Allegri, la sinistra italiana non sostiene soltanto l’islam con il suo corollario di dittature fasciste, discriminazioni sessuali, pregiudizi razziali e crudeltà fisiche. Sostiene anche il bigottismo cattolico con un fervore da mistico spagnolo del XVI secolo. Chi avrebbe mai creduto che Juan de la Cruz fosse comunista? La sentenza del tribunale di Strasburgo è chiara: negli edifici pubblici i simboli religiosi non ci devono stare. Più chiara di così si muore, la capirebbero anche gli idioti. E’ scontato che i cattolici non la capiscano, non per niente si stanno arrampicando sui i vetri per aggirarla. Non c’è da stupirsi, l‘arrampicata sui vetri è la loro specialità, ormai hanno le dita come ventose. Ma la sinistra dovrebbe farla propria, perché è una sentenza che si oppone all’esposizione negli edifici pubblici dei simboli di quel veleno mentale che i sinistri veri, quelli di una volta, definivano l’oppio dei popoli. Invece non soltanto non l’accetta, ma fa concorrenza ai baciapile per aggirarla. Sentite un po’ il disegno di legge che hanno progettato contro la sentenza del tribunale di Strasburgo:
Art.1
1. In considerazione del valore della cultura religiosa, del patrimonio storico del popolo italiano e del contributo dato ai valori del costituzionalismo, come segno del valore e del limite delle costituzioni delle democrazie occidentali, in ogni aula scolastica, con decisione del dirigente scolastico, è affisso un crocifisso.
2. Se l’affissione del crocifisso è contestata per motivi religiosi o di coscienza dal soggetto che ha diritto all’istruzione, ovvero dai suoi genitori, il dirigente scolastico, sulla base del princìpio di autonomia scolastica, nel rispetto dei princìpi di tutela della privacy e di non discriminazione nonché tenendo conto delle caratteristiche della comunità scolastica, cerca un accordo in tempi brevi, anche attraverso l’esposizione di ulteriori simboli religiosi.
3. Qualora non venga raggiunto alcun accordo ai sensi del comma 2, nel rispetto dei princìpi di cui al medesimo comma 2, il dirigente scolastico adotta, previo parere del consiglio di circolo o di istituto, una soluzione che operi un giusto contemperamento delle convinzioni religiose e di coscienza di tutti gli alunni della classe coinvolti e che realizzi il più ampio consenso possibile.
Avete capito? In poche parole, non soltanto il crocifisso non va tolto negli edifici pubblici, ma vanno esposti anche i simboli delle altre religioni. A lasciar fare questi buffoni, ecco a che cosa assomiglierebbero le pareti delle aule scolastiche:
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Cari bigotti, volete mettervi in testa che negli edifici pubblici non deve stare NESSUN simbolo religioso? La neutralità della Repubblica è l’unica garanzia per la libertà religiosa di tutti. Se fate passare il principio che esiste una religione della maggioranza da imporre per legge, un giorno potrebbero essere i seguaci di altre ideologie a vietarvi quello in cui credete. La LAICITA’, ovvero la neutralità della Repubblica nei confronti di ogni culto, è l’unica garanzia per la LIBERTA' . Per essere libera, la gente deve adorarsi i suoi idoli a casa, nelle chiese, nelle moschee, nelle sinagoghe o negli altri luoghi adibiti al culto. Non a scuola. Non in tribunale. Non all’ospedale. Gli edifici pubblici non sono terra di conquista. La Repubblica deve respingere gli invasori.
Dragor
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