Si valutano in più di 140 milioni le donne vittime di violenze di ogni tipo. Matrimoni forzati anche con bambine, mutilazioni genitali, stupri. E’ un passaggio della nota diffusa dal presidente Napolitano in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Sì, ma chi fa tutto questo? E per quale motivo? Il presidente ha dimenticato d’indicare il principale responsabile. Denunciare la violenza sulle donne senza nominare l’islam è come denunciare la violenza sugli ebrei senza nominare Hitler. E Napolitano non è l’unico a soffrire di amnesia. Nella giornata contro la violenza sulle donne, quando ci si sarebbe potuti aspettare una massiccia denuncia dell’islam, nessuno ha osato nominarlo. Date un’ occhiata ai giornali, l’islam non esiste. Eppure ce l’abbiamo sotto il naso, non riguarda più paesi lontani come una volta, a parte il fatto che nel villaggio globale una lapidazione agli antipodi è come se avvenisse in casa nostra.
Certo, esiste una violenza sulle donne di matrice non islamica. Miete migliaia di vittime in tutto il mondo, ma rientra nella criminalità comune e viene trattata come tale. Gli aguzzini sono machos che non hanno risolto i loro conflitti sessuali e non sanno frenare i loro impulsi aggressivi. Mentre l’islam è la violenza organizzata, sacralizzata, istituzionale. Il Corano dice che le donne vanno velate e picchiate, la Sunna che vanno violentate, frustate e lapidate, la Sharia che in alternativa si possono impiccare. A che cosa serve denunciare la violenza sulle donne se poi si lasciano circolare questi testi e si permette a un miliardo e mezzo di persone di metterli in pratica?
Ma scusate, vi sembra normale che delle donne circolino fra voi coperte come lebbrose perché i loro padroni ossessionati dal timore della corna non vogliono che nessun altro le guardi? Delle donne costrette a proclamare con veli parziali o totali “io sono diversa”, “io rifiuto la vostra cultura”, “io non voglio integrarmi nella vostra società”, “io sono un essere inferiore”, “io sono un oggetto in potere del mio padrone che può anche ammazzarmi a sassate” e tutte le infamie con le quali l’islam marchia la femmina della specie umana? Vi sembra normale che nella Turchia che vorrebbe entrare nella CEE sussiegosi patriarchi proclamino davanti alle telecamere che “la figlia che si dà il rossetto dev’essere uccisa o spinta al suicidio perché ha disonorato la famiglia"? Vi sembra normale che a 2 passi dalla vostra casa delle ragazze vengano lapidate, bruciate con olio bollente o accoltellate perché hanno una relazione con un ragazzo del posto? Queste atrocità sono commesse in nome dell’islam e l’islam va denunciato come la loro matrice. Ma come sempre, quando sono commessi in nome della religione, i crimini godono di una franchigia speciale. Se non siete troppo impressionabile, date un’occhiata qui per avere un’idea di come l’islam tratta le donne.
Dragor
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Caro Dragor,
la cosa inquietante è che la Sinistra mondiale (non solo italiana) è complice di questa tragedia. A quanto pare (da noi, ad esempio) c'è la Santanché e qualche leghista a contrastare le barbarie da te elencate in questo post, ricevendo però l’accusa di propaganda politica. Sarà vero (ogni politico cerca d’accattivarsi parte dell’elettorato), tuttavia la cosa scandalosa, a mio modo di vedere, è che le donne di Sinistra (ossia le ex femministe) tacendo su questa realtà, con l’alibi dell’integrazione (talvolta dimostrandosi addirittura a favore dell’Islam indossando il velo), si rendono complici di queste barbarie per lo stesso scopo politico della Santanché, ma con la differenza (non da poco) di volersi accaparrare i voti dei musulmani. Senza rendersi conto che quando i seguaci di Allah entreranno nei nostri parlamenti in modo consistente le tratteranno come schiave, pur essendo state loro favoreggiatrici politiche.
La Storia ci insegna che ogni civiltà arrivata all’apice decade. Evidentemente è arrivata la nostra ora, e forse, tutto sommato, noi europei ce lo meritiamo.
Insisti, non mollare!
Buona giornata
Scritto da: Antonio Cracas | 26/11/09 a 10:16
Mais quelle horreur, quel désastre,et certains ont la cruauté de filmer le massacre de cette pauvre femme, comment ne pas pleurer devant ce spectable infame. C'est vrai la violence faite aux femmes est en effet pour une grande part l'oeuvre des islamistes et par l'interprétation du coran qui en est faite. Hier en effet il n'a pas été question de cela dans les medias, nous n'avons pas entendu les politiques aborder le sujet, évidemment des élections approchent, il ne faut pas fâcher, tout le monde manque de courage, c'est tellement décevant....en attendant des femmes se font mutilées et massacrées.et comme le dit Antonio " insisti non mollare ", pour cela je vous fais confiance. Amitiés..Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 26/11/09 a 16:29
correction " mutiler et massacrer " je suis encore sous le choc de la vidéo, vous avez bien fait de la montrer même si cela est très difficile à regarder. Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 26/11/09 a 16:59
Terribilmente vero ciò che denunci e che, con tutte le nostre forze ,dobbiamo fare anche noi.
Lo dobbiamo a quelle donne e alla civiltà intera, che non è barbarie gratuita.
Ha ragione anche Antonio quando accusa la sinistra italiana, che è stata troppo accondiscendente con questa gente. Mi riferisco agli immigrati islamici, che pretendono di vivere in Occidente con usi e costumi assolutamente a noi estranei. E in nome dei loro "valori" uccidono le loro donne materialmente e moralmente.
Per non dire altro.
Buona serata!
Un abbraccio affettuoso e grato.
Marianna
Scritto da: marianna | 26/11/09 a 19:07
Troppo comodo dire : "Certo, esiste una violenza sulle donne..." Anche nella nostra società la violenza è organizzata, sacralizzata e legale ; anche da noi, le donne vanno violentate, frustate e lapidate. La sola differenza e che noi non abbiamo bisogno di un libro per farlo. Potremmo fare lezione, quando una donna muore di violenza ogni 55 ore in Francia ?
Alex
Scritto da: Alex | 26/11/09 a 22:51
Antonio, da noi le femministe combattono la religione che umilia le donne e nelle loro file militano molte ex musulmane. Le italiane dovrebbero fare altrettanto, ma evidentemente chi è cresciuto nel bigottismo cattolico è più disponibile ad accettare quello musulmano, non solo per una questione di voti ma per un malinteso relativismo culturale. Da noi non esiste un voto "musulmano" che contrasti con il principio di laicità repubblicana.
Certo che non mollo. anzi, persisto. Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/11/09 a 09:14
Eliane, ce laissez faire est le résultat d'un certain relativisme culturel qui confine les droits de l'homme et de la femme dans les frontières du monde occidental. Qui vit en dehors a le droit de faire comme bon lui semble, surtout s’il est couvert par une religion. Ça ne nous regarde pas, on est tous des Pilates.
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Marianna, come giustamente osserva Antonio, la sinistra mira al voto musulmano e per questo è disposta a calpestare i propri principi come fa quando mira al voto cristiano. Non contenta di essersi venduta al papa, adesso si vende agli imam manovrati da Al-Azhar e dai Fratelli Musulmani. Questo succede quando il principio di laicità, base di ogni paese democratico, non è stato interiorizzato
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Alex, in effetti in Francia l'anno scorso sono morte 147 donne vittime di violenze familiari. Ma queste donne sono vittime di 147 crimini. Se identificati, i responsabili sono arrestati e puniti. Mentre le migliaia di donne lapidate, impiccate,spinte al suicidio o semplicemente picchiate e sfregiate nel mondo islamico sono vittime di altrettanti atti di giustizia. Non si arresta e non si punisce nessuno. Al contrario, gli si dice "bravo". La differenza è tutta qui
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: te | 27/11/09 a 09:53