NON BASTA MORIRE in guerra per essere un eroe. Un eroe si sacrifica volontariamente per salvare qualcuno o qualcosa. I morti nelle esplosioni dei kamikaze non sono eroi, soltanto poveracci che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Daniele Palladino era un professionista che faceva un lavoro ben pagato e nemmeno tanto rischioso, visto che in proporzione l’Afghanistan uccide meno dell’autostrada. Merita quello che di solito si dà ai morti: il dolore, l’onore, il ricordo, la pietà. Ma non la medaglia.
Dragor
E' da due giorni che circolano voci contraddittorie, alcune sostengono che Daniele Paladini si sia volontariamente avvicinato al kamikaze per impedire che facesse una strage maggiore, altre che sia morto durante il tentativo di isolarlo ma senza una precisa intenzione di immolasi per salvare altre vita.
Non so dire quale sia la versione vera.
Nel primo caso, meriterebbe la qualifica di eroe, nel secondo sarebbe una vittima, l'ennesima vittima da ricordare con dolore, della follia omicida del fondamentalismo religioso.
Di sicuro, bisognerebbe essere obiettivi e non emotivi di fronte alla morte.
Scritto da: Gian Contardo | 26/11/07 a 09:43
"Miserabili medici delle anime, state a gridare per cinque quarti d'ora su qualche puntura di spillo, e non dite niente sulla malattia che ci lacera in mille pezzi !
Filosofi moralisti bruciate tutti i vostri libri ! Finché il capriccio di pochi uomini fara legalmente sgozzare migliaia di nostri fratelli, la parte del genere umano che si consacra all'eroismo sarà quanto c'è di piu infame nell'intera natura." (Voltaire)
Ciao, Alex
Scritto da: alex | 26/11/07 a 10:42
Le medaglie servono ai vivi, non ai morti. Per commemorare la memoria di chi è caduto, per confortare i congiunti. Nient'altro che un segno, forse neppure troppo importante.
Scritto da: Pim | 26/11/07 a 11:50
Carissimo,rientrata ora, ti ho letto e sono d'accordo con
te.Dispiace molto per lui, giovane età, e soprattuto per la sua famiglia.
Ma condivido in pieno Voltaire, proposto da Alex.
E' sempre lo stesso Alex?
Buon pranzo. Marianna.
Scritto da: marianna | 26/11/07 a 13:47
Mi associo alla condivisione.
A proposito, se facciamo tante storie per un solo caduto, cosa si sarebbe dovuto fare per tutti quelli delle due guerre che hanno insanguinato il '900 (tanto per non andare troppo a ritroso nel tempo)?
Tesea
Scritto da: Teseag | 26/11/07 a 14:24
Gian Contardo, è giusto, forse ho parlato troppo presto. Se voleva impedire al kamikaze di farsi esplodere, è sicuramente un eroe. Pero', a modo loro, lo sono anche i kamikaze...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/11/07 a 18:31
Alex, Voltaire è il re dei pacifisti, ma la Rivoluzione c'est la faute à Voltaire...
ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/11/07 a 18:38
Pim, servono anche ai governi per lavarsi la coscienza
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/11/07 a 18:39
Tesea, bisognerebbe distribuire qualche milione di medaglie...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/11/07 a 18:41
...ou à Rousseau
Scritto da: alex | 26/11/07 a 19:46
Sono pienamente d'accordo con te!!!
Fosse per me richiamerei tutti i soldati che ancora devo capire cosa ci stiamo a fare li...
Scritto da: castalia | 27/11/07 a 20:17
Già, forse non lo sanno nemmeno loro
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/11/07 a 21:31