La polizia italiana vi sembra sgarbata? Allora confrontatela con la nostra. Oltre al Taser e alla Flash Ball, armi in dotazione ai flic di Sarko per calmare i bollori dei cittadini riottosi con scariche elettriche e palle di gomma, adesso c’è un’arma chiamata “oltraggio e resistenza”. Giudicate voi.
Il mio amico Yannick è un eroe che osa affrontare il traffico nizzardo in bicicletta. Come tutti gli eroi si prende qualche libertà, come quella di percorrere le vie contromano. L’altro giorno è passato davanti a un’erculea poliziotta che gli ha afferrato un braccio. “Fermo!” Come sanno anche i deficienti, un ciclista non può fermarsi subito a meno che non sbatta contro un muro. Nel caso specifico ha continuato per un paio di metri tirandosi dietro la poliziotta, poi ha perso l’equilibrio ed è rovinato per terra trascinandola nella caduta. E mentre cadeva, come avrebbe fatto chiunque, ha pronunciato le seguenti parole: “Putain merde!”. “Puttana a chi?” ha chiesto la poliziotta inviperita mentre si rialzava, poi con l’aiuto di un collega ha inchiodato Yannick per terra con un ginocchio in mezzo alla schiena e lo ha ammanettato. “Oltraggio e resistenza!” “Perché?“ “Ha insultato un pubblico ufficiale e non ha ottemperato all’ingiunzione di fermarsi. Al commissariato!” Così è stato imbarcato sulla macchina della polizia, portato al commissariato dove se l’è cavata con 24 ore di guardina. Processo il 18 agosto.
Christophe, professore di filosofia, se ne sta tranquillamente seduto sulla terrazza di un caffè dell’avenue Jean-Médecin. Ha appuntamento con un amico esperto d’informatica, perché il suo computer portatile è in panne. A un tratto un tizio gli piomba addosso. “Lo vendi? E’ un computer rubato. Documenti!” Christophe gli ride in faccia. “Ma fammi il piacere! Va’ ad arrestare i ladri veri e lasciami in pace.” Un attimo dopo si trova steso per terra e ammanettato con 2 flic addosso. Viene imbarcato, portato al commissariato e là commette l’irreparabile. Furibondo, il prof si scorda degli stoici e ringhia: “Milizia di Sarko…” I flic non aspettavano altro. “Ah, il prof non ama la polizia!” Ventiquattr’ore di guardina e denuncia per “oltraggio e ribellione”. Processo il 2 settembre.
Marika accompagna sua figlia a una manifestazione anti-Sarko organizzata dal collettivo del liceo Estienne-d’Orves. Qualche striscione, qualche cartello, qualche slogan. Non sanno che nella piazza Masséna si sta già svolgendo una manifestazione ufficiale dello Stato. A un tratto incrociano un tizio in uniforme con un képi bianco. E’ tutto un coro di “buuu”, ma il tizio è il sottoprefetto delle Alpi Marittime e si rivolge a Marika indignato: “Io rappresento la Repubblica!” “Non quella che vogliamo noi!” risponde subito lei. Un’imprudenza fatale. Due minuti dopo 2 poliziotti l’ammanettano e la trascinano via brutalmente. “Ti rispediamo al paese!”, minacciano, ignorando che Marika è francese da anni. L’intemperanza le vale tre giorni di ospedale, un’infiltrazione alla spalla, 25 sedute di fisioterapia, una spalla bloccata e un braccio anchilosato. Più il solito processo.
E’ chiaro che in questo paese i cittadini non sono tutti uguali. Il privilegio di dire impunemente “togliti dai piedi, povero pirla” è riservato al capo dello Stato.
Dragor
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Sono senza parole! :|
Scritto da: castalia | 22/07/08 a 09:41
La polizia è uguale dappertutto. Bastano una divisa, un manganello, e qualunque imbecille si sente un padreterno...
Scritto da: pim | 22/07/08 a 10:27
Qui non c'è più il reato, se non erro, ma capitano episodi orrendi. Fatto è che fare il mestiere di poliziotto non dovrebbe essere disgiunto dal possedere e praticare un pò d'intelligente buon senso.
luigi
Scritto da: gobettiano | 22/07/08 a 10:30
Per motivi personali sono sempre stata portata a difendere la categoria. Ora non posso
Scritto da: stelladineve | 22/07/08 a 14:51
ciao Dragor,
credo che sia una questione di incultura. E non sto dando la colpa tanto ai prevaricatori che sfruttano la divisa per angariare gente perbene, ma a chi non insegna a questa gente che la Polizia dovrebbe essere al servizio del cittadino (che per inciso paga pure il loro stipendio).
Il pesce puzza sempre dalla testa.
a presto,
HP
Scritto da: homing pigeon | 22/07/08 a 20:55
L'arroganza dei ciclisti è tale che quando ne arrestano uno, anche arbitrariamente, io sono contentissimo.
Scritto da: paz | 24/07/08 a 18:07