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REMEMBERING ADELE

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« ETNIA A RISCHIO | Principale | COME FARE I DIVI SENZA SPENDERE TROPPO »

19/05/08

Commenti

marianna

Carissimo, buon giorno!
Ti racconto in merito a ciò che scrivi qualcosa accaduto qualche anno fa ad una signora di Asti,mia parente, che cercava casa per alloggiare dopo il matrimonio.
Il futuro marito era nativo di Piacenza.Quindi siamo decisamente a Nord.
I due fanno ricerche presso agenzie, separatamente.
Il giovane si dà il caso abbia la pelle bruno-olivastra.La ragazza invece è bianca-mozzarella.
Stessa agenzia. Di mattina si presenta lui e chiede un alloggetto.Non hanno, essendo agli inizi della vita in due, grandi disponibilità.
"Nulla, signore. Al momento non abbiamo nulla"-gli viene prontamente risposto.
Nel pomeriggio si avvicina lei alla stessa agenzia, senza sapere che il compagno ci fosse già stato. Chiede la stessa tipologia di appartamento. Due camere, cucina e bagno.
In men che si dica salta fuori l'alloggio.
L'episodio si commenta da sè e non siamo negli anni '50 quando la caccia al "terrone" era d'obbligo in certe realta metropolitane del nord-Italia.Ma anni'70.
Buona giornata. A più tardi.
Marianna


luigi

Pelle scura come quella degli zingari?
luigi

Antonio Cracas

Ti posso garantire caro Dragor che a me è successo diverse volte (non al supermercato, per onor del vero, sovente per il curriculum) e sono biondo con gli occhi azzurri.

Ciao
Antonio

Osman

Buongiorno caro!
Chose promise...
Ho letto il post e tornerò stasera per i commenti.
Osman

PS1:Per Antonio,ma dai!
PS2:Per Dragor,grazie per la disponibilità per l'affitto-vacanze.Molto gentile.
Ho già risoloto.
Sarà Golf Juan.
Ho visto che hai cambiato il titolo del post sull'immagine.Grazie!

dragor

Si' Luigi, tutti i colorati sono considerati etnie a rischio da chi ha la pelle più chiara. Succede perfino in Africa, dove fanno furore le pomate per sbiancarsi la pelle

Cara Marianna, certi test hanno dimostrato che gli indigeni occidentali percepiscono i visi chiari in modo più favorevole di quelli scuri. Ecco la potenza dello stereotipo entrato nell'inconscio di milioni di persone.

Antonio, secondo me ci sono due spiegazioni: o per qualche motivo il CV non andava bene, o ti trovavi in un paese dove si discriminano i bianchi secondo la razza o la nazionalità. Non posso credere che in Europa un uomo biondo con gli occhi azzurri possa commettere un délit de faciès

A più tardi Osman, aspetto il tuo commento. Grazie a te per il titolo e buone vacanze a Golfe Juan! Oppure ti piace il golf? :-)))

Grazie a tutti per i vostri interventi, a presto

dragor (journal intime)

Antonio Cracas

Caro Dragor, non credo agli stereotipi del razzismo sempre e comunque, vedo, fortunatamente, uomini e donne di colore ricoprire qualunque ruolo sociale, in Italia. E' ovvio che chi emigra trovera' sempre maggiori difficolta' d'inserimento: e' naturale. Penso che anch'io se domani venissi in Costa Azzurra per cercare del lavoro troverei delle difficolta' oggettive, come molti altri Francesi, peraltro, no?

Diciamo la verita': le conoscenze contano sempre e tanto, se poi sono avvallate dalla politica, ancora di piu'. Se nella mia vita mi fossi dichiarato di Rifondazione Comunista, o giu' di lì), ti posso garantire che avrei tribulato meno sia nell'attivita' di musicista e forse anche in quella attuale di scrittore, a prescindere dalle mie ipotetiche capacita'.

Antonio

dragor

Antonio, non ho mai attribuito a discriminazione razziale i problemi che derivano da oggettive situazioni d'incompetenza, di scarsa offerta o di appartenenza al partito sbagliato. Nel mio post parlo della discriminazione razziale in quanto tale. La conosco bene, esiste ed è cosi' diffusa che per definirla è stato coniato il termine délit de faciès. Ho vissuto in Rwanda e Burundi, e ho visto quella contro i bianchi che spesso non sono considerate persone ma solamente bianchi. Ho una moglie color caffelatte e so in quanti modi subdoli si possa esercitare la discriminazione contro i neri. Inoltre sono ebreo per parte di madre e so di quali pregiudizi siano vittime gli ebrei, anche se di solito sono meno riconoscibili a meno che non abbiano la faccia di Woody Allen.
Quanto alla tua osservazione riguardo alle difficoltà oggettive, non so quante migliaia di volte ho detto a un amico nero che si lamentava di essere discriminato o a scuola o nel lavoro: il colore non c'entra, il tuo problema è che sei un incapace.

Ciao, buona serata

dragor (journal intoime)

sariddus

Io non sono cosi` certo che si tratti sempre di razzismo. Secondo me molto spesso si tratta di un ragionamento di tipo economico. Vale a dire che molti partono dal presupposto (giusto o sbagliato che sia) che la persona di colore abbia piu` difficolta` a pagare, oppure sia tecnicamente o culturalmente meno preparata a svolgere certe mansioni, e cosivvia. Del resto se vai a cercar lavoro avrai l'accortezza di farti la barba e non ti presenterai vestito in modo troppo originale. E se cerchi di affittare un alloggio eviterai di presentarti vestito da poveraccio. Giusto o sbagliato che sia , l'esteriorita` e` pur sempre un metro di giudizio in mancanza di altri elementi. Ed evidentemente l'essere scuri di pelle e` una forma di esteriorita` che non puo` essere nascosta.

Andrea C

Forse un giorno dovrò selezionare delle persone per la mia azienda e giudicherò quasi solamente dalla faccia: non scarterò certo i neri perché ho conosciuto pessimi tecnici ed ingegneri "bianchi" e invece alcuni ottimi elementi olivastri o scuri, però sono assolutamente convinto che il viso racconti moltissimo di noi. Il "buono con la faccia da cattivo" l'ho visto solo nei film

Osman

Si parla di delitto di faccia quando una persona viene giudicata esclusivamente dall'aspetto esterno.
E'un esame che se si supera nel caso di una carnagione caucasica si passa al nome.Solo alla fine vengono considerati i meriti.

Quelli che giudicano le persone secondo l'apparenza sono quelli che hanno un livello di scolarità basso.(supermercati,il controllore che ha cacciato via Ghandi dal treno oppure l'agente di polizia delle frontiere di ventimuglia che non controlla mai le persone di aspetto europeo).

Le cose per contro sono cambiate per quanto riguarda il mondo del lavoro.Da quando quel Pakistano a londra ha fatto causa a diverse aziende che lo assumavano con lo stesso curiculum ma solo con un nome inglese.
Davanti un C.V le aziende che assumono sono diventate più prudenti.

Succede sempre con le persone diverse.A mio parere i primi vittime di questo fenomeno sono stati e lo sono ancora gli afro-americani.Poi vengono gli ebrei in tutta europa sopratutto negli anni trenta.
http://www.akadem.org/photos/contextuels/845_samacher_celticus.doc4.pdf

Ma tengo a rassicuravi che lo stesso fenomeno è diffuso in arabia saoudita e dove le vittime sono sempre i cittadini arabi che ci lavorano.
Ripeto:soltanto in arabia saoudita.

In effeti i saouditi preferiscono gli occidentali.A loro è concesso tutto.Stipendi più alti,libertà di movimento nel paese da una città all'altra.Tutto ciò è vietato ad un yemenita oppure ad un egiziano.

Un tunisino con una patente ottenuta in Italia 20 anni fa,in arabia saoudita non è più valida.Deve ripassare l'esame.
Mario Rossi neopatentato in Italia non ripassa l'esame in arabia saoudita.

I cittadini non occidentali si spostano in arabia saoudita con un permesso speciale.

Gli occidentali non se la cavano soltanto in libya.
All'aeroporto passano prima i Libici poi africani e arabi e infine gli occidentali.

Ma per fortuna le cose stanno cambiando nei paesi che hanno una tradizione multiculturale.Penso ai paesi anglo-sassoni.
In inghilterra gli indiani sikh lavorano con il famoso turbamte arancione negli uffici pubblici e nelle banche...

Ma è ancora presto per parlare di una Italia multiculturale.
Siamo ancora alla lotta polenta-cuscus!
Osman

Osman

L'altro giorno sul corriere, l'autorevole corriere ho letto un articolo secondo il quale un bel aspetto trasmette positività.
E c'era a fianco la foto di Tom Cruise.N'importe quoi!
Conosco qualcuno che si chiamava Dorian Gray.
Anche lui aveva un aspetto rassicurante ma che nascondeva un'anima bruttissima.
Osman

PS:Dragor,so che sei tremendo con l'orthographe comme tout français qui se respecte.
Faccio fatica a scrivere(Golfe Juan) Golf con la E finale.
Non mi piace il golf.
Mi piacciono gli sport estremi come gli scacchi!

Osman

oops!Ventimiglia!
Au lieu de ventimuglia!
Decidement!
Sono perdonabile perchè sulla tastiera la U è di fianco alla I !

dragor

Sariddus, il razzismo sta nella generalizzazione. Si manifesta quando, a parità di aspetto e di qualifiche, scatta il pregiudizio di chi considera la tua etnia come un rischio. A quel punto non sei più giudicato per le tue qualità ma per il tuo colore

Caro Andrea C, nel breve tempo di un'intervista di lavoro, non potendo valutare le qualità sul campo si è costretti a giudicare anche dalla faccia. Ma un conto è giudicare la faccia di una persona in quanto tale, un conto considerare il colore (o in generale l'origine) con tutti gli stereotipi che questo puo' comportare. Ecco la differenza che volevo evidenziare nel mio post. Come osserva Osman, a volte il colore vale uno scarto al primo turno, senza che vengano considerate le qualifiche

Grazie a tutti per i vostri interventi, buona giornata, a presto

dragor (journal intime)

dragor

Si' Osman, più un soggetto differisce dalla razza dominante, più facilmente scatta il pregiudizio. Siccome i neri sono i più riconoscibili, sono le prime vittime. Poi ci sono gli arabi, gli ebrei e gli indiani, leggermente più simili ai bianchi.
Quando ho letto l'estratto di cui mi hai dato il link, sono corso a fare il bagno... :-)

A presto, buona giornata

dragor (journal intime)


Henry Pandales

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IDALMY MINOTTA TERAN
Camara por las Negritudes

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