Quel signore che la sera del 31 dicembre scopiazza Roosevelt dicendo che dobbiamo avere paura della paura, quel signore che se ne sta seduto nel palazzo del Quirinale sullo sfondo di una finestra, che porta un completo grigio e una cravatta quasi rossa per ricordarci il suo colore politico, che ritiene di avere le carte in regola per darci lezioni di morale, quel signore che si dichiara ”vicino ai lavoratori e alle loro famiglie”, quel signore come ha trattato i lavoratori, quelli veri, non i bambocci viziati che si ritrova a presiedere? Quei lavoratori che si battevano contro una dittatura per la libertà, quei lavoratori che rischiavano la vita nella speranza di un mondo migliore, quei lavoratori che sono morti a centinaia sfidando i carri armati, i lavoratori ungheresi che nel 1956 si sono sollevati contro l’oppressore sovietico? Li considerava “teppisti” e “spregevoli provocatori” mentre l’intervento dell’oppressore sovietico “ha contribuito alla pace nel mondo”.
Certo, in seguito quel signore ha avuto un “grave tormento autocritico”. E allora? Vi immaginate Hitler che ha un “grave tormento autocritico” e poi diventa Cancelliere della Germania Federale? Il partito di cui fa parte quel signore ha ammazzato più di Hitler, però con il “grave tormento autocritico” quel signore è rimasto attaccato alla sedia, la brillante dimostrazione che per continuare a scroccare uno stipendio di parlamentare si può anche fare finta di cambiare idea. Ora non dico che non si possa cambiare idea, non dico che si debba restare uguali per tutta la vita. Ma un tizio che dà il suo cervello in appalto al partito imbottendolo di pensieri prefabbricati made in URSS non sembra più fidato di uno che il cervello lo dà in appalto al papa imbottendolo di tutte le scemenze made in Vatican. Possibile che, per presiedere la Repubblica Italiana, non si sia trovato un tizio che non abbia mai dato il cervello in appalto a nessuno? Un tizio che non abbia avuto bisogno di rifarsi una verginità? Un tizio che per mantenere le chiappe attaccate allo scranno non sia dovuto ricorrere all’espediente di “un grave tormento autocritico”? Un tizio che dal giorno della sua nascita sia sempre rimasto limpidamente fedele agli ideali di libertà e di giustizia? Quel pomposo trombone con le mani insanguinate è indegno di rappresentare gli italiani.
Dragor
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Questo almeno si sa da dove viene.
Scegliere altri? Qualcuno che "dal giorno della sua nascita sia sempre rimasto limpidamente fedele agli ideali di libertà e di giustizia?" E un Parlamento è capace di scelte siffatte dove sta?
luigi
Scritto da: gobettiano | 01/01/09 a 17:47
Ciao.
Di perplessità ce ne sono molte.
Mi sembrerebbe innanzitutto un serio problema di salute, se il Colle dimentica chi (se stesso) scrisse la reprimenda a nome del PCI contro Antonio Giolitti (PCI) che protestava per l'invasione d'Ungheria con Nenni del (PSI).
Viceversa, parlerei di salute del Paese, se abbiamo (ex)sostenitori della barbarie comunista in posizioni di rilievo nazionale ed internazionale.
Un po' come dire che un Parlamento, se elegge un ex-comunista alla Presidenza dello Stato, non è poi "costretto" (dalla Storia) a mettere al bando i comunisti.
Una specie di pacificazione nazionale, come se il paese avesse la voglia ed il tempo di continuare a star dietro a chimere e nefandezze di un'altra epoca.
Temo però che l'attuale Presidenza possa dare un "alibi" ad una certa parte del Paese: esiste un napoletano "buono" e se i "napoletani sono buoni" arriverà il loro "turno".
Un "giochetto" tipico nei paesi dove c'è l'apartheid.
Intanto Bassolino sta al suo posto, Iervolino pure, la Repubblica continua a dimenticarsi di Di Pietro e Veltroni.
Qualcuno pensa forse che la maggior parte degli Italiani si sentano lontanamente rassicurati dal Ministro italiano Bossi, con quello che dice, manco arrivasse dal Tirolo e dovessero invaderci?
E tra Napolitano e Silvio, come fanno a pensare che si possa avere la fiducia degli Italiani verso la riforma federalista, con Bossi che ha il compito di presentare il testo di legge?
Come se, nel frattempo, noi Napoletani non ci accorgessimo dell'aria cupa che inizia a tirare.
http://minimamoralia.blog.lastampa.it/minima_moralia/2009/01/ladri.html
Ciao
Scritto da: demata | 01/01/09 a 17:59
Carissimo Dragor, non hai tutti i torti quando fai riferimento ai fatti d'Ungheria.
All'epoca io avevo 9 anni e, a casa, si seguiva con molta attenzione e apprensione i resoconti dei giornali-radio e si commentavano gli articoli dei quotidiani.
Non c'è in Italia una classe politica all'altezza del compito.Questo è il vero dramma. E non solo per la presidenza della Repubblica.
Io credo sia un fatto generazionale per cui, crisi di coscienza o meno, valori come la giustizia e la libertà non animano più certo i concorrenti alla lotteria del cursus politico.
Lo vediamo nel piccolo, anche nei nostri parlamentini regionali, ad esempio.A febbraio, in Sardegna, si vota per la Regione, dopo le dimissioni irrevocabili di Soru.
Sapessi quante crisi di coscienza fasulle e cambiamenti da voltagabanna pur di assicurarsi voti per essere eletti di sicuro!
Ciò che noi vorremmo, non c'è nella realtà perchè appartiene purtroppo alla sfera del "dover essere" non a quella dell'"essere".
Lui, l'inquilino del Quirinale, come lo chiami tu, credimi, non è il peggiore.
Anzi.
Un abbraccio.Buona notte e ancora auguri.
Marianna
Scritto da: marianna | 01/01/09 a 22:25
Luigi, dato che l'Italia non è una repubblica presidenziale, per la presidenza non dovrebbe essere difficile trovcare persone al di sopra delle parti e fuori dai giochi della politica. Ci sono già stati presidenti molto più coerenti e rappresentativi di quello attuale
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Demata, in questa "pacificazione nazionale" sembra che rientrino anche i fascisti, visto che sono largamente rappresentati nel Parlamento. Per quanto riguarda i pregiudizi contro i napoletani, tutto il mondo è paese. Da noi ci sono anche quelli contro gli abitanti del Pas de Calais, gli Ch'ti, che stanno all'estremo nord della Francia...
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In fondo lo penso anch'io, Marianna, anche se come presidente si sarebbe potuto scegliere qualcuno realmente al di sopra delle parti e fuori dai giochi politici, visto che l'Italia non è una repubblica presidenziale. Ma questo post è nato soprattutto dalla mia insofferenza per il riciclaggio. Possibile che in Italia non si riesca a vedere facce nuove? Il Parlamento è pieno di ex fascisti ed ex comunisti e forse non sono poi tanto ex. Un abbraccio anche a te
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Grazie a tutti per la vostra visita, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 02/01/09 a 09:03
Più semplicemente, credo che i discorsi di fine anno trasmessi a reti unificate, paludati e gonfi di retorica, abbiano fatto il loro tempo. Aboliamoli e basta.
Scritto da: Pim | 02/01/09 a 10:58
Sono d'accordo con Marianna.
In fondo gli elettori presidenziali a Camere riunite ci hanno già propinato anche di peggio.
Tesea
Scritto da: tesea | 02/01/09 a 20:46
In Italia non si spreca nulla e si ricicla tutto, tranne la spazzatura.
Scritto da: sariddus | 03/01/09 a 02:38
Pim, in questo caso bisognerebbe abolire anche chi lo fa
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E' vero Tesea, ma non è una buona ragione per non aspirare a qualcosa di meglio
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Ciao Sariddus, che piacere sentirti. Scusami, ma non resisto alla tentazione della battuta: in questo caso l'hanno riciclata.
La spazzatura della storia, naturalmente. Ma in altri casi hanno riciclato pure la monnezza
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Buon anno a tutti! A presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 03/01/09 a 09:31
Tu sei in Francia e puoi esprimere liberamente il tuo pensiero sul Presidente italiano. Da noi in Italia e` reato offendere il Presidente.
Per tal motivo, ed anche perche` sono educato, non posso dire cio` che penso di persone che collaborarono con un regime criminale ed ora si offenderebbero se gli si dicesse chiaramente cosa sono.
Scritto da: sariddus | 03/01/09 a 10:26
Certamente che ogni modno è paese, ma solo a ROma ritengono corretto e giusto dirtelo proprio in faccia.
Altrove, almeno sono informati che "Napoletano ladro" o "Bretone buzzurro" sono delle espressioni fortemente razziste.
Dato che Roma è pure la Capitale, la cosa andrebbe presa sul serio, visto che sui muri, qui in centro, si legge "Odio Napoli" senza colpo ferire, mentre se fanno una svstica, s'aizza, giustamente, tutta la comunità ebraica.
Ciao.
P.S. Nella revisione c'è anche il Fascismo, dato che dovremmo intitolare delle strade almeno a Grandi e Gentile.
Scritto da: demata | 03/01/09 a 17:41