Gli avvocati difensori si sono passati la parola d’ordine: la percentuale è pari a quella delle scuole e delle famiglie. Me l’ha detto anche Marco Tosatti, un giornalista de La Stampa al quale ho scritto in un commento che un ennesimo scandalo di pedofilia avrebbe colato a picco la chiesa. Dappertutto vi ripetono questa solfa, come dire che i preti non sono peggiori degli altri e quindi smettete di rompere, brutti laicisti che non siete altro.
A parte il fatto che dovrebbero essere migliori, visto che pretendono di dare lezioni di morale, non è affatto vero che la percentuale è pari a quella delle scuole e delle famiglie. Secondo un’inchiesta di Le Monde pubblicata il 14 marzo del 2002, effettuata comparando il numero delle denunce a quello dei preti, il 10 per cento dei 25.000 preti cattolici americani è pedofilo. Vi sentite di sostenere che 1 papà su 10 e 1 professore su 10 sono pedofili? E la stima di Le Monde pecca per difetto, perché la Chiesa dispone di un formidabile apparato per ridurre al silenzio le famiglie e occultare i casi di pedofilia trasferendo tempestivamente i suoi membri. I pedofili laici, poveretti, non dispongono di questi strumenti e si fanno beccare molto più spesso.
E non basta. In Irlanda la situazione è ancora peggiore, considerata le migliaia di denunce che chiaramente sono soltanto la punta dell’iceberg. In Brasile un prete pedofilo di nome Tarcisio dà nel suo diario un consiglio prezioso: "Mai avere una relazione con balbini ricchi." Richard Sipe, prete psichiatra, ha studiato il comportamento sessuale dei preti per 25 anni. Ha dichiarato sul Boston Globe del 3-4-02 che, se si dovessero eliminare tutti i preti a orientamento pedofilo, il numero scenderebbe precipitosamente e la chiesa si ritroverebbe ridotta ai minimi termini. Significherebbe la dimissione di almeno il 30 per cento dei vescovi nel mondo.
Quando non può avere rapporti sessuali con il sesso opposto, la gente si arrangia con il proprio e dà sfogo alle perversioni. Guardate che cosa succede nelle carceri, nei collegi, negli eserciti, ovunque si pratichi la separazione dei sessi. Non venitemi a dire che succede con la stessa frequenza anche nella società bisessuale. Sembra che la pedofilia sia direttamente proporzionale alla diffusione del cattolicesimo e non potrebbe essere diversamente, visto che è una costante in tutta la storia di questa religione. Perfino il suo fondatore dev’essere stato accusato di questo reato, che per gli ebrei era gravissimo mentre per i romani non esisteva. Questo spiegherebbe la reticenza di Ponzio Pilato, che con ogni probabilità era pedofilo anche lui e non aveva nessuna intenzione di condannare un collega. In ogni caso 12 giovani che vivono in gruppo senza donne e trafficano con i bambini susciterebbero sospetti anche nella società liberale di oggi, figuriamoci a quell’epoca in una società bigotta in cui l’omosessualità e la pedofilia erano crimini punibili con la morte.
Quando ho scritto i miei primi post per denunciare la pedofilia dei preti, mi sono arrivate decine di mail e di commenti da parte di persone insidiate in tenera età quando frequentavano le chiese e gli oratori, ovviamente tutti casi non denunciati. Molti hanno descritto le pressione e i ricatti dei preti sulle famiglie perché stessero zitte. In Italia, a causa dello strapotere del Vaticano, ci si limita a qualche condanna sporadica, non si è ancora fatta un’indagine approfondita e i casi vengono occultati più che altrove con la complicità delle alte sfere. Ma la pedofilia è una spada di Damocle che pende sulla cupola di San Pietro. Prima o poi cadrà e il mondo sarà migliore.
Dragor
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