Il mio amico Hervé, nato in Francia da genitori della Costa d’Avorio, è il terzo produttore francese di preservativi. Uno dei pochi imprenditori di origine africana, la prova vivente che gli africani non sono capaci soltanto di scroccare le allos. La sua fabbrica si trova a St-Laurent-du-Var, la banlieue industriale di Nizza, e produce più di 40 milioni di pezzi all’anno. Sulle catene di montaggio scorrono centinaia di peni artificiali sui quali le macchine modellano cappucci di latex, ma il collaudo finale spetta a un pene naturale. Ho assistito a una seduta, eseguita con l’aiuto di una graziosa progettista. “Come va?” “Be’, mi stringe un po’…” “Qui?” “No, più giù…” “Qui?” “No, più su…” “Qui?” "No, più giù..." Ho chiesto a Hervé se non ci fosse un posto per un altro collaudatore. Magari part-time…
La fortuna di Hervé è cominciata nel 1994, quando Jacques Chirac ha detto che l’AIDS era in ripresa e bisognava vendere i preservativi nelle scuole (finalmente un cattolico che ragiona con la testa e non con quello che di solito si mette dentro il preservativo). Hervé ha accettato la sfida: vendere i preservativi a 1 franco (15 centesimi di euro). Ha venduto milioni di pezzi e la sua fabbrica si è ingrandita fino a diventare uno dei maggiori produttori nazionali. Ho dato il mio contributo quando non sapeva che cosa scrivere sulla confezione. “Come faccio per le misure? Sarebbero big, medium e small, ma nessuno vuole avercelo small.” “Semplicissimo”, ho risposto. “Fai Big 1, Big 2 e Big 3. Big 1 sarà quello piccolo, ma si sentirà grosso perché è il primo. Big 2 sarà contento perché la virtù sta nel mezzo. E Big 3, quello grosso, si sentirà lusingato perché ha il numero più alto.” Mi ha guardato un momento, poi ha detto: ”Sei un genio! Per premio ti darò una cassa di preservativi.” “Grazie, ma non li uso”. “Non importa, puoi leccarli, hanno un gusto squisito. Lecca questo, sa di pesca…”
Attualmente i preservativi sono venduti a 1 euro la confezione di 3 e secondo Hervé è un furto. Un’amica di mia figlia è figlia di un farmacista e le ho chiesto quale fosse il margine di guadagno del suo papà. “Be’… ehm… 1,60”, ha risposto. Come me ne sono andato, ha detto a mia figlia: “Non dirlo al tuo papà, ma il margine è 2.” Come dire che il furbastro guadagna il 100 per 100. Se questo non è un furto…
Il mese scorso Hervé ha fatto una nuova scommessa: vendere i preservativi a 20 centesimi. E per venderli a questo prezzo ha deciso che conviene comprarli in Asia, perché in Francia la mano d’opera costa troppo. E’ partito per Bombay, dove si trova il primo produttore mondiale di preservativi. Perché sta a Bombay? Perché in India si trova l’hevea, la pianta che secerne il lattice. La contrattazione è avvenuta in un lussuoso ristorante di Bombay. Al momento del dessert si è cominciato a parlare di affari. “Non posso pagare più di 8,5 centesimi al pezzo”, ha detto Hervé. “11,5”, ha rilanciato l’indiano. “No, 8,5” ha insistito Hervé. “Mi dispiace”, ha detto l’indiano. “11,5 è il mio ultimo prezzo.” A questo punto Hervé, che ha sulle spalle generazioni di negoziati nei mercati di Abidjan, si è alzato per andarsene. “Non posso accettare questo prezzo. Peccato, erano 40 milioni di pezzi.” L’indiano ha guardato i suoi soci, poi ha detto: “La prego, torni a sedersi. Vorrei farle assaggiare un delizioso khir alla bengalese…”
In poche parole, l’affare è andato in porto e Hervé ha festeggiato tutta la notte in discoteca con i suoi soci. Il mattino seguente, colto da un dubbio è andato in una farmacia. A Bombay non è difficile trovarle, ce n’è una quantità impressionante. “Vorrei 1 preservativo, pago in euro”, ha detto. “Ecco qui, fanno 10 centesimi.” Sbigottito, Hervé ha chiesto: ”Ma quanto l’ha pagato?” “Be’, ecco…” ” Quanto?” “7,5 centesimi.”
Così ha scoperto che a fare festa era il produttore indiano. Ci aveva guadagnato 40 milioni di centesimi in più!
Dragor
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Secondo me il tuo amico si sarà infilato un BIG 3 in testa per non schiattare!!
Scritto da: piero | 21/11/07 a 10:11
Parlando col tono dello scherzo, Hervé non ha un posto anche per me? Io rinuncerei anche al pagamento degli straordinari.
Parlando seriamente, pensa a quanti morti ha sulla coscienza chi si oppone all'uso dei prevervativi. Sono morti silenziose, morti "bianche" di cui nessuno chiederà conto; ma sono pur sempre morti provocate da criminale stupidità.
Scritto da: Gian Contardo | 21/11/07 a 10:38
In Italia una scatola con 4 preservativi costa 5 euro. Considera che al produttore un preservativo costerà al masssimo (comprese spese di pubblicità, commercializzazione, importazione dalle fabbriche in Asia ecc.), 15/20 centesimi di euro al pezzo. Se solo la Chiesa annusasse l'affare comincerebbe a far produrre ai propri fedeli africani i preservativi con sopra stampata la faccia di padre Pio o della Madonna. Sai che business! Mano d'opera praticamente gratis, dottrina religiosa attraverso messaggi pubblicitari nei momenti più impensati ed anche un riconoscimento a livello mondiale di un vero impegno contro la miseria e le malattie.
Drago aspetto un tuo post sull'argomento del link:
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/mein-fuhrer/mein-fuhrer/mein-fuhrer.html
E' mai possibile che ogni volta che un ebreo artista, scrittore, storico o sociologo che sia esprime un giudizio al difuori di quelli che sono i limiti imposti dalle lobby ebraiche venga boicottato e criticato aspramente dagli stessi ebrei? Vedi il caso di Spielberg, od il figlio del Rabbino capo di Roma che ha dovuto rimangiarsi il libro da lui scritto dopo 10 anni di ricerche in cui denunciava che nel medioevo in casi circoscritti e non ripetuti alcune comunità di ebrei avevano praticato sacrifici umani.
Scritto da: matzudaira | 21/11/07 a 11:15
PIERO
In effetti ha una testa pelata che sembra fatta apposta...
GIAN CONTARDO
Devi metterti in lista d'attesa. Sembra che il posto sia molto richiesto. Ho scritto vari post sui assassinii commessi da chi si batte contro l'uso del preservativo.
MATZU
Il condom è un grosso business, soprattutto quando la sua diffusione è appoggiata da campagne governative. La pub è gratuita.
Se c'è una cosa che agli ebrei non manca, è il senso dell'humour. I barbogi della comunità di Roma e delle lobby integraliste rappresentano soltanto se stessi, certamente non tutta la comunità ebraica. I giornali di Tel Aviv fanno dell'humour molto più dissacrante di quello di Mein Fuhrer.
Ciao a tutti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/07 a 12:26
Effettivamente ammiro l'humour di certi noti personaggi ebrei come Woody Allen e come lo stesso Dani Levy regista di Zucker... però pare che questo senso di autoironia sia apprezzato soprattutto dai non ebrei. Comunque tra i cristiani non vi sono nemmeno questi pochi esempi di credenti capaci di scherzare sulle debolezze o gli aspetti grotteschi della religione cattolica. Se tocchi il papa vieni fulminato all'istante. Se tocchi padre pio ti scomunicano e non lavori più.
Scritto da: matzudaira | 21/11/07 a 13:23
Caro Matzu, ti sbagli, l'autoironia è apprezzata soprattutto dagli ebrei. L'humour yiddish è fondato sull'autoironia e ovviamente i giornali satirici israeliani sono comprati da ebrei. Il fatto è che gli integralisti fanno rumore mentre gli altri ridono in silenzio
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/07 a 14:27
Dragor et Gian contardo, etes-vous prets à donner de vous meme ? Une societe allemande vient de sortir un préservatif en spray (on s'asperge le sexe et le liquide se solidifie au bout de quelques secondes). Justement, ils cherchent des Kondom-tester : Vinico.com, rubrique das spray kondom ; il suffit de s'inscrire, il y'a meme une vidéo de démonstration...Bonne chance !
Plus sérieusement, le pape vient encore de prendre des positions abominables en Afrique contre la contraception "la destruction de vies innocentes ne peut trouver de justification, quelles que soient les circonstance" (lu dans le monde) malheureusement, il ne parlait pas des pretres pédophiles !.
Scritto da: alex | 21/11/07 a 15:11
Carissimo Dragor eccomi solo ora perchè stamane sul tardi dentista di nuovo.
Ho letto con piacere il tuo simpatico post.Ho pensato alla faccia del tuo amico quando a Bombay si è reso conto di essere stato preso in giro!
Voglio farti una domanda: Alex è un africano? Lo chiedo perchè mi sembra che sulle cose che riguardano l'Africa fa sempre osservazioni interessanti. Poi è piacevolissimo leggere i suoi interventi in francese.
Ora voglio andare sul tuo post di ieri per soffermarmi un po',perchè appunto ieri è stata per me una giornata pazzesca.
Non dimenticare mai che i due musulmani ci sono sempre accanto alle altre attività.
Buon pomeriggio. A più tardi. Marianna.
Scritto da: marianna | 21/11/07 a 15:59
Alex, j’ai vu le zizi en croûte, mais je l’aime mieux en gaine…
Marianna voudrait savoir si tu es noir. Pourquoi pas ? :-)))
Ciao, bonne soirée
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/07 a 16:20
Cara Marianna, come dice Piero, si sarà infilato sulla testa un Big 3 :-))
Ho girato la domanda ad Alex. Un abbraccio, a presto
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/07 a 16:22
bellissimo post, hai superato te stesso!!!
anecòico
Scritto da: anecòico | 21/11/07 a 17:31
concordo con anecoico
magistrale!
Scritto da: giac | 21/11/07 a 17:54
In questo momento, Dragor ? Lavoro domani, non posso prendere una sbornia !
Non, Marianna, je ne suis pas africain.
Scritto da: alex | 21/11/07 a 19:06
Carissimo Dragor, che telepatia, stavo giusto pensando ai preservativi prima di accendere il computer e leggerti... eh eh :))
Ma sai che io non li ho mai comprati? (ci hanno sempre pensato i maschietti, io sono troppo timida). Pensavo però che costassero parecchio di più...
Siccome sono curiosa... mi piacerebbe assistere al collaudo in fabbrica!!! ;)))))
Scritto da: Amanda | 21/11/07 a 20:41
Carissimo Dragor, che telepatia, stavo giusto pensando ai preservativi prima di accendere il computer e leggerti... eh eh :))
Ma sai che io non li ho mai comprati? (ci hanno sempre pensato i maschietti, io sono troppo timida). Pensavo però che costassero parecchio di più...
Siccome sono curiosa... mi piacerebbe assistere al collaudo in fabbrica!!! ;)))))
Scritto da: Amanda | 21/11/07 a 20:42
Cara Amanda, il loro prezzo è comunque esagerato. Un profilattico dovrebbe costare al massimo 20 cent.
Per mettere il collaudatore nel giusto mood, di regola al collaudo possono assistere soltanto le donne. Per me hanno fatto un'eccezione... :-)))
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/11/07 a 09:04
GIAC, ANECOICO
Grazie!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/11/07 a 09:07
caro Dragor,
ho letto ieri sera il tuo post ma ero troppo stanco di fisico e di testa per scrivere qualcosa di sensato. Oggi va meglio (dopo l'ennesimo aereo, stasera sono in Corea).
Bello e vero questo post. Mi hai fatto venire in mente uno scambio di idee che avevo avuto con Silvano Deregibus, quando pubblicava e non aveva i grossi pensieri che ha ora.
Riguardava la civilissima Australia, dove prima di tutto i condom costano poco più di quello che tu indichi come prezzo "sensato": circa 28 cents l'uno (al cambio dell'euro).
Ma il bello sono le promozioni. Penso che scriverò un post tra non molto, visto che sono laggiù tra due settimane.
Gran posto civile, quello. Sanno come vivere bene, ma anche rispettare e preoccuparsi di chi è meno fortunato.
a presto,
HP
Scritto da: Account Deleted | 22/11/07 a 14:56
Caro HP, ti credo. A parte le testimonianze dei miei amici che ci sono stati o ci abitano, l'anno scorso l'Australia era al secondo posto fra i paesi con la miglior qualità di vita, battuta soltanto dalla Nuova Zelanda.
Sono molto curioso di conoscere le tue impressioni sulla Corea.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/11/07 a 15:21
caro Dragor,
grazie della curiosità e di conseguenza della fiducia nei miei occhi di viaggiatore. Racconterò qualcosa della Corea. Passa, se hai voglia, a leggere un mio vecchio post sul tema, pubblicato a luglio, che si chiama Deve essere bello avere le ali. E' nella categoria viaggi. Mi dirai.
Amo l'Australia ed adoro la Nuova Zelanda. Pur non avendo letto tali statistiche, ti assicuro che danno entrambe ottima prova pratica di meritarsi la testa di quella classifica...
a presto,
HP
Scritto da: homing pigeon | 22/11/07 a 15:53
Appena arrivato doveva andare in farmacia, non dopo cena! chi tardi arriva...Però, andare a trattare senza sapere prima il prezzo all'ingrosso applicato in loco...grosso errore! ma buon per lui, stilista del...senza offesa eh!;)
Scritto da: D'IO | 26/11/07 a 11:02
Secondo me i preservativi hanno un prezzo esagerato, ora non ricordo quanto li ho pagati l'ultima volta, sono passati mesi, ma hanno un costo parecchio alto.
Se si pensa che servono a prevenire malattie e gravidanze, che alla sanità costano un sacco di soldi, secondo me dovrebbero regalarli, altro che farli pagare!!!
Domanda, perchè nei locali le macchinette dei preservativi sono nei bagni delle donne???
Scritto da: castalia | 27/11/07 a 20:41
Cara Castalia, io sto a Nizza e qui i preservativi sono in vendita anche nei bagni degli uomini, oltre che nelle scuole e nelle vie.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/11/07 a 21:29
Nelle scuole? Fantastico!!! Nelle vie si certo, vicino alle farmacie ci sono i distributori automatici anche da noi, resta il fatto che sono troppo cari...
buona serata :)
Scritto da: castalia | 28/11/07 a 20:52
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Scritto da: Markusmeiers | 21/02/09 a 22:41