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« Perché i seni nudi sono scomparsi dalle spiagge? | Principale | Radici cristiane nella Costituzione? »

06/08/10

Ma che look ha un credente?

BBBBBBBBBBBBBBBBamericangothicgrantwood3ix    Io lo immagino piccolo, foruncoloso, con il mento sfuggente, un principio di calvizie, denti da coniglio e Famiglia Cristiana in tasca, ma probabilmente sono prevenuto perché in realtà niente gli impedisce di assomigliare a un surfista californiano. In ogni caso la questione è di attualità perché il rettore  della cattedrale di San Vito a Praga ha detto che d’ora in avanti per entrare in quella chiesa ci sarà un doppio regime: gli atei pagano, i credenti no. Naturalmente qualche ateo vorrà fare il furbo e fingersi credente per non pagare, ma il  rettore  è categorico: un ateo si riconosce subito. Richiesto di essere più preciso, ha detto vagamente che gli atei hanno la macchina fotografica, ma la cosa non sta in piedi perché questo significa non far pagare tutti i visitatori che non hanno la macchina fotografica o che magari se la sono messa in tasca, a meno che non si voglia passarli ai raggi X come si fa negli aeroporti. Così la domanda rimane di attualità: qual è il look di un credente?

  

   Una cosa è certa: io devo averlo, perché sono sempre entrato gratis nelle chiese che fanno pagare gli atei (sì, quella di San Vito a Praga non è l’unica). E non soltanto nelle chiese ma anche nelle moschee, ovviamente togliendomi le scarpe e qualche volta travestendomi da arabo per ingannare gli scaccini che si rifiutavano di credermi un musulmano bosniaco. Qualcuno dirà: ma se non sei credente, perché ci tieni tanto a entrare nelle chiese e nelle moschee? Che domande, perché non servono a niente, così sono meravigliosi esempi di architettura fine a se stessa. E tutti sanno che, quando non e costretta da noiosi vincoli come i disimpegni, gli spazi abitabili o il girobraccio, l’architettura dà il meglio. Ecco perché negli edifici religiosi potete vedere i più favolosi esempi di romanico, gotico, barocco o moresco, a parte il fatto che le chiese sono anche ottimi strumenti musicali. Non esiste una migliore cassa di risonanza per un organo, provare per credere.

 

     Dragor

.

Scritto alle 09:38 nella architettura, Religione |

Tag: architettura, fede, look, religione

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Commenti

umberto novara

4 Agosto(Ginevra): anch’io papà, mi sono commosso; oggi ,durante la lettura, un chiodo fisso: LUI ENTRAVA NELLE CASE DEI PUBBLICANI E PECCATORI; peggio ancora: “Sedeva alla loro mensa”. Un dubbio ( non sto scherzando, e sono certo che mi crederai): non è che, per caso, tu sia un angelo travestito non so come? Mai avrei pensato di avere così tante occasioni per riflettere,dopo aver deposto i libri.

Scritto da: umberto novara | 06/08/10 a 11:36

umberto novara

Umberto:credente,non surfista californiano. Altezza:1,80;peso (ahimè,devo dirlo?): 102, colpa del mio vizio di cucinare tutti i giorni,ho smesso ora,13,10;niente calvizie,crescono troppo in fretta, disperato per il mio barbiere: sempre quel ciuffo ribelle,forse avrà imparato il mestiera quando faceva il servizio militatare. Cammino molto 'diritto':colpa del mal di schiema,troppo seduto,colpa degli studi e conseguenze; pelle leggermente abbronzata: quando nacqui,26 giugno...,il termometro segnava 40 gradi all'ombra,per questo detesto crogiolarmi, e prendo il sole sempre con moderazione).Denti ben allineati ( a parte un canino un po' storto, da quando ero fanciullo): allora i primi denti li toglievamo con le mani ( e qualcuno li metteva in una fessura di un muro), mentre in questi ultimi anni il dentista mi ha prosciugato, anche se con ottimi risultati. Questo sono io, forse il ritratto di Dragor?

Scritto da: umberto novara | 06/08/10 a 13:22

Pim

Dipende dalle chiese, Dragor: quelle moderne, che sembrano degli hangar, hanno un'acustica terribile - lo so per esperienza, ho fatto parte di un coro...
Che gli edifici religiosi non servano a niente, direi di no. Rappresentano lo spirito della società, della cultura che le ha edificate: penso alle cattedrali di Francia, alla cui realizzazione concorreva tutta una comunità.

Ciao, buon pomeriggio.
Pim

Scritto da: Pim | 06/08/10 a 14:18

Silvia GM

@ DRAGOR !! :- ))) Cerrrrrrrrrrrto che ne hai di fantasia. Mi ha incuriosito la domanda nel titolo che mi son letta l’articolo. Poi ho sorriso ironicamente per la simpatica descrizione nel post del signor Umberto. Ho applaudito a quello pacato e razionale del Pim. A Praga ci andai, nel lontano agosto 1996 (con gruppo pullman turistico tutto incluso, guida del postocompresa!) Di chiese ricordo ne visitammo minimo due (ma non rammento assolutamente i nomi ) ° _ °
Una era quella con il “Bambino di Praga” (lo stesso che si trova anche ad Arenzano Liguria) ; l’altra era situata sulla piazza laterale, un po’ dietro, a quella dell’orologio famoso. Non ricordo perché ci fecero entrare (un motivo ci sarà stato) e mi pare di rammentare che dovemmo pagare il biglietto. (Forse ci fecero lo sconto comitiva, dato che eravamo circa 30 persone; io di quella piazza ricordo nulla della chiesa , ma vicino ad essa una grandissima bancarella di bottoni d’ogni tipo e forgia…. e materiale. Da qui puoi intuire quando sono‘credente’!!!! Adesso, intanto sto scrivendo, dell'interno di quella chiesa m’è venuto un flash: un grandissimo lampadario, enorme, il quale nello stile, modello ricordava moltissimo la forgia ed il modello di quelli che si vedono nelle moschee. (Se scrivo una stupidaggine perdonami!). In effetti le chiese (in qualità di turista) le fotografo dentro e fuori per l’architettura, o meglio ancora per le splendide vetrate o per i magnifici organi. Ad esempio. Quando ero bambina e mi obbligavano ad andare a messa, ricordo lobbligo assoluto di entrarci con il velo in testa. Era bianco (per le donne più anziane nero) in pizzo , tagliato a triangolo oppure rettangolare e lo si poneva sulla testa prima di entrare. Quello a triangolo lo si teneva legato come un foulard; il modello rettangolare, molto più ampio, stava appoggiato e calava ai lati. In dialetto piemontese di chiama quefà
e credo sia derivante dal francese. Allora i credenti si distinguevano da questo ‘simbolo’. E gli uomini si dovevano togliere il cappello, quando entravano e per tutta la durata della messa. L’abbigliamento doveva essere assolutamente decoroso. Non si presenziava certo con minigonna, canottiera o pantaloni corti. Al giorno d’oggi non saprei come distinguere un credente. Un saluto.

Scritto da: Silvia GM | 06/08/10 a 16:36

Alex

Ma quanti siete dentro di te, ieri, il sociologo di spiaggia, oggi, il musulmano bosniaco....Certo che non paghi, hai l'abbonamento gratis a vita come tutti gli organisti. Colpa di Bach. Per citare Cioran : "Se c'è qualcuno che deve tutto a Bach, è proprio Dio...

Scritto da: Alex | 06/08/10 a 20:44

dragor

Si' Stefano, un angelo, ma decaduto come Lucifero. Temo che le riflessioni siano di natura un po' diabolica :-)
Il tuo autoritratto sembra quello del perfetto ateo :-) Dimostra come sia utopistico stabilire un rapporto fra look e credo (o non-credo)
Ciao, buon weekend

dragor (journal intime)

Scritto da: dragor | 07/08/10 a 10:04

umberto novar

Ahi; stephanos:corona.
Um-bert: uomo splendente (nobile). Che altro?

Scritto da: umberto novar | 07/08/10 a 10:24

dragor

Pim, ho detto che non servono a niente in senso architettonico, perché sono "contenitori polivalenti" senza una funzione ben definita. E' chiaro che servono in senso religioso e culturale, ma qui si tratta di percezioni soggettive.
Per l'acustica delle chiese in linea generale hai ragione, ma la migliore acustica per l'organo l'ho trovata in una chiesa moderna:

http://dragor.blog.lastampa.it/journal_intime/2007/09/expression.html

Ciao, buon weekend, a presto

dragor (journal intime)

Scritto da: dragor | 07/08/10 a 10:24

dragor

Cara Silvia, San Vito è la cattedrale gotica che sorge su un'altura dall'altra parte della Moldava (da non confondersi con quella più antica a Stare Mesto, la città vecchia).
Grazie per il tuo bel ricordo delle tue messe da bambina. E' vero, forse una volta i credenti avevano un look più definito, ma oggi è impossibile distinguerli dagli atei. Tranne che per il rettore di San Vito, ma questa è un'altra storia

Un caro saluto, buon weekend

dragor (journal intime)

Scritto da: dragor | 07/08/10 a 10:33

dragor

Si' Alex, in Dragor convivono mille anime :-) Cioran ha proprio ragione. Quando suono l'"Aria sulla Quinta Corda" sono vicinissimo a convertirmi. In ogni caso una volta ho fatto diventare cattolica un'inglese protestante suonando Haendel.

Ciao, buon weekend

dragor (journal intime)

Scritto da: dragor | 07/08/10 a 10:46

Pim

Non ricordavo il post... che invidia! Io al massimo suono Let it be...

Scritto da: Pim | 07/08/10 a 11:11

nictwvzym

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Scritto da: nictwvzym | 08/03/13 a 17:50

nicyhgtim

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Scritto da: nicyhgtim | 09/03/13 a 10:51

nichsuhbg

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Scritto da: nichsuhbg | 13/03/13 a 16:19

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