“No taxation without representation”, niente tasse senza rappresentanza. Così si diceva negli Stati Uniti dove, a un certo momento della loro storia, molti Stati hanno concesso il voto agli immigrati, salvo revocarlo quando la loro presenza è diventata superflua perché non c’erano più territori immensi da colonizzare. Ma oggi il dibattito si è riacceso e alcuni Stati, come quello di New York, si apprestano a concederlo di nuovo.
Se risiedi in un paese, lavori e paghi le tasse, hai il diritto di essere rappresentato. E’ semplice giustizia, ma in Italia c’è qualcuno che lo contesta. “A casa gli immigrati” ordina Umberto Bossi, opponendosi alla proposta di legge bipartisan per concedere il voto agli immigrati alle elezioni comunali. Come sarebbe a dire? Li utilizzi quando ti fanno comodo come mano d’opera e li rispedisci a casa quando reclamano i loro diritti? A casa dovrebbe andarci lui, invece di stare in Parlamento.
Come negli altri paesi d’Europa, in Italia si riconosce ai cittadini della CEE il diritto d’iscriversi alle liste elettorali e di votare o farsi eleggere alle elezioni municipali ed europee. Perché non ai cittadini extracomunitari? Pagano le tasse come gli altri, hanno il diritto di votare come gli altri. La Spagna è in trattativa con 15 paesi extracomunitari per accordare il voto agli immigrati, la Finlandia lo ha già accordato da un pezzo e l’Italia non può essere da meno. Se non si vuole riconoscere agli immigrati il diritto di voto, li si dispensi dall’obbligo di pagare le tasse. E' il minimo che si possa fare.
Dragor
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Va bene, facciamo votare gli immigrati. E poi come la mettiamo con i musulmani? Andrà a finire che il burqua ce lo dovremo mettere noi!
Scritto da: Alberto | 19/11/09 a 12:20
Alberto, i programmi elettorali dei musulmani vanno accettati solo se non contrastano con le leggi repubblicane. Da noi c'è una quantità di musulmani al governo e tutti si conformano.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/11/09 a 12:41
"Se risiedi in un Paese, lavori e paghi le tasse, hai il diritto di essere rappresentato": direi che si tratta di un concetto lapalissiano - o almeno dovrebbe esserlo. Non in Italia, a quanto pare. Siamo un Paese in cui il razzismo è ampiamente diffuso, questa la dura realtà: gli immigrati vengono trattati come bestie da soma che non devono godere di alcun diritto.
Sinceramente, a volte mi vergogno di essere italiano...
Bonne soirée.
Pim
Scritto da: Pim | 19/11/09 a 15:08
Dopo lunga asenza ti rtrovo in Europa gabliardo e battagliero. la tua tesi è giusta e ccivile. Lo capirebbe chiunque. Bossi e co. fanno fatica, poverini, bisogna compatirli.
luigi
Scritto da: gobettiano | 19/11/09 a 17:03
'No taxation...': il principio nasce in Inghilterra agli albori del suo parlamentarismo .
Tesea
Scritto da: Tesea | 19/11/09 a 21:47
Pim, di Bossi ce ne sono in ogni paese. Se è per questo, dovremmo vergognarci tutti :-)
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Ciao Luigi, ben tornato. Hai ragione, oltre a tutto Bossi è stato vittima di un colpo apoplettico
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Grazie per la precisazione, cara Tesea
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 20/11/09 a 11:16
Carissimo Dragor, è storia vecchia quella degli immigrati per i nostri imprenditori del Nord: ti uso e poi ti getto.
Ovviamente quando non mi servi più.
Anzi, direi,che è la regola.
Quanto al nostro Governo: cosa aspetta a mettersi al passo?
Da una parte ci sarebbero dei diritti riconosciuti, dall'altra maggiori entrate fiscali, che di questi tempi non sarebbero affatto da buttare via.
Ciò che è elementare nella sua logica diviene un qualcosa di "alieno" dalle nostre parti.
Chissà perchè?
Misteri italiani.
Ciao. A presto.
Marianna
Scritto da: marianna | 20/11/09 a 17:45
Caro Dragor, mi fa piacere vedere che non odi più i musulmani. Io a differenza di te non li odio, però li temo. E penso che un partito musulmano oltranzista che prendesse il 10% dei voti potrebbe fare il bello e il cattivo tempo qui in Italia, visto che i due schieramenti sono quasi pari e i musulmani potrebbero essere il famoso “ago della bilancia”, come lo sono adesso i democristiani.
E per accaparrarsi i loro voti sarebbero capaci di fare qualunque cosa. Compreso togliere il crocefisso dalle scuole. Ma non credo che una volta ottenuto questo obbiettivo i musulmani si fermerebbero…
Scritto da: Alberto | 20/11/09 a 18:14
Caro Alberto, evidentemente non riesco a spiegarmi. Io non ho mai detto che odio i musulmani. Ho detto che odio l'islam, che non è la stessa cosa. La mia avversione per l'islam fa parte della mia avversione per le religioni in generale, per le superstizioni, per l'astrologia ecc. Che cosa c'entra la gente? Puoi detestare il nazismo senza detestare i tedeschi, il comunismo senza detestare i russi, il fascismo senza detestare gli italiani e cosi' via. Avversare un'ideologia non significa detestare un popolo. Anzi, a volte significa amarlo al punto di volerlo liberare dall'ideologia in questione. I musulmani, tornando a loro, sono le prime vittime dell'islam.
Ciao, buon sabato
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/09 a 09:15
Cara Marianna, per mettersi al passo il governo aspetta che a Bossi venga un altro colpo apoplettico che lo mandi definitivamente a casa
Buon sabato, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/09 a 09:20
Va bene, ho capito, tu odi l’islam ma non i musulmani. Ma a parte questo, lo capisci che i musulmani – in quanto PORTATORI DI ISLAM - con il loro voto potrebbero cambiare la democrazia in Italia, e non solo in Italia?
Scritto da: Alberto | 21/11/09 a 09:25
Alberto, non credo che i musulmani potrebbero cambiare la democrazia in Italia. Si tratta soltanto di fissare le leggi repubblicane e farle rispettare a tutti: cristiani, musulmani ecc. Secondo me l'arrivo di un'altra religione aiuterà a relativizzare il cristianesimo e convincerà lo stato dell'importanza di essere equidistante da tutte le religioni. E' quello che è successo da noi, dove ogni tentativo clericale s'infrange contro la costituzione.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/09 a 10:07
Carissimo Dragor, tu avrai anche vissuto in Italia ma non hai capito molto come funzionano le cose qui da noi. L’Italia sembra una democrazia, sembra un paese civile, invece è un paese del terzo mondo, governato da mafie di altissimo livello che a volte sono in lotta ma spesso sono coalizzate fra loro. Mi riferisco ai partiti politici, alla confindustria, alle banche, al vaticano. Senza dimenticare la massoneria, i servizi segreti (hai letto gli ultimi sviluppi del caso Marrazzo?) e la mafia vera e propria.
Tu parli di far rispettare le leggi, ma non lo sai che in Italia le leggi sono solo per i fessi? Chi ha il potere fa quello che vuole! Se i musulmani riuscissero ad avere il 10% dei voti (e basterebbero 3 milioni di voti, poiché molti italiani non vanno a votare) potrebbero fare quello che vogliono. L’Italia è sempre stata governata dai partitini: prima c’erano i repubblicani, i socialdemocratici e i liberali. Adesso c’è la Lega l’Udc e Di Pietro. Ma sono sempre i partitini a comandare!
Hanno provato diverse volte a fare una nuova legge elettorale per eliminarli, ma non ci sono mai riusciti. Chissà perché…?
Scritto da: Alberto | 21/11/09 a 13:42
Caro Alberto, non è soltanto questione di elezioni. Da noi molti musulmani hanno da generazioni la cittadinanza francese e votano come tutti. Anche se dovessero aggregarsi intorno a un partito islamico come sta accadendo in Spagna, ogni loro rivendicazione in contrasto con la legalità repubblicana sarebbe rifiutata. So bene che in tutta Europa è in atto un'enorme pressione islamica per rosicchiare sempre nuovi spazi, ma a questa pressione si deve rispondere con la fermezza delle leggi e dei nostri valori costituzionali.
In ogni caso nelle nostre banlieues sta crescendo l'integralismo islamico e non si contano più i veli e i perfino le burqa, benché siano estranee alla cultura magrebina.Ogni tanto scoppiano intifade peggio che in Palestina. Qui le elezioni non c'entrano, qui è questione di islam. Ecco perché questa ideologia che si oppone all'integrazione va combattuta come la peste.
Per l'Italia, forse hai ragione tu. Se la Democrazia Musulmana diventasse invadente come la Democrazia Cristiana, sarebbero dolori. Il fatto è che da voi i valori repubblicani non sono tutelati come da noi.
Buona domenica, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/11/09 a 09:43
Ciao Dragor,
sono d'accordissimo sul fatto che quando si pagano le tasse in un paese, si debba avere il diritto di voto, almeno alle amministrative.
Sono residente in Francia da quattro anni, in particolare ad Antibes da due, ma non mi e' arrivata nessuna convocazione per votare alle scorse comunali, mi sa che al comune si sono scordati di aggiornare le liste elettorali. Che rabbia! Spero di riuscire a votare alle prossime, anche se dubito che il mio voto cambiera' qualcosa: l'UMP prende delle percentuali "bulgare", da queste parti.
E nel frattempo la taxe d'habitation e' aumentata del 25% dall'anno scorso. E meno male che sono i socialisti quelli che aumentano le tasse..
Ciao, buona giornata!
Scritto da: susanna | 23/11/09 a 11:48
Susanna, a chi lo dici, è aumentata anche la mia.
Per essere iscritta sulle liste elettorali, prova a non pagare la taxe d'habitation. Vedrai che ti mettono subito :-)
Un caro saluto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/11/09 a 08:33