Ogni volta che si ammazZA per motivi squisitamente religiosi, cominciano le litanie di chi finge che la religione non c’entri, di chi sostiene che gli assassini o i terroristi sono motivati dal “male” puro e semplice. No, cari, non è il male che li spinge a uccidere. Questi particolari killer sono motivati dal "bene". Non fanno altro che eseguire fedelmente gli ordini della loro religione. Non sono pazzi, tutt’altro. Sono idealisti religiosi che a loro modo sono perfettamente razionali. Non sono posseduti dal diavolo ma allevati nella fede. I kamikaze che si fanno esplodere in mezzo alla gente, gli assassini cristiani dei medici abortisti, gli Hutu che massacrano i Tutsi o il turco Murat che ha passato al tritacarne il vescovo gay italiano Padovese credono veramente quello che dicono di credere. La colpa è della religione, non dell’estremismo religioso come se questo fosse una perversione della vera fede. Ma quale perversione? Come si può pervertire la fede se, non avendo giustifcazioni obiettive, la fede non ha norme dimostrabili che si possano pervertire? Come diceva Voltaire, “chi vi fa credere delle assurdità, può farvi commettere delle atrocità”. E Bertrand Russel: “Molte persone sarebbero pronte a uccidere piuttosto che a pensare.” E’ raro vedere una spiegazione cosi’ completa e soddisfacente del comportamento umano. Perché siamo cosi’ reticenti ad accettarla?
La religione divide. Certo, gli uomini trovano una quantità di motivi per dividersi, ma la religione ne aggiunge altri, acceca le coscienze e si tramanda da una generazione all’altra impedendo ogni riconciliazione. Se non ci fosse la religione, ebrei e palestinesi non si scannerebbero a vicenda ma sarebbero da tempo un solo popolo. Se non ci fosse la religione, in Irlanda non ci sarebbe la guerra civile e il Pakistan farebbe parte dell’India. Se non ci fosse la religione, nel passato dell’Europa ci sarebbe qualche milione di morti di meno. Ecco perché non mi stancherò mai di mettere la gente in guardia contro la fede. Non contro la fede cosiddetta estremista, ma contro la fede pura e semplice. Se non sono estremisti in se stessi, gli insegnamenti della religione “moderata” sono un invito aperto all’estremismo.
E’ vero, anche altre ideologie possono invitare all’estremismo. Ideologie politiche o patriottiche. Ma la fede religiosa ha una capacità particolarmente possente di soffocare il calcolo razionale. Il cristianesimo e l’islam insegnano ai bambini che la fede incontestata è una virtù, che non siete tenuti a spiegare quello in cui credete. Se qualcuno dichiara di fare parte di una “fede”, i suoi correligionari, i fedeli delle altre religioni e perfino gli atei sono obbligati da un costume profondamente radicato nella società a “rispettarlo” senza fare domande, fino al giorno in cui fa un massacro. E qualcuno lo rispetta anche in seguito. Molti relativisti non musulmani o addirittura atei trovano perfettamente normale che in nome della religione si ammazzino le donne a sassate o ci si faccia esplodere in mezzo alla gente.
Ecco perché non c’è niente di più dannoso che insegnare ai bambini che la fede è una virtù. Questo vale per l’islam come per il cristianesimo e li giudaismo, confessioni che indottrinano i bambini a partire dalla più tenera infanzia. L’insegnamento della religione nelle scuole di ogni tipo dovrebbe essere proibito. La fede è un male perché non ha bisogno di giustificazioni e non tollera discussioni. Insegnando ai bambini che la fede è una virtù, si fabbricano i futuri crociati e jihadisti. Li si trasforma in armi potenzialmente omicide.
Dragor
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La Fede non s'insegna, caro Dragor.
Essa e' un dono.
Io ovviamente parlo da cattolica.
E lo dico proprio per le motivazioni che porti sempre tu.
E cioè la razionalità.
Nella norma, tranne casi patologici o d'ignoranza e cialtroneria conclamate, l'essere umano è razionale.
Fa o dovrebbe fare tutte le sue scelte in maniera razionale.
Possedere o meno la Fede riguarda piuttosto la sua sfera privata, intima, cioè la sua spiritualità che lo distingue appunto da un qualsiasi altro essere vivente appartenete al creato.
I casi che tu proponi, storici o recentissimi, sono aberrazioni della ragione in primis e ,poi, deviazioni dalla fede autentica.
Qualunque essa sia.
Cristianesimo,Islam o Ebraismo.
Un abbraccio e buona giornata.
Affettuosamente,Marianna.
Scritto da: marianna | 08/06/10 a 08:50
Cara Marianna, sono d'accordo, la fede non s'insegna. Dipende da una particolare predisposizione mentale di cui parlero' in un prossimo post. Ma ai bambini si dice che la fede è una virtu' e questo è un insegnamento che convalida quello che secondo me si dovrebbe combattere. Come si puo' parlare di aberrazioni e di deviazioni dalla fede autentica se, come dico nel post,non avendo giustificazioni obiettive, la fede non ha norme dimostrabili che si possano pervertire? Ogni fedele dal più mite al più jihadista sostiene che la sua è la "vera" fede. Come dargli torto?
Un abbraccio, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/06/10 a 10:34
Bisogna secondo me distinguere. Esiste una manovalanza del crimine a sfondo religioso la cui mente è effettivamente ottenebrata dal fanatismo; ma chi tira ne fila utilizza lucidamente la religione come pretesto per motivi che sono invece squisitamente politici. Non si può dunque affermare che la colpa di assassini e stragi sia delle religioni: il punto è che esse vengono falsamente interpretate allo scopo di fornire alibi ad azioni turpi che riconoscono altre ragioni.
La stessa lettura dell'omicidio Padovese appare fortemente condizionata in questo senso: attribuire ad un (probabile) malato di mente un gesto con finalità estremiste è, a mio parere, una mossa politica del governo turco.
Ciao Dragor, a presto.
Pim
Scritto da: Pim | 08/06/10 a 13:02
Caro Dragor, mi fa piacere che finalmente sei riuscito a scrivere un post sulle religioni senza insultare né offendere nessuno – a parte il vescovo Padovese, le cui preferenze sessuali c'entrano poco in questo caso, giusto?
Qualche altra osservazione: i kamikaze che si fanno esplodere in mezzo alla gente, i cattolici antiabortisti che fanno fuori i medici abortisti o i fanatici come l'assassino del vescovo hanno concepito, a mio parere, un'idea sbagliata della religione. Essi credono di avere un “mandato speciale” da parte di Dio, che li avrebbe investiti del compito di “fare giustizia”. Probabilmente anche molti grandi inquisitori come Torquemada o il meno famoso ma altrettanto spietato Eimerich avevano lo stesso “dono”. Ma i religiosi non sono mica tutti così!!!
Infatti gli omicidi a sfondo religioso sono una risicatissima minoranza – forse meno dell'uno per cento. Per fortuna! In passato però non era così e in nome della religione sono state compiute vere stragi. Ecco perchè la frase di Voltaire, che condivido. Oggi le cose in occidente sono cambiate, resta tuttavia il problema di far comprendere a tutti gli altri popoli che non si deve ubbidire ad una legge solo perchè lo dice la religione. Mi riferisco a casi eclatanti di persone condannate a pene anche gravi per cose che a noi occidentali sembrano risibili.
La soluzione qual'è? Esportare la democrazia, secondo la dottrina Bush? No. Infatti è proprio lo stesso Voltaire ad insegnarci che la morale di un popolo è diversa da quella degli altri e nessuno può dire ad altri quel che è giusto o quel che è sbagliato. La tolleranza reciproca è il primo passo verso la pacifica convivenza dei popoli. Il resto, poi, verrà da sé, col tempo.
Scritto da: Alberto | 08/06/10 a 13:28
Il problema dell'intolleranza religiosa,la critica ad essa ormai è parte fondamentale della nostra civiltà (cultura europea,occidentale). E' stata affrontata a partire dal '600 con l'avvio del razionalismo che poi ha vuto la sua più rilevante espressione con l'Illuminismo. Spinoza scriveva che quando gli uomini praticano il loro culto sono divisi ( chi entra in Chiesa,chi in sinanagoga,chi a capo scoperto,chi all'opposto,chi inginocchiato...ecc., poi quando "escono" al mercato (con gli affari) sono tutti uniti. Abbiamo molto "materiale" (scritti,trattati,panphlet,saggi filosofici e teologici) da studiare... La posizione di Dragor non ne tiene conto,con conclusione che non è la soluzione del problema ( La colpa è della religione...la fede non ha norme dimostrabili ...contro la fede pura e semplice...Ecco perché non c’è niente di più dannoso che insegnare ai bambini che la fede è una virtù...L’insegnamento della religione nelle scuole di ogni tipo dovrebbe essere proibito...). Occorre capire che la fede autentica è il trionfo del bene ( continua ricerca del senso dell'esistenza,esercizio critico verso le verità che non sono contro la ragione,ma un un completamento, e stimolo al suo corretto uso), è costruire solide basi al rispetto reciproco,quindi tolleranza). La "religione" pone un altro problema che già Pomponazzi individuava: possibilità di legittimare il potere del sovrano che impone obbedienza, sfruttando l'equivoco dell'obbedienza - che non esclude la ragione, es.: "il sabato è fatto per l'uomo,non l'uomo per il sabato" per alcuni,come per me,è parola di Dio).
L'esplosione della violenza religiosa nel passato e nel presente crea in Dragor la difficoltà (impossibilità)di mostrarsi 'più tollerante': non c'è niente di più utile (meno dannoso ) che insegnare ai bambini l'autentico valore della fede, come impostare l'insegnamento nelle scuole secondo i principi pedagogici più validi ( forse invitando Dragor -parlo seriamente,non scherzo mai- con la sua competenza quando, nell'iter dell'insegnamento occorre sottolineare il pericolo della violenza-guerre di religione. Io,come mi sembra di aver già detto una volta, come insegnante di storia pretendevo una conoscenza sicura sulle gierre di religione,soprattutto 1618-48, la grande tragedia,prima della Shoa).E' "l'ignoranza" il vero nemico,Dragor: mi puoi subito citare passi della Bibbia,dei Padri della CHiesa, di autorità religiose che invitano a combattere contro chi non ha la stessa fede... 1) corretta ermeneutica del 'testo sacro' (qualsiasi);2) confronto critico ( la valida razionalità 'illuministica' verso certe autorità;3) denuncia 'con spessore storico'.
Scritto da: umberto novaraq | 08/06/10 a 15:10
Sono cattolico e non conosco bene altre religioni. Per quanto mi riguarda, alla base della maggior parte dei problemi della chiesa e quindi della convivenza civile, c'è la non osservanza di un principio ben noto: il libero arbitrio. Per me significa che chi non ha fede e non crede ai miei stessi principi può fare scelte diverse (ad esempio ricorrere all'aborto). Tutti i cattolici che conosco personalmente non ucciderebbero neanchè una mosca in nome della religione, perchè non gliene frega niente di ciò che pensa la mosca.
La mosca la cacciano solo quando dà loro il tormento.
Basterebbe essere tutti un pò più intelligenti delle mosche per evitare tanti conflitti di tipo religioso.
Scritto da: Ivano | 08/06/10 a 16:15
Ehm, Umberto, i passi della Bibbia che invitano alla violenza ci sono eccome. Non per dare ragione a Dragor, anzi… ma quello che è giusto è giusto. Prima di tutto c’è l’episodio del vitello d’oro: Mosè porta agli Israeliti le tavole della legge, ma una parte di loro le rifiuta, preferiscono adorare il vitello d’oro. Vengono tutti sterminati…
Una volta arrivati in Palestina, Dio parla per bocca dei profeti. E ordina sempre di massacrare i popoli che occupano quella terra. Tutti quanti, compresi donne, bambini e animali.
Tuttavia è bene precisare che Gesù Cristo rinnega queste stragi e indica agli uomini una strada completamente diversa. Il cristianesimo, per quanto costola dell’ebraismo, è una religione completamente diversa.
Scritto da: Alberto | 08/06/10 a 17:15
Alberto, a parte l'insegnamento di Cristo, la Bibbia va letta nel suo contesto storico. Non so se l'hai letta tutta, ma ci sono espisodi di una tal violenza molto più raccapriccianti di quello cui fai riferimento.Non so wquali studi biblici hai svolto:partiamo dal fatto che non è un libro. ma una biblioteca, con redazione lungo l'arco di circa sei secoli,con basi (tradizini orali) che si collocano già mille anni prima di Cristo, con generi letterali,finalità,utilizzo...di diversa natura. Il problema è 'storico',come continuo a ripetre. 1) l'utilizzo ( o il condizionamento) a partire dai primi secoli ( tardo mondo antico ed inizi medioevo); 2) l'attuale riferimento 'terribilmente superficiale'che alcuni fanno (compreso Dragor). Purtroppo ogni resplosione della violenza sembra legittimare quella critica che vediamo da parte di chi ritiene la fede,la religione responsabili. RESPONSABILE e' SOLO l'IGNORANZA ( mettendo per primi certi uomini di chiesa del passato, e anche qualcuno del presente).
Scritto da: umberto novaraq | 08/06/10 a 18:14
Pim, mi sembra piuttosto che si sia cercato di attribuire alla malattia mentale un gesto che invece ha motivazioni religiose. E' vero, spesso la religione è usata come alibi. Ecco perché sarebbe meglio che non vi fosse. Senza alibi, si commetterebbero meno crimini. L'occasione fa l'uomo ladro.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/06/10 a 19:01
Alberto, invece le preferenze sessuali di Padovese c'entrano moltissimo, perché si tratta di un omicidio sessuale a sfondo religioso. Murat aveva una relazione con Padovese e lo ha ucciso perché la sua religione condanna l’omosessualità. Questa è la ricostruzione più logica e vedrai che sarà confermata dall’inchiesta.
Gli omicidi a sfondo religioso sono molto più dell’uno per cento se aggiungi le lapidazioni delle adultere, le condanne per blasfemia o apostasia, l’impiccagione degli omosessuali e la spinta delle ragazze al suicidio. Sono omicidi istituzionali ma non per questo meno criminali.
I kamikaze non hanno un’idea sbagliata della religione. Non fanno altro che metterla in pratica e credere che nell’altra vita se la spasseranno con un po’ di vergini. E’ tutto scritto nel Corano e in effetti Al Azhar, la più influente autorità islamica, non li ha mai condannati. Come sai ogni musulmano è libero d’interpretare il Corano a modo suo e i versetti post-Medina (che per convenzione abrogano quelli pre-Medina) sono un inno alla violenza. Dalli a un miliardo e mezzo di persone e ne troverai qualche migliaio pronte a farti saltare in aria.
Il crimine non va mai tollerato, né a casa propria né a casa d’altri. Ci sono mille modi di esportare la ragione. In questo momento ne stai leggendo uno.
Come sarebbe a dire che Gesù indica una strada diversa? Secondo quel delirio chiamato Nuovo Testamento, sarebbe morto per riscattare l’umanità dal peccato originale. Ma ci pensi? Un peccato ereditario. Questo è purissimo razzismo. Non ci sarebbe arrivato nemmeno il Ku Klux Klan. E in ogni caso, facendosi ammazzare non si riscatta nessuno. Meglio il Vecchio Testamento con i suoi massacri, è orribile ma meno contorto.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/06/10 a 19:37
Caro Dragor, non ho detto di tollerare il crimine ma piuttosto di tollerare le credenze altrui. La parola Islam non significa “pace”? Così mi hanno detto. Così ho sentito dire. Come ho sentito dire più volte – da musulmani - che i fanatici che si fanno saltare in aria non sono l’Islam, non lo rappresentano.
Il peccato originale è una delle tante bestialità dell’antico testamento. Come testimonia anche l’ottimo Umberto.
Scritto da: Alberto | 08/06/10 a 23:39
Alberto, no, islam significa "sottomissione". L'espediente di Muhammad per sottomettere la gente ai suoi fantasmi. Dal loro punta di vista, i kamikaze rappresentano l'islam. Come ti ripeto, l'interpretazioe è libera. Nel Corano c'è tutto e il contrario di tutto.
Il peccato originale è una bestialità anche del Nuovo. Altrimenti Gesu' sarebbe morto per niente.
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/06/10 a 07:32
Umberto, la ricerca del senso dell'esistenza ecc. è la normale attività mentale di un uomo con la pancia piena. Che cosa c'entra la fede? Al contrario, questa ricerca va affrontata senza precocetti. Mentre ai bambini s'insegna che credere contro ogni prova è una virtu'.
Dal Vitello d'Oro in poi,i Testamenti e la storia della chiesa sono tutti una condanna delle altre ideologie. E come sai, ci sono anche condanne interne che hanno portato agli scismi e alle guerre di religione. Tutte ccondanne AOC con corretta ermeneutica del testo.
Certo, alla base della violenza c'è spesso l'ignoranza. Ma se dai testi come il Corano ela Bibbia a miliardi di persone, sai quanti ignoranti li leggono? Ecco perché dovrebbero essere ritirati dalla circolazione. Sono bombe potenziali. In ogni caso un'inchiesta ha accertato che molti kamikaze islamici sono persone coltivate.
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
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Scritto da: dragor | 09/06/10 a 07:54
Caro Dragor, avevi ragione tu, Islam significa "sottomissione" e non "pace". Avrei dovuto informarmi prima...
Sul concetto di peccato originale, se preso alla lettera è una assurdità, ma i teologi lo considerano una metafora: la predisposizione dell'Uomo verso il peccato. Non credo che abbiano torto... (purtroppo)
Scritto da: Alberto | 09/06/10 a 08:32
A Dragor: un uomo con la pancia piena non si pone il problema della ricerca del senso dell'esistenza ; cosa c'entra con la fede? Sgarbi direbbe :studia,studia ( tutti i grandi pensatori,ti offriranno una risposta; ti suggerisco Karl Jaspers, che iniziò come studioso di scienza,la sola che per te merita). MI DISPIACE MOLTO CHE IL TUO LIVELLO SU QUESTO TEMA sia così terra a terra; francamente sono affermazioni ( credere contro ogni prova) che prima di 'conoscerti ' sul blog avevo sentito solo da da pochi con un livello di cultura da cavernicoli. Certamente avrai presente casi precisi,e non se ne esce. Lo stesso vale per il riferimento all'Islam. CONTINUA NEL TUO IMPEGNO DI CONDANNA DELLA VIOLENZA ( su questo hai ragione, e l'ho detto più volte); facciamolo ,però, ad un livello di persone con buona preparazione. Ti CONSIGLIO,tanto per essere concreto,la lettura di un libriccino,bastano poche ore, di cui riporto la conclusione:JAN ASSMANN,Non avrai altro Dio. Il Mulino. €.9,00. ( Nessuno mi ha chiesto di fare pubblicità,solo che per me è stimolo ad approfondire). " La violenza non è un sentimento originario...tracciare una chiara linea divisoria tra il concetto di "religione" e il concetto di "violenza". La violenza pertiene all'ambito della politica,non a quello della religione,e una religione che si rifà alla violenza rimane bloccata nel campo della politica,mancando il suo specifico compito in questo mondo.Bisognerebbe fare in modo che le religioni monoteiste,nate dallo spirito della politica e della legislazione,fossero radicalmente depoliticizzate,così che all'ordine del politico,inconcepibile senza la violenza,si possa contrapporre un altro ordine,il cui potere si fondi sulla non violenza,Solo allora si realizzerà l'impulso iniziale del monoteismo:quello di liberare l'uomo dall'onnipotenza del cosmo,dello stato,della società o di qualsiasi altro sistema avanzasse su di noi preytese totalizzanti" ( ib. p.133-34). Porto la tua pazienza al 1000% e ti chiedo di ascoltare il Vangelo,secondo la testimonianza di Giovanni,per evitare di dar la colpa a chi non l'ha: "Il mio regno non è di questo mondo...(Gv.18,36). Da Costantino in poi quanti errori.
PS. Non Voglio entrare nel discorso, che mi porterebbe anon finre più: Il peccato originale non è una bestialità...Alberto e Dragor...sono fermi al levello infantile del concetto. Se Dragor pensasse solo che il GRANDE KANT ( per me non tanto) ha affrontato,dal punto di vista solo razionale,il tema del male radicale... E QUI SCATTA IL MIO DISCORSO SUL SENSO DELL 'ESISTENZA... mentre ho la pancia vuota,dovendo ancora fare,con ritardo,colazione.
Scritto da: umberto novara | 09/06/10 a 08:47
Umberto,per "religione" intendo tutte, con particolare riguardo a quelle monoteiste. Io non voglio entrare nel merito della teologia, che è teorica e autoreferenziale. Le mie osservazioni nascono dalle conseguenze delle religioni sul piano pratico. In breve, le religioni non sono quello che dicono, ma quello che fanno. In teoria tutte le ideologie sono belle e sante, ma quello che conta è il loro effetto quando sono messe in pratica. Ecco perché devi tenere conto di tutto, anche dell' effetto sugli ignoranti. Se dai libri come la Bibbia e il Corano a miliardi di persone, ne troverai migliaia che vorranno emulare il Dio dei genocidi o guadagnarsi le 70 vergini facendosi saltare in aria con tutti gli infedeli. Quanto alle prove, non nascondiamoci dietro un dito. Nelle scuole ai bambini s’insegna che Maria ha partorito vergine, che Gesù è risorto dopo essere morto, che nell’aria volano degli spiriti con le corna o con le ali e altre frottole di questo tipo. Ci devono credere. Anche in mancanza di prove. Se ci credono sono buoni, se non ci credono sono cattivi. E non è come la storia di Papà Natale, perché ci devono credere anche da grandi. Come dire che devono smettere di pensare e il sonno della ragione genera mostri. La violenza nasce tutta da li’. E' questo l'argomento del post.
Ho detto che un uomo con la pancia piena "si" pone il problema della ricerca del senso dell'esistenza, non che "non" se lo pone.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/06/10 a 20:17
Dragor, i nostri interventi-confronto (ma preferisco "dialogo") sono già numerosi... ma seguo Socrate: Apologia 38 A . "Una vita senza ricerhe non è degna per l'uomo di essere vissuta."
La tua denuncia della violenza...,mi ripeto, va bene. Certe affermazioni sono tropppo superficiali: tra le due situazioni c'è dislivello,secondo me. "NELLE SCUOLE ai bambini si insegna...ci devono credere...devono smettere di pensare,e il sonno della ragione genera mostri". Penso di aver già risposto a questo in altri interventi... Se ti riferisci a situazioni particolari, continuerai a ripeterlo. SAPPI però che c'è un bambino a cui hanno insegnato quello e che non è stato costretto a credere,e che non ha mai smesso di pensare, e che non ha in sè il sonno della ragione, e che non è un mostro... quel bambino sono io, che scrivo, che sa distinguere tra le ragioni della scienza e le ragioni (perchè ha un suo fondamento) della fede, la quale,come per tanti altri, è sempre stimolo a ragionare e non smettere mai ( Socrate ). Ma tu giustamente osservi ( e ti sposti sull'Islam,anche se vale per tutte le religioni): quei milioni,miliardi, abituati a non discutere,e con la promessa...,saranno sempre pronti alla VIOLENZA (kamikaze). ALLORA? 1)" Se facessimo meno della religione"? 2) se non insegnassimo più ai bambini...? LO SAI: non si potrà mai fare a meno della religione ( il senso religioso è insito nell'uomo già dalla preistoria, avrai studiato il problema...quindi ci saranno sempre religioni con i loro precetti). Bisogna far in modo che le religioni siano una realtà POSITIVA, vengano vissute come tali ( per te impossibile,per altri no : ad es. il vangelo è vissuto da non pochi come punto di riferimento della non-violenza,dell'amore universale). Si può non farlo, ma allora il problòema è ALTRO: la NOSTRA NATURA - La LIBERTA' - ed un tuo blog sul tema della libertà sarebbe proprio necessario.
2) se non insegnassimo ai bambini...: qui siamo di fronte al grosso problema dell'educazione; se si insegna quello... che,come, hai denunciato, può avere il significato che dici tu (lo scopo di rinunciare a ragionare ) ,ma può avere il significato opposto : stimolare a ragionare sempre più,a andare a fondo dei problemi,quindi ad essere aperto al dialogo (sempre Socrate): non frottole,non mancanza di prove... E QUI IO AVRO' l'onere di dimostrare perchè, ma se tu affermi quello, SECONDO ME, effettivamente non ti hanno insegnato in modo corretto, oppure la tua LIBERTA' ti porta a quella scelta. Per seguire quanto Socrate ci ha trasmesso ( quella sua frase è prima di morire...) occorrono due cose : amore della verità (filoso-sofia,che non ci potrà mai essere se non si parte dall'ignoranza socratica), utilizzo corretto della propria libertà. Le persone che tu denunci,le religioni (ma anche alcune ideologie,perchè non ne parli?) mancano di entrambe. PS. Socrate,per quanto ne sappiamo (problema delle fonti:seguiamo quella platonica) fu mandato a morte - e farebbe aql nostro caso - con tre accuse : non credere agli dei,corrompere i giovani (intendiamoci: li abituava,come fai tu, a discutere su tutto,non accettare nulla passivamente ),disubbidire alle leggi dello stato. Socrate inutilmente,dialogando, volle far capire che aveva un concetto molto più elevato di DIO,dell'educazione,della legge. Fu sconfitto,ma fallì anche il suo discepolo Platone che " costruì" lo Stato ideale.
Ecco come la violenza ha radici molto più profonde...
Scritto da: umberto novara | 10/06/10 a 07:50
E pensare che da piccoli tutti ci hanno magnificato il passaggio dal politeismo al monoteismo come il balzo dalla “barbarie” alla “civiltà”. Eppure avete mai sentito di greci o romani che andassero alla conquista di terre straniere per imporre il loro Dio?
Essi con gli dei contrattavano l’appoggio alle loro imprese, facevano loro i dovuti omaggi e sacrifici e poi partivano dichiarando senza troppe esitazioni che andavano a mettere a ferro e a fuoco una città per i begli occhi di una donna o che andavano a radere al suolo Cartagine perché “rompeva” da troppo tempo, come spiegava Catone. Insomma senza scomodare i sempiterni facevano gli affari loro e consideravano, senza tante tergiversazioni, “virtù” solo la vittoria sul nemico!
Poi è arrivata la “civiltà” del “Dio unico”, e da allora ci siamo tutti civilmente scannati con la benedizione del nostro specifico Unico.
Scritto da: laura | 21/06/10 a 20:14
“La Fede non s'insegna, caro Dragor.
Essa e' un dono.” ha scritto Marianna.
E se invece fosse un condizionamento?
Ho letto recentemente alcune occlusioni sui meccanismi dell’apprendimento umano capaci di far nascere, credo, almeno qualche dubbio in cervelli non del tutto impermeabili. Tra i vari testi possibili segnalerei uno di facile lettura e in italiano:
“Nati per credere. Perché il nostro cervello sembra predisposto a fraintendere la teoria di Darwin” di
Vittorio Girotto, Telmo Pievani, Giorgio Vallortigara.
Scritto da: laura | 21/06/10 a 20:58
Errata corrige!!!!
Ho letto recentemente alcune CONCLUSIONI sui meccanismi...
Scritto da: laura | 21/06/10 a 21:01
Laura, fra tutte le ideologie religiose,il monoteismo è la più pericolosa e violenta, perché è assolutista per definizione e considera falsa ogni altra idea. Come giustamente osservi, con la religione si puo' legittimare ogni crimine. Senza religioni se ne commetterebbero sicuramente di meno.
Fede significa prendere i propri desideri per realtà. Un processo antico come il mondo
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/06/10 a 20:53