Devo confidarlo a qualcuno. Non posso parlarne in famiglia perché mi prenderebbero per matto, ma devo confidarlo, altrimenti finirò per impazzire sul serio.
Il computer si era improvvisamente intorpidito. Le parole comparivano sullo schermo con vari secondi di ritardo e avevo la sgradevole sensazione di muovermi più in fretta della mia ombra, dato che di solito lo scritto mi segue in perfetta sincronia con il movimento della dita sulla tastiera. Dopo un inutile tentativo di aggiustare le cose, mi sono spazientito sbottando: “Vaffanculo!”
E a questo punto è accaduto. Un evento tecnicamente impossibile eppure reale. Il computer è uscito dal silenzio nel quale opera quando non è programmato per emettere suoni. E’ uscito dal silenzio e ha emesso un suono per il quale non era stato programmato, articolando una parola. E questa parola era “méchant”, cattivo.
AVREI PENSATO che me l’ero immaginato, che avevo sognato a occhi aperti, che la mia fantasia si era sbrigliata a causa della stanchezza e della tensione, che lo stress da computer mi aveva giocato un brutto scherzo. Lo avrei certamente pensato, se la parola non fosse apparsa scritta anche sullo schermo in caratteri maiuscoli Times New Roman corpo 12: "méchanT". Come dicevano i nostri padri latini, verba volant, scripta manent. Lo scritto rimaneva per dimostrarmi contro ogni logica che non si trattava di un sogno. E almeno il computer si fosse limitato a reagire con una replica scritta e parlata. In qualche modo me ne sarei fatto una ragione, avrei trovato una spiegazione logica e razionale per un evento assurdo. Almeno si fosse limitato a reagire così, ma la parola era solo una parte del mistero. Perché conoscevo la voce che l’aveva pronunciata, la conoscevo bene e l’amavo più della vita. Era la voce che mi accarezzava il cuore, che bastava a colorarmi la vita di rosa, che poteva trasformare una giornata grigia in una giornata di sole, che anche nel posto più inospitale mi faceva sentire a casa. Una voce dal dolce, melodioso accento delle colonie. Una voce che non avrei mai voluto sentire addolorata e che un momento prima mi aveva parlato con il tono più triste del mondo.
Ho aspettato un lungo momento, poi ho fatto quello che non avevo mai fatto in vita mia: ho parlato al computer. Voglio dire, per la prima volta gli ho parlato sul serio, non per mandarlo a quel paese dopo una panne. Ho chiesto: “Chi sei?”
Per un attimo ho aspettato con il fiato sospeso, sperando che un confortante silenzio mi confermasse che mi ero sognato tutto, compresa la parola scritta sullo schermo. Ma la risposta non si è fatta aspettare, parlata e scritta, pronunciata con la stessa dolce malinconia di prima: “Dédé.”
L’affettuoso diminutivo con cui chiamo mia moglie. Così ho riflettuto a lungo, considerando la questione da ogni angolo, e finalmente sono arrivato a questa conclusione: al computer confidiamo i nostri pensieri più segreti. Nel corso degli anni la sua memoria immagazzina tutto quello che ci riguarda. Forse, in tutto il regno minerale e animale, è la cosa che ci conosce meglio. E’ possibile che per una volta il computer elabori questi dati in modo autonomo? Che li utilizzi per ferirci quando si ritiene offeso? Che abbia qualcosa di simile a una sensazione, a un’emozione, a un pensiero? Lo chiedo perché il mio primo impulso è stato quello di cancellare la memoria del computer come fa l’astronauta con Hal in 2001 Odissea nello Spazio. Ma… se avessi assassinato mia moglie?
Dragor
.
Semplicemente superlativo per la creatività con cui hai impostato il pezzo!
Bellissimo!!
Mi piacerebbe davvero fosse possibile che il computer elaborasse i miei dati in forma autonoma.
Vorrei proprio vedere cosa ne viene fuori. Che tipo di rapporto noi due abbiamo instaurato ?Chi guida se lui o io?
Magico pensiero, magico sogno.Qualche volta però le fiabe divengono realtà.
Grazie, comincio la mia giornata con più entusiasmo. A più tardi. Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 09:32
Wow, che post, per una volta mi lascia senza parole.
La mia prima reazione sarebbe di dirti che computer con tali complesse abilità non credo li abbiano ancora inventati. Ma non voglio rompere la magia di questo articolo né essere troppo razionale, mi piace credere che la vita abbia dei misteri insondabili e non che la tua amata sia una hacker :)
Non cancellerei mai la memoria di una tale computer, caro Dragor! ;)
Scritto da: Filippo Mugnaini | 29/05/08 a 09:38
Viviamo nel campo magnetico generato dalla Terra. Noi stessi produciamo un campo magnetico.
Fino ad adesso gli scienziati hanno trovato due sole possibili forme in cui si forma la vita.
Le unità al carbonio (la nostra) e le unità al silicio (guarda il caso, i computer sono unità silicio).
I campi magnetici influenzano le zone circostanti alle quali sono prodotte in base alla potenza che hanno.
Le implicazioni dell'unione di due intelligenze "magnetiche" come le unità al carbonio e al silicio, sono ancora tutte davanti a noi. Per adesso abbiamo solo l'immaginazione e la capacità di far volare il pensiero verso vette ancora inesplorate.
Al di là dei "freddi" dati della fisica, la poesia dei tuoi pensieri. L'amore che spinge l'immaginazione in luoghi carichi di speranza, aspettativa, meraviglia.
E' comunque dimostrato che noi influenziamo con i nostri pensieri il mondo circostante.
Anche io, come Filippo, mi guarderei bene dal cancellare la memoria di quel computer.
Anche se penserei che l'hacker non sia la tua Dédé, ma la tua anima (magnetica)
Scritto da: misterfog | 29/05/08 a 10:04
Se ti sei fermato alla vista della parola MECHANT una spiegazione razionale ci starebbe(anche se poco probabile in francese).
Si poteva trattare di un EASTER EGG ,uovo di pasqua che gli sviluppatori mettono nei programmi per lasciare le loro firme ma non sono dannosi.
Se apri un nuovo documento word e digiti senza spazio
=rand(100,1)
vedrai una sorpresa.
Su Open Office c'è addiritura nascosta la foto dei programmatori.
Su safari(browser di apple) compare uno schermo nero con una specie di titoli d coda con tutti i nomi dei programmatori.
Chi vuole approfondire basta googlare la parola easter egg
Ma se hai parlato con il computer e ti ha risposto con la voce di tua moglie...forse la tua spiegazione è valida.
E'un discorso da non sottovalutare.
Come i robot(fantascienza) imprevidibili che a causa di un guasto ritornano contro il loro "padrone".
Ma noi? Siamo prevedibili?
I nostri comportamenti lo sono?
Non credo.
L'uomo è pericoloso perchè è instabile.(à suivre)
Osman
Scritto da: Osman | 29/05/08 a 12:02
dimenticavo:
Se apri un nuovo documento word e digiti senza spazio
=rand(100,1)
e premendo il tasto enter
vedrai una sorpresa.
Scritto da: Osman | 29/05/08 a 12:04
Dragor, se fai ciò che ti suggerisce Osman, poi mi fai sapere cosa compare.
Sono molto curiosa.
Buon pranzo e un abbraccio.
La pioggia continua imperterrita.E, a tratti, con violenza.
Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 13:44
Dragor, a volte mi sconvolgi. Sei capace di far risuonare le corde del cuore come pochissimi altri.
Allora taccio, e le lascio risuonare ancora un po'...
Scritto da: Pim | 29/05/08 a 13:55
Très poetique.
Je ne suis pas convaincu par l'explication d'Osman. En fait, j'ai une thèse plus prosaique.
Au moyen age, les hallucinations des sorcières étaient principalement provoquées par l'ergot du seigle, un champignon microscopique qui contient un alcaloide hallucinogène. Alors, je me demande, si une consommation excessive de farinate contaminées...pardon, je voulais dire de socca, ne serait pas à l'origine de ce phénomène.
Le pois chiche (lathyrus cicera) est une plante à alcaloide :
http://lesjardinsdulaveu.blogspot.com/2007/10/plantes-alcalodes-liste.html
Alex
Scritto da: Alex | 29/05/08 a 14:25
Alex, sei meraviglioso!!
Sto ancora ridendo per quel che scrivi a Dragor. Anche perchè m'immagino la scena.
Dragor che ha fatto scorpacciata di socca(ma cos'è?) e poi che, soddisfatto, se ne va al computer e comincia a sentire le voci......No...,vede anche una scritta sullo schermo.
E' il massimo per un libero pensatore, razionalissimo, figlio di Voltaire!
A presto, Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 17:01
Ora so che cos'è la socca! Grazie, computerone! Ma io aspetto la ricetta di Dragor perchè è una specie di focaccia ai ceci tipicamente nizzarda, ho appreso. C'era scrito che una porzione, nella vecchia Nizza, si acquista per 2 o 3 euro al massimo.
E' così?
Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 17:08
Filippo, grazie nper l'apprezzamento. So che non li hanno ancora inventati, ma mi chiedevo se un computer attuale non potesse fare delle associazioni, diciamo cosi', creative. In fin dei conti anche noi passiamo il tempo a fare associazioni banali e poi, per qualche ragione, diventiamo creativi
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Caro Misterfog, questa è una teoria affascinante. Che il campo magnetico prodotto dai nostri pensieri possa in qualche modo influenzare i computer? In questo caso mi guardero' bene dal cancellare la memoria. Potrei cancellare la mia anima...
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Pim, secondo qualcuno ho mangiato troppa socca :-)
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Alex, nous les Niçois nous sommes tous dopés à la socca! C'est notre potion magique à nous comme celle d'Astérix
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Cara Marianna, grazie per l'apprezzamento. La socca è stata importata a Nizza dai venditori ambulanti toscani nel XIX secolo (credo che in Toscana si chiami farinata). Se ha un potere dopante, questo spiegherebbe le straordinarie prestazioni dei toscani durante il Rinascimento e ovviamente quelle dei Niçois nell'epoca contemporanea. Si prepara con farina di ceci, acqua, olio d'oliva e un bel fuoco possibilmente di legna, come quello per la pizza. Nel Vieux Nice 1 porzione dovrebbe costare 50 centesimi, visto che prima dell'euro si comprava a 3F (1E = 6,50 FFR). Se la vendono a 1E sono dei ladri e a 2E degli affamatori.
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Grazie a tutti per i vostri commenti, buona serata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 29/05/08 a 17:59
Alex,
Conosco bene l'ergot de seigle ma non come halucinogene.
L'ho anche esperimentato più volte per prevenire il male di testa.In farmacia lo chiamano DHE (Dè Ache Eu) per DiHydroErgotamine en gouttes, trés efficace.
Scritto da: Osman | 29/05/08 a 21:56
Osman, c'est servez à ce monsieur une bière et des kiwis. E' proprio vero, a volte anche i computer sono imprevedibili
good night, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 29/05/08 a 22:02
Insondabile e misterioso il PC per i segreti che custodisce e le fantasie che suscita. Dragor sarà il caso si trattare il pc con cura amorevole per lasciare l'incanto innutato.
luigi
Scritto da: luigi | 30/05/08 a 12:14
Marianna, compare la scritta servez à ce monsieur une bière et des kiwis. Se vuoi provare...
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 30/05/08 a 12:36
Luigi, infatti in caso di panne non lo mando più a quel paese ma gli chiedo "cara, non ti senti bene?"
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 30/05/08 a 13:05
Mi sono riletto questo delizioso pezzo di Dragor e vi ritrovo le ragioni dell'innata simpatia che mi lega a lui quasi fosse un vecchio amico (intendo di lunga data, non d'età quale forse è ;p).
Pur partendo da presupposti spesso diversissimi (di qui le nostre insanabili divergenze riguardo a certi argomenti), finiamo spesso per concordare su molti altri che hanno a che fare con la giustizia, il rispetto degli altri e la difesa dei diritti umani. Tuttavia l'affinità che avverto non è solo frutto di ciò ma è soprattutto risultato di quello che Dragor è:
un uomo che ama prima di tutto ed è innamorato dell'amore.
Difficili trovarne di tipi così in giro, che usino un'intelligenza e delle abilità superiori alla massa per esprimere questa filosofia di vita in modo schietto e senza inopportuno pudore.
In virtù di questo, credo di capire perché io ritenga conseguenza di una certa purezza d'animo e non di presuntuosa sicumera, l'ardore e la sicurezza che Dragor ostenta nei suoi articoli, manifestandosi senza compromessi contro ogni realtà che dal suo punto di vista favorisca il male.
Magari può sbagliarsi, come io credo talvolta, facendomi "arrabbiare" ma ciò non fa di certo venir meno il mio apprezzamento per la quanto mai rara e speciale natura di cui è dotato.
Scritto da: Filippo Mugnaini | 30/05/08 a 13:20
Bonjour Dragor!
Finira' mai questa pioggia? Quasi quasi me ne vado un po' in Bretagna, magari trovo un po' di sole..
Essendo toscana, posso dire con certezza che la socca da noi si chiama anche "cecina", o "torta di ceci", a seconda della zona.
A Nizza la fanno piu' sottile che in toscana, ma e' molto molto saporita. Adoro quella di René, vieux Nice, anche se la fa pagare 2 eurini a porzione, accidenti a lui.
Riguardo ai computer, beh, io insulto quotidinanamente il mio, in italiano o in francese, a seconda dell'umore, ma non si e' mai degnato di rispondermi..
Scritto da: susanna | 30/05/08 a 13:32
Susanna, almeno si limitasse a piovere. Il guaio è che piove una disgustosa poltiglia giallastra in diretta dal Sahara che fa sembrare le vie niçoises la periferia del Cairo e le macchine dei SUV reduci dal Camel Trophy.
Grazie per la precisazione sulla socca. Adesso che ci penso, credo che "farinata" sia il nome che si dà in Liguria. 2 euro sono 13 FFR. Se qualcuno avesse venduto la socca a 13 franchi la porzione, sarebbe stato linciato sul posto. Ecco un'altra prova dei disastri dell'euro.
Speriamo che il computer non ti risponda. Potrebbe essere tentato di farlo in toscano...
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Grazie, buona serata a tutti, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 30/05/08 a 17:27
Dopo un pochino di latitanza dal web tornare e leggere un post come questo è davvero piacevole!!!
Grande, Dragor.
Doppio kiss
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 31/05/08 a 11:42
Grazie, cara Irene. Stavo giusto per partire con la squadra di ricerca. Triplo kiss e buon weekend
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 31/05/08 a 19:05