Nel 1816 la “Méduse”, una nave francese diretta in Sénégal con a bordo il governo della nuova colonia, è naufragata a causa delle tensioni a bordo e dell’incompentenza del capitano, così 149 naufraghi hanno cercato la salvezza a bordo di una zattera lunga 20 metri sulla quale sono rimasti 12 giorni suicidandosi per sfuggire a una morte orribile, massacrandosi e divorandosi a vicenda per sopravvivere. E finalmente salvandosi solo in 10. Il governo di Luigi XVIII avrebbe voluto soffocare la vicenda, ma un artista non era d’accordo. Si chiamava Théodore Géricault e con il suo celebre quadro, “La Zattera della Medusa”, ha rappresentato in chiave romantica, la più efficace per mobilitare le passioni, non soltanto il dramma dei naufraghi ma anche quello di una Francia alla deriva dopo la sconfitta di Waterloo e la caduta di Napoleone. L’impatto del suo quadro è stato enorme. L’opinione pubblica è insorta, il governo è stato costretto ad aprire un’inchiesta e il capitano è stato condannato a 3 anni di prigione.
Quasi 2 secoli dopo, i naufraghi dei barconi che partono dalla Libia per approdare in Sicilia stanno ancora cercando il loro Géricault. Benché la nostra sia una civiltà d’immagini, si lascia la rappresentazione solo al freddo obiettivo della macchina fotografica. Nessun artista si è degnato di rappresentare queste tragedie in chiave romantica, l’unica che veramente potrebbe toccare il cuore della gente. Sì, ogni tanto arriva qualche foto espressiva, là una mano tesa in una disperata richiesta d’aiuto, qui un barcone stracarico di larve umane, ma non è la stessa cosa. Manca il soffio dell’arte e alle foto la gente ha fatto il callo. Oltre a tutto, in previsione della prossima per la Festa dell’Amicizia fra Italia e Libia in programma per il 30 agosto, Gheddafi ha deciso di alzare la posta. Oremai i 5 miliardi di dollari e l’autostrada per l’Egitto non gli bastano più. Così, da buon ricattatore, lascia ancora partire gli emigranti disperati che fino a oggi eranno vistosamente diminuiti (dal 1° maggio 1116 cointro i 10.116 dell’anno precedente, quasi 10 volte meno) e verso la Sicilia è salpata la nuova zattera della Medusa, 80 eritrei ed etiopi dei quali, stando alle prime testimonianze, 75 sono morti in 23 giorni di permanenza in mare. Per darvi un’idea del dramma, i naufraghi di Géricault sono rimasti in mare solo 12 giorni, ed è successo quello che si sa. Ma per gli eritrei nessuno alza un pennello.
Dragor
.
Dragor, ieri ti ho mandato una email
p.s. puoi cancellare questo messaggio
Scritto da: Alberto | 21/08/09 a 11:36
Bonjour Dragor,
La Suisse vient de baisser son froc devant la Libye afin de pouvoir faire revenir au pays deux de ses ressortissants, coincés depuis juillet 2008 !!! à l'ambassade de Suisse, suite à l'arrestation du fiston prodige Hannibal Kadhafi à Genève, arrêté suite aux mauvais traitements que lui et sa femme infligeaient à leurs domestiques dans l'hôtel 5 étoiles où ils logeaient. J'ai de la peine à comprendre que l'on puisse "traiter" avec un dictateur comme lui.
Kadhafi doit avoir une botte secrète qui fout les boules à pleins de gouvernements !
Salutations
Scritto da: Loredana | 21/08/09 a 15:07
Se se ne stavano a casa sua fossero ancora vivi.
Edelweiss
Scritto da: Edelweiss | 21/08/09 a 21:27
questa non te la devi assolutamente perdere
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/lega-fiction/lega-viedeogame/lega-viedeogame.html
P.S. ti ho mandato un'altra email
Scritto da: Alberto | 22/08/09 a 08:43
Loredana, si la Suisse a baissé son froc, l'Italie a baissé sa culotte. JI n'a pas raté l'occasion d'immortaliser l'arrestation du fiston prodige avec sa garniture de représailles bédouines
http://dragor.blog.lastampa.it/journal_intime/2008/07/hannibal-the-ca.html
Ciao, bonne journée
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/08/09 a 09:55
Edelweiss, non è detto. Sembra che in Eritrea le speranze di vita non siano molte
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/08/09 a 09:57
Alberto, il guaio è che crederanno di poter far sparire le barche vere con lo stesso sistema. Un clic e via. Esseri umani cancellati con un clic. Quando si dice banalizzare la morte
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/08/09 a 10:01
Ai tempi della guerra fredda, i profughi venivano accolti per evidenti motivi. Oggi non si fa nessuna distinzione tra profughi e 'clandestini' normali. La 'percezione' della sicurezza e l'intolleranza lo impongono. Figurarsi se un artista si cimenta a raffigurare romanticamente un episodio come quello ultimo.
luigi
Scritto da: gobettiano | 22/08/09 a 12:51
Grazie e scusa, non lo avevo letto.
Beh quà a Ginevra siamo tutti col fiato sospeso fino al 1 settembre, data del rilascio degli ostaggi svizzeri ... Vedremo se la "déculottée" sarà servita a qualcosa !!
Salutations
Scritto da: Loredana | 22/08/09 a 14:08
Luigi, ai tempi della guerra fredda non esistevano i problemi d'immigrazione. Quei poveracci arrivavano con il contagocce e si poteva anche alloggiarli in un albergo a 5 stelle. E' la quantità che guasta tutto
Buona domenica, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/08/09 a 07:52