Quale credete che sia il monumento più visitato a Nizza? La Testa al Quadrato, l’unica scultura abitata del mondo? Il MAM, il più grande museo d’arte moderna d’Europa? L'hôtel Négresco con il suo arredamento d’epoca? Nemmeno per sogno. Dopo essersi percorsa in lungo e in largo la Promenade des Anglais, i turisti smaniano per vedere la chiesa Saint-Nicolas fatta costruire nel 1912 dall'imperatrice Maria Feodorovna, la più grande chiesa chiesa russa al di fuori della Russia e l’unica che abbia diritto al titolo di cattedrale.
Dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 l’Unione Sovietica ha trattato le chiese più o meno come spazzatura, soprattutto quelle all’estero. A che cosa servivano quei templi dell’oppio dei popoli, quei simboli di un’aristocrazia decadente? Ma poi i tempi sono cambiati, l’Unione Sovietica si è sfasciata, la cortina di ferro ha fatto la fine del muro di Berlino e nella Russia ormai ridiventata la Santa Madre qualcuno si è ricordato della cattedrale russa di Nizza. “Se andassimo a riprendercela”?
Così un brutto mattino del 2006 lo sbigottito pope nizzardo si è visto arrivare gli ufficiali giudiziari. “Fuori tutti, la chiesa è di proprietà del Cremlino.” “Eh?” “Si, facciamo l’inventario dei mobili e poi mettiamo i sigilli.” Ma il rettore della cattedrale ha sbattuto loro la porta in faccia. Troppo comodo, ignorare la chiesa per 90 anni e poi pretendere di farla da padroni. Così la faccenda è finita in tribunale ed è seguita una battaglia feroce, il gigante russo contro gli espatriati di Nizza. Come dire Davide contro Golia. Nel 1867 lo zar Alessandro II aveva comprato il terreno per far costruire una cappella in memoria di suo figlio, lo tsarevich Nicola, morto a Nizza di meningite all’età di 20 anni. In seguito lo zar Nicola II finanzia la costruzione della cattedrale voluta dall'imperatrice Maria Feodorovna, concedendola in affitto alla città di Nizza per 99 anni. Nel 1923 viene costituita un’associazione culturale per gestire i beni della chiesa russa di Nizza e assicurare il culto ed è questa associazione che è in conflitto con il Cremlino. Il 20 gennaio di quest’anno, dopo 4 anni di battaglia giudiziaria, il tribunale pronuncia il suo verdetto: la chiesa appartiene alla Federazione di Russia, come il terreno e tutte le opere d’arte inventariate.
Ma ci vuole altro per battere i nizzardi. Incassata la sconfitta del primo round, hanno subito trovato l’arma per mettere KO l’avversario al secondo: il prestito russo. A partire dal 1888 numerosi risparmiatori hanno sottoscritto i quattro prestiti successivi decisi dagli zar Alessandro III e Nicola II per sviluppare l’impero, in particolare per la costruzione di ferrovie. Queste operazioni, garantite senza rischio, hanno conosciuto un enorme successo: all’inizio della I guerra mondiale. Un milione e mezzo di risparmiatori francesi ha prestato all’impero russo la favolosa somma di 12 miliardi di franchi-oro. Ma dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, i bolscevichi non hanno più riconosciuto i debiti contratti dall’ancien régime e i titoli sono diventati carta straccia. Qualcuno li ha usati come tappezzeria, qualcuno come sottocoppa, i più arrabbiati come carta igienica. Ma qualcuno li ha conservati e adesso si ritrova in mano l’arma fatale: se i russi s’impadroniscono della cattedrale, noi gliela sequestriamo come creditori insoddisfatti. “Che cos’è questa storia?”, hanno protestato gli avvocati del Cremino.” Quello è un vecchio debito dell’epoca degli zar, noi non c’entriamo niente”. Eh no, cari, c’entrate e come. Quando si reclama un’eredità, bisogna farsi carico anche dei debiti. Troppo comodo reclamare solo i beni. Se la continuità vale per la cattedrale, vale anche per il prestito. Non potete usare degli argomenti per rivendicare i beni e il loro contrario per rifiutare i debiti. Così la faccenda è finita di nuovo in tribunale, ma stavolta vinceremo e la cattedrale russa diventerà nizzarda per sempre.
Dragor
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Non conoscevo le vicende recenti della chiesa di San Nicola - che visitai alcuni anni fa ed è effettivamente molto bella. Spero anch'io resti patrimonio di Nizza e dei nizzardi.
Bonne journée.
Scritto da: Pim | 10/02/10 a 10:19
Cher Dragor je connaissais cette église Russe pour l'avoir visitée car elle se trouve à deux pas de chez mon Oncle mais pas son histoire, j'espère que les niçois auront gain de cause car elle fait sans aucun doute partie du patrimoine de Nice. Bon courage à tous..amitiés..Eliane
Scritto da: Eliane MICHELUZZI | 10/02/10 a 11:28
Povero pope ! rischia di perdere il gruzzoletto degli biglietti d'ingresso e i nizzardi sguainano una pistola ad acqua per aiutarlo !
Ah ! i famosi titoli russi. Ogni famiglia francese ne ha una valigia in soffitta. L'altro giorno, un tizio ne vendeva un pieno camione al mercato degli antiquari.
- cos'è questa roba ?
- i titoli russi mi risponde l'antiquario.
- gli originali ?
- si, quelli sono stati emessi nel 1888, quelli sono stati fabriccati nel 1923, quelli ancora dopo la seconda guerra...
- credo di averne a casa dei nonni, voi li comprereste ?
- certo, mi risponde l'antiquario beffardo : 100 euro per tonellatta !
Alex
Scritto da: Alex | 10/02/10 a 13:39
Molto interessante questa storia, che non conoscevoUno stimolo in più per venire a visitare Nizza.
Anch'io, senz'ombra di dubbio sono del parere che la chiesa di San Nicola resti ai nizzardi.
Ci mancherebbe!
Non ci si può svegliare una mattina e pretendere quello che non ci spetta, perchè non ci appartiene.
A prescindere dalla pezza giustificativa dei debiti.
Un abbraccio affettuoso.
Marianna
Scritto da: marianna | 10/02/10 a 18:24
Caro Pim, se in appello la cattedrale sarà ancora assegnata ai russi, gliela sequestriamo come creditori. E sullo slancio gli sequestriamo anche l'ex sito di Météo France, sul quai Branly a Parigi, che la Russia ha appena comprato per creare "un centro spiriturale ortodosso". Ci devono 12 miliardi di franchi-oro, quei buzzurri
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/02/10 a 07:06
Bien sûr nous aurons gain de cause, Eliane. C'est plutôt amusant de voir la Fédération de Russie prise à son propre piège. Quand on prétend hériter d'un bien au nom d'une prétendue continuité historique,on hérite aussi bien du passif que de l'actif. Si on accepte un héritage on accepte tout, les pages noires comme les pages gloirieuses. La Russie utilise certains arguments juridiques pour ne pas régler une dette historique et des arguments parfaitement inverses pour justifier de ses droits sur la cathédrale Saint-Nicolas. Elle se fout de notre gueule ou quoi? :-)
Bonne journée, amitiés
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/02/10 a 07:19
Alex, la tua ironia è divertente come sempre, pero' ti assicuro che la nostra pistola ad acqua è in realtà un bazooka. Nel 1997 Gorbatchev ha riconosciuto formalmente che i detentori dei titoli russi hanno diritto all'indennizzo, anche se poi la Russia non ha sborsato un centesimo. Ma è anche vero che a quell'epoca non avevano rivendicato nessuna proprietà sul suolo francese. Se cominciano a rivendicare i vecchi crediti, noi gli ricordiamo i vecchi debiti. Si sono dati la zappa sui piedi!
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/02/10 a 07:26
Cara Marianna, la Russia usa degli argomenti giuridici per giustificare i crediti e degli argomenti perfettamente contrari per rifiutare i debiti. Cosi' si è data la zappa sui piedi. Se il tribunale confermerà in appello la sentenza che assegna la chiesa alla Russia, gliela sequestriamo con i titoli russi che non sono mai stati rimborsati (ci ha rimesso anche il mio bisnonno). In un modo o nell'altro, la cattedrale resterà di proprietà dell'associazione di espatriati russi e discendenti che la gestisce da 90 anni. E della città di Nizza.
Un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/02/10 a 09:54
Nizza potrebbe far valere l'usucapione sulla Chiesa, , ma la Russia vantare la prescrizione del debito pecuniario.
Tesea
Scritto da: Tesea | 11/02/10 a 21:44
Peccato che la Francia abbia cancellato il debito russo in cambio di 400 milioni di dollari e sia "esigibile" solo quello dei privati nati prima del 1945. Se il governo francese dovesse restituire tutto quello che ha rubato in questi 2 secoli, ci vorrebbero 100 prestiti russi per risarcire mezza europa.
Scritto da: chris | 11/02/10 a 23:20
Fatemi capire, se vince la Russia che fanno? Smontano la cattedrale pezzo a pezzo e se la ricostruiscono vicino al Cremlino? ih!
Scritto da: beteljeuxe | 12/02/10 a 00:13
Tesea, in fatti ha cercato di far valere l'usucapione ma il tribunale le ha dato torto
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Chris, nel 1992 Gorbatchev ha riconosciuto il principio del diritto all'eindennizzo dei detentori di titoli russi. quandto alla cose rubate dalla Francia, specialmente con Napoleone, sono d'accordo. I derubati devono solo farsi vivi
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Beteljeuxe, non credo che vogliano rimontarsela nella Piazza Rossa, visto che hanno già la cattedrale di San Basilio. Ma priverebbero l'associazione di russi in esilio e dei loro discendenti di una fonte di reddito che serve fra l'altro a finanziare un favoloso coro specializzato nell'esecuzione di antiche musiche ortodosse.
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 12/02/10 a 14:35
Dragor l'accordo tra Francia e Russia è successivo del 1997, i 400 milioni di indennizzo sono stati accettati dalla Francia, prova il titolo non ""esiste piu' alla borsa di parigi, in poche parole, vale solo la carta su cui è scritto e per i collezzionisi.
Scritto da: chris | 12/02/10 a 15:57
!2 miliardi di franchi oro, oltre a rivalutazione ed interessi, altro che cattedrale! I francesi potrebbero sequestrare il Cremlino per intero
Scritto da: gobettiano | 13/02/10 a 15:23
Io abito ad Antibes e la chiesa la conosco bene. Ricca e carica di significati lontani. Grazie, Dragor, per la notizia. Ormai seguirò con attenzione la conclusione.
Ciao, buona serata. L.
Scritto da: laura | 13/02/10 a 16:41