UN GIOVANE DI 22 ANNI, Gary Reinbach, ammalato di cirrosi epatica, è morto in un ospedale di Londra sotto gli occhi di sua madre. Si sarebbe potuto salvarlo solo con un trapianto di fegato, ma siccome si scolava una bottiglia di vodka al giorno ed era incapace di restare sobrio per più di 6 mesi, i medici glielo hanno rifiutato invocando il regolamento dell’ospedale. Le sue ultime parole sono state: "Mamma, aiutami, non voglio morire." Fra i commenti alla notizia, ne scelgo 2.
E’ UN OMICIDIO
Sono sconvolto dalla notizia. Credo che il medico (o lo staff che è arrivato a questa decisione) sia da radiare a vita. A parte il fatto che un medico deve cercare di salvare la vita dei pazienti, se suo figlio fosse affetto da cirrosi epatica, prenderebbe la stessa decisione? Hitler praticava l’eugenetica, questa è la stessa cosa. Tutti possono sbagliare, ma hanno diritto a una seconda occasione.
E’ UN ATTO CIVILE
Chi dice che non è un atto civile è cieco. Questa morte ha probabilmente salvato una vita che aveva più probabilità statistiche di continuare sana e a lungo. Bere una bottiglia di vodka al giorno assomiglia a un tentativo di suicidio più che a una dipendenza. Non trapiantare un alcolista cronico senza che questo abbia smesso di bere da tempo è cosa giusta è sensata. Trapiantare un fegato in un corpo ancora intossicato dall'alcool significa perdere automaticamente il trapianto nelle prime settimane, uccidendo il paziente e sprecando il fegato trapiantato che altrimenti sarebbe stato destinato ad un altro cirrotico, ottenendo come risultato il decesso di due persone.
NON FINIRò MAI di meravigliarmi per la divergenze di opinioni sullo stesso evento e di chiedermi quale storia ci sia dietro la scelta. Le ragioni del cuore e quelle della mente. Ogni giudizio "a carattere generale” va sempre rapportato allo stesso soggetto.
Dragor
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Ogni caso è una storia a sé, e comunque va giudicato soltanto se si hanno tutti gli elementi. Resta il fatto che i fegati destinati ai trapianti sono un numero limitato, sempre insufficiente rispetto alle necessità. La struttura ospedaliera deve operare dunque una scelta, dura ma comprensibile, privilegiando coloro che, in caso di pregresso alcolismo, abbiano smesso di bere. E i pazienti candidati al trapianto vengono perfettamente informati.
Ciao Dragor, bonne journée.
Pim
Scritto da: Pim | 22/07/09 a 11:17
Premetto che queste discussioni lasciano il tempo che trovano, visto che su casi del genere ognuno ha la sua personalissima opinione e - sia ben chiaro - è bene che sia così.
per quello che può valere, sono d'accordo con Pim
Scritto da: Alberto | 22/07/09 a 11:22
Sospendo ogni giudizio non conoscendo tutti i dettagli, però faccio una precisazione. Il ragazzo non è stato sobrio per più di 6 mesi, come richiesto dalla legge, non tanto per "debolezza", ma per il semplice fatto che il suo ricovero è avvenuto 10 settimane prima.
Concludo dicendo che in UK i giovani alcolizzati sono in numero molto elevato e questo caso rappresenta solo uno dei tanti con cui giornalmente i medici britannici si devono confrontare.
Scritto da: matzudaira | 22/07/09 a 14:17
Ora spero di non scrivere castronate, non ricordo precisamente le regole, ma per ottenere un fegato in caso di cirrosi epatica dovuta all'abuso di alcool, bisogna dimostrare di aver smesso di assumerne (non so da quanto), quindi più che una scelta dei medici è stato un attenersi ai regolamenti, che se sono stati scritti così, ci sarà pure un motivo no?
Quindi io sono (ovviamente) dalla parte dell'equipe medica!
Scritto da: castalia | 22/07/09 a 14:51
http://www.infotrapianti.com/domande-sui-trapianti/view/trapianto/fattori+di+non+doneit%3f+per+l%27accesso+alla+lista+trapianti/33.html
Ho trovato solo questo link purtroppo, dice pochissimo lo so, ma di più non riesco a trovare!!!
Scritto da: castalia | 22/07/09 a 15:57
Giusto Pim. Visto che la domanda supera l'offerta, non resta che fare la selezione. Ma come dici tu, ci sono i risvolti umani.
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Alberto, forse queste discussioni lasciano il tempo che trovano per quanto riguarda le conclusioni, visto che alla fine ognuno rimane della sua idea. Ma secondo me il tempo non è affatto sprecato se ci s'interroga sulle ragioni delle scelte. Su un argomento simile, sono molto rivelatrici
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Matzu, se voleva il trapianto, poteva essere sobrio anche a casa. L'ospedale non è responsabile della sobrietà dei pazienti, a meno che non siano inseriti in una terapia di disintossicazione
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Castalia, sarai il terrore degli alcoolizzati :-)
Grazie per il link. In effetti dice che sarà escluso dal trapianto chi prende stupefacenti, compresi l'alcool e il tabacco. Cosi' in Italia avrebbero fatto lo stesso
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Grazie a tutti per la visita, buona serata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/07/09 a 20:21
Se davvero voleva vivere doveva pensarci in tempo.
Tesea
Scritto da: Tesea | 22/07/09 a 21:26
Il rispetto della volontà di ciascuno dovrebbe essere la discriminante in casi estremi come quello raccontato. Se voleva vivere, i,l giovane Reinbach ne aaveva tutto il diritto.
luigi
Scritto da: gobettiano | 22/07/09 a 22:39
E' vero Luigi, ma si è scontrato con l'insufficienza dell'offerta
Good night
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/07/09 a 23:43
Dragor concordo. Ho solo rilevato il punto su cui si centra tutta la discussione e cioè che lui non è rimasto sobrio per almeno 6 mesi. Se lo avesse fatto non gli avrebbero negato il trapianto, ma non lo ha fatto perchè le sue condizioni sono drammaticamente peggiorate 10 settimane prima della sua morte, cioè quando è stato ricoverato. Ecco perchè non ha "avuto il tempo" di poter dimostrare di riuscire a restare sobrio per almeno 6 mesi.
La mia comunque non è una difesa d'ufficio, è solo un'esposizione dei fatti oggettiva.
Scritto da: matzudaira | 22/07/09 a 23:50
Tesea, forse non aveva cosi' voglia di vivere. Che cosa si cerca con una bottiglia di vodka al giorno?
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Matzu, è vero. In questo caso anche la matematica si è scontrata con il diritto alla vita
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Grazie a tutti per la vostra visita, good night
Scritto da: dragor | 23/07/09 a 00:52
"Ma secondo me il tempo non è affatto sprecato se ci s'interroga sulle ragioni delle scelte. Su un argomento simile, sono molto rivelatrici"
Insomma, hai voluto fare un sondaggio per vedere come la pensiamo. Invece di essere noi lettori a giudicare te, sei tu che giudichi noi. Sei un bel furbetto!
Scritto da: Alberto | 23/07/09 a 09:15
Alberto, parlo di tutti, non solo dei miei lettori. Cerco sempre di capire che cosa c'è dietro a una scelta. E ammetterai che certi temi sembrano fatti apposta
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/07/09 a 09:50
Ok, la sua salute ha avuto un crollo e non ha fatto in tempo a "rispettare i 6 mesi", ma guardate che una cirrosi alcolica non è che ti viene dall'oggi al domani, chissà da quanto ce l'aveva, all'inizio lieve e poi progressiva, insomma, avrebbe dovuto smettere di bere mooooolto prima se davvero "non voglio morire mamma".
D'altronde con la carenza di organi che c'è non se ne può dare uno a qualcuno per cui hai il sospetto che poi continuerà con il suo stile di vita e distrugge anche il fegato nuovo.
Scritto da: castalia | 23/07/09 a 11:52
Si potrebbe anche lasciargli distruggere il fegato nuovo se ci fosse poca domanda e molta offerta, invece succede il contrario. Cosi' conviene dare i fegati a chi li tiene da conto...
Ciao a tutti, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/07/09 a 13:06
Io ho avuto la fortuna di vivere e lavorare a Londra ed ho potuto vedere quale sia la "cultura della sbronza" tra gli Inglesi. Tutte le classi sociali ed ogni generazione aspetta con trepidazione il venerdì sera per dare inizio alle danze. Il risultato è che prima di mezzanotte le strade sono zeppe di ubriachi e viscide di movito. Ovvio che poi i ventenni fanno la fila per un fegato nuovo.
Scritto da: matzudaira | 23/07/09 a 14:11