ASSEDIATA IN attesa della spallata finale, la chiesa cattolica sembra il Settimo Cavalleria a Little Big Horn e si difende con i tipici argomenti dei disperati: “Sì, noi sodomizziamo, però sodomizzate anche voi” (cardinale Bertone, versione vaticana di “muoia Sansone con tutti i Filistei”). Certo, sodomizziamo tutti, ma voi sodomizzate di più. La vostra è una banda di sodomizzatori. Siete organizzati per sodomizzare e per proteggervi dalle conseguenze penali. Non avete altri scopi. Dove siete presenti, il tasso di sodomia pedofila aumenta in modo esponenziale, un po’ come quello dei furti e degli stupri dove si accampano i rom. E’ praticamente la vostra attività principale, visto che non lavorate. Provate a passare una giornata in miniera e poi vedrete come avrete voglia di sodomizzare i bambini.
Volete un po’ di cifre? Eccole. Voi preti costituite all’incirca l’1 per 1000 della popolazione italiana, però commettete il 3 per 100 dei reati totali di pedofilia. Questo significa che in media sodomizzate 30 volte più dei laici. E questa è solo la punta dell’iceberg, perché solo una piccola parte dei vostri reati affiora alla luce del sole La maggior parte rimane sommersa. Siete bravi a insabbiare come a sodomizzare e in effetti le due attività sono complementari perché un pedofilo che non insabbia ha i giorni contati. Per ogni caso che affiora ci sono almeno 10 casi insabbiati, stima per difetto, e questo significa che come minimo sodomizzate 300 volte più dei laici. Praticamente siete tutti sodomizzatori. E non soltanto oggi, ma a partire dalle origini. Si comincia con il vostro capo, “lasciate che i bambini vengano a me”, si continua con emeriti sodomizzatori come i papi Marcellino, Silverio, Giovanni XVIII, Benedetto IX, Celestino V Gregorio XII, per terminare con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che fanno a gara per proteggere i sodomizzatori anche se finora nessuno li ha sorpresi con le mani negli slip. Per non essere accusata di complicità e sfuggire a eventuali conseguenze penali, ogni persona onesta che per sbaglio si trova a fare parte della chiesa cattolica dovrebbe smettere di negare l’evidenza e dissociarsi. E questo vale anche per il governo italiano. In Italia, a differenza di quanto avviene in Germania e negli Stati Uniti, la chiesa gode di un’impunità al limite dell’indecenza. Da tempo si sa dell’omertà delle più alte cariche del Vaticano nel coprire questi gravissimi reati di pedofilia, ma gli organi d’informazione e il governo fanno del loro meglio per minimizzare. A differenza di Angela Merkel che ha duramente stigmatizzato la politica insabbiatrice del papa.
Eppure in Italia non mancano gli strumenti per dare la spallata finale a quanto resta della chiesa cattolica. La chiesa cattolica è chiaramente un’associazione per delinquere, come recita l’articolo 416 del codice penale: “Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti…” Va rilevato che la pedofilia è soltanto uno degli innumerevoli delitti commessi dalla chiesa cattolica. La lista comprende il genocidio, l’omicidio, la truffa, la tortura, il furto, l’abuso della credulità popolare, il falso in atto pubblico, l’uso improprio di fondi, il plagio e si potrebbe continuare per qualche decina di pagine. Appurato che la chiesa è un’associazione per delinquere, va sciolta ai sensi dell’articolo 416 del codice penale. I suoi capi vanno giudicati e condannati, come i membri che si sono macchiati di qualche crimine. Rimandare questa dissoluzione significa essere complici. E se i complici non saranno giudicati da un tribunale penale, non sfuggiranno a quello della storia.
Dragor
.
"anche se finora nessuno li ha sorpresi con le mani negli slip". Sei sicuro ? Non si nascondono molto !
http://article.wn.com/view/2010/03/17/Priests_accused_of_abusing_altar_boys_in_Brazil/
Il prete si chiama Barbosa. Intervista :
An SBT reporter visited Barbosa's house to conduct an interview and confront him with the allegations.
Before raising the allegations of sexual abuse, the reporter asks if the priest had ever sinned.
"Who has never committed a sin?" Barbosa responds.
The priest is then asked if the region has problems with pedophilia.
"I think it is more (a problem) of homosexuality than pedophilia," Barbosa says.
Asked directly if he ever abused boys, Barbosa says he could only answer such a question "in confession."
Sarà la linea di difesa del Vaticano : il gesuitismo. Quando il prete stupra un bambino di due mesi : si tratta di pedofilia, invece, quando lo stesso prete stupra un ragazzino pubere : si tratta di efebofilia ; in questo caso il prete non è colpevole, non ha potuto resistere al testoterone inviato dal ragazzino). Ovviamente, quando l'adolescente ha quindici anni, dobbiamo parlare di omossessualità...
http://news.catholique.org/29433-la-rigueur-de-l-eglise-face-a-la-pedophilie
Ma, veramente, ci sono ancora dei genitori che affidano i figli alla chiesa ?
Alex
Scritto da: Alex | 18/03/10 a 11:12
Ho cercato, ho letto, ho pensato. Ci sono siti che spiegano come e perchè il "capo" dovrebbe essere un pedofilo, ma se interpretiamo così qualche frase del vangelo significa che è vero tutto è il contrario di tutto.
Stiamo ai fatti e alle cose certe: nella chiesa esistono molti preti pedofili! Quanti? Tutti? Non è possibile che tutti siano pedofili. Quindi basta generalizzare, perchè chi generalizza è il primo dei razzisti ed il primo dei genocidiari. Perchè generalizzando non sa distinguere i buoni dai cattivi.
Capisco l'ira di un momento, ma l'odio profondo è ben altra cosa. E certe tesi sembrano diffondere odio a profusione.
Scritto da: Ivano | 18/03/10 a 19:49
Alex, in effetti una linea difensiva della chiesa tende a trasformare i reati di pedofilia in semplici atti di omosessualità. Si stanno arrampicando sui vetri e finiranno per scivolare ancora più in basso. Grazie per i link, molto rivelatori come al solito.Il video brasiliano ci dà la misura di quello che succede negli oratori.
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 08:20
Ivano, la mia generalizzazione è una provocazione in risposta a quella del portavoce della chiesa che cerca di deresponsabilizzarsi gettando fango sui laici. A parte il fatto che nella chiesa i pedofili sono più numerosi, un istituto che pretende di fare la morale al prossimo non dovrebbe avere 0 pedofili? Invece non soltanto ne ha di più, ma li protegge
Un saluto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/03/10 a 08:26
Carissimo Dragor, non ho trovato niente di elegante in questa tua provocazione, come la chiami tu.
Non ti contraddico affatto su quello che è il tuo punto di vista che, limitatamente a te ,io personalmente trovo più che legittimo.
Quindi non lo discuto.
Ti consiglio invece la lettura di alcuni libri(romanzi),usciti in Francia, editi da PLON.
P. de Paoli/ 38ans,célibataire et curé de campagne/2006
P.de Paoli/Dans la peau d'un évéque/2009
Non dovrebbe essere difficile per te reperirli, se sei curioso realmente.
In Italia non sono ancora stati ancora pubblicati.
Poi invece in italiano c'è il libro del vaticanista di Le Monde:
Henri Tincq/ I cattolici. Chi sono, che fine faranno.
San Paolo editrice(MI),2009.
E ancora:
Claude Dagens /Libera e presente.La Chiesa nella società secolarizzata/ ed.Dehoniane(BO),2009.
Tutti questi autori, peraltro francesi, s'interrogano sul mito occidentale delle "libertà individuali", che stanno producendo solo drammatiche solitudini.
L'obiettivo di alcuni di questi autori(e si fa riferimento alla Chiesa cattolica di Francia in particolare) è sottolineare che, per quanto piccola e quasi invisibile, la Chiesa cattolica francese resta una comunità, che può permettersi di scaricare i pesi inutili per concentrarsi sulla ricerca di Dio.
Claude Dagens è vescovo di Angouleme.
L'esempio francese potrebbe fare da traino in Italia e in altre parti del mondo come Irlanda, Germania, Olanda, etc.
La Francia oltre ad essere la patria di Voltaire e del marchese De Sade è anche la patria di de Lubac, di Congar, di Chenu, di Theillard de Chardin, di Jacques Martain e Jean Guitton.
Buon fine settimana e...dunque buona lettura!
Un abbraccio affettuoso come sempre.
Marianna
Scritto da: marianna | 20/03/10 a 18:31
Cara Marianna, so che il mio post è provocatorio e non molto elegante, ma è una risposta alla provocazione della chiesa che nei confronti della pedofilia pratica il negazionismo, minimizza le percentuali, continua fare il gioco delle 3 tavolette e cerca di dare la colpa ai laici sostenendo che anche la corruzione della chiesa è figlia dei tempi. Quello che ci riferiscono i media è semplicemente disgustoso. Come sai, non faccio nessuno sconto alla chiesa per il fatto che sia costituita attorno a un culto e la tratto come una qualsiasi associazione. E vedo che in tutti i luoghi dove sono presenti, Brasile, Austria, Germania, Italia, Irlanda, Svizzera, Francia, Europa dell'Est, perfino al Polo Nord i membri di questa associazione commettono con percentuali impressionanti il peggiore dei crimini, cercando di occultarlo con la connivenza di una parte dei media e del mondo politico. Nella chiesa cattolica francese il vescovo di Evreux è stato condannato per avere occultato i crimini dei suoi subordinati. E i dati che affiorano, come la polizia sa bene, sono per difetto, perché per 1 denuncia che arriva ai commissariati ci sono decine di casi sepolti, occultati e soffocati. Certo, qualcuno tenta delle difese d'ufficio per salvare il salvabile ma che cosa c'è da salvare? Una serie di superstizioni attorno alle quali si aggregano dei delinquenti che hanno sempre praticato l'omertà e adesso cercano di rifarsi una verginità perché sono stretti in angolo. Io non faccio altro che dire "il re è nudo", in modo che la gente non continui a fingere di vederlo vestito con i paramenti del culto. Questa è la linea di JI: lotta contro ogni tabù.
Un abbraccio, buona serata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 20/03/10 a 19:13
QUANDO SI DICE: E' VANGELO!...
Per dare un mano a quel benefico processo di "erosione della credibilità sostenibile" della chiesa (la si chiami pure spallata), vorrei raccontare questa piccola illuminante storiella personale che è tra l'altro in carattere col clima pasquale. Dunque...
Sono di famiglia laica. I miei genitori non mi hanno mai parlato di Dio,
Gesù, Befane, cose del genere, ma non mi hanno mai impedito di fare l'ora di
religione, di andare all'oratorio, di fare la comunione etc (tutte cose che,
ho poi realizzato, facevo solo perché le facevano anche i miei amici).
Quelle volte poi che riferivo in famiglia le cose che "mi venivano insegnate", mio padre in particolare (uomo "molto colto") mi ribatteva con
argomenti trancianti come una mannaia, ma senza fare alcuna azione di
pressione o persuasione oltre al fatto di riportarmi dei fatti e di pormi
delle domande che mettevano inesorabilmente in luce inconcruenze e nonsensi delle religioni e nonsensi dell'istituzione. Una volta, nell'approssimarsi della Pasqua mi imbarcai in un
discorso fresco sentito di quanto la "resurrezione" fosse importante per la
religione cattolica, perché senza resurrezione non esiste il cristianesimo,
tanto che (il molto vocale) S.Paolo diceva: "se Cristo non è risorto, allora
è vana la vostra fede [etc.]" (prima lettera dei Corinzi 15: 14 - 15).
A questo punto mio padre mi propose un gioco. Mi invitò a leggere la storia
della resurrezione così come è riportata nei "vangeli" di Marco (16), Matteo
(28), Luca (24) e Giovanni (20 - 21) -- un complesso di poco più di 160
versetti, che ci vuole solo qualche minuto a leggere --, e di riscrivere poi
un semplice "resoconto cronologico" coerente e plausibile degli eventi
accaduti tra la resurrezione ed ascensione di Gesù al cielo senza "OMETTERE
NESSUN DETTAGLIO" di ciò che è detto nei vangeli, o AGGIUNGERE alcunché.
Insomma, NON UN RIASSUNTO o un commento! solo un rapporto ordinato desunto
"nudo e crudo" dai "vangeli canonici", preoccupandomi cioè solo di
rispettare:
1) - l'ordine degli avvenimenti;
2) - chi ha detto/fatto cosa e quando;
3) - dove sono accadute le cose narrate.
Niente di più, "tutto e solo" come. "da vangeli", appunto.
"E che ci vuole", ho detto. Beh!... non ci sono riuscita (ma come si sa io
non sono persona molto intelligente). Così lo chiesi al professore dell'ora
di religione che sorridendo benevolo (.'sti ragazzi 'ngnoranti!) "te lo
faccio io", mi disse. Lo sto ancora aspettando.
Orbene, propongo ora a tutti "quelli di buona volontà", che sono certo più
intelligenti di me, e che imperversano o illuminano con le loro
"indiscutibili" certezze questo liberare forum, a provarci, a fare quel
rapporto redatto esattamente come indicato (*). (Non è chiedere molto,
trattandosi infatti di un complesso di poco più di 160 versetti che dicono
presumibilmente le stesse cose (riportano o no fatti obiettivamente certi?),
c'è da aspettarsi che il vostro scritto. [sì "dovete" proprio materialmente
scriverlo!...] dovrebbe essere grosso modo l'equivalente di ¼ di quei 160
versetti, giusto? Operazione quindi presumibilmente di tutto riposo).
Dopodiché, se siete persone di ordinario buon senso, vi sfido a non
domandarvi almeno. ma in che cosa ho mai creduto veramente? E com'è che
"nessuno" me l'ha mai fatto notare? Ma è questa la roba che un Dio
"onnisciente" ha ispirato agli evangelisti?... o i vangeli non sono ispirati
da nessun Dio?. o più semplicemente 'sti fatti non sono mai accaduti?...
Tanti auguri e buona Pasqua a tutti.
Hugs&kisses
Fiona Petito
(*) - Non cercate di "fare i furbi" perché so bene ciò su cui andrete a
"sbattere" (anzi, per i culturalmente più avventurosi propongo di migliorare
l'impresa andando anche a leggersi come la stessa storia viene anche
raccontata dagli Atti degli Apostoli (1: 3-12) e dalle lettere di S.Paolo
(15: 3-8).
Scritto da: Fiona Petito | 25/03/10 a 18:19
Ciao Fiona. Ti trovo in forma :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 25/03/10 a 18:34