Conoscete la sindrome di Peter Pan? E’ quella degli eterni bambini che si rifiutano di crescere perché hanno paura delle responsabilità degli adulti. Preferiscono vivere nel mondo favoloso dell’infanzia, quel mondo in cui predomina il pensiero magico alimentato dalle fiabe e dalle leggende, quel fantastico pensiero che rende onnipotenti e quindi in grado di controllare le leggi della natura. “Vuoi volare?” dice Peter Pan a Wendy. "Chiudi gli occhi, pensa che puoi farcela e volerai." Allo stesso modo molte religioni dicono: “Chiudi gli occhi, pensa che non morirai e rimarrai vivo”. Questo si chiama speculare sul pensiero magico, ossia su quella sindrome di Peter Pan dalla quale siamo tutti più o meno affetti di fronte alle responsabilità della vita. E soprattutto della morte.
Il pensiero magico è da sempre legato alla morte, perché nessuno ha voglia di morire. Se la gente non avesse paura di morire, credete che circolerebbero tante storie sulla vita dopo la morte? Ecco una sindrome di Peter Pan collettiva: il rifiuto di accettare la morte. Molti credono che la morte sia il passaggio da una vita all’altra e ovviamente anche la Chiesa cattolica fa del suo meglio per alimentare questa credenza, perché gran parte del suo potere è costruito sulla paura che ispira l’ignoto e sulla presunzione di offrire un’alternativa rassicurante. L’esperienza ci dimostra che il nostro io è indissolubilmente legato alle cellule cerebrali. Se ne distruggete una parte, scompare tutta la persona registrata in quella parte. Se le distruggete tutte, scompare tutto e possiamo parlare di morte. Semplice, no? Anche troppo, e infatti il pensiero magico si ribella, affannandosi a costruire una quantità di storie per dimostrare che non è vero.
L’ultima sacerdotessa del pensiero magico si chiama Lucetta Scaraffia, membro del comitato Nazionale di Bioetica e vice-presidente dell’Associazione Scienza e vita. “La morte cerebrale non è la morte dell’essere umano”, sostiene Lucetta in un editoriale sull’Osservatore Romano. “Perciò il concetto di morte cerebrale entra in contraddizione con il concetto di persona secondo la dottrina cattolica e quindi con le direttive della Chiesa nei confronti dei casi di coma persistenti. La giustificazione scientifica di questa scelta risiede in una peculiare definizione del sistema nervoso, oggi rimessa in discussione da nuove ricerche, che mettono in dubbio proprio il fatto che la morte del cervello provochi la disintegrazione del corpo.” E per mettere la ciliegina sulla torta, Lucetta conclude dando ragione a “chi sospettava che la nuova definizione di morte (non più arresto del cuore ma encefalogramma piatto, come definito 40 anni fa dal Rapporto di Harvard, N.d.D) più che da un reale avanzamento scientifico, fosse stata motivata dall'interesse, cioè dalla necessità di organi da trapiantare".
Forse qualcuno dirà: “Lasciamoglielo credere, tanto non fa male a nessuno.” Invece fa male a tutti. Come dice Maurizio Mori, presidente della Consulta di bioetica: "Sulle questioni di fine vita, la Chiesa non è più in grado di dare risposte ai nuovi problemi e diffonde inutile panico. Non sapendo più come gestire le nuove tecniche e trovandosi in serissime difficoltà sul caso Englaro, preferisce gettare discredito su tutte le nuove tecnologie, venendo anche a rimettere in discussione i trapianti d'organo. L'obiettivo è chiaro: bloccare il caso Englaro e fissare barriere alla legge sul testamento biologico che sarà tanto restrittiva da essere inutilizzabile.”
COSI' NON SI DOVREBBERO PIU' PRELEVARE gli organi di chi ha l'encefalogramma piatto. Come dire che la signora Lucetta Scaraffia è pronta a sacrificare i vivi per salvare i morti.
Dragor
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"La giustificazione scientifica di questa scelta risiede in una peculiare definizione del sistema nervoso, oggi rimessa in discussione da nuove ricerche...".
Quali nuove ricerche? Non c'è alcuna nuova ricerca che giustifichi il superamento del protocollo attualmente in uso.
E' uno scandalo, Dragor...
Scritto da: Pim | 03/09/08 a 11:17
Roberto de Mattei, storico, vice presidente del cnr, vicino alle posizioni cattoliche, è l'autore di un libro (del 2007) - Finis vitae. La morte cerebrale è ancora vita? - in cui presenta alcuni casi che fanno discutere la definizione di morte come morte cerebrale. forse sono queste le evidenze a cui si riferiva la scaraffia.
In ogni caso discutere su queste cose non è mai male. del resto possiamo tutti responsabilmente scegliere di dare (o negare) l'assenso al trapianto - e più si discute e più la scelta diviene responsabile. è sufficiente tenere nel portafoglio la dichiarazione di volontà sul trapianto degli organi. molti non lo fanno per scaramanzia o altro, anche questo è pensiero magico.
Scritto da: bourbaki | 03/09/08 a 12:28
Sbagliatissimo quello che sta facendo la Chiesa cattolica nei confronti della ricerca scientifica.
Lo dico con convinzione e sdegno.
Ancora una volta pare ci sia il tentativo pericolosissimo di un ritorno al "Medio-Evo".
Inoltre non ha, nelle dichiarazioni fatte, portato alcuna prova seriamente scientifica di quanto va affermando.
Anche perchè al momento non ce ne possono essere.
Se si occupassero di altro....sarebbe meglio.
Buon pranzo. Ma tornerò.
Marianna.
Scritto da: marianna | 03/09/08 a 12:39
Pim, come dice Bourbaki, c'è qualcuno che ha messo in discussione la morte cerebrale come morte a tutti gli effetti. Secondo me siamo nel campo del pensiero magico, ma è questione di punti di vista...
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Si' Bourbaki, va benissimo discutere purché ci si attenga alla discussione. Ma quando certe dichiarazioni invadono il campo scientifico (e in Italia è facilissimo, perché la scienza è oppressa dalla politica che è controllata dai preti) si rischia di spedire all'altro mondo qualcuno che aveva bisogno di un trapianto perché ormai, se il cadavere non è passato al tritacarne e trasformato in hamburger, la gente si ostinerà a credere che è vivo...
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Cara Marianna, secondo la comunità scientifica il pericolo di queste dichiarazioni è quello di demotivare la gente a offrire gli organi per il trapianto, oltre che di rendere ancora più restrittive le norme per l'eutanasia. Quello che non ci voleva in un paese dove trovare gli organi da trapiantare è come vincere al lotto e dove si assiste a casi strazianti come quello di Eluana Englaro.
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Grazie a tutti per i vostri commenti, buon appetito, a presto!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 03/09/08 a 12:59
Ce débat me fait froid dans le dos. L'autre dimanche, le jeune fils unique d'un de mes voisins s'est fait renversé par une voiture alors qu'il circulait en vélo sur une piste cyclable. Arrivés sur les lieux rapidement, les pompiers ont réussi à faire repartir le coeur mais, malheureusement le cerveau a été privé d'oxygène pendant un temps très long. Même si le gosse sort un jour du coma, il restera dans un état végétatif. J'ai appris hier que les parents avaient décidé (après concertation avec l'hopital) de débrancher la machine qui maintenait leur fils en vie. Quel genre de s... pourrait se présenter devant les parents et leur annoncer que leur fils n'est pas mort ?
Comment peut-on mettre ses convictions religieuses en avant pour soutenir ce genre de monstruosité. Parce que moi, je vous pose la question : Sont-ils chrétiens ceux qui ont peur de la mort quand on leur promet la résurrection ? Ceux qui craignent la mort sont comme moi, ils n'ont pas la foi.
Alex
Alex
Scritto da: Alex | 03/09/08 a 13:30
E con quelli che si risvegliano dopo il comma, come la mettiamo?
E il grosso giro d'affari che ruota intorno al trapianto d'organi?
Tesea
Scritto da: Teseag | 03/09/08 a 14:31
A quando l'Oservatore Romano, rifacendosi alla sapienza egizia, sosterrà che l'anima risiede nel cuore o nel fegato?
Naturalmente, secondo le più recenti richieste.
Scritto da: Gian Contardo (Buffalmacco) | 03/09/08 a 15:37
Nel '700 quei cristiani che cercavano di dialogare con gli illuministi venivano definiti "cristiani ragionevoli" (dagli illuministi, naturalmente, perché il Sant'Uffizio li definiva "eretici").
Oggi, al contrario, stiamo assistendo ad un'ondata di cristianesimo irragionevole.
Questa non è l'età del Lumi: è l'età delle Allucinazioni.
Scritto da: Gian Contardo (Buffalmacco) | 03/09/08 a 15:40
Si tratta di un tiro di sbarramento in coincidenza del caso Englaro, come hai puntualizzato. Purtroppo queste sortite papiste hanno sempre orecchie attente e ben sincronizzate con l'orda di ipocriti e baciapile che infesta il parlamento. Tutti attenti a creare dei muri di gomma rispetto ad una decente trasparenza in modo che si continui con l'eutanasia clandestina. Come per l'aborto.
luigi
Scritto da: gobettiano | 03/09/08 a 17:09
si può dire così, semplicemente? a me la Chiesa Cattolica m'ha stufato. Faccia fare quello che vuole ai suoi fedeli, ma lasci in pace chi non ha niente a che vedere con lei. ciao dragor!
PS ho appena scoperto che Palin è a favore del creazionismo... in mano di chi stanno mettendo gli Stati Uniti???
Scritto da: rottasudovest | 03/09/08 a 21:15
vorrei rispondere a tesea:e'vero che ci sono molti interessi economici sul trapianto d'organi ma e'anche vero che la gente che si risveglia dal coma(come scrivi te)non e'stata dichiarata morta cerebralmente...infatti tra le due cose c'e'una grandissima differenza!!!dal coma in alcuni casi ci si puo'riprendere mentre la m.cerebrale implica la cessazione irreversibile di tutte le cellule neuronali le quali purtoppo,non si possono riformare!tanti saluti!
Scritto da: eleonora | 03/09/08 a 22:18
Alex, ta question vaut plus que tout mon post: pourquoi craindre la mort, si on croit qu'on ne meurt pas? Pourquoi ce refus de se rendre à l'évidence? Ça veut dire qu'en fin de compte on ne croit pas trop...
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Tesea, chi si riprende dal coma non ha mai avuto l'encefalogramma piatto. Le cellule distrutte non si ricostruiscono. Quanto al giro d'affari, rendiamo obbligatorio l'espianto degli organi e la mafia scomparirà
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Gian Contardo, più la scienza progredisce, più la chiesa è costretta a spostare le frontiere dell'ignoto sul quale ha costruisce la sua fortuna. E quando non puo' spostarle perché non c'è più spazio, non le resta che fare le barricate
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Luigi, le sortite delle varie Lucette sarebbero semplicemente ridicole se, come dici, non trovassero orecchie attente nell'orda di ipocriti e baciapile che infesta il Parlamento. Cosi' da ridicole diventano politiche e la scienza ne fa le spese
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RSO, li stanno mettendo nelle mani nei bigotti. Democratici o repubblicani, sono tutti bigotti. Se la chiesa cattolica rompe, quella protestante non è da meno. Per non parlare delle chiese razziste come la Trinity Church di Obama
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Si' Eleonora,dalla morte cerebrale non c'è ritorno. Ecco l'equivoco che si continua a intrattenere per l'interesse di qualcuno. Confondere la morte cerebrale con un coma di primo o secondo grado
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Grazie a tutti per i vostri commenti e per avere animato questo dibattito, buon a giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 04/09/08 a 09:26
Visto il grosso giro d'affari, chi mi assicura che 'qualcuno' non dichiari o appiattisca il mio encefalogramma? Magari d'accordo con chi vuole sbarazzarsi di me.
Io non mi fido.
E non voglio nessun espianto su di me.
Tesea
Scritto da: Teseag | 04/09/08 a 21:40
Per Eleonora:
Vi è il sospetto che i criteri di morte cerebrale siano stati fissati per consentire gli espianti.
Infatti il rapporto di Harvard seguì solo di qualche mese il primo trapianto di un cuore ancora battente eseguito da Barnard il cui operato, secondo il vecchio criterio allora vigente avrebbe potuto configurarsi come omicidio.
Anche in caso di morte cerebrale alcune funzioni rimangono attive
-l'ipofisi e l'ipotalamo continuano a secernere ormoni.
Sono comunque attivi studi e ricerche sulla riattivazione del cervello.
Scritto da: Teseag | 05/09/08 a 18:04
Saluti a Eleonora e a tutti
Tesea
Scritto da: Teseag | 05/09/08 a 18:04
Tesea, senza cellule cerebrali non c'è vita e quelle morte non si rigenerano, anche se l'ipofisi e l'ipotalamo continuano a funzionare. L'unica soluzione sarebbe un trapianto del cervello, ma sarebbe come inserire nel corpo un'altra persona
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 05/09/08 a 19:22
Ciò che ci rende diversi dagli altri animali è il nostro cervello; il cervello umano ha il telencefalo di gran lunga più sviluppato di qualsiasi altro animale, scimpanzè incluso (il delfino ne ha uno molto sviluppato, ma è specializzato in modo diverso rispetto al nostro).
I soggetti in stadio vegetativo permanente hanno la neocorteccia necrotizzata per sempre, dato che i neuroni corticali, una volta morti, non si possono più rigenerare!!
Senza la neocorteccia non c'è più nè intelligenza, nè coscienza, nè sensazioni: non c'è più persona, nè vita umana.
Scritto da: Alessio Mameli | 07/02/09 a 02:22