor, va bene che Lei è un po' l'almanacco delle scemenze. Ma anche parlando della musica jazz Lei deve sentire il bisogno di parlare a vanvera di papi, di proibizioni, di finire arrosto?
Lei è un ignorante senza speranza e senza fondo.
La pianti di offendere i cristiani.
Scritto da: Grisostomo | 23/10/07 a 16:20
I concili di Treviri (1227), di Lione (1274) e di Vienne (1311)hanno ammesso per la musica religiosa soltanto l'organo,escludendo tutti gli altri strumenti e in particolare le percussioni, temendo le contaminazioni con la musica secolare. In particolare si stimava che la percussione ritmica eccitasse istinti primitivi e indecorosi. Non ti sei mai chiesto perché nel canto gregoriano non c'è nemmeno la scansione in battute? Caro Grisostomo, almeno studia la storia della musica...
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 23/10/07 a 16:43
E dov'è l'offesa? Ho detto perfino che non tutto il male viene per nuocere, a parte il fatto che Giordano Bruno non l'ho ammazzato io
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/10/07 a 16:56
Tu parli con un musicista.
Gli è che alla tua ignoranza e alla tua presunzione non si riesce ad andare dietro. Un caleidoscopio di scempiaggini.
Non ce la fai neppure a distinguere: la Chiesa in quei concili parlava della musica sacra, e solo di quella.
La musica profana ha fatto quello che le pareva senza che nessuno andasse al rogo. Che Bach non usasse le percussioni, se non in alcuni casi, è dovuto solo al fatto che la "percussione" in se stessa non era ritenuta apportare nulla alla musica. Era una questione di gusto.
Ma non è questo il punto: non desidero darti lezioni, importandomi molto di più che uno come te resti quello che è e non si allarghi.
Il punto è che nella tua miseria culturale e nella tua spocchia sesquipedale tu senta sempre il bisogno di dire qualche insolenza verso la Chiesa e i cristiani.
E piantala! Le tue corbellerie riescirebbero perfin meglio senza questo insopportabile martellamento.
Davvero. Piantala.
Scritto da: Grisostomo | 23/10/07 a 17:15
Grisostomo, t'inseriro' nel prossimo Top Five degli insulti (uno l'ho già fatto in "Dragor al David Letterlman Show"). Con "spocchia sesquipedale" e "almanacco delle scemenze" puoi mirare a un buon piazzamento.
So bene che il divieto delle percussioni riguardava la musica religiosa. Infatti scrivo "temendo le contaminazioni con la musica secolare". Ma durante tutto il Medioevo la cultura è stata sotto la protezione e la stretta influenza della Chiesa, poiché solo all'interno dei monasteri e delle istituzioni ecclesiastiche c'erano le condizioni per sviluppare seriamente le arti e la filosofia. La codificazione della musica è stata fatta da un papa, Gregorio Magno. Con il Rinascimento il monopolio culturale della Chiesa viene ridimensionato e la cultura diventa più laica.
Forse non lo hai notato, ma il post è concluso da un esempio di musica religiosa, uno splendido gospel intitolato "Ho Dio come Testimone". E in questo gospel c'è un ritmo fantastico, segno le la chiesa ha saputo riaprire la porta che aveva chiuso. E io sarei quello che ce l'ha con i cristiani? Anzi, dovreste pagarmi per la pubblicità
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 23/10/07 a 18:30
Chiedo scusa per la mia ignoranza. Vorrei che qualcuno mi spiegasse cosa e` la "SPOCCHIA SESQUIPEDALE". Dato che vivo negli USA gradirei anche sapere se tale locuzione e` traducibile in inglese. Ringrazio anticipatamente.
Scritto da: sariddu | 23/10/07 a 20:28
Vorrei solo ricordare che nessuno obbliga l'illustrissimo sig.Grisostomo a leggere il suddetto post. In secondo luogo non penso che detto autore (Dragor) la disgusti così tanto , dato che continua a leggere e commentare quanto lui scrive. Salvo che qualche fine desiderio masochistico le impedisca di smettere di torturare con sadico piacere la sua immensa cultura. Spero che guarisca presto....
Scritto da: sciactmar | 23/10/07 a 20:51
AVVISO DA PARTE DI MARIANNA:
Caro Dragor,
Marianna mi incarica di dirti che non le è possibile comunicare a causa di un problema con il suo modem.
Buona notte!
Tesea
Scritto da: tesea | 23/10/07 a 21:46
"Ma durante tutto il Medioevo la cultura è stata sotto la protezione e la stretta influenza della Chiesa, poiché solo all'interno dei monasteri e delle istituzioni ecclesiastiche c'erano le condizioni per sviluppare seriamente le arti e la filosofia"
Questo non è vero. La Chiesa era solo uno degli agenti dello sviluppo sociale e culturale, come sempre.
La lettura massonica (enciclopedista e illuminista)dà una visione falsa dello sviluppo social e culturale dell'Europa del Medio Evo.
Nella musica, anzi, c'è sempre stato un processo di osmosi dalla musica e cultura popolare a quella delle classi dominanti (e della Chiesa). Molti temi musicali religiosi non sono altro che temi di canzoni profane adattati a testi religiosi.
Spocchia sesquipedale: sesquipedalian haughtiness, to mount the high horse.
Sesquipedalian: "a foot and a half long"; "making claim in order of creating an apeearance of importance and distinction". From latin "sesquipedalis" = a foot and a half"
Scritto da: Grisostomo | 24/10/07 a 09:47
Post scriptum.
Non è vero che sia per puro masochismo ch'io segua ogni tanto questo blogger.
Difendo la mia religione e la mia fede contro un atteggiamento di pregiudiziale ostilità.
La Chiesa non ha certo bisogno di me, ma io ho bisogno di difendere quello in cui credo.
Soprattutto quando l'ignoranza e la malafede sono gli unici criteri usati.
Del resto, grazie a Dio, ogni tanto mi dimentico che questo signore esiste. Questo, effettivamente, giova.
Scritto da: Grisostomo | 24/10/07 a 09:55
Saeiddu, Sciactmar, a me non dispiace affatto ricevere i commenti di Grisostomo. E’ chiaramente una persona colta e merita di essere ascoltato.
Continuo a ritenere che la cultura del medioevo sia stata dominata dalla chiesa e credo di essere in buona compagnia. Se non fosse così, non si parlerebbe di Rinascimento. Grisostomo, mettiamo pure che della storia ho una visione massonico-illuminista. E allora? Potrei dire che tu hai una visione giudaico-cristiana. Con i tuoi anatemi e i tuoi epiteti squalificanti confermi la fama d’intolleranza che i cristiani si sono procurati nel corso dei secoli. Ognuno ha il diritto di avere la visione che preferisce, ma io non do dell’ignorante sesquipedale a chi ha una visione giudaico-cristiana. Cerco di confrontarmi, punto e basta. I blog non servono per questo?
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/10/07 a 10:59
Io sono offeso ed incavolatissimo con uno che spara falsità su falsità sulla Chiesa e sulla religione cristiana.
Quindi non posso (non voglio) essere tollerante. Perchè dovrei esserlo?
Si chiede la tolleranza come si chiederebbe di aiutare il boia nel suo lavoro sistemandoci meglio il cappio intorno al collo.
La mia religione è un valore, è una parte identitaria. Posso discutere di tutto con persone che abbiano sufficienti basi culturali e che affrontino la discussione sulla base del rispetto reciproco.
Ma con uno come te, che ogni due per tre spara inverosimili fandonie col solo scopo di colpire quello che per me (come per milioni di altre persone) costituisce un fatto identitario irrinunciabile, essere tollerante vuol dire consegnargli le chiavi di casa.
Voi devoti della "laicità" (permetti una risata?) siete così rispettosi verso tutto, dagli omosessuali ai terroristi islamici! Non fareste male ad una mosca, vi fareste torturare piuttosto di mancare di rispetto ad un adoratore della cipolla. OK. E allora, proprio con i cristiani dovete divertirvi?
Gli americani hanno un proverbiuccio carino: state sbagliando albero su cui orinare.
Scritto da: Grisostomo | 24/10/07 a 14:18
Caro Grisostomo, questo è stato l’unico blog della stampa a dire in vari post che l’islam è una religione idiota fondata da un assassino pedofilo analfabeta e che i gay per riprodursi hanno bisogno degli etero. Laicità, senza virgolette e senza risate, significa non avere tabù.
Per le fandonie, è questione di punti di vista. Per me le fandonie le raccontate voi a partire dal giorno in cui il vostro leader sarebbe decollato senza prendere l’aereo. Come te, avrei ogni diritto d’incavolarmi per queste offese al buon senso. Ma come dice Pascal, c’est le coeur qui sent Dieu, non la raison.
In ogni caso questo non dovrebbe pregiudicare un dialogo civile. Dimostrami che ho torto quando sostengo che la fede e in particolare le religioni monoteiste stroncano il dialogo aprendo la strada alla violenza
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/10/07 a 16:02
"Per me le fandonie le raccontate voi a partire dal giorno in cui il vostro leader sarebbe decollato senza prendere l’aereo."
Scritto da: Grisostomo | 24/10/07 a 17:08
Be', si'. Devi ammettere che questa e altre storie non sono il massimo della credibilità...
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 24/10/07 a 18:10
Non si smentisce il successo del jazz, basta andare al festival di Marciac, di Cognac... Ho dovuto quasi ammazzare qualcuno per un biglietto. Il pubblico è piu esigente ad esempio mi ricordo che Ray Charles fu fischiato nel 99 a Marciac perchè suonava cosi cosi.
Bello il brano di Gospel. Personalmente ho una passione per Blind willie Johnson (it's nobody's fault but mine, dark was the night, jesus gonna make up my dying bed...) ogni volta mi viene da piangere eppure sono un miscredente.
Alex
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Caro Dragor,
il jazz per me è uno stato d'animo.
Quanto all'Illustre Grisostomo, vorrei fargli notare che nei giorni scorsi ho avuto lunghe conversazioni con un Ministro Straordinario dell'Eucarestia ed altri sei componenti della sua religiosissima famiglia, ai quali ho posto verbalmente i quesiti della mia lettera di protesta ed ho trovato un'apertura al dialogo, un'ascolto e un tale sforzo di comprendere che nell'Illustrissimo non ritrovo.
Ognuno è rimasto della sua idea ma arricchendo l'interlocutore della propria visione delle cose, parlando per ore, senza accusare ed alzare il tono di voce.
Buonanotte Dragor!
Laura
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Scritto da: alex | 25/10/07 a 00:42
Caro Dragor,
il jazz per me è uno stato d'animo.
Quanto all'Illustre Grisostomo, vorrei fargli notare che nei giorni scorsi ho avuto lunghe conversazioni con un Ministro Straordinario dell'Eucarestia ed altri sei componenti della sua religiosissima famiglia, ai quali ho posto verbalmente i quesiti della mia lettera di protesta ed ho trovato un'apertura al dialogo, un'ascolto e un tale sforzo di comprendere che nell'Illustrissimo non ritrovo.
Ognuno è rimasto della sua idea ma arricchendo l'interlocutore della propria visione delle cose, parlando per ore, senza accusare ed alzare il tono di voce.
Buonanotte Dragor!
Laura
Scritto da: Guardami negli Occhi | 25/10/07 a 03:21
Carissimo,
ti segnalo un blog appena nato di un caro amico: http://thomas.myblog.it/
Jazz e altro...
Buona serata
Laura
Scritto da: Guardami negli occhi | 03/11/07 a 19:26