Mogli stuprate

   In Italia è reato violentare la moglie. Una donna non è nemmeno tenuta a dire “no, caro,  stasera ho mal di testa”. Una signora di Messina esprimeva il suo rifiuto in maniera silenziosa per evitare scenate davanti ai figli, ma il marito fingeva di non capire e le saltava addosso ugualmente. Il tribunale lo ha condannato a 1 anno e 3  mesi di reclusione, come dire che non sempre chi tace acconsente.

 

   Se per caso siete afghana, non c’è mal di testa che tenga.  Potete strillare come un’aquila ma il marito vi prenderà lo stesso, in tutta legalità perché il presidente Hamid Karzai  gli ha dato il permesso con una legge che all’articolo 132  non  soltanto permette di stuprare la moglie negandole il diritto di rifiutarsi, ma autorizza il matrimonio con le bambine e proibisce alle donne di uscire senza il permesso del marito. Se per caso vi saltasse in mente di criticarla, potreste fare la fine di Sitara Achalazi, consigliera provinciale di Kandahar  nota per le sue battaglie in favore delle donne, uccisa a colpi di pistola davanti a casa da due uomini in moto.  Ultima  della lunga serie di donne punite per aver osato sfidare il potere dei maschi, come la ballerina Shabana massacrata a gennaio nella valle di Swat, la poliziotta Malalai Kakar, colpita a settembre a Kandahar, le giornaliste Shikeba Sanga Amaj e Zakia Zaki trucidate nel 2007, la politica Safia Amajan assassinata nel 2006. Segno di come la sharia sia sempre in vigore  e di come la presenza dei “liberatori” occidentali sia perfettamente inutile. Perché l’universalità dei Diritti dell’Uomo  (e ovviamente della donna) in cui credono i “liberatori” in questo caso si scontra con una religione. E com’è noto, Dio ha sempre ragione.

 

              Dragor

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Comments

[Scritto da: stefano de santis]

No Dragor,non ci siamo.I liberatori Occidentali stanno pagando con centinaia di giovani vite il tentativo di cancellare quelle leggi:ma affrontano gravi problemi e,comunque,i Talebani sono costretti ad uccidere in modo proditorio,fino a quando qualcuno dei nostri non uccide loro.Mentre prima eseguivano le loro sentenze nello stadio di Kabul.Dove oggi si gioca a calcio,risulta dalle cronache.Le donne Afghane hanno una sola speranza:che la NATO stia in Afghanistan ancora a lungo:e gia' qualcuno parla di 15 anni.Non credo che per quelle donne sia una cattiva notizia.

[Scritto da: Antonio Cracas]

Dragor, è lodevole la tua animosità nel rivendicare i diritti delle donne schiave di una cultura medievale. Ma non frega niente a nessuno, tanto meno alle femministe italiane. Scrivi, invece, qualcosa di piccante su qualche ragazzina, o attricetta, o quello che ti pare, vicina al mondo politico e vedrai come il fermento tra le "nobili" coscienze aumenterà: lascia che le Afghane crepino in pace, lì c'è la NATO.

A presto

[Scritto da: matzudaira]

Anche in Italia certi giudici emanano sentenze che non sfigurerebbero nell'Afganistan di cui parli.
Ricordo infatti che qualche anno fa, ad una ragazza che aveva accusato il proprio violentatore, il giudice rispose che riteneva lei fosse stata conscenziente, in quanto indossando dei jeans attillati, sarebbe stato impossibile per l'uomo avere ragione di lei. Quel giudice non considerò che la ragazza, sotto la minaccia di botte e morte, fu costretta a sfilarsi i jeans dal proprio aguzzino, il quale poi le usò violenza per diverse ore.

[Scritto da: Pim]

In Paesi come Siria e Giordania, le donne hanno ottenuto un'emancipazione pressoché paragonabile a quella delle occidentali. Purtroppo in Afghanistàn vigono ancora usanze arcaiche che sono entrate ormai stabilmente nella legislazione. Quale soluzione?

Bonne journée.
Pim

[Scritto da: marianna]

Carissimo Dragor, a mio parere, è invece bene parlarne e come.
Perchè, distanze geografiche a parte, anche qui ci sono donne giovanissime sposate a musulmani(ad Olbia sono in prevalenza pakistani), che si vedono in giro con il classico velo nero,mentre la temperatura supera i 30 gradi,e il bimbo naturalmente un maschietto nel passeggino da portare ai giardini pubblici.
Mi è capiato proprio ieri di vedere questa scena.
E osservando la giovanissima età della ragazza...come non riflettere su ciò che dici e diciamo?
Ho provato tenerezza e rabbia ad un tempo per quella ragazzina e per il suo destino di sposa-bambina.
Che poi da noi in merito non sia meglio, almeno in certi contesti, è anche vero.
Il peggio per me è comunque per chi non riesce neanche a concepire un discorso critico; e mi riferisco ovviamente alle donne-oggetto.
Buon pranzo!
Un abbraccio affettuoso.
Marianna

[Scritto da: stefano de santis]

Ricordo a Matzudaira che il giudice che ha comminato 27 anni invece che l'ergastolo all'assassino della signora Reggiani(il che significa,ovviamente,che quella belva è fuori tra 5 anni)ha considerato come attenuante il fatto che la signora si sia difesa disperatamente.E qui i casi sono due:o è colpa di Berlusconi,come è colpa sua la prossima eventuale eruzione del Vesuvio,oppure quello è un giudice garantista,leggi di Sinistra.

[Scritto da: dragor]

Stefano, sai come importa a quelle donne di essere uccise in modo proditorio o legale. Un morto è un morto, punto e basta. A parte il fatto che il governo sostenuto dagli americani ha legalizzato lo stupro su maggiori e minori esattamente come avrebbero fatto i talebani, segno che non si riesce nemmeno a negoziare nemmeno un minimo di civiltà. Per definizione la sharia prevale su ogni altra idea dei diritti umani.
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Caro Antonio, sulle femministe italiane e sul loro deplorevole relativismo culturale ho scritto più di un post. Leonesse contro il maschio bianco, coniglie contro quello islamico. Proprio come le vogliono i talebani.
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Matzu, ho citato quell'episodio in un paio di vecchi post. Ma quella sentenza ha provocato uno scandalo e una mobilitazione femminista, segno che in Italia non rappresenta certamente la regola. Mentre dall'Afghanistan e altri paesi arrivano notizie di terribili abusi senza che le femministe si degnino di aprire bocca
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Marianna, queste giovanissime musulmane sono totalmente ignorate dalle femministe, che preferiscono spendersi per le corna di Veronica Lario. Il loro femminismo si limita alle bianche. Cosi' bisognerebbe far passare questo semplicissimo principio: le donne hanno gli stessi diritti a qualunque cultura appartengano. Sembra facile, ma sarebbero capaci edi assistere a una lapidazione senz'alzare un dito, dicendo che fa parte di una tradizione culturale
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Stefano, diciamo pure che sarà scarcerato dopo 10 anni. 5 mi selbrano troppo pochi. E in ogni caso, se non sbaglio, l'"ergastolo" in Italia è di 30 anni. Cosi' gli hanno scontato 3 anni perché la poveraccia si ribellava. Poverino, magari lo ha anche graffiato
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Grazie a tutti prt la vostra visita e i vostri commenti, a presto

dragor (journal intime)
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[Scritto da: Eliane Micheluzzi]

J'avais espéré qu'Hamid Karzai serait différent, qu'il y aurait pour les femmes un espoir de changement, c'est terrible, en vous lisant bien que le sachant déjà j'en ai la chair de poule, et je pleure pour elles. Hier au soir j'ai vu un beau film " Les cerfs Volants ", un regard sur l'Afghanistan qui m'a beaucoup touchée. Amitiés Eliane

[Scritto da: Tesea]

Caro Dragor,
C'est la coutume.
La lois coutimière.
Tesea

[Scritto da: dragor]

Eliane, cette loi est un clin d'oeil de Karzai aux chiites dans le but de remporter les prochaines élections. Talibans ou Hamid, c'est toujours la même chanson et ce sont les femmes qui trinquent. Moi aussi j'ai vu ce film magnifique
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Tesea, c'est la coutume des Talibans, pas de tout le monde. Et les Talibans viennent du Pakistan, ils n'ont rien à faire en Afghanistan

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Grazie a tutti per la vostra visita e i commenti, buona giornata, a presto

dragor (journal intime)

[Scritto da: Tesea]

Ca eté la lois coutimière avant des Talebans.
Tesea

[Scritto da: gobettiano]

Non c'è dubbio che l'islamismo sia violento e discriminatorio verso le donne. E nn c'è dubbio che questo rappresenta un motivo in più di denuncia e protesta.
luigi