Un reality show ha sconvolto la Francia, dimostrando che davanti alle telecamere la gente può uccidere. Era un esperimento, ma i partecipanti non lo sapevano. Battezzato La Zone Xtrème, il vero-falso reality riunisce 80 candidati che vengono istruiti da un produttore-attore. Il principio è semplicissimo: infliggere delle scosse elettriche sempre più forti a un altro candidato, pure interpretato da un attore, che sta chiuso in una cabina e nessuno può vedere. Il falso candidato deve rispondere ad alcune domande. Se sbaglia, viene punito con scariche che partono da 20 volt per arrivare a 400. A 80 la vittima dà segni di sofferenza. A 180 caccia grida strazianti e supplica di fermare l’esperimento. A 320 rifiuta di rispondere alle domande. A 380 non dà più segni di vita. La maggioranza dei partecipanti, per la precisione il 91 per cento, è andata fino in fondo, ignorando che in realtà non inviava nessuna scarica elettrica. “Ci assumiamo tutta la responsabilità”, continuava a ripetere la presentatrice. ”Proceda pure, non abbia scrupoli. E' la regola del gioco. Alla fine dell’esperienza potrà beneficiare di un sostegno psicologico.” Così si è vista in diretta l'incredibile crudeltà degli umani quando non temono le conseguenze delle loro azioni. Come se non bastasse, il 70 per cento ha riso sentendo le grida di dolore della vittima.
L'ESPERIMENTO HA DIMOSTRATO che, sotto l’influenza di una qualsiasi autorità e davanti all’obiettivo della telecamera, normali esseri umani possono accettare di compiere atti disumani. Basta vedere con quanta determinazione abbassavano la leva per inviare una scarica elettrica forse mortale. Quante volte abbiamo sentito le parole “ho solamente eseguito gli ordini”, come se la responsabilità fosse tutta di chi li aveva dati e l’esecutore fosse un robot senza cervello? Di fronte all’Autorità, sembra che la maggior parte delle persone smetta di pensare. Nel gioco della morte, soltanto il 9 per cento dei candidati ha ritenuto che i propri principi morali fossero più importanti della dea televisione. Di fronte all’Autorità, l’umanità scompare. Si perde il libero arbitrio, si scorda la coscienza, s’ignora la compassione.
E NON SI DICA CHE GLI UMANI si comportano come bestie. Al contrario, le bestie ci danno il buon esempio. Un esperimento ha dimostrato che 8 macachi su 10 smettono di tirare la catena che procura loro del cibo, quando scoprono che così facendo infliggono una scarica elettrica a un loro compagno. Preferiscono patire la fame piuttosto che infliggere dolore a un loro simile. Perfino i topi si comportano allo stesso modo.
Soltanto l’umano sembra capace d’infliggere dolore a comando. Che cosa può fare il mammifero bipede per riappropriarsi dell’umanità, la qualità suprema che dovrebbe distinguerlo come essere superiore? Una sola cosa: infischiarsi degli ordini e ascoltare la propria coscienza.
Dragor
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Caro Dragor, ho come l'impressione che se da parte della tecnologia e della scienza la razza umana ha fatto dei progressi da giganti da parte della sensibilita' e della socialita' stiamo progressivamente regredendo a ritmi vertiginosi.
Tu cosa ne pensi? A presto
Scritto da: Marinella da Durban R.S.A. | 19/03/10 a 09:05
Caro Dragor, benvenuto nel mondo degli adulti! Certe cose io le sapevo da un pezzo: l'uomo è un essere crudele: si diverte a fare del male. L'ho imparato a mie spese nell'arco della mia vita. Non lo fa solo perchè gli viene ordinato: lo fa tutte le volte che pensa di cavarsela – ossia di non subire delle conseguenze: i bulletti che picchiano i ragazzi più piccoli, i delinquenti che rapinano gli anziani e gli handicappati, ecc. ecc.
No, è inutile appellarsi alla coscienza: certe persone proprio non ce l'hanno. E men che meno al senso civico. L'unica cosa che queste persone temono è la punizione. La paura di finire in galera oppure di finire all'inferno. Ecco perchè prima di partire per la guerra i soldati ricevono la benedizione di un prete: “hai il permesso di uccidere: non finirai all'inferno per questo!”.
Scritto da: Alberto | 19/03/10 a 12:17
Si basa sull'esperimento che condusse lo psicologo americano Milgran nei primi anni '60. Il risultato appare tristemente, orribilmente, identico...
Scritto da: Pim | 19/03/10 a 12:20
@ DRAGOR: mi perdoni ma mi son persa un bel po’ di pagine…. Son rimasta indietro con la lettura. Argomento * Le donne dannate: è da rabbrividire perché nessuno ha fatto, né fa niente, nei luoghi delle uccisioni, per salvare quelle donne assolutamente non colpevoli di nulla.
= Che le anime di tutte quelle donne, ormai separate dai propri corpi fisici, e dalle atrocità subite, possano volare lontano e serene nel mondo della non sofferenza!
Argomento * La Chiesa al capolinea * : se solo mi azzardassi a scrivere un pensiero in merito all’opinione che ho della Chiesa e dei preti? Sarebbe un susseguirsi di ‘ bip’, che alla fine
Lei mi censurerebbe tutte le parole ed anche i pensieri. Allora mi auto censuro. Anche e soprattutto su quanto uomini ..bip….. nascosti dentro una tonaca riescono a compiere contro un ‘cucciolo di uomo’.
Argomento * Il gioco della morte *: mi si arriccia la pelle con annesso raggrinzimento del pensiero nel leggere. Certi esseri chiamati umani dovrebbero andare ad imparare alla scuola del mondo animale. Per tutti e tre gli argomenti mi permetto di riportare una frase che ho letto …
(no ricordo bene, ma credo già di averla riportata su qualche blog…)
**** = L’uomo è una contraddizione continua, in precario equilibrio tra sentimenti di generosità ed egoismo, amore ed odio, desiderio di pace e di violenza. Quando vuol lasciar credere di esser diverso da quello che realmente è, deruba una parte si sé stesso e dimostra la sua perfidia. Ogni volta che, invece, condanna tutto ciò che è superiore alla portata della sua intelligenza, è un mediocre. Se poi finge di adeguarsi agli altri e si comporta di conseguenza, allora è schiavo delle circostanze.*** =
Scritto da: SilviaGM | 19/03/10 a 14:37
Eh oui l'homme obéit sans conscience, y aurait-il autant de guerre si les hommes réflichissaient, se remettaient en question. Ce jeu est la démonstration de la soumission à l'autorité, cela fait peur, nous l'avons constaté dans d'autres douloureuses circonstances. Le monde sera ainsi définitivement je le crains...Amitiès ..Eliane
Scritto da: Eliane MICHELUZZI | 19/03/10 a 14:51
Buongiorno Marinella, grazie per la visita. Penso quello che ho scritto nel mio post La Dittatura dei Bruti
http://dragor.blog.lastampa.it/journal_intime/2010/02/la-dittatura-dei-bruti.html
Ossia che la sensibilità e la socialità appartengono a un'infima minoranza. Una volta i bruti si presentavano come tali, oggi si travestono da persone civili. Ma sotto la crosta, sono sempre bruti
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Alberto, anch'io lo sapevo da un pezzo, ma ignoravo che gli assassini potenziali fossero cosi' numerosi. Se me lo avessi chiesto prima che io vedessi quel programma, avrei capovolto le proporzioni: 9 per cento di assassini potenziali e 91 di persone con sentimenti umani. E' il numero che mi sorprende. Nel programma c'erano madri di famiglia, professionisti, studenti, commercianti, la gente che s'incontra ogni giorno per la strada, tutti pronti a spingere la leva dei 400 volt con incrollabile determinazione, pur sapendo che forse avrebbero assassinato qualcuno che poco prima avevano sentito gridare di dolore. Perché? Perché era la "regola", quindi non erano responsabili. I sentimenti di umanità? Mai esistiti. Anche la dea TV è una forma di religione: con il sacro si legittimano i peggiori crimini. Vedi i padri che assassinano la figlia o la spingono al suicidio per punirla per i suoi peccati
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 15:59
Si( Pim, gli autori del programma hanno dichiarato di essersi riferiti a Milgram. Passano gli anni ma la gente non progredisce di un centimetro. Si diceva che il 68 avesse affrancato la gente dall'autorità. Al contrario, sono diventati ancora più pecore, ma di una razza che uccide
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 16:03
Grazie cara Silvia per avere letto i miei post. Come forse sai, essere donna in una comunità musulmana è il destino peggiore che possa toccare a un essere umano, anche senza arrivare agli estremi di Hassi Messaoud.
Sulla chiesa puoi scrivere liberamente la tua opinione senza bip. Journal Intime lo fa, ecco quello che lo distingue :-)
Stando ai risultati del gioco della morte, gli umani che dovrebbero andare a scuola dal mondo animale sono la stragrande maggioranza. D'accordo, nessuna bestia ha composto la Nona Sinfonia o i sonetti di Shakespeare, ma è anche vero che a nessuna bestia salta in testa di ammazzare i suoi simili per divertimento o per rispettare la "regola".
Grazie per la bella citazione. Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 16:14
Eliane, l’obéissance sans conscience est l’usage pervers d’un instinct, celui de l’obéissance, nécessaire à la bonne démarche d’un groupe social. A force de respecter les règles, il nous arrive d’obéir aussi aux plus absurdes, pourvu qu’elles soient garanties par n’importe quelle autorité. Ou à la rigueur par les fantômes, d’où les tabous et les dogmes qui nous empoisonnent la vie.
Merci de votre visite, bonne journée.
dragor
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 16:33
@DRAGOR : ero nei dintorni!
Giustissime, azzeccatissime ed impeccabili le tue riflessioni. Nascere femminuccia (e diventare donna) in certe realtà (mettiamo dentro anche l'India, la Cina....) ma il mondo Mussulmano credo sia il più crudele, letto e pensato sotto questo aspetto, è non augurabile.
NO percarità, le mie opinioni sui preti e sulle suore? Non è proprio il caso. Sul 'come certi esseri umani', è ovvio che mi riferivo in modo generico ai Kattivi (chiamiamoli così per riassumere). Certo che l'Arte, la Musica, la Poesia, la Letteraura ecc.. deve tutto a certi "cervelli" appartenenti a persone meravigliose che hanno lasciato, durante il loro cammino passato, preziosissime OPERE. Però (mi viene l'ispiraizione in diretta) se pensi a come il regno animale si gestisce la vita, si costruisce un nido od una tana, ad esempio; o come si difende dagli eventi di madre natura (es. le migrazioni dei volatili)?
Loro mica son andati a scuola, imparano come in una sorte di ereditarietà, intelligenza già regalata in dotazione fin dalla nascita. Non è meraviglioso? Grazie. Cordialmente Silvia GM
Scritto da: SilviaGM | 19/03/10 a 17:00
L'umanita' non progredisce e non regredisce significativamente. Una volta si sbudellavano a colpi di spada, poi con le cannonate, poi con i gas, poi con l'atomica, le armi batteriologiche ecc. Ma che cosa si vuol dimostrare? Tutto e' gia' scritto e conosciuto...
Scritto da: massenzio | 19/03/10 a 18:12
Caro Dragor, il tuo commento sulla dittatura dei bruti era ironico, quello di oggi era serio e finalmente ti ho sentito consapevole e giustamente preoccupato. Per questo ho detto “benvenuto nel mondo degli adulti”. Avrei potuto dire “benvenuto nel mondo reale”: spesso viviamo in una realtà virtuale, fatta di siti Internet come Facebook o Second Life, di programmi televisivi o di film leggeri e divertenti. E ci dimentichiamo o perdiamo di vista il mondo reale.
Tu finora hai sostenuto che i cattivi del mondo sono preti o fanatici musulmani, forse adesso dovresti ripensare un po’ tutta la tua filosofia. “Ignoravo che gli assassini potenziali fossero così numerosi. Se me lo avessi chiesto prima che io vedessi quel programma, avrei capovolto le proporzioni: 9 per cento di assassini potenziali e 91 di persone con sentimenti umani. E' il numero che mi sorprende.”
Ecco, io comincerei da qui…
Scritto da: Alberto | 19/03/10 a 18:27
Al contrario, Alberto,mi confermo nella mia filosofia. Visto l'alto numero di assassini potenziali in circolazione, l'ultima cosa che occorre è un'autorità sacra che legittima i crimini: Dio lo vuole. Le religioni sono come la dea TV, un oppio che addormenta la coscienza trasformando le persone in criminali. Quante persone sono state ammazzate in nome della religione? Le religioni sono il gioco della morte su scala mondiale.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 18:41
Ma non sarà che buona parte di questa gente rideva perchè sapeva benissimo che c'era il trucco?
Ma dai, quando qualcuno in una trasmissione televisiva dice in tutta tranquillità che si assume l'intera responsabilità delle conseguenze, chi può pensare che costui voglia rischiare quanto meno un omicidio preterintenzionale, che peraltro sarebbe stato esteso anche agli autori del programma e al direttore responsabile della rete?
Anche a chi non conoscesse i meccanismi della televisione (e ormai credo che siano abbastanza universalmente noti, almeno in Europa), basterebbe un minimo di buon senso.
Detto questo, io non avrei di certo partecipato a una farsa del genere, peraltro di pessimo gusto, ma più che un istinto criminale, credo che questi incarnino piuttosto un insano esibizionismo, anch'esso abbondantemente presente nelle società attuale.
Scritto da: Marco | 19/03/10 a 22:28
Esatto, Marco. L'esperimento di Milgram è sempre stato abbastanza discutibile, ma "riprodurlo" in questo modo è assolutamente ridicolo, con tanto di leve marcate "pericolo di morte" come nel dungeon di uno scienziato pazzo da fumetto anni '50. Nessuno, dopo anni di reality TV che si sa benissimo essere recitata, con concorrenti sottoposti alle "prove" più assurde, crederebbe che una cosa del genere sia vera... anche l'esperimento originale, costruito in modo da apparire MOLTO più realistico e disturbante, può essere spiegato in buona parte dalla fiducia riposta negli "esperti" di ogni campo, più che dal sadismo ("Se il professore dice che va tutto bene, avrà certamente ragione lui, anche se a me non sembra...")
Scritto da: Angelica | 19/03/10 a 23:49
Marco, Angelica, ottima osservazione. Infatti, nelle interviste seguite al programma, qualche "fulminatore" ha dichiarato di conoscere l'etica della TV e di avere saputo che non si potevano mettere delle vite in pericolo. Qualcuno lo ha anche mormorato durante la registrazione, ma si tratta di un'infima minoranza. Quasi tutti hanno confessato di avere creduto a un tormento reale. Per questo qualcuno si è rifiutato di continuare. In ogni caso non tutti i reality sono recitati. Alcuni si spingono fino alle conseguenze estreme e gli incidenti non sono rari
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 20/03/10 a 06:46
Massenzio, si', ma un conto è far fuori un nemico in guerra, un conto far fuori un amico in pace. Sembra che molti non lo facciano soltanto perché temono le conseguenze penali. Una volta deresponsabilizzati, si trasformano in macchine poer uccidere. A parte i reality, ci sono molti precedenti nella vita reale
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 20/03/10 a 06:51
Mah. Per me, anche chi aveva dubbi sull'autenticità della situazione ci ha preso gusto ed ha affondato le leve con l'intima soddisfazione che danno i giochi "cruenti", e ancor più per la buona verosimiglianza... è utopia pensare all'Uomo (con la U maiuscola) dimenticando quanto sottile e fragile sia la differenza con il suo essere animale. Checchè se ne dica, la bontà e la mitezza non appartengono all'uomo come specie animale, anzi!!!
Scritto da: Acquastanca | 20/03/10 a 09:58
Non era necessario scomodare esperimenti e psicologi per dimostrare che l'uomo è un animale crudele, anzi, il più crudele e sadico del mondo animato. Era già tristemente noto.
Tesea
Scritto da: Tesea | 20/03/10 a 15:41
Arrivo , al mio solito, in ritardo.
Dico solo che, a parte la crudeltà umana risaputa(ce lo insegna a piene mani la Storia), mi fa inorridire il fatto che sia stato possibile trasmettere in tv un tale tipo di reality.
Sinceramente inorridisco pensando ai fruitori, da casa, dinanzi al piccolo schermo tv.
Siamo caduti veramente così in basso?
Ciao,Marianna.
Scritto da: marianna | 20/03/10 a 17:58
Cara Marianna, come dico nel post, era un finto reality che serviva a misurare la disponibilità della gente a commettere violenze a comando. Una replica televisiva del famoso esperimento di Milgran nel 1963. Non vedo niente di male nello spettacolo, dato che le "vittime" erano attori e che in realtà non partiva nessuna scarica. Pero' mi ha impressionato la volontà dei partecipanti di andare fino in fondo, pur sapendo che potevano uccidere. Qualcuno ha intuito che si trattava di una finzione, ma in gran maggioranza i fulminatori hanno confessato che credevano che si facesse sul serio
Grazie per la visita Un abbraccio, buona serata
dragor
Scritto da: dragor | 20/03/10 a 18:41
Si' Tesea, lo sapevamo, ma l'esperimento ha permesso di valutare le proporzioni. Milgram dava una percentuale dell'81 per cento di potenziali assassini. Quarantasette anni dopo la percentuale sale al 91.
Buona serata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 20/03/10 a 18:45