SONO INVITATO per una settimana da Donatilla. Non volevo andare, ma Dédé ha detto che bisogna essere diplomatici e mantenere buone relazioni con tutti i membri della famiglia. Cosi`, quando Donatilla mi ha chiamato sul portable per avere la conferma, ho detto: “Va bene, pero` dovrai assaggiare per prima tutto quello che mangio.” Lei si e` messa a ridere. “Hai paura che ti avveleni?” “Si`.”
CON DONATILLA e` stato un colpo di fulmine al contrario. Quando l`ho conosciuta, molti anni fa a Bujumbura, le sue prime parole sono state: ”Non mi piacciono I tuoi jeans.” In effetti portavo un paio di jeans non molto puliti. “E a me non piace la tua faccia”, ho replicato. Infatti nella nostra famiglia Donatilla e` un`eccezione. Non si puo` dire che sia brutta. Anzi, sarebbe una bellezza se gli anni, gli eccessi alimentari e la birra non avessero impresso il loro marchio impietoso. Ha un paio di splendidi occhi, secondi soltanto a quelli di Dédé che sono straordinari. Ma invece di essere slanciata come le sue sorelle, e` piuttosto tarchiata. E il suo naso, invece di essere diritto come quello di noi Tutsi, e` leggermente camuso, cosa che in famiglia suscita una quantita` di maligni pettegolezzi riguardo a una possible scappata di Marguerite con un Hutu. Un`eventualita` secondo me impossibile, visto che a Marguerite gli Hutu danno l`orticaria. Che la poveretta sia stata violentata? Ma vista la taglia della vittima, ci sarebbe voluto un esercito di Hutu. Per un motive o per l`altro, quel naso e` li` e fa a pugni con tutti gli altri nasi.
DONATILLA HA UN SOLO DIO: il denaro. E` la donna piu` venale che abbia conosciuto e anche in questo differisce dalla famiglia, che manifesta un aristocratico disprezzo per I soldi. Cosi` ha rubato a sua sorella Dative un facoltoso svizzero che lavorava a Kigali (la sua specialita` e` rubare gli uomini delle altre, ha fatto lo stesso rubando l`ambasciatore dello Zaire, un Kasai, a sua sorella Daphrose che per il dolore e` impazzita finendo in manicomio). Poi si e` procurata un passaporto zairois che grazie anche alla sua faccia non troppo tutsi le ha permesso di vivere per anni a Kigali con lo svizzero durante la dittatura hutu, lasciando a Bujumbura le 2 figlie che aveva fatto non si sa bene con chi.
POTEVA SEMBRARE una velata forma di prostituzione, ma Donatilla e` troppo furba per cadere in questo stereotipo. Cosi` ha subito avuto cura di mettere le cose in chiaro, dicendo: “Non ti amo.” “Ma io ti amo”, piagnucolava il povero Lucien, chiamiamolo come il Cocu Magnifique di Feydeau. “Non mi ami nemmeno un po`?” “No.” “E allora perche` stai con me?” “Per i soldi.” In effetti raccontava a tutti che stave con lui soltanto per I soldi e si sacrificava per la famiglia, cosi` bisognava pure compatirla. Ogni tanto litigava e lasciava Kigali per tornare a Bujumbura dove faceva il giro delle boites de nuit rimorchiando la feccia, dandole appuntamento a casa mia (li trovavo in attesa sulla veranda)e facendosi tutti, nessuno escluso. Poi faceva la pace con Lucien e tornava a Kigali. Quello che faceva durante la separazione non contava. Era la donna piu` fedele del mondo.
QUANDO MI SONO MESSO con la sua sorella maggiore, ha fatto l’impossibile per sabotare la relazione. Mi dava appuntamento al Méridien e mi pagava pure da bere per poter descrivere sua sorella come un mostro, versando autentiche lacrime. Quando gli Hutu hanno tolto di mezzo la sorella in questione e ho sposato Dédé, l`ha bombardata di telefonate minacciandola, ricattandola e supplicandola perche` mi lasciasse, dicendole che l`avrei rovinata e che sua madre piangeva. Per fortuna Dédé aveva I nervi saldi. Al suo posto, un`altra sarebbe impazzita.
CON UN ATAVICO SESTO SENSO, ha capito che certi uomini hanno bisogno di una dominatrice. Autoritaria per natura, ha imposto per 20 anni a Lucien un gioco sado-maso giungendo perfino a lasciarlo e a chiedere il divorzio.Sapeva che era il modo migliore per tenerlo legato a se`. Cosi` lui l`ha supplicate di risposarlo e lei ha accettato ma a una condizione: che vivessero separati. Nella sua casa di Losanna, riceveva il suo amante (un altro masochista svizzero) e glielo sbandierava sotto il naso. Una delle sue 2 figlie fa la vita dei punk a Ginevra dopo avere sfornato un paio di figli che le autorita` svizzere le hanno tolto affidandoli alla nonna (poveretti, dalla padella nella brace). L`altra ha fatto un buon matrimonio con un direttore di banca svizzero che ogni tanto pianta per venire a Nizza e rimorchiare la feccia delle boites de nuit come faceva sua madre a Bujumbura.
QUANDO IL POVERO LUCIEN e` morto per una frattura cervicale provocata dal peso delle corna, Donatilla ha ingaggiato una battaglia legale con la famiglia del defunto e l`ha vinta, ritrovandosi in possesso di una cospicua eredita` e una lauta pensione. Si e` comprata 2 case a Nizza e per un periodo ha anche abitato in una di queste per potermi perseguitare con comodo. Poi si e` comprata 3 case a Kigali, dove gestisce con indubbie qualita` manageriali un`azienda di taxi e vari commerci. E` anche chef du quartier e fa funzionare il quartiere come un orologio svizzero. Mi hanno detto che ha smesso di bere, ma non ci credo.
QUESTA E` LA DONNA nel cui antro dovro` passare una settimana. Donatilla gli uomini li vuole ricchi e stupidi, in modo da poterli manipolare a piacere. Siccome sono intelligente e povero (almeno secondo il suo standard), non mi puo` soffrire. E` pericolosa come un cobra, spero soltanto di sfuggire al suo morso fatale
Dragor
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Sorrido, perché hai descritto per filo e per segno mia cognata: l'unica differenza è che mia cognata non è Tutsi. Mi ha morso come un cobra, ma è morta avvelenata lei... :-)
Bonne Journée, Dragor l'Africain.
Scritto da: Pim | 09/10/09 a 11:19
Sì, secondo me hai ragione: Donatilla non fa parte della famiglia, è sicuramente un incrocio con chissà cosa. Se almeno la metà delle cose che hai raccontato su di lei sono vere, c’è da avere paura… Hai portato il siero antivipera? Nel caso ti mordesse…
Scritto da: Alberto | 09/10/09 a 11:33
Caro Dragor,
Sono senza parole, anch'io ho una cognata che valuta le persone solo in base al denaro, e non aggiungo altro sennò divento cattiva e non mi va...
Scritto da: Amanda | 09/10/09 a 12:06
M'est sympathique cette Donatilla (j'adore les prénoms rwandais !). C'est l'amour vache. Je suppose que tu as ta part de responsabilité. On ne peut pas traiter une rwandaise de belle vache et épouser sa soeur !
Alex
Scritto da: Alex | 09/10/09 a 12:37
Ciao,Dragor!
Che dire ?
Io non sarei affatto tranquilla di finire nel suo "antro".
Proprio per niente.
E' decisamente necessario?
A me sembra anche una rompiscatole oltretutto. Con il passare degli anni e i normali cambiamenti,tuttavia non credo che i suoi giochetti possano ancora funzionare...
Semmai attento, davvero ,ai cibi!
Io farei dieta o andrei a mangiare qualcosa fuori di straforo.
Fammi e facci sapere come andrà a finire.
Un abbraccione.
A presto.
Marianna
PS.
Però queste donne africane!!!
Scritto da: marianna | 09/10/09 a 13:50
Moi aussi j'ai une belle soeur pour qui l'argent compte plus que tout mais la votre bat tout me monde, une sacrée " bonne femme " si je puis m'exprimer ainsi, bon courage Dragor et tachez de ne pas vous faire mordre.
Amitiés, Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 09/10/09 a 16:30
Non è che tutte le cognate sono cattive per definizione?
Tesea (cognata di cognata un po' paranoica)
Scritto da: Tesea | 09/10/09 a 18:02
Pim, vorrei presentarti mia cognata. Se potessi fare lo stesso... :-)
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Alberto, siamo tutti d`accordo per dire che e` atipica. Non soltanto quello che ho detto e` tutto vero, ma ci sono varie cose che non ho detto. Se sapessi...
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Amanda, cosi` le cognate venali sono una specie diffusa anche a nord dell`equatore. Buono a sapersi. Mal comune... :-)
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Alex, je suis responsable mais pas coupable. T`aurais fait quoi a ma place? :-)
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Marianna, se non sei tranquilla tu, figurati io... E` per stasera. Domani, veleno permettendo, scrivero` com`e` andata.
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Eliane, il parait que cette espèce de belles-soeurs soit assez repandue. Ca soulage de savoir que je ne suis pas seul. Merci de la solidarite, a bientot
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Tesea, se ho capito bene, tua cognata ti cosidera a torto cattiva. Be`, ognuno e` il cognato di qualcun altro...
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Grazie per la visita e i commenti, buon sabato. Restate in linea, domani scrivero` com`e` andata. A presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/10/09 a 08:41
Vedo con piacere (visto che ho già commentato il tuo post successivo) che la cara cognatina (si fa per dire) non ti ha ancora avvelenato.
Prima di cantar vittoria, però, controlla che una serpe come lei non abbia letto qualche libro di storia scoprendo la trovata di re Mitridate. E poi si sa, i serpenti sono immuni al proprio veleno...
Un abbraccio di resistenza alla cognata, Dragor!
HP
Scritto da: homing pigeon | 11/10/09 a 03:12
Caro HP, la visita e` in corso e sono ancora vivo (ma a che prezzo). Se resisto fino a lundi`, scrivero` com`e` andata
Un abbraccio e grazie della solidarieta`.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/10/09 a 08:36
Assassinare il marito con frattura cervicale determinata dal peso delle corna è roba di levatura mondiale. Dai, la cognatina merita qualche ulteriore notizia da far leggere.
luigi
Scritto da: gobettiano | 11/10/09 a 09:47
Caro Luigi, sto gia` scrivendo il post. Lo pubblico domani. Resta in linea.
Un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/10/09 a 11:12