E con i vostri soldi. Proprio così, pagate delle persone che rovinano i vostri figli. Queste persone “insegnano” nella scuola pubblica, ma non sono scelte dallo Stato. Nossignore, sono scelte dai caporioni di quella stessa setta della quale diffondono la bieca propaganda, ma sono accettate dallo Stato e pagate con i vostri soldi. Anche se, com’è auspicabile, non condividete le idee della setta. E tutto questo non avviene nell’Afghanistan o nello Yemen ma nella civilissima Italia. Il paese che, con il Rinascimento, ha insegnato alla gente a usare il cervello e non farsi spaventare dalle superstizioni.
Il tizio che dà i vostri soldi ai corruttori di giovani si chiama Giulio Tremonti. Notatevi questo nome, forse un giorno potrete costituirvi parte civile al suo processo per fargli sputare tutto quello che vi ha rubato per rovinarvi i figli. E dà i vostri soldi agli insegnanti della setta mentre affama gli altri, quelli che insegnano le materie utili. I corruttori di giovani incasseranno circa 220 euro di più al mese senza contare gli arretrati, e non per fare qualcosa di utile, ma per rovinare gli alunni. Se avete qualche dubbio, guardate che cos’ha combinato la setta quando aveva il potere. In qualunque altro posto sarebbe stata cacciata a furor di popolo, in Italia la si paga per catechizzare i marmocchi. Con i vostri soldi. E si affamano gli altri insegnanti, quelli che fanno un lavoro socialmente utile. Perché, mentre si pompano soldi nelle tasche dei parassiti, si taglia su tutto il resto. Al posto degli insegnanti veri, proclamerei subito lo sciopero generale. Al posto degli studenti rifiuterei l’ora di religione e al posto dei genitori denuncerei Tremonti.
GLi insegnanti di religione sono pagati per rovinare i giovani. Qualcuno uscirà dalla scuola con complessi sessuali e sensi di colpa, qualcuno metterà il cervello in soffitta e crederà senza ragionare, qualcuno diventerà violento, qualcuno diventerà stupido e si metterà a scrivere come Vittorio Messori. Tutti perderanno tempo prezioso che potrebbe essere dedicato allo studio. E voi perderete soldi che potrebbero essere usati per qualcosa di utile
Dragor
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Non vedo dove sta' il problema. Una persona che lavora, ha diritto di essere pagata; non importa se insegna italiano o religione.
In ogni caso, se proprio ti da fastidio che insegnino religione a scuola, basta scegliere di non farla all'atto dell'iscrizione.
inutili polemiche, IMHO
Scritto da: Andrea | 17/01/10 a 16:22
Dragor, da insegnante e da cittadino dico, anzi grido: è uno schifo!!!!
Il governo Berlusconi comincia a pagare le sue cambiali alla chiesa.
Buona serata e a presto
Fino
Scritto da: Fino | 17/01/10 a 17:08
Andrea, il problema sta semplicemente nel fatto che sono pagati per rovinare i giovani. E' profondamente immorale anche se l'apprendimento è facoltativo, perché c'è sempre qualcuno che si lascia irretire. E sono pagati con i soldi di tutti, anche con i tuoi. Anche questo è immorale. Ma non vengono scelti da chi li paga e anche questo è immorale. E introducono un culto in una scuola laica. Anche questo è immorale. Non ti basta?
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Fino, gridare non serve a niente. Qui ci vuole uno sciopero generale. Incrociate le braccia finché la religione sarà espulsa dalla scuola pubblica
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buoina giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 17/01/10 a 17:58
Premetto che alle Medie dei miei figli negli anni '70, firmai, unico in quella scuola, per esonerarli dall'ora di religione (e dovevano starsene nei corridoi..)
Però non piace, ne il tono, ne gli argomenti usati come clave!
I famosi opposti estremismi per questo, come per altre cose,non servono a nulla.
Siamo ai soliti discorsi, rispetto, responsabilità... Quasi mi sono stufato di citarli.
L'Italia è un paese Cattolico Romano e nel bene e nel male lo vive e ne porta anche le conseguenze, quindi deve, dovrà, se vorrà, maturare.
Roghi, crociate, scioperi generali, sono solo scemenze.
Preti e mangiapreti dell'800 in chiave 2010 mi fanno solo incavolare.
I genitori devono, possono educare e scegliere come vogliono. Ho amici figli di mangiapreti, scuola pubblica laica del passato, divenuti ferventi baciapile e viceversa, tanti Angeli, MarieAssunte e Franceschi diventati "Comunisti di quel-vero Comunismo" che mai si è visto se non nelle comuni Israeliane(poche poi).
Poi l'arringa verso Tremonti è molto nel solito, suo antiBerl. e mi pare strumentale.
Se le pungesse vaghezza si legga da Demata Minimamoralia i miei commenti sulla Banca Romana e Craxi..da PIM su Minzolini,da Montanari sul baciapile Scalfaro, Fino anche ed altri.
La cosidettà imparzialità ed un pò di obbiettività.
forse non guasterebbe.
Pier
Scritto da: Pier | 17/01/10 a 19:56
Ma Pier, io non sono imparziale. Sto dalla parte di quella che mi sembra la ragione e mi batto contro quello che mi sembra un sopruso. Gli estremi ci sono tutti. L'Italia non è un paese cattolico romano, è un paese laico nel quale un'ideologia religiosa di parte viene introdotta proditoriamente nella scuola pubblica. Non m'importa niente di Berlusconi, l'arringa contro Tremonti è contro un tizio che usa i soldi di tutti per finanziare la propaganda di una setta e nello stesso tempo taglia quello che puo' servire alla cultura. Nel 2010 se toglie i mangiapreti rimangono solo i preti. E' questo che vuole? L'arroganza delle sette va contrastata con lo stesso vigore. Non faccia come Pilato, i preti non chiedono di meglio.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 17/01/10 a 20:40
Non è che li sopravvaluti?
Tesea
Scritto da: Tesea | 17/01/10 a 21:38
Tesea, si sopravalutano da soli aumentandosi lo stipendio
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 17/01/10 a 21:58
No il mio rispetto va ai credenti non alle gerarchie.
E' errato giudicare il rogo di Giordano Bruno come un delitto di oggi.Mesi fa non ricordo dove scrissi che la repressione crudele dello Stato Pontificio a Perugia ordinata da un Papa che vogliono fare Santo, due anni prima dell'unità d'Italia,fu ed è non un errore, come dicono ma un grande orrore !!!!!!!!
Dopo di allora siamo riusciti a metterli al di là del Tevere e forse gli abbiamo fatto anche un piacere, ma dobbiamo convincere i concittadini Italiani, occorre tempo!
Tremonti però non è un "tizio" ma un Ministro di un Governo votato ed eletto ed anche se io sono laico, credo sia corretto che i cittadini possano allevare i figli come meglio credono e non lo considero un supruso. Fra i preti come per gli uomini in genere ci sono tutti i livelli di intelligenza e non.
Non sono e non faccio come Pilato, ma non serve ululare alla luna.
Ok siamo in tempi di gloabalizzazione, ma mi pare che lei abbia scritto di essere cittadino francese, residente in Costa Azzurra, quindi visto che già fatichiamo noi cittadini Italiani ad intenderci, ci lasci almeno il tormento di dibattere questi argomenti fra di noi!
Voli più alto nel cielo stellato di Giovanna d'Arco! a proposito di roghi!
Pier
Scritto da: Pier | 18/01/10 a 01:00
Dragor, sono decenni che in Italia si pagano insegnanti d'italiano, di matematica, ecc., che insegnano ed incentivano le teorie marxiste: a me questo fa ancora più schifo!!!
L'insegnamento della religione, per lo meno, è facoltativo.
Ciao
Scritto da: Antonio Cracas | 18/01/10 a 07:08
P.S.
così su La Stampa si pubblicano prevalentemente in HP post antiberlusconiani e di sinistra. Finiamola di fare del vittimismo gratuito, tanto ci credono sempre e solo i soliti.
A riciao
Scritto da: Antonio Cracas | 18/01/10 a 07:12
Bravo Antonio. Touché! :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/01/10 a 08:56
Pier, i credenti li rispetto anch'io. Sono loro che non rispettano gli altri e sconfinano in continuazione.Il rogo di Giordano Bruno, la repressione di Perugia ecc. io li giudico con il metro di oggi, perché il cristianesimo è lo stesso di allora. E quando avevano il potere, che cos'hanno fatto? Ecco perché non bisogna lasciargliene nemmeno un po'. In fin dei conti facciamo lo stesso con i fascisti e i nazisti, che poure si sono macchiati di colpe meno gravi.
Facciamo tutti parte della CEE, quindi siamo interdipendenti. Il nostro paese è l'Europa, non l'Italia o la Francia. Quello che succede in Italia ci riguarda e come. Non crediate di farla franca :-))
Buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/01/10 a 09:05
Di nuovo qui sopra fra i "totalitarismi" si parla di "fascisti e nazisti" ma pur avendo scritto che considera tale anche il "comunismo" ed i suoi orrori, dimentica di citarlo (errori del passato?)
Pier
Scritto da: Pier | 18/01/10 a 12:57
No, Pier, l'ho tralasciato perché gode di libera circolazione. Per metterlo al bando bisogna provarlo
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/01/10 a 14:22
Purchè ognuno sia libero di far frequentare lo meno l'ora di religione ai figli, mi va bene. E' anacronistico e pazesco che siano i vescovia designare chi debba insegnare religione in una scuola pubblica. Ed anche licenziarli. Il tutto a psese dei contribuenti.
Scritto da: gobettiano | 18/01/10 a 18:54
No caro Dragor anche la Chiesa gode di libera circolazione e viene attaccata, idem l'Islam, idem gli USA con Haiti ecc.
"Per metterlo al bando bisogna provarlo.." Sveglia! Dragor giù dalle nuvole, spero non sia malafede !
E' stato provato sulla pelle di un miliardo circa di persone, oppure è anche lei di quelli che vivono tuttora su Falci e Martelli di vario tipo, i Rizzo, Mussi, Donadi, Bertinotti( in loden) Occhetto, magari Fo, Rame, Asor Rosa ecc.
Pier
Scritto da: Pier | 18/01/10 a 21:01
Si' Pier, è stato provato in vari paesi ma non in Italia, dov'è sempre stato all'opposizione o al massimo ha governato in coalizione. Se gli italiani avessero provato il comunismo puro e duro come a Cuba o nell'URSS, lo metterebbero al bando come il fascismo.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/01/10 a 22:02
Ma intanto cominci a metterlo al bando lei visto che gli ex PCI hanno già cambiato nome molte volte alla loro ditta, nel tentativo di far dimenticare le origini
Oppure teme più le invettive dei nipotini rossi rispetto a quelle delle tonache nere ?
Pier
Scritto da: Pier | 19/01/10 a 01:25
Luigi, nella scuola pubblica non puo' esserci posto per la religione, nemmeno facoltativa. Non è giusto che gli atei o i membri di altre religioni siano costretti a pagarla
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/01/10 a 07:26
“Pagati per rovinare i giovani”: dal titolo del post di oggi credevo tu volessi parlare degli insegnanti incompetenti che qui in Italia abbondano – solo da pochi anni si diventa docenti dopo aver superato una selezione, fino a 10 anni fa bastava una laurea (anche comprata!!) per diventare docenti a tutti gli effetti, vita natural durante.
L'ora di religione adesso è facoltativa, per moltissimi anni è stata obbligatoria. Forse a te sembrerà poco, ma per il nostro paese questo è già un bel passo avanti!!!
Scritto da: Alberto | 19/01/10 a 09:13
L'ora di religione è facoltativa, in tutte le scuole. L'ho frequentata alle medie, non più al liceo perchè non avevo voglia di star lì un'ora in più. Mio fratello la frequenta (è alle scuole medie, e con la stessa insegnante che avevo io). A me ha parlato di tutte le religioni, delle colpe di TUTTE le chiese. Portava in classe e giornali e commentavamo fatti di attualità, alla luce del buon senso, in un clima meraviglioso e rilassato. Ho sempre seguito le sue lezioni con interesse, da non credente.
Nel buon 70% dei casi nelle scuole italiane gli insegnanti di religione non parlano più di religione. E quindi non rovinano nessuno
Scritto da: stelladineve | 21/01/10 a 17:16
Ma il 30 per cento la insegna e rovina. E questo 30 per cento, come il restante 70, è pagato con i soldi di tutti pur essendo scelto dai preti. Ecco perché, facoltativa o meno, la religione deve stare fuori dalla scuola pubblica di uno Stato laico. Ci sono le scuole private apposta.
Ciao Stelladineve, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/01/10 a 18:18
Le informazioni offerte dal sito appaiono un po' troppo ideologicamente schierate e poco approfondite dal punto di vista tecnico, propongo la lettura del seguente articolo che approfondisce in modo competente gli aspetti tecnici della questione.
Avvenire 19/01/2010, Pagina A14
Docenti di religione «Nessun privilegio»
Incampo: si fa solo chiarezza sul calcolo dello scatto biennale Caprara, presidente Anir: distorta la verità per creare polemica
DI E NRICO L ENZI
« M a quale privilegio. Si tratta semplicemente dell’applicazione di una norma contrattuale ». Patrizia Caprara, presidente nazionale dell’Associazione nazionale degli insegnanti di religione, respinge al mittente le accuse di presunti privilegi economici nei confronti dei suoi colleghi rispetto a quelli delle altre materie o di altre precari della scuola. La vicenda scoppia alla fine della scorsa settimana quando il ministero dell’Economia e delle Finanze emana una direttiva (la 166 del 28 dicembre 2009) con quale «fa chiarezza dopo sei anni di attesa – commenta Nicola Incampo, esperto di questioni normative e giuridiche sull’Insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola italiana –, su come provvedere a un corretto calcolo dello scatto biennale previsto per i docenti in caricati annuali ». Una norma contenuta nel contratto nazionale del 2005, «tra l’altro introdotta e sottoscritta da tutte le sigle sindacali» sottolinea il professor Incampo, ma che fino ad oggi era rimasta parzialmente disattesa. In concreto la norma contrattuale fissava per i docenti «incaricati annuali» il conteggio dello scatto biennale, «calcolandolo sul 2,5% dello stipendio iniziale conglobato dell’indennità integrativa speciale, prevista per questa tipologia di docente». Ma dal 2005 fino ad oggi «gli scatti biennali sono stati calcolati dalle Ragionerie provinciali e dalle singole scuole soltanto sullo stipendio iniziale, non considerando l’indennità integrativa».
La direttiva del ministero guidato da Giulio Tremonti ha fatto finalmente chiarezza sulla modalità di calcolo e quindi, con sei anni di ritardo, si è proceduto a sanare una situazione contrattuale inattuata. Una direttiva, aggiu nge ancora Incampo, che «riguarda anche il personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliare) con la medesima qualifica di incaricati annuali». Ma chi sono questi «docenti incaricati annuali»? Nel caso dei docenti di religione, che nel 2004 hanno visto riconoscersi anche l’inserimento in ruolo, sono quegli insegnanti di religione cattolica che, pur avendo tutti i titoli professionali richiesti, non hanno ancora superato il concorso per l’immissione in ruolo. Accanto a loro vi sono anche i docenti di religione con la qualifica di supplente annuale, cioè prof che non hanno ancora completato il percorso di studi per l’acquisizione del titolo professionale e che dunque non possono ancora presentarsi all’eventuale concorso per l’immissione in ruolo. «Quest’ultima fetta di docenti – precisa Nicola Incampo – non sarà interessata dal ricalcolo e dagli eventuali arretrati previsti con l’applicazione della diretti va ministeriale».
Insomma altro che «busta paga più ricca per 26mila docenti di religione» come ha scritto qualche quotidiano o di «scandalo» come hanno dichiarato ieri i Cobas. Secondo i calcoli degli esperti su 22mila docenti di religione presenti nella scuola, 15mila sono passati di ruolo e dunque non saranno coinvolti. Dei restanti 7mila non di ruolo, circa il 50% ha un incarico annuale. Alla fine da 22mila si scende a poco più di 3500 unità, e «il loro numero potrebbe scendere ulteriormente – aggiunge Caprara – perché sono esclusi coloro che hanno già visto riconosciuta la ricostruzione della carriera». E anche sulle cifre degli aumenti, gli esperti dell’Irc, dicono che siamo «intorno ai 20 euro lordi mensili e non ai 220 euro di cui ha parlato qualcuno. Quest’ultima cifra, al massimo, è annuale».
«Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire» commenta con un pizzico di amarezza la presidente nazionale dell’Anir. «Non solo si tratta dell’applicazione di una norma contrattuale disattesa da alcuni anni – aggiunge –, ma riguarderà anche un numero esiguo di docenti di religione e non la globalità». Ma ancora una volta «si rischia di alimentare ingiustamente una polemica creando tensioni tra il personale della scuola, tra i precari e generando nell’opinione pubblica una immagine distorta di ciò che va ricondotto a una semplice applicazione di norme contrattuali. Non è con le polemiche che si difendono gli interessi del personale della scuola. Si possono avere su questo argomento degli insegnanti di religione diverse opinioni – conclude la presidente dell’Anir –, ma non si ricerca la verità distorcendo la realtà per ragioni di polemica».
Scritto da: Massimo | 22/01/10 a 22:07
Massimo, saranno anche solamente 20 euro al mese, ma per rovinare i giovani sono troppi!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 23/01/10 a 07:09