Nell’introduzione del rapporto African Rights fa un riassunto contestuale, ricordando che molte chiese, scuole, ospedali e altri edifici appartenenti alla chiesa sono stati il triste teatro del genocidio perpetrato contro i Tutsi. Per quale motivo? Terrorizzati dai massacri, i Tutsi si sono rifugiati in massa negli edifici di proprietà della Chiesa, illudendosi che fossero rispettati. Invece sono diventati la loro tomba, come testimoniano oggi le macabre vestigia delle carneficine. African Rights sottolinea che queste situazioni si sono riscontrate per tutto il Rwanda, da Gikogoro a Gisenyi, da Kibungo a Kibuye. Nella regione di Gikongoro, molti bambini risparmiati all’inizio dei massacri in aprile sono stati sterminati fra maggio e giugno 1994, quando il governo e i media hanno intensificato la campagna contro chiunque ospitasse dei bambini tutsi.
A proposito di Emmanuel Uwayezu, African Rights ricorda di avere citato le accuse contro il prete in un libro intitolato “Death, Despair and Defiance” (Morte, Disperazione e Sfida) pubblicato nel 1995. Nel 1998 è stata spedita una lettera sull’argomento al papa Giovanni Paolo II. Nel rapporto, l’organizzazione africana dei Diritti dell’Uomo enumera i crimini di cui è accusato Emmanuel Uwayezu. Il testo descrive in ogni particolare il comportamento di questo prete, la collaborazione con le persone che hanno partecipato attivamente ai massacri, le sue relazioni con le autorità politiche e militari.
Il rapporto cita ugualmente delle testimonianze schiaccianti sul comportamento del prete prima e durante il genocidio. Cercando di sfuggire alla morte, certi studenti Tutsi si facevano passare per Hutu, ma venivano denunciati dai compagni Hutu che li costringevano a raggiungere i Tutsi riuniti per il massacro. Tutto questo avveniva con il consenso di Emmanuel Uwayezu, che avrebbe chiamato personalmente i miliziani perché li uccidessero a colpi di machete e di arma da fuoco.
Prima del genocidio, la località di Kibeho era un luogo molto noto in Rwanda a causa delle apparizioni della Madonna che in passato avevano attirato la folla. In alcune apparizioni, 10 anni prima del genocidio, la Vergine in lacrime aveva predetto che fiumi di sangue innocente sarebbero scorsi in quei luoghi e per tutto il Rwanda. Un giornalista, Félicien Semusambi, accusando il regime di Juvénal Habyarimana di pianificare la strage, aveva perfino scritto: “Qualcuno dice che scrivo tutto questo perché odio il presidente. Allora lo odia anche la Vergine Maria?”
Considerata la gravità delle accuse contro Emmanuel Uwayezu, solo un tribunale potrà stabilire al di fuori di ogni ragionevole dubbio la sua innocenza o la sua colpa. Ecco perché il rapporto di African Rights esorta la Chiesa italiana a collaborare con la giustizia. Ma considerati i precedenti, con ogni probabilità a Chiesa si guarderà bene dal collaborare. Prima di tutto, se non l’ha ancora consegnato alla giustizia, significa che è decisa a proteggerlo, come dimostra il fatto che gli ha assegnato le funzioni di vicario parrocchiale. In secondo luogo è noto il precedente del prete Athanase Séromba, uno dei più grandi assassini della storia, che ha rinchiuso nella sua chiesa 2000 persone e le ha schiacciate con un bulldozer, bruciando successivamente le macerie e sparando a chi cercava di scappare. La presenza di Séromba, ricercato dal Tribunale Penale Internazionale, è stata segnalata da African Rights nella parrocchia dell’Immacolata e San Martino a Montughi (Firenze). Pur conoscendo la gravità delle accuse, la Chiesa ha fatto quadrato attorno a Séromba per impedire che fosse estradato. Per lui si organizzavano veglie di preghiera. Perfino papa Ratzinger ha usato tutta la sua autorità per proteggere l’assassino. Finalmente la giustizia è prevalsa. Séromba è stato giudicato e condannato all’ergastolo, ma i suoi fiancheggiatori sono ancora in libertà.
Dragor
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La Chiesa ha gia' protetto Andreotti,caro Dragor,e detto questo non c'è da meravigliarsi di nulla.E quando il mandante dell'assassinio Dalla Chiesa,nonchè dell'assassinio Pecorelli,nonchè marionettaro del suo raccattavoti Toto' Riina attraverso la "mediazione"di Salvo Lima,nonchè responsabile dello scioglimento in 24 ore di un gruppo speciale dei Carabinieri creato da Dalla Chiesa che nel 1975 aveva messo le BR alle corde,quando,dicevo,questo mostro fu scagionato in un processo farsa nonostante la testimonianza di 27 pentiti,la Sala Stampa del Vaticano allora affidata al"Dottor"Navarro Vals espresse le sue felicitazioni in una dichiarazione pubblica.
Scritto da: stefano de santis | 22/05/09 a 10:19
15 ans d'impunité ça suffit ! Le mandat d'arrêt international n'est toujours pas délivré et le mandat du tribunal d'Arusha expire en 2011 ! c'est à dire demain...L'indifférence du monde avant, pendant et maintenant en ce qui concerne les victimes du génocide tutsi est terrifiante. En plus, mon pays a une responsabilité énorme dans ce qui s'est passé...
http://www.dailymotion.com/video/xu91j_carbonarefrance224011993_events
Alex
Scritto da: Alex | 22/05/09 a 12:01
Nulla di nuovo sotto il sole. Tra i tanti modi per indebolire la chiesa cattolica vi è lo sbattezzo, che consiste nel far cancellare dai registri della parrocchia in cui si è stati battezzati il proprio nome e la propria appartenenza alla Chiesa Romana Apostolica. Basta mandare una raccomandata AR. Il link qui sotto spiega brevemente cosa fare.
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/#09
Scritto da: matzudaira | 22/05/09 a 13:10
Trovo la vicenda triste e mortificante. In un mondo di valori, trasparenza e fratellanza, teoricamente, cone nel caso di Seromba anche questa vicenda stride. Insomma se laChiesa protegge anche costui, è come una qualunque altra consorteria. Purtroppo.
luigi
Scritto da: gobettiano1 | 22/05/09 a 13:55
Condivido pienamente il commento di Stefano!
E' triste ma purtroppo c'è poco da meravigliarsi seguendo certi avvenimenti della vita politica italiana e mettendoli poi in relazione a ciò che avviene oltre Tevere.
Un abbraccio, caro Dragor, e felice notte.
Marianna
Scritto da: marianna | 22/05/09 a 23:04
Stefano, di fronte alla giustizia la Chiesa si comporta come la mafia e Andreotti fa parte della serie. Anche nel caso dei preti pedofili, gioca alle 3 tavolette spostandoli di qua e di là per sottrarli al giudizio. C'è da scommettere che Uwayezu non è più all'indirizzo scritto nel post (ho telefonato e mi hanno detto che non c'è), ma la polizia non dovrebbe avere difficoltà a torchiare i responsabili e fargli sputare la nuova destinazione. Sempre che il governo voglia collaborare e non si dimostri asservito alla chiesa come nel caso Séromba
Buon weekend
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/05/09 a 06:57
Alex, c'était un génocide annoncé. Jean Carbonare l'avait prévu et il n'était pas seul. Si en 91 la France n'arrêtait pas le FPR aux portes de Kigali avec l'opération Amaryllis, il n'y aurait pas eu de massacres. Le génocide est le prix de ce soutien aveugle au régime Habyarimana.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/05/09 a 07:12
Matzu, a dire il vero io non capisco lo sbattezzo. Se non credi al battesimo, è come se il battesimo non esistesse. A che pro sbattezzarsi? Significa riconoscere ufficialmente quel rito, dandogli un'importanza che non ha
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/05/09 a 07:17
Luigi, non per niente Bertrand Russell ha detto: "La Chiesa è sempre pronta a rinnegare Dio per salvare se stessa."
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/05/09 a 07:20
Marianna, questa storia sembra la replica di Séromba. Ho telefonato a Empoli chiedendo di Uwayezu e mi hanno chiesto "chi è?" Sembra che ci sarà un po' di lavoro per gli inquirenti, sempre che si voglia rintracciarlo
Buon sabato, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/05/09 a 07:24
Purtroppo Dragor lo stato Italiano conta i Cattolici in base al battesimo. Cioè se sei battezzato e rientri nel registro di una parrocchia allora vieni definito credente (pare incredibile, ma questa è la legge).
E' con questi numeri che la Chiesa pretende di far credere che in Italia il 98% dei cittadini sia cattolico. Ecco perchè è importante sbattezzarsi e chiedere ufficialmente di non essere calcolato tra le file dei credenti.
Scritto da: matzudaira | 23/05/09 a 08:26
Matzu, chi sostiene che i cadaveri volano puo' anche sostenere che gli italiani sono al 98 per cento cattolici. Non gli occorrono prove. Secondo me il battesimo si combatte NON facendo battezzare i figli. Questo si' che sarebbe un segnale
Ciao, buon weekend
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/05/09 a 13:05
Dragor hai ragione a dire che il battesimo si combatte non facendo battezzare i figli, ma per chi, obtorto collo, lo ha ricevuto in tenera età?
Lo "sbattezzo" è un neologismo che fa accapponare la pelle ed è anche fuorviante se vogliamo, ma è semplice ed efficace, che piaccia o meno.
Tecnicamente dovremmo parlare di una dichiarazione di apostasia che comporta la scomunica automatica. Siccome l'appartenenza alla CCAR si ottiene appunto col sacramento del battesimo, si impone al sacerdote che venga fatta un'annotazione sul registro apposito per specificare la condizione di apostata.
Forse potrà sembrare inutile (e forse è veramente inutile), ma è un dato di fatto che la CCAR in Italia si fa forte del 98% della popolazione battezzata... e per il diritto canonico e per quello italiano, quei battezzati sono cattolici fino a dichiarazione di apostasia annotata.
In ogni caso, anche se lentamente, il numero dei battesimi sta scendendo, anche se non tanto quanto quello dei matrimoni religiosi.
Buona domenica.
Lucretius
Scritto da: Lucretius | 23/05/09 a 14:54
Certo non far battezzare i figli è un buon metodo per combattere l'abominia del battesimo, ma chi come me è già (suo malgrado) stato battezzato cosa dovrebbe fare? Restare inerme conteggiato tra le file dei cattolici?
Scritto da: matzudaira | 23/05/09 a 22:43