“Dobbiamo superare il Corano. Soltanto così il mondo musulmano potrà inserirsi nel mondo moderno, superando la violenza che non è marginale ma centrale nell’insegnamento del Profeta. L’abituale distinzione fra islam moderato e radicale non regge, perché a rigore l’islam moderato non è vero islam. Il germe della violenza sta nel Corano stesso, non è una perversione degli estremisti. L’islam ha un profeta violento che ha ucciso ed esortato a uccidere. Se il mondo musulmano vuole ricuperare il ritardo rispetto alla civiltà occidentale, deve decidersi a superare gli insegnamenti radicali di Maometto.“
Chi parla così non è un islamofobo alla Borghezio o alla Fallaci ma Abdelwahab Medded, nato a Tunisi nel 1946, accademico, scrittore, poeta e giornalista che ha rifiutato l’islam e invita i suoi ex correligionari a fare altrettanto. Attenzione, Medded non è passato da una religione all’altra come l’arabo pentito Magdi Allam, che è caduto dalla padella dell’islam nella brace del cristianesimo. Medded ha il coraggio di proclamarsi libero pensatore e denuncia la violenza oscurantista di cui le prime vittime sono i musulmani.
Se amiamo il mondo arabo, aiutiamolo a liberarsi da questo giogo. Soltanto così la civiltà araba potrà sbocciare pienamente, com’è accaduto secoli fa a Granada e Cordoba prima che calasse la mannaia integralista. Non lasciamo che a opporsi all’islam sia solo la destra razzista che non combatte l’ideologia ma le persone. Dittature, sessismo, violenza, disparità sociali: il prodotto della sharia è la sintesi di quello che la sinistra ha sempre combattuto e che sembra stranamente riluttante a combattere quando è di matrice islamica.
Dragor
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Mi sembra che Tar Ben Jaolloum sia su posizione laiche, pur senza rinunciare al Corano. Forse è importante il modo di porsi rispetto a testi scritti scritti in un dato contesto storico e sociale.
Buona giornata, Dragor
Fino
Scritto da: Fino | 25/09/08 a 11:17
Secondo me dovrebbero venire superati tutti i "testi sacri", su cui si fondano (da cui il termine fondamentalismo) le dotrine da credere a scatola chiusa.
Il problema è che se si supera il testo sacro la dottrina e di conseguenza il potere delle religioni istituzionalizate crolla.
Ciao.
Scritto da: Gian Contardo (Buffalmacco) | 25/09/08 a 11:24
E' interessante la posizione di Medded anche se il link che hai indicato dice molto poco.
Approfondirò la cosa.
Lo studioso, a mio avviso, ha fatto benissimo a non farsi allettare da altre sirene.
Nascere e crescere in una confessione religiosa e poi prenderne le distanze quando ti accorgi che certi assunti non soddisfano più il tuo pensiero lo trovo normale e corretto.
Trovo assurdo(anche se poi ciascuno è libero di fare ciò che vuole) il passaggio da un credo religioso ad un altro(Magdi Allam) perchè non è così semplice. E' un po' come farsi il lavaggio del cervello. E' come voler sposare tutto un mondo ed una cultura che comunque non è la tua.
Diciamo sempre quanto sia difficile inculturarsi e quanto tempo occorra perchè la cosa sia seria, figuriamoci fare salti come quello di Allam!
Ma sappiamo il perchè.
Buon pranzo e un abbraccione.
Marianna
Scritto da: marianna | 25/09/08 a 13:20
Caro Fino, un assassino, un pedofilo, un ladro e un bugiardo come l'autore del Corano è tale in qualsiasi contesto storico e sociale. Ecco perché il Corano dovrebbe essere proibito come Mein Kampf
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Gian Contardo,"superare" significa "rifiutare". Perché fare i salti mortali per conciliare quelle scemenze con la vita civile? Si fa prima a buttare tutto quanto nella spazzatura
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Cara Marianna, trovo che il passaggio da un credo all'altro sia relativamente facile, perché si continua a privilegiare la componente irrazionale con la conseguente paralisi del cervello e gli dei si assomigliano tutti. La vera difficoltà per chi passa dalla fede alla ragione è il rifiuto del pensiero prefabbricato.
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Grazie a tutti per i vostri commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/09/08 a 08:49