Gilardino ha segnato con la mano nell’incontro vinto dalla Fiorentina a Palermo e il giudice lo ha squalificato per 2 giornate. Ecco la ricostruzione: l'attaccante viola «al centro dell'area di rigore avversaria si lanciava in avanti, affiancato e contrastato nell'azione dal calciatore palermitano Dellafiore, per raccogliere il passaggio di un compagno proveniente dalla fascia laterale sinistra del campo. Nel tentativo di raggiungere il pallone, entrambi gli antagonisti cadevano in scivolata a terra e, da tale posizione, il Gilardino, con rapido movimento, protendeva in avanti l'avambraccio destro, colpendo il pallone e deviandolo in rete.”
Sorvoliamo su “il” GILardino che alle nostre orecchie d’Oltralpe suona piuttosto volgare, dato che di solito da noi si aggiunge l’articolo al cognome nell’argot della mala, nei dialetti di paese o quando si vuole insultare qualcuno, e veniamo al nocciolo della questione: smascherato dalla prova televisiva, “il” Gilardino è stato giustamente squalificato per 2 giornate per "gesto volontario e antisportivo". Sì, ma il risultato del match è rimasto invariato perché l’arbitro aveva convalidato il gol, e secondo il regolamento l’arbitro ha sempre ragione. Così la Fiorentina ha vinto a Palermo per 3 a 1 e ne deriva questo paradosso: un risultato giusto con un gol ingiusto, ovvero un torto che allo stesso tempo è anche una ragione.
Poco male, direte voi, perché la Fiorentina ha vinto per 3 a 1 e anche annullando il gol “del” Gilardino avrebbe vinto ugualmente. E’ vero, ma come la mettiamo quando il gol segnato con la mano diventa decisivo, come quello famoso segnato da Maradona contro l’Inghilterra al Mondiale del 1986, che ha dato la vittoria all’Argentina per 2 a 1? Altro che “mano di Dio” come ha detto il Pibe, quella è la mano del diavolo. I gol irregolari vanno annullati anche se scoperti in ritardo, malgrado la convalida dell’arbitro, e il risultato va modificato di conseguenza. Condannare il colpevole ma convalidare il risultato è come mettere un ladro in galera e lasciargli il bottino.
E adesso godetevi la mano del diavolo al Mondiale del 1986
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Dragor
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Ni la main du diable, ni la main de Dieu, ni celle du zouave....Non, ce week-end, les yeux en couilles d'hirondelle de l'arbitre Tony Chapron et de ses assistants ont permis un match nul inespéré de l'OGC Nice contre les Girondins.
Alex
Scritto da: Alex | 28/10/08 a 13:29
Concordo. In questo caso bisogna o rifare la partita oppure punire con la sconfitta la squadra del colpevole.
Buona giornata
Fino
Scritto da: Fino | 28/10/08 a 13:36
Mais mon cher Alex, c'est pas nous les Niçois qui pleurnichons toujours pour les injustices des arbitres? :-))
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 28/10/08 a 13:40
Fino, la partita andrebbe rifatta solo quando non si puo' accettare il risultato di parità, come nei match a eliminazione diretta. Altrimenti basterebbe togliere i gol irregolari e modificare il risultato con il conseguente punteggio in classifica
dragor (journal in tome)
Scritto da: dragor | 28/10/08 a 13:49
Touché
Scritto da: Alex | 28/10/08 a 16:32
Ma è esattamente la regola in Italia. Il ladro va in galera, ovviamente arresti domiciliari ed il malloppo non glielo tocca nessuno. Va bene così.
luigi
Scritto da: gobettiano | 28/10/08 a 19:03