La Côte d’Azur non è soltanto la meta preferita delle star di Hollywood, degli sceicchi petrolieri e dei nuovi ricchi russi, ma anche dei dittatori africani che si divertono a fare i milionari con i soldi dei loro cittadini. Da Mobutu a Omar Bongo, da Paul Biya a Ben Ali e ai figli di Gheddafi, la Côte è il teatro di una sontuosa saga Africa nella quale ogni tiranno cerca di far crepare d’invidia i suoi rivali. Quello che spendono per farsi rabbia a vicenda e per sbalordire i bianchi è impressionante. Tutti ricordano i fasti della residenza di Mobutu a Cap Martin, la Villa del Mare, con la ronda degli elicotteri, le feste sontuose, i pasti cucinati dal grande Alain Ducasse e serviti dai valletti in livrea dell’hôtel Louis XV di Monaco. Anche il defunto Omar Bongo, dittatore del Gabon, adorava pavoneggiarsi. Suo figlio Jaffar è tuttora proprietario di un’enorme villa a Villeneuve-Loubet e di una decina fra appartementi e ville a Nizza, in particolare nei lussuosi quartieri di Cimiez e di Mont Boron. Alassane Qattara, il primo ministro della Costa d’Avorio, possiede nell’entroterra di Cannes un palazzo di 6000 metri quadrati. In breve, le mille e una notte da noi, la miseria nera al paese.
Continueranno a farla franca? Non è detto. Una grande ONG ramificata in tutta l’Africa, il Comitato Cattolico contro la Fame e per lo Sviluppo (CCFD) ha deciso di stilare una lista nera. Da anni il CCFD cerca di ridurre gli squilibri strutturali fra Nord e Sud. I militanti hanno scoperto che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, il flusso finanziario non scorre essenzialmente dal Nord verso il Sud. L’aiuto allo sviluppo dei paesi africani ammonta a 80 miliardi di euro all’anno, ma ben 800 miliardi di euro all’anno partono dall’Africa verso l’Europa, l’America e i paradisi fiscali per essere investiti in immobili, macchine, roulette, champagne e puttane. E ovviamente per finanziare esilii dorati casomai le cose andassero male in patria e si rendesse necessaria una fuga precipitosa.
La lista nera elenca le ricchezze detenute all’estero dai dignitari dei paesi cosiddetti “poveri”. Secondo il CCFD, i beni accumulati da una trentina dei dignitari in questione ammontano a 180 miliardi di dollari. Soltanto i beni personali del generale Mobutu, attualmente di proprietà dei suoi eredi, ammonterebbero a 6 miliardi di dollari, l’equivalente del PIL del Congo. E il vecchio leopardo dello Zaire è un buona compagnia. Oltre a essere proprietario di ville e palazzi sulla Côte, il clan Bongo ha un gusto spiccato per le belle macchine. Secondo il CCFD, la Mercedes della figlia di Omar è stata finanziata dal conto del Tesoro Pubblico gabonese presso la Banca di Francia.
Sulla base della lista, il CCFD ha intentato varie cause contro i milionari a sbafo, ma l’impresa sembra disperata. Molte denunce sono state archiviate e le cause avviate battono la fiacca. Come sempre, la ragione dei soldi è più forte della ragione morale. A chi non farebbero comodo gli 800 miliardi di “aiuti” provenienti dall’Africa?
Dragor
.
Tout cela est honteux pauvre peuple africain qui meure de faim et de maladies. L'argent toujours l'argent, ces chefs d'Etats sont avides de pouvoir et de profits en tous genres, pauvre monde et cela n'est pas prêt de changer malheureusement. Amitiès Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 07/06/10 a 10:45
Non credo che la faranno franca ancora a lungo. Sempreché i popoli africani riescano ad emanciparsi definitivamente, portando a termine quel processo di decolonizzazione rimasto a metà.
Bonne journée.
Pim
Scritto da: Pim | 07/06/10 a 12:53
Anch'io ritengo che necessariamente qualcosa cambierà anche in Africa.
Il processo democratico, per quanto letto possa essere, arriverà alla meta.
E molti di quei sisgnori, oltre che smascherati, dovranno rendere conto ai tribunali dei loro rispettivi Paesi.
Non dura. Non può durare.
Io ho fiducia nei tempi lunghi della STORIA!
Buona giornata.
Un abbraccio affettuoso.
Marianna
Scritto da: marianna | 07/06/10 a 13:30
Sono profondamente convinto che ciò che succede in Africa e negli altri paesi poverissimi del globo è colpa di noi occidentali che con i nostri servizi segreti abbiamo imposto e imponiamo questi escrementi umani alla guida dei loro paesi solo per poterli derubare meglio.Sono altresì sicuro che non cambierà mai assolutamente nulla .Solo se ci fosse una enorme e sconoscita pestilenza che annientasse tutto il genere umano e salvasse solo pochi giusti potrebbe nascere una nuova umanità senza queste scvhifezze.
Scritto da: Teo Belvedere | 07/06/10 a 15:19
Eliane, un Anglais a dit "Africa is Europe once more" (l'Afrique est l'Europe une fois plus). Tous nos défauts sont là, plus grands et plus nombreux
____________________________________________________
Pim, dopo essersi decolonizzati dai bianchi, devono decolonizzarsi dai neri. Guarda un po' l'Africa del Sud...
____________________________________________________
Cara Marianna, non riesco a essere cosi' ottimista. In Europa abbiamo alle spalle qualche secolo di processo democratico e qual è il risultato? Berlusconi, lo Zuma italiano
_____________________________________________________
Teo Belvedere il problema è che solito le pestilenze annientano giusti e salvano le schifezze
____________________________________________________
Grazie a tutti per la visita e i commenti, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/06/10 a 08:41
Teo Belvedere. Ma da dove tiri fuori questo ragionamento idiota? I leader africani se li scelgono loro, gli africani, tutti. Al massimo l'Occidente (ma ancor piu' i cinesi e gli indiani) ci fanno poi affari....Il tuo terzomondismo da parrocchietta catto-comunista anchilosata ed ammuffita e' davvero patetico.....
Scritto da: gian49 | 08/06/10 a 17:30
Veramente i leader africani si possono scegliere solo tra quelli comodi ai governi dei paesi economicamente "forti" o, peggio, che hanno investimenti nei paesi stessi. Appena fosse al governo una classe politica che volesse usare le ricchezze per il bene del proprio paese sarebbe automaticamente defenestrata come è sempre stato.
Pochi stati si salvano da questo macello, ai colonialisti bianchi si sono sostituiti dei prezzolati colonialisti di colore.
Scritto da: Fabrizio | 08/06/10 a 18:19
I leader africani sono talora eletti piu' o meno democraticamente (ma che idiozia la democrazia occidentale applicata a popoli tribali!), altre volte sono il risultato di colpi di Stato. O di regimi dittatoriali. Ma lasciamo perdere la storiella dell'Occidente "cattivo", che tutto domina, tutto decide! Forse che Mugabe e tanti altri suoi pari sono i paladini dell'Occidente? Non fatemi ridere, fervorosi anticolonialisti a prescindere....
Scritto da: gian49 | 09/06/10 a 04:35