Sorvoliamo sul fatto che la visita di Ratzinger in Francia è in gran parte a carico dello Stato mentre la Repubblica Francese non può finanziare in nessun modo le opere di culto (legge del 1905 sulla separazione fra lo Stato e la Chiesa). Sorvoliamo sul fatto che Nicolas Sarkozy sta facendo di tutto per aggirare la legge utilizzando la formula della “laicità positiva” (come dire che quella attuale è negativa) ispirata dallo stesso Benedetto XVI che oltre a essere come tutti i papi l’Eminenza Grigia dell’Italia, tramite Sarko sta raccogliendo l'eredità di Richelieu come Eminenza Grigia della Francia. Concentriamoci invece su questa domanda d’importanza fondamentale: come capo di Stato e capo religioso, il papa esiste? In questo post dimostrerò di NO. Il suo ruolo non ha fondamenta storiche e nemmeno religiose. Ratzinger è soltanto l’ultimo di una serie di attori che recitano una parte cominciata 2000 anni fa e tramandata da un attore all’altro. L’ultimo vincitore della Star Academy pontificia che si gode una tournée in Francia pagata dai padroni di casa. Gli autori dei testi sacri hanno elaborato una dottrina complessa e misteriosa che riesce a distrarre l’attenzione di milioni di esseri umani. E’ il principio illustrato da Georges de la Tour nel celebre quadro La Buona Ventura: la veggente distrae l’attenzione del giovane mentre una complice ne approfitta per vuotargli le tasche. La metafora della Chiesa.
Una cosa è chiarissima: come rappresentante di Gesù, il papa è un usurpatore. Sembra incredibile che nessuno se ne accorga. Chi è il papa? Il rappresentante di Cristo sulla terra, il successore del primo papa nominato dallo stesso Cristo: “Tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia chiesa.” Non vi sembra strano questo gioco di parole? Per caso Gesù non voleva dire ironicamente: “Guarda su chi mi tocca contare. Vi ricordate quando ho condannato colui che costruisce sulla sabbia? Be’, voi siete ancora più inconsistenti. “ Infatti sapeva che Pietro era un rinnegato. Un traditore che, al canto del gallo, l’avrebbe rinnegato tre volte. E con quale imbroglio il rinnegato diventa “il capo della Chiesa di Cristo”? In realtà non lo è mai diventato, e per una ragione semplicissima: il cristianesimo considera l’apostasia un peccato mortale. Com’è possibile che un apostata sia stato nominato capo della Chiesa? Il cristianesimo rinnegherebbe se stesso. Così Pietro e i suoi successori sono soltanto degli attori che utilizzano il marchio “Cristo” per vendere una commedia.
La Chiesa ha sempre perseguitato l’omosessualità come un peccato mortale. Ma che cosa dice il Vangelo? Che Giovanni era "l'apostolo amato da Cristo." Certo, amava anche gli altri apostoli, ma quello lo amava di più. Dopo la Cena, Cristo va a letto. E in Giovanni 13, 23, 24, 25 si legge che l'apostolo amato era "coricato sul seno di Cristo". Si tratta chiaramente di una relazione omosessuale, cosa che spiegherebbe perché Ponzio Pilato ha condannato Gesù a malincuore. Infatti per i romani l’omosessualità non era reato, mentre per gli ebrei era un crimine gravissimo. E 13 giovani che vivono insieme senza donne susciterebbero sospetti anche oggi, figuriamoci a quell’epoca e in quel luogo.
Come la maggior parte delle religioni, la Chiesa ha sempre preteso di dirigere la vita sociale e nel corso dei secoli ha moltiplicato i suoi sforzi per esercitare un potere temporale. Ma che cosa dice Gesù quando i farisei gli chiedono se devono pagare le tasse ai romani? “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.” E’ il principio della separazione della Chiesa dallo Stato. Chiaro, no? Se ci fosse ancora qualche dubbio, Cristo ribadisce l’idea quando Pilato gli chiede se è il re dei Giudei. Gesù risponde: “Il mio regno non è di questo mondo.” Siamo all’estremo opposto di Benedetto XVI che dice agli italiani come devono votare nei referendum. E la Francia ha separato la legge dallo Stato soltanto nel 1905.
E per finire, ecco la prova definitiva che i papi recitano una commedia. La Chiesa ha elaborato il dogma di un Dio onnipotente e misericordioso che non abbandona mai i suoi figli. Ma sulla croce Gesù grida qualcosa che mette in dubbio l’esistenza di questa divinità misericordiosa e onnipotente: “Dio, perché mi abbandoni?” L’abbandono di un Dio la cui essenza implica che non abbandona nessuno apre la strada all’ateismo. Se Dio ci abbandona nel momento del bisogno, significa che non serve a niente. Quando le cose vanno bene, non c’è bisogno di essere salvati. L’universo è una catena di cause ed effetti, quindi ogni esistenza è necessaria. Se quella di Dio non lo è, significa che Dio non esiste. Cristo è stato il primo ateo. Ecco quello che insegna e che nel corso dei secoli la Chiesa ha combattuto ferocemente.
Certo, la commedia è ben recitata e merita gli applausi del pubblico. Le cattedrali sono edifici grandiosi ma contengono il nulla. E il papa usurpa un ruolo che si è assegnato da solo, inventandosi una delega che non ha mai ricevuto. Diamogli pure l’Oscar sulla scaletta dell’aereo e poi rispediamolo al mittente. Che non gli salti in testa di fermarsi ad Avignone.
Dragor
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Senza pretese teologiche: mi pare un tantino sopra le righe il post. Come nella tua migliore tradizione.
luigi
Scritto da: gobettiano | 12/09/08 a 09:46
Si' Luigi, anche a me fa questo effetto. Ma è sopra le righe anche la visita del papa in Francia. A la guerre comme à la guerre
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 12/09/08 a 10:01
Certo, ma è un altro discorso.
luigi
Scritto da: gobettiano | 12/09/08 a 14:24
Ciao Dragor. Il tuo commento non mi sembra sopra le righe, solo un pò lungo. Io, al posto tuo, avrei riassunto. Perchè i casi, a mio parere, sono due:
1) O Gesù Cristo non è mai esistito, è solo un personaggio immaginario (tutti sanno infatti che i vangeli sono stati scritti molti anni dopo la sua morte, e che nelle cronache ufficiali del tempo non si parla di lui - eppure avrebbe dovuto fare notizia uno che risorge dalla morte - o no?)
Ne consegue che il cristianesimo è una religione inventata di sana pianta, probabilmente a scopi politici.
2) oppure era un rivoluzionario, un capo popolo, uno che voleva usare le masse per prendere il potere - cosa per la quale poi fu messo a morte. E, se questa ipotesi è vera, ne consegue che Cristo non aveva intenzione di fondare una nuova religione, ma di servirsi della religione per scopi politici.
Beh, come ipotesi sono un pò forti.
Ma non c'è niente da fare, io sono fatto così: sono convinto che le religioni siano tutte invenzioni dell'uomo.
Che ci vuoi fare?
Scritto da: Alberto | 13/09/08 a 13:37
Mi dispiace Ill/mo sig. dragor, ma le sue analisi ancorchè lucide sono però diaboliche, perchè è esprimono un pensiero demoniaco, ovvero fare convinto l'uomo che Dio non esiste e quindi fare bene o male sulla terra è la stessa cosa tanto dopo la morte non c'è nulla, nessun premio nessun castigo: a questo punto quell'anima E' SUA, anche se lui dice di non credere in nulla. Mi dispiace ma è da mentecatti!
Addio
Scritto da: sobieski | 15/09/08 a 11:13
Alberto, che Cristo sia esistito e meno, io parto da quanto scritto nei testi sacri per dimostrare che secondo la storia scritta dagli stessi cristiani niente legittima il papa. Non sono solo. I protestanti la pensano come me...
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Sobieski, ecco l'rrore; Pensare che non esista una morale al di fuori di quella religiosa. Invece esiste e di solito funziona meglio perché non è schiava di dogmi e si appella alla coscienza individuale responsabilizzando le persone
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Grazie a tutti per i vostri commenti e per avere animato questo dibattito, a presto
dragor
Scritto da: dragor | 15/09/08 a 11:22