Un certo Massi ha scritto in margine a un mio post critico nei confronti della religione : "questo è un blog monotematico". Anche se lo fosse, non ci sarebbe niente di male, visto che il Web è pieno di blog monotematici. A nessuno salta in testa di scrivere a un blog che si occupa di economia, di scienza, di politica, di viaggi o perfino di religione « questo è un blog monotematico ». Ma l’osservazione di Massi è perlomeno curiosa, visto che il mio blog è tutto fuorché monotematico. Date un’occhiata alla lista delle categorie e vedrete che è piuttosto « politematico ». E non si puo’ nemmeno dire che i miei post critici nei confronti della religione siano molto frequenti : solo 3 fra gli ultimi 10. Ma bastano per attirarmi l’accusa (perché in questo caso la definizione suona come un’accusa) di monotematico. Come dire : « Te la prendi sempre con la religione. Ma lasciala stare, una buona volta. Sei ossessivo, sei fanatico. » E questo mi offre l’occasione di parlare del particolare rispetto che la religione rivendica nella società.
Un rispetto, lo dico subito, non meritato. Lo affermo a costo di offendere i credenti che per caso dovessero leggere questo post. La religione è comunemente considerata molto vulnerabile, più di una qualsiasi ideologia non religiosa, cosi’ viene protetta con dogmi e tabu’. Tutto questo significa : « Di fronte a queste affermazioni non devi pensare. Il tuo cervello non deve funzionare. Devi accettarle cosi’ come sono. Se le critichi anche una sola volta, bestemmi e sara’ una volta di troppo. » Ecco un esempio dello status privilegiato che si reclama per la religione. Altro esempio : potete avere 10 lauree in filosofia con brillantissime tesi contro gli orrori della guerra e non riuscire a essere accettati come obiettori di coscienza casomai dovessero chiamarvi alle armi. Ma se dite : « Obietto perché le mie convinzioni religiose mi vietano di fare la guerra », vi rispediranno a casa con tutti gli onori scusandosi per avervi disturbati, anche se tutta la vostra cultura consiste in un certificato di quinta elementare. Richard Dawkins ha scritto in un articolo su New Statesman : «Se i sostenitori dell’apartheid avessero avuto l'accortezza di dichiarare che la promiscuità razziale è contraria ai loro principi religiosi, c’è da scommettere che buona parte dell’opposizione si sarebbe inchinata rispettosamente. »
Ecco perché affermo che la religione non va rispettata più di qualsiasi altra ideologia quotidianamente sottoposta al vaglio della critica. I tabù mirano a paralizzare il cervello e un uomo che non pensa è indegno della sua specie. Il rispetto si merita con la forza delle idee, non nascondendosi dietro ai tabu' e opponendosi alla critica. Più la sfera del sacro è ridotta, più una società puo’ dirsi civile.
Dragor
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Sai distinguere tra 'religione' ed uso strumentale (o abuso) della religione? Tutti meritano rispetto.Solo gli imbecilli (chiedo scusa) usamo dogmi e tabù per 'proteggere'la religione. "... Non devi pensare": ma ti rendi conto che chi aveva una fede religiosa non ha mai smesso di pensare per tutta la vita ( ed è anche il mio caso ). Forse ti riferisci a 'situazioni'particolari. a casi precisi,ad epoche storiche passate ( ho sempre 'imposto' ai miei studenti lo studio meticoloso del 1618-1648,Europa...). Odifreddi,nei suoi interventi televisivi, iniziava quasi sempre (almeno quelli che ho visto io) con il ricordare l'inquisizione... Dragor: io sono 'cresciuto' con il Concilio Vaticano II, ho studiato ( avevo 13-15 anni) i documenti, li ho letti e riletti, continuo a studiare il pensiero di ogni 'teologo' di cui vengo a conoscenza...( mi sto salassando acquistando i loro libri); mi meraviglio del tuo basso livello culturale sul problema 'religione'. Termino,sapendo che hai pronto una certa risposta ( è la differenza 'antropologica',come si esprimeva uno dei più grandi filosofi italiani del Novecento). Continua ad esprimere le tue convinzioni: ora sono preoccupato d'altro: pochi minuti fa' ho letto qualcosa di "non bello" (eufemismo) per voi blogger di La Stampa; spero che nelle Lettere al Direttore ( se pubblicate) si apra un confronto, quello che in noi credenti non manca ( tranne -repetita iuvant- per gli " imbec.").
Scritto da: umberto novara | 11/05/10 a 10:37
Si può concordare o meno sulle argomentazioni e sulle conclusioni, ma la religione - come qualunque altra disciplina - può essere legittimamente criticata, messa in discussione, sottoposta al vaglio della ragione. La storia di tutte le religioni è costellata da dibattiti, dispute, critiche interne ed esterne alle istituzioni e ai movimenti. Il rispetto è dovuto solo a chi manifesta idee diverse dalle proprie. Per il resto, il libero scambio di opinioni è sempre utile.
Bonne journée.
Pim
Scritto da: Pim | 11/05/10 a 10:49
Ma un blog che si chiama "giornale intimo" non dovrebbe parlare di cose personali?
Scritto da: Mannò | 11/05/10 a 12:32
credo personalmente che si possa avere fede senza appartenere a religioni organizzate - è il mio caso
Scritto da: Enrico Muratore | 11/05/10 a 14:42
Per fortuna non lo è.
Tesea
Scritto da: Tesea | 11/05/10 a 16:13
Infatti, caro Dragor, proprio riallacciandomi a ciò che scrive Enrico, io non ho fatto altro che ripeterti, nei nostri dialoghi, che avere fede è una cosa(o meglio un dono che non tutti hanno ricevuto gratuitamente, perché bisogna lavorare e molto su se stessi, sul rapporto io-LUI, io-Mondo), appartenere ad una religione organizzata, nel senso di avere all'interno della comunità un atteggiamento ossequiente e acritico, è tutt'altro.
Anche ciò che scrive Umberto è molto importante.
Il Vaticano II è stato qualcosa di straordinario, una rivoluzione copernicana all'interno dell'Istituzione-Chiesa tanto è vero che nell'ultimo periodo tutti i suoi contenuti sono stati deliberatamente un tantino oscurati e criticati.
Tutto qui.
Massimo rispetto ovviamente per chi fa altre scelte di tipo religioso o ateee.
Quanto all'email l'ho ricevuta e brevemente nel post di ieri ti avevo dato conferma di aver scritto alla persona.
Non ci sono problemi di alcun tipo.
Io conosco bene Hamid, tra l'altro, perché doveva venire ad Olbia a presentare le sue poesie. Poi la cosa è saltata per il momento e se ne riparlerà forse in estate.
E' una persona squisita.
Marinella invece è spesso fuori per impegni di studio.
Nessuno è offeso con nessuno.
Un abbraccione affettuoso a te.
A più tardi.
Marianna
Scritto da: marianna | 11/05/10 a 16:20
Umberto, il Concilio Vaticano II è un evento interno della Chiesa che riguarda i credenti. In ogni caso, dicendo "religione" mi riferisco a tutte, con particolare riguardo alle religioni monoteiste. Viste dall'esterno, godono di ingiusti privilegi rispetto alle altre ideologie. E quale definizione mi daresti di dogma, se non "di fronte a questa affermazione tu non devi pensare"? Coraggio, prova a pensare a proposito della verginità della Madonna.
Il qualcosa di non bello che hai letto riguarda la chiusura della piattaforma gratuita della Stampa. Se vogliamo restare dove siamo, dobbiamo mettere mano al portafoglio e passare alla versione a pagamento. Grazie per la solidarietà. Un saluto, buona giornata
drgor (journal intime)
Scritto da: dragor | 12/05/10 a 09:05
Pim, come(quasi) sempre siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Il problema è che, se viene sottoposta alla critica, della religione non resta più niente. Ecco perché i suoi supporter cercano di blindarla
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Manno', più intimo di cosi'...
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Enrico, sempre meglio che appartenere a una religione organizzata e non avere fede
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Tesea, che cosa non lo è?
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Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata,a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 12/05/10 a 09:13
Cara Marianna, si puo' veramente definire fede il vago desiderio di chiamare "religione" la venerazione panteista che molti condividono con il suo rappresentante più illustre,Albert Einstein? Secondo il filosofo Daniel Dennett "non sono credenti, ma credono alla fede".
Come dico a Umberto, il concilio Vaticano II è un evento interno della chiesa che riguarda i suoi membri. Visto dall'esterno, non cambia i termini del problema e la collocazione della religione nella società.
Grazie per Marinella. In ogni caso adesso Hamid e io siamo amici. Poveretto, dovrà sorbirsi i miei post anti-islam :-) Fra l'altro si dichiara sufista
Un abbraccio, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 12/05/10 a 09:29
Monotematico.
Tesea
Scritto da: Tesea | 12/05/10 a 14:22
Amen, fratello...Amen!
Scritto da: Enrico Sturman | 19/05/10 a 12:12