“Stalking” deriva dal verbo inglese “to stalk” che significa “cacciare, braccare, fare la posta” e designa tutti i tipi di persecuzione messi in atto dal partner che non accetta di essere mollato. Più diffuso fra gli uomini al Sud e fra le donne al Nord, si manifesta con telefonate, lettere, appostamenti, suppliche, minacce, ritorsioni, aggressioni. Forse vi chiederete perché stamattina mi è saltato in mente di parlare di stalking invece che del governo Prodi in agonia, dei palestinesi che dilagano in Egitto per non crepare di fame o del centenario della nascita del violinista di jazz Stéphane Grappelli, che in realtà avrebbe dovuto essere il post di oggi. Semplicissimo, perché sto assistendo a un classico caso di stalking. Infatti circa un’ora e mezzo fa, mentre facevo colazione, una certa Simone ha bussato freneticamente gridando “aiuto!” e si è rifugiata nel mio appartamento. Simone, 38 anni, ha sposato un algerino di nome Karim e ovviamente lo ha mollato dopo 2 anni dicendo che era geloso e violento. Adesso vive sola tranne il sabato sera, quando rimorchia dei tizi conosciuti nelle boîtes per scaricarli la domenica mattina dopo averli usati a dovere. Così Karim, che da buon musulmano non accetta di essere mollato perché dev’essere lui a mollare, e che si sente offeso perché l’ex moglie non gli è fedele, la perseguita con tutti i sistemi previsti dallo stalking più qualcuno di sua invenzione, tipo quello di prenderla a sberle ogni volta che la incontra per la strada. Ecco perché adesso Simone ha un occhio nero e mia moglie sta cercando di curarglielo con una pomata cinese che secondo lei serve a curare tutti i mali del mondo dal ginocchio della lavandaia alla peste bubbonica. Il problema è che, poco dopo l’arrivo di Simone (che stava andando al Monoprix dove lavora come cassiera), qualcuno ha suonato il campanello. Guardando dalla spia, ho visto sul pianerottolo Karim accompagnato da un tizio baffuto dall’aria poco rassicurante, così mi sono guardato bene dall’aprire. “Che cosa vuoi?’, ho chiesto. “Parlare con Simone.” “Karim vuole parlarti”, ho detto alla donna con l’occhio nero. “Nemmeno morta”, ha risposto, così sono tornato vicino alla porta e ho riferito il messaggio. “Ha detto che non vuole parlarti.” “Allora aspetto.” Così i due si sono accampati sul pianerottolo. “Hai visto che cosa succede a mettersi con gli arabi?”, non resisto alla tentazione di dire a Simone. “Razzista”, sibila mia moglie. “La razza non c’entra”, replico. “E’ tutta colpa di quella religione di m…” “Ssst, vuoi che ti sentano?” Torno vicino alla porta. “Insomma, te ne vuoi andare o no?” “No.” Be’, se non altro ha le idee chiare. Torno da Simone, sulla quale la pomata cinese sta funzionando talmente bene che l’occhio nero si è gonfiato come un pallone. “Se chiamassimo la polizia?” “No!” grida mia moglie. “Non voglio scandali”. “L’ho già chiamata e gli hanno detto di lasciarmi stare” dice Simone. “E lui?” “Picchia più forte di prima.” Torno vicino alla porta. “Ce l’hai il cellulare?” “Sì”. “Allora chiama Simone, puoi parlarle per telefono.” Sembra che il tizio ascolti il consiglio, perché un momento dopo il cellulare di Simone suona. “Pronto?” “Ciao, sono Karim”. I due parlano fitto in arabo (Simone è pied noir e conosce perfettamente la lingua), alla fine Simone riattacca. “Allora, vi siete messi d’accordo?”, domando speranzoso. “No, l’ho mandato a farsi fottere.” Torno vicino alla porta. “Allora, vai a farti… ehm, te ne vai?” “No”.
(continua)
Dragor
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Che ne dici del napalm? Troppo fascista?
Scritto da: Ste | 24/01/08 a 10:59
Sembra proprio l'inizio d una soap ed infatti...
Attendiamo la seconda puntata con ansia.
luigi
Scritto da: luigi | 24/01/08 a 12:15
Ottime qualità narrative.
E ci lasci con la suspence di sapere cosa sta succedendo.
Scritto da: Gian Contardo | 24/01/08 a 12:32
DRAGOR carissimo oggi sia pure in ritardo ho voluto fare un omaggio alle donne ruwandesi ed in primis a Dedè.Sono stata fuori fino a poco fa.Tornerò per leggerti e commentarti più tardi.Tu se hai più tempo di me vai a leggere il mio nuovo post. E così mi auguro facciano gli amici.
Buon pranzo e scusa la fretta ma torno prestissimo. Sono molto soddistatta di ciò che ho scritto perchè era da tempo che volevo farlo. Un abbraccio. Dammi il tuo parere. Marianna.
Scritto da: marianna | 24/01/08 a 13:30
Ad una rapidissima lettura divertentissimo! Sei un mago della narrazione.Ma io so perchè. Ti abbraccio e torno dopo aver dato da mangiare agli affamati. Ciao. Marianna.
Scritto da: marianna | 24/01/08 a 13:35
Ce Karim va commencer à soupçonner l'existence d'un ménage à trois...
Scritto da: alex | 24/01/08 a 13:55
Alex sei forte!!
Anche senza Karim malpensante,io nelle prime battute,dopo la premessa di Dragor,pensavo che questa Simone fosse una sua corteggiatrice.
Cosa che non possiamo escludere. E cominciavo già a preoccuparmi che la donna insidiasse il nostro Dragor. E quindi ad ingelosirmi... Poi la presenza rassicurante di Dedé mi ha tranquillizzato.
Ciao, ti aspetto nel mio blog. Un abbraccio Marianna.
Scritto da: marianna | 24/01/08 a 15:12
Allora Dragor, io ci sono e tu no.
Post molto accattivante anche perchè poi ti lascia con il desiderio di sapere come va a finire.
Studia un finale all'altezza.
Se vuoi il mio :potrei dirti che Simone e Karim faranno pace e si rimetteranno insieme perchè lei si è rassegnata alle sue scenate di gelosia, si è abituata alle botte e poi...Karim ha un fascino particolare,al quale Simone non sa rinunciare.
Altra possibilità,Simone utilizza un nickname per scrivere su JI e si è innammorata di Dragor. Non sa come avvicinarlo,tranne quando va ad ascoltarlo suonare, e si è inventata la storia di Karim. Karim naturalmente le regge il gioco fino a quando Dedé scopre la manfrina e la pomata cinese gliela fa mangiare invece di spalmargliela sull'occhio.
Oppure ancora Minou, che è notoriamente sveglia, si ingelosisce di queste visite non previste che sono sempre più frequenti,affronta Simone e Karim separatamente e si accorge che i due sono d'accordo.Mette sull'avviso la mamma e tutte e due staccano la corrente elettrica del campanello così Simone suona invano. Simone picchia allora con i pugni ma niente. Nessuno apre.
Dragor chiede spiegazioni del fracasso e le due donne coalizzate gli spiegano si tratta di un ubriaco abituale che sovente viene a disturbare nel palazzo.
Resta il fatto,stavolta serio, che una donna occidentale dovrebbe stare attenta quando sceglie il suo uomo e magari questi è un musulmano.
Ormai lo sappiamo.
Un abbraccio e buon pomeriggio. Marianna.
P.S. Mi sono divertita ma miraccomando il finale autentico.....
Scritto da: marianna | 24/01/08 a 15:33
STE
Andrebbe anche bene, ma rischierei di bruciare tutta la casa...
LUIGI
Più che una soap, direi un thriller. Speriamo almeno che finisca bene
GIAN CONTARDO
La suspense ce l'ho anch'io. Per esempio, adesso vorrei sapere che cosa stanno combinando quei tizi. Non li vedo più nella spia
ALEX
C'est exactement ce qu'il ne doit pas croire. Je n'ai aucune envie d'être égorgé comme un mouton à l'Aid-el-Kabir
MARIANNA
Ho tardato perché ero sul tuo blog!
Sei più sospettosa di Karim :-) In realtà conosciamo Karim e Simone da quando erano insieme. Simone passa ore al telefono con mia moglie a lamentarsi della persecuzione. Mia figlia è fuori e l'ho già avvisata per telefono di fare attenzione quando torna. Per quanto ne so, gli unici matrimoni con musulmani che funzionano sono quelli in cui l'infedele accetta di convertirsi all'islam. Altrimenti le differenze affiorano presto e la relazione va a rotoli.
Molto divertenti le tue ipotesi
Ciao a tutti, a presto (spero)
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 24/01/08 a 16:06
Ciao Dragor, sono Gianni.
L'argomento stalking mi sta molto a cuore perchè una mia cara amica ha tribolato anni per colpa di un figlio di puttana che le ha massacrato l'esistenza in tutte le maniere possibili. Per un periodo lunghissimo il bastardo l'ha minacciata, picchiata, le ha rovinato il lavoro e la vita sociale, ha minacciato i suoi familiari ecc.
Un consiglio: se non abiti a piano terra, fai fare al simpatico Karim un "accidentale" volo dalle scale. Forse non risolverà i problemi di Simone, ma vuoi mettere il gusto.......
Lunga vita all'arte sublime di S. Grappelli ( e, perchè no, di Django Reinhardt). G.
Scritto da: gianni | 24/01/08 a 19:47
Dragor ho letto i tuoi commenti che hai tentato di postare ben tre volte solo nella mia posta perchè non compaiono nel blog.
Capisco il tuo punto di vista e non poteva essere diverso.Circa il tribunale popolare è quasi sicuro che si verifichi ciò che tu dici ed anche questo è comprensibile perchè gli attori sono uomini e donne.
Immaculée si riferisce al perdono in una dimensione cristiana appunto, che se praticato con l'adesione sincera del cuore può cancellare le inimicizie.
Certo per arrivare a praticare questo perdono occorre fare un lungo cammino dentro se stessi e non è detto che, anche con le migliori intenzioni, ci si riesca al termine del percorso. Io non lo so onestamente se ne sarei capace, ad esempio.
Devo dirti che le figure a tutto tondo come è questa donna(non credo assolutamente scriva per fini particolari se non quelli dichiarati) mi coinvolgono.
Il risultato al Senato, cambiando argomento,con il clima che si è venuto a creare, mi deprime e penso che deprima tutti gli italiani onesti.
Un abbraccio affettuoso e buona notte. Marianna.
Scritto da: marianna | 24/01/08 a 21:16
Gianni, il fatto è che sono in 2. E' più probabile che il volo lo faccia io... :-)
La storia della tua cara amica sembra la fotocopia di quella di Simone. Gli adepti dello stalking si assomigliano tutti.
Su Stéphane Grappelli, che a Nice era un ospite fisso, scrivero' appena possibile.
Good night, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/01/08 a 21:53