Il nemico ha fatto “bum” e come al solito c’è chi pensa che i soldati italiani dovrebbero tagliare la corda. Non lo pensano loro, poveretti, ma chi dovrebbe coprire loro le spalle e invece cerca il voto delle mamme. Non intendo sollevare la questione “In Afghanistan sì, in Afghanistan no”, mi limito a ricordare che l’Italia fa parte della Nato, la Nato ha deciso per l’Afghanistan e la missione ha legittimità internazionale. Ecco perché i soldati italiani meritano di avere le spalle coperte da un governo compatto, non da un ministro che dice “tagliamo la corda” come Bossi mentre un altro dice “restiamo” come Frattini. Tutto questo non è serio. O tutti d’accordo per tornare a casa (e magari uscire dalla NATO) o tutti d’accordo per restare. Ma un governo che litiga mentre i ragazzi rischiano la pelle è scandaloso.
Sicuro, rischiano la pelle. Forse non come gli americani e gli inglesi che attualmente perdono in media un uomo al giorno, ma la rischiano lo stesso. E’ ora di finirla con questa ipocrisia dei “soldati di pace” come se la guerra la facessero gli altri e i soldati italiani fossero là per distribuire le caramelle ai bambini. Nemmeno per sogno, sono là per ammazzare, perché sono in guerra e le guerre si fanno ammazzando i nemici. E’ triste ma è così, a volte la strada della pace passa per la guerra. Lo dicevano anche i romani: “Si vis pacem, para bellum”. Stranamente, la lezione l’hanno imparata tutti tranne i loro eredi. L'hanno imparata talmente bene che adesso si trovano a combattere contro gente che loro stessi hanno armato.
NEL MONDO CIRCOLA uno stereotipo poco lusinghiero sul soldato italiano, che si può riassumere nella risposta di Margaret Thatcher alla domanda “come distinguere gli argentini di origine italiana da quelli di origine spagnola?” durante la guerra delle Falkland. “Semplicissimo”, ha detto la ministra inglese. “Se tengono la posizione, sono spagnoli. Se scappano, sono italiani.” Ecco perché gli italiani non dovrebbero scappare al primo “bum”. Hanno un onore da salvare. Anzi, da restaurare.
Dragor
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Eredi dei romani? bossi? ma quello è padano cioà nulla!
Il mammismo è una malattia italiana, come i militari di altre nazioni fossero orfani.
Credo che sarebbe stato sensato, e non certo in questa occasione, palare dell'efficacia dell'intervento come condotto finora. Questo sì avrebbe un senso. Ma iplicherebbe connettee il cervello. Se ci fosse.
luigi
Scritto da: gobettiano | 28/07/09 a 08:23
L'Italia ha perso tutte le guerre che poteva perdere, e se ha vinto è perché ha cambiato schieramento. E' l'eredità che i Savoia, voltagabbana di prima categoria, ci hanno lasciato.
Ora la situazione è diversa, siamo nella Nato e, come ricordavi, ci tocca pure il lavoro sporco. Sporco e inefficace. Andarcene a questo punto non si può (anche se altri l'hanno fatto), ma rivedere gli obiettivi della missione invece sì.
Ciao Dragor, buona giornata.
Scritto da: Pim | 28/07/09 a 08:25
Dragor per quale ragione alla Thatcher era stata fatta quella domanda? Forse gli inglesi non volevano sparare agli Argentini di origine italiana?
Scritto da: matzudaira | 28/07/09 a 09:58
Cui iuvat questa guerra ?
Tesea
Scritto da: Tesea | 28/07/09 a 12:45
Pensa, caro Dragor, che l'altro governo litigava in continuazione, anche per chi avrebbe dovuto mandare gli spazzini a Napoli!
Ora i sostenitorei del "no" a tutto ed oltranza sono gli stessi che chiedono fermezza agli altri.
Ma qualcuno ogni tanto si sente ridicolo?
Ciao
Scritto da: Antonio Cracas | 28/07/09 a 13:04
Luigi, se i russi non sono riusciti a sconfiggere i talebani, perché dovrebbe riuscirci la NATO?
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Come alternativa, si potrebbero distruggere le coltivazioni di papavero da oppio. Meno rischioso e più efficace
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Matzu, se ricordo bene si parlava del fatto che all'ONU l'Italia non aveva votato a favore della spedizione e qualcuno aveva detto a Margaret Thatcher che dipendeva dal fatto che molti argentini erano di origine italiana.
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Tesea, iuvat ai fabbricanti di armi. Anche loro devono campa'.
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Antonio, in effetti sugli impegni militari il governo Prodi era ancora più diviso. In certe faccende conviene stare all'opposizione, là si è sempre compatti
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Grazie a tutti per i vostri interventi, buona serata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 28/07/09 a 18:46
Ah,dimenticavo:il sito AFGHANISTAN WAR ORDER OF BATTLE ,scrive che durante l'operazione WYCONDA PINCER,svoltasi sotto Prodi(!!),"the Italian Forces killed at least 70 Talibans".Non c'è nessun onore da restaurare davanti gli ubriaconi:siamo nella NATO da 60 anni,ed abbiamo sempre fatto il nostro dovere.Potrei anche citare chi non lo ha fatto,come e quando.Lasciamo perdere per carita' di NATO.
Scritto da: stefano de santis | 30/07/09 a 16:54