Mia figlia è molto bella. Non lo dico io, che potrei essere accecato dall’orgoglio paterno. Lo dice il codazzo di maschi che si tira dietro dai tempi della scuola materna (adesso va all’università). A quell’epoca facevano telefonare dalla mamma per invitarla alla festa di compleanno, poi hanno cominciato a telefonare da soli. E’ stato allora che ha cominciato a usarmi come filtro: “Digli che non sono disponibile.” Per le amiche c’era sempre, per gli amici mai. All’età in cui di solito le teens vanno in crisi se non hanno una sfilza di dates più lunga del catalogo di Don Giovanni, lei se ne infischiava. Non che i maschi non le piacessero, anzi. A giudicare dai poster affissi nella camera, il suo ideale era Aragorn, quello del “Signore degli Anelli”. Le piace anche divertirsi. Da quando ha compiuto 18 anni e il mio atteggiamento nei confronti della sua vita privata è diventato simile a quello degli economisti liberal del XVIII secolo, laissez faire-laissez passer, la sua idea di divertimento è quella di riunirsi con le sue amiche d’infanzia che ora studiano in tutta Europa, così organizzano rimpatriate a Bruxelles, a Toulouse, ad Aix-en-Provence o a Dublino. Sono così carine, le ho viste crescere e mi considero un po’ il loro papà. Chi lo avrebbe mai detto, mi sembra ieri che andavo a prenderle a scuola e poi compravo loro il pain-chocolat. Adesso stanno diventando medici, giornaliste, sociologhe. avvocate e prendono l’aereo come l’autobus. So che cosa fanno perché una sera mi hanno invitato alla rimpatriata di Nizza. Fanno la tournée dei pub, bevono un po’ troppo, ballano fra loro, ridono in faccia ai maschi che cercano di abbordarle, poi escono e si mettono a ballare per la strada improvvisando coreografie alla Michael Jackson e cantando a squarciagola. Se un flic le invita a fare meno baccano, gli mostrano il medio.
Però a volte la invitano a feste dove tutti sono accoppiati, così è obbligata a presentarsi in coppia. A questo punto prende un’aria da vittima, poi si attacca al telefono e convoca il copain per la serata. Questo copain deve rispondere ai seguenti requisiti: 1) Essere più basso di lei, cosa non difficile perché da buona Tutsi mia figlia sfiora 1,80. 2) Essere di razza bianca. 3) Avere lunghi capelli biondi, una barba alla nazarena e gli occhi chiari. 4) Essere vestito secondo le disposizioni ricevute, in modo da accordarsi come accessorio. 5) Non possedere il dono della parola. Di solito aspettano in macchina, ma qualche volta si spazientiscono perché per finire di prepararsi lei impiega anche 2 ore, così salgono in casa. Una volta credevo che fosse sempre lo stesso, poi mi è capitato di chiamarne uno con il nome di quello della volta precedente e ho scoperto che sono diversi. Però tutti sembrano cloni e hanno perso l’uso della lingua, o forse non lo hanno mai imparato. Non rispondono nemmeno all’humour. Una volta ho chiesto a uno più nazareno degli altri “e la croce dove l’hai messa?”. Per tutta risposta ho ricevuto: “....”. Un’altra volta ho chiesto a mia figlia davanti al tizio di turno: “Ma non ti annoi con uno che non sa parlare?” Risposta: “Li preferisco cretini, così mi rilasso.”. Lui non ha fatto una piega.
Dragor
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Caro Dragor, tua figlia mi ricorda tanto la bella Cunegonda, che Candido corteggia inutilmente per anni e che finalmente si decide ad accettarlo come sposo solo quando è diventata brutta…
Scritto da: Alberto | 12/03/10 a 09:24
Capisco meglio quando mio figlio mi dice che le ragazze al giorno d'oggi sono delle "dominatrici" che vogliono sottomettere l'Uomo !!
Povera me, diventerò mai nonna ? ;o))
Scritto da: Loredana | 12/03/10 a 12:10
Terribile ma simpatica la tua Minou!
E' vero comunque che le ragazze d'oggi, quelle con sale in zucca ovviamente, amano più la loro indipendenza e la loro realizzazione che il copain...
Al massimo, come fa Minou, è un accessorio per la circostanza.
Finalmente!
Era ora.
Un abbraccio sempre affettuoso.
Marianna
Scritto da: marianna | 12/03/10 a 12:23
Une jeune fille avec un fort caractère apparemment, et si ses " copains " manquent d'humour vous au moins vous n'en manquez pas, vous me faîtes rire...Amitiès..Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 12/03/10 a 13:12
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*****E intanto il tempo
se ne va e non ti senti
piu' bambina si cresce in fretta
alla tua età
non me ne sono accorto prima
E intanto il tempo se ne va
tra i sogni e le preoccupazioni
le calze a rete han preso già
il posto dei calzettoni
Farsi donne
è più che normale ma una figlia
è una cosa speciale
il ragazzo magari ce l'hai
qualche volta hai già
pianto per lui
La gonna un pò corta e poi
malizia in certi gesti tuoi
e tra poco la sera uscirai
quelle sere non dormirò mai
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GENTILISSIMO GRAGOR,
HO LETTO TUTTO D'UN FIATO il suo tenero, simpatico, ironico, coloratissimo racconto di "vita vissuta" vera (credo sia tutto vero). Immediatamente esso m'ha fatto ricordare una bellissima canzone di Celentano, di cui ho riportato un breve *copia/incolla*.
E sarebbe carinamente doveroso che molti padri, o PAPY, leggessero, per magari riconoscersi in queste parole. Perché è abbastanza raro che un papy narri in maniera così allettante, pennellate di vissuto.! Cordialmente
Silvia GM.
Scritto da: SilviaGM | 12/03/10 a 14:44
Riletto e rivisto nei tempi più moderni ed aggiornati però... come papy non credo sia più tanto preoccupante visti i "maschietti " di oggi e considerato come le fanciulle *moderne* sanno sceglierli ! Un secondo cordiale saluto. La stessa Silvia di prima.
Scritto da: SilviaGM | 12/03/10 a 15:03
Grazie Silvia per le belle parole tue e della canzone. Si', è tutto vero, in questo blog parlo spesso della mia famiglia. In effetti durante le prime uscite serali di mia figlia non dormivo. Per fortuna c'era il cellulare...
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 12/03/10 a 15:44
E' anche un esempio un poco ironico di razzismo alla rovescia con il relativismo che ne consegue.
Come vecchio genitore non di ragazze ma di soli maschi, pur sempre genitore però, mi auguro che il credere di sapere tutto ciò che fanno,cosa pensano e come si
comportano i figli, quando sono lontani da noi, non comporti mai nel futuro qualche brutta sorpresa o disillusione pur esistendo o non il cellulare !
Pier
Scritto da: Pier | 12/03/10 a 16:10
@ DRAGOR: le garantisco che è piacevole leggere queste “cosettefamiliari”: è un modo simpatico per riconoscersi nelle vicende, o immergersi in eventi capitati ad amici ad esempio.
@ PIER: mi piace“razzismo alla rovescia” direi molto *mordace* !! Ed è altrettanto allettante vedere il rovescio della medaglia descritto da un Papy che se la deve vedere con i figli maschi.
Ai nostri tempi, i genitori di figlie femmine avevano un primo grande “terrore”, quando permettevano a queste di uscire e frequentare maschietti… : quello di vedersele tornare con tanto di sorpresa incorporata = rimaste incinte. Per i maschietti, sempre *ai nostri tempi*, era tutto più permissivo. Al massimo i genitori raccomandavano = non fare guai =. Oggi credo che i timori siamo maggiori. Quanto maggiori, forse, potrebbero essere anche altri pericoli; legalmente parlando. Credo comunque che, indipendentemente se son fiocchi rosa o azzurri, sia giusto impartire una sana educazione con alla base un buona dose di fiducia. Con la speranza non di non rimaner delusi. Una cosa penso sicura: non ci sono più grossi abissi fra ragazzi e ragazze: tanto le fanciulle son molto più smaliziate di una generazione fa… quanto i maschietti son meno
“maschiacci”(? No mi viene un termine migliore).
Come racconta Dragor : sicuramente le ragazze non si fanno sottomettere. Ed il cellulare è un fattore psicologico che permette ai genitori di illudersi di averli sempre “cotto controllo”; seppur lontani sentirli come più vicini. E’ come avere l’allarme in casa. Un deterrente anti ladro… :sapendolo inserito e che possa scattare in caso di intrusione. Poi magri i ladri lo sabotano e penetrano ugualmente. Però noi, nel frattempo, ci sentiamo mentalmente più tranquilli.
Rinnovati saluti.
Scritto da: SilviaGM | 12/03/10 a 17:28
Quanto tempo abbiamo passato insieme Dragor!?!? Insomma tua figlia è all'università.......wow l'abbiamo vissuta in altri racconti molto più ragazzina. Questo conferma gli anni trascorsi qui... Accidenti, invecchiamo caro mio :)
Comunque sei un papà simpatico!
Irene
Scritto da: irene spagnuolo | 12/03/10 a 20:40
Praticamente ci dici che tua figlia è innamorata di te ... o mi sono perso qualcosa?
:D
Scritto da: demata | 12/03/10 a 21:44
Tutte le figlie sono innamorate del loro padre, mi ricordo la mia che adorava il suo padre più che di me...Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 12/03/10 a 22:04
Non sei originalissimo, ma passi. Le figlie, so di cosa parlo, se la tirano...poi pero' a 27 anni cominciano ad essere prese da una smania nuova....Temono, a ragione (!), di essere considerate delle tremende scassacazzi. Aspetta....Stammi bene...
Scritto da: gian49 | 13/03/10 a 01:19
Caro Alberto, non vedo come possa diventare brutta una tizia che ogni giorno monopolizza 4 ore il bagno per farsi bella. Spero che non mi resti sulle spalle per tutta la vita
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Certo che lo diventerai, Loredana. Quando tuo figlio troverà una dominatrice di suo gusto :-)
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E' vero Marianna, è una situazione generale. O almeno, la vedo con le amiche di mia figlia. Sembrano tutte concentrate unicaaente sugli studi e sulla carriera. Certo, come si dice da noi "qui se ressemble, s'assemble".
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Un jour l'humour viendra Eliane, et avec lui l'amour. Du moins je l'espère. Je ne veux pas que ma fille vieillisse à mes frais :-)
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 13/03/10 a 08:36
Pier, il cellulare non è la bacchetta magica, pero' almeno ti dice dov'è tua figlia quando non è ancora rincasata alle 4 del mattino. E' già qualcosa... :-)
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E' cosi' Silvia, a volte ci accontentiamo di un'illusione. L'importante è dormire in pace, al resto si penserà il giorno dopo. E' vero, le differenze fra i sessi non sono più marcate come un tempo. In maggioranza le ragazze si sposano per scelta, non per bisogno.O magari non si sposano affatto. Spero che non sia il caso di mia figlia, altrimenti mi resterà sulle spalle per tutta la vita :-)
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Irene, pensavo la stessa cosa. Questo blog ha visto mia figlia diventare adulta. All'inizio era liceale, adesso è universitaria e fa uno stage a Nice-Matin. Si' , il tempo passa e fra poco JI compirà 4 anni. Tanti o pochi? In quell'occasione cerchero' la risposta alla domanda: "Quanto puo' vivere un blog?" Un abbraccio, a presto
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 13/03/10 a 08:56
Demata, secondo me è innamorata di Arangorn, da cui il look nazareno degli accessori. Io non gli assomiglio perché i capelli li porto riuniti in una coda
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E i figli sono innamorati della madre Eliane. Il complesso di Elettra e quello di Edipo. Se dobbiamo credere a Freud :)
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Gian49 (stavolta non ti ho invecchiato), mia figlia lo sa già a 20 anni perché glielo'ho detto io... :-)
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 13/03/10 a 09:04
Effettivamente, stando alle statistiche, il rischio che la figlia ti rimanga sulle spalle c'è. Ma se davvero vuoi farle cambiare carattere, io a Nizza ci vado spesso ;-). Saluti
Scritto da: Marco | 14/03/10 a 12:39
Marco, conto su di te! :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 15/03/10 a 07:56
Il proverbio è Italiano,e per quella che è la mia esperienza di vita è maledettamente vero.Dice:"La Mosca d'Oro si poso' sulla merda".
Scritto da: Gianlupo | 15/03/10 a 10:57
che rompicoglioni di donna, e che padre ridicolo!
Scritto da: demis | 15/03/10 a 11:00
@ DEMIS - sai libero di non tornare su questo blog! Grazie
@ DRAGOR - pero' che peperina, mi ricorda me intorno ai 25 con mia madre proccupata perche' non ero ancora sposata... che ridere, ogni frutto ha la sua stagione, don't worry be happy. Ciao Marinella
Scritto da: Marinella da Durban R.S.A. | 15/03/10 a 19:46
Demis, forse non hai tutti i torti :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/03/10 a 08:06
Marinella, io mi preoccuperei se mia figlia si sposasse. Per quel povero marito... :-)
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/03/10 a 08:10