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28/08/08

Commenti

Gian Contardo (Buffalmacco)

Non so bene come i quotidiani hanno gestito la vicenda.
In linea di principio, posso dire che se hanno calcato la mano sull'omosessualità della famiglia in questione hanno fatto male, perché non vi devono essere differenze di accenti.
Ma può anche darsi che più che dai giornali o dalle tv dipenda dalla mentalità della gente, dalla cosiddetta "opinione pubblica", di cui spesso in modo inconcludente si discute in questi giorni perché Nanni Moretti ha affrontato l'argomento.
Voglio dire che, a fronte di una corretta informazione ("lo steward italiano è morto nell'incidente aereo insieme al suo compaagno e al figlio di quest'ultimo"), sia stata la gente a soffermarsi morbosamente su questo aspetto e che, al limite, i media vi abbiano insistito perché è un argomento che "vende" ossia che attira l'attenzione della plebaglia voyeurista-moralista. Il gatto si morde la coda, dunque.
Fra parentesi, l'edizione on line del "maggior quotidiano italiano" riporta la classifica degli articoli più letti: in maggioranza riguardano storie di sesso.

Federico

caro Dragor ti ringrazio di avere citato il mio post, ma il mio articolo non era tanto sui gay, ma sul modo in cui i media danno le notizie, sul buon gusto. ad esempio il corsera ha scritto: viaggiava assieme al compagno e al figlio di quest'ultimo. ma se prendiamo la stampa dello stesso giorno troviamo scritto: viaggiava assieme ad un amico a cui era legato e al figlio di quest'ultimo. il modo di porre la notizia è del tutto diverso: da un lato abbiamo un approccio alla sensazionalistico e morboso, dall'altro un approccio rigoroso e professionale. il nocciolo della questione sta in questo: quale è la linea di demarcazione tra notizia e semplice show fine a se stesso
Ciao
Federico

marianna

Difficile dire fino a dove si possono e devono spingere i giornali nel raccontare vicende private.
Purtroppo il problema vero è che le relazioni omosessuali in Italia non sono comunque accettate come accade in altri Paesi d'Europa.
Quindi nel proporre l'argomento il giornalista una volta si attiene all'essenzialità della notizia, una seconda volta invece punta sull'intimistico sapendo bene che questo suo taglio può far aumentare il numero dei lettori del pezzo e quindi le vendite del giornale.
Niente di nuovo.
Grave invece il fatto che ciascuno nel nostro Paese non possa vivere la propria sessualità come meglio gli aggrada.
E qui ritorniamo ai soliti discorsi che chiamano in ballo una certa cultura del "bel Paese".
Buona giornata. Un abbraccio. Marianna

Pim

Personalmente sono per il diritto alla privacy, credo che i media dovrebbero astenersi dal gettare la vita privata delle persone in pasto al pubblico. Qualora tuttavia ciò accada, vi sia almeno parità di trattamento tra una relazione etero ed una gay. Come diceva qualcuno: il peccato sta solo nell'occhio di chi guarda. In questo caso, di chi legge...
Ciao Dragor, buona giornata.

dragor

Gian Contardo, basta vedere come impazzisce il contatore quando i post parlano di sesso. Evidentemente una relazione gay stimola la fantasia più di uina relazione etero
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Ciao Federico. Se fossi gay e morissi in un disastro aereo (speriamo che non accada né una cosa né l'altra :-)) non mi dispiacerebbe se si scrivesse che sono morto assieme all'amico a cui ero legato. Non c'è poi molta differenza da "compagno". Come dice Gian Contardo,a volte la morbosità ce la mette più il pubblico che la stampa.
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Marianna, la polemica nata su questa vicenda, con le relative contraddizioni, indica come sia ancora ambigua la situazione dei gay. Al punto che a volte i gay stessi non sanno come vorrebbero essere trattati
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Pim, anch'io sono per la parità. Quanto all'astenersi dal gettare la vita privata in pasto al pubblico, c'è chi ha accusato di omofobia i media silenziosi su questa vicenda...
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Grazie a tutti per i vostri commenti, a presto!

dragor (journal intime)

Fino

L'omofobia è anche nella testa di Grillini che strilla sempre davanti alla morte.
Comunque anch'io sono per il diritto alla privacy.
Buona serata, Dragor
Fino

Antonio Cracas

caro Dragor,

sarebbe bene che i media non entrassero nella vita privata di nessuno, ma si limitassero a dare delle notizie. Purtroppo anche i tg sono diventati rotocalchi scandalistici.

Ciao
Antonio

tesea

Massima libertà per tutti, anche per i 'gai', che ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Però, se possibile, non si esibiscano: a qualcuno l'idea delle loro pratiche potrebbe dare fastidio, più o meno come quando qualcun altro si metrte le dita nel naso. Facciano tutto, sì, ma in silenzio, come si è sempre usato.
Tesea

tesea

P.S. Certo, senza coperture legali e assistenze previdenziali. Quello è il punto dolente.
Tesea

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