SEDETEVI AL PIANOFORTE e suonate lentamente, molto lentamente queste tre note: mi, fa sol, soffermandovi sul sol. Scoprirete che il mezzo tono mi-fa è una specie di trampolino che da una terra arida, rossastra, bruciata dal sole, un vero paesaggio marziano, nel mortale silenzio del pomeriggio, con un caldo infernale, mentre tutte le persone con un po’ di buon senso fanno la siesta, vi sbalza sul liberatorio sol, proiettandovi verso un cielo immenso nel quale veleggiano maestosi cumuli bianchi. Non avete mai visto un cielo così grande. Là il vento, stanco di corteggiare le antiche torri dell’Andalusia, vi cinge alla vita e vi domanda: “Vuoi andare a Cordoba?” Pensate a Cordoba la Bianca, alle sue vie silenziose, alla moschea dalle 800 colonne, alla Juderia ma rispondete “No.” “A Granada?”, domanda il vento. Pensate ai merletti dell’Alhambra, al Patio de Los Leones, ai giardini del Generalife ma rispondete:”No”. “A Siviglia?”, vi chiede il vento. Pensate al barrio de Santa Cruz, alla Casa de Los Pilatos, alle fanciulle con i fiori nei capelli ma rispondete “No.” “Dove vuoi andare, allora?” vi chiede il vento. Voi puntate il dito e dite: “Là”.
STATE INDICANDO una lontana catena di montagne dalle cime incappucciate di neve, la Sierra. Il vento vi solleva di peso e con un volo inebriante vi porta sulla cima più alta. Là, in mezzo alle nevi eterne, vedete una rosa. Proprio così, una rosa miracolosamente spuntata in mezzo alla neve. Vi chinate a odorarla e il profumo freddo che si sprigiona dai suoi petali imperlati di brina vi stordisce come un gas esilarante. Così non resistete alla tentazione e la cogliete per portarla con voi.
A QUESTO PUNTO, sul pianoforte, dovete suonare le stesse tre note ma in senso inverso: sol, fa, mi, soffermandovi sul mi. E scoprirete che il vento non si fa pregare: vi cinge la vita e vi riporta al punto di partenza, nell’immensa pianura battuta dal sole. Mentre vi depone, la rosa si vendica pungendovi un dito e una goccia di sangue cade per terra. Si mescola alla polvere come il sangue dei tori nell’arena e scende nel sottosuolo trapanandolo come una sonda petrolifera, scavando sempre più profondamente fino alle radici arabe. Vedete Al Mansur che, seduto alla turca sul terreno, la schiena sdegnosamente rivolta alle orde cristiane in arrivo, lancia la sua armata contro l’esercito del Cid. Ma la goccia scende ancora nelle profondità del sottosuolo fino a lambire l’oro celtico dei Visigoti e dei Vandali, e continua a scendere verso l’ignoto, un mistero che forse non sarà mai svelato.
TUTTO QUESTO Joaquin Rodrigo, un maestro nell’ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, lo dice nel suo Bolero, primo tempo del Concierto Andaluz. Le 4 chitarre e l’orchestra marcano fieramente il tempo del bolero, continuando per qualche misura in modo da stamparvelo bene in mente. Poi, su questo tempo, i violini stendono una melodia semplicissima, dolce e allo stesso tempo grandiosa, formata con le 3 note che avete suonato sul pianoforte, prima salendo e poi scendendo come avete fatto voi. E questa melodia vi racconta esattamente quello che ho scritto. Non occorre che ascoltiate tutto il pezzo, basta il primo minuto. Ascoltare per credere. Perché, vedete, queste 3 note sono l'anima della Spagna.
Dragor
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il pezzo è davvero bello, non lo conoscevo. fa proprio respirare l'essenza della spagna come ce la immaginiamo... come me la immagino. un post realmente poetico.
PS. hai notato che non hai parlato di corrida? e non è la spagna più bella questa? ;)
Scritto da: bourbaki | 02/02/11 a 23:32
Sei un poeta ! Bellissimo post, Dragor !
Para mi es la vergin del Rocío. La romeria del Rocío, 9 giorni di follia, che spinge un milione di matti nel braciere della Marisma per onorare una piccola p...Strade impossibili. Vengono a piedi, in calesse, roulotte o camione. Credenti, pagani tutti insieme. Appena svegliati sono già assetati : manzanille, vino, gin, vodka...Cantano, danzano, festeggiano davanti dei falò. Ci si libera l'anima mi ha detto qualcuno.
O allora, i pintxos di San sebastian !
Alex
Scritto da: Alex | 03/02/11 a 01:57
Sei un fantastico critico musicale, Dragor. Mi hai fatto "entrare" nel brano come nessuno avrebbe saputo.
Scritto da: Pim | 03/02/11 a 09:37
Je reconnais bien là l'âme du musicien, très bel écrit poétique qui me touche évidemment étant passionnée de musique et ayant des pianistes chez mes enfants, compliments...amitiès ...Eliane
Scritto da: Eliane MICHELUZZI | 03/02/11 a 10:11
POESIA E' LA TUA PROSA!
NON TI AVREIPERMESSO D'INTERROMPERTI SE FOSSI STATA DINANZI A TE E TI AVESSI ASCOLTATO NARRARE CIO' CHE HAI SCRITTO.
NON HO PAROLE...E' LA BELLEZZA CHE ATTRAVERSO LA PAROLA SCRITTA SI CONCRETIZZA IN IMMAGINE.
GRAZIE.
UN ABBRACCIO SPECIALE.
marianna
Scritto da: marianna06 | 03/02/11 a 19:54
E' vero Bourbaki. Certamente più del Bolero di Ravel, un pastiche oleografico a uso dei turisti. Per catturare l'essenza della Spagna non c'è bisogno di fare tanto fracasso, basta un accenno
Grazie perla visita, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 03/02/11 a 23:06
Alex, purtroppo non ho fatto il pellegrinaggio alla Virgen del Rocio, pero' ho fatto a piedi gli ultimi 50 chilometri del Camino de Santiago. Credi che possa bastare per il paradiso?
Ciao, buonanotte
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 03/02/11 a 23:14
Grazie Pim. Di solito la cosa mi riesce meglio con i pezzi che so suonare, perché scrivo quello che mi racconto mentre li suono. Con gli altri sono un disastro
Buona notte, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 03/02/11 a 23:18
Eliane, nous avons en common l'amour pour la musique et les enfants pianistes. Si j'en avais 4 ou 5, je pourrais monter un orchestre! Mais 1 seule ne suffit pas. Il fallait y penser... :-)
Merci, bonne nuit
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 03/02/11 a 23:51
Cara Marianna, il merito è tutto di Rodrigo. Quando suono un pezzo, mi racconto una storia per creare il mood e il bolero mi ha ispirato questa. Molti musicisti hanno questa abitudine e le analogie sono straordinarie. Per esempio, molti di quelli che suonano questo bolero pensano al vento.
Un grande abbraccio, a presto, buona notte
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 04/02/11 a 00:00
Lo spirito "spagnolo" non è nelle mie corde, ma ho apprezzato tantissimo il tuo post! Vorrei condividere con te e i tuoi lettori un ricordo legato al mio viaggio in Spagna. Mi è rimasto nel cuore un tragitto in bus, al tramonto. Si tornava da Granada. Cielo rosso, strada deserta; sulla sinistra, la visione di un paese bianco distribuito su un'altura e poi il profilo dell'autista, in controluce, che con la mano batteva sul volante il ritmo di un bolero incalzante...
( la rima mi è scappata, perdono!)
Ciao!
Giacinta
Scritto da: Giacinta | 04/02/11 a 18:59
Giacinta, la rima va benissimo, rende il ritmo del bolero. Grazieperavere condiviso questa immagine. Da sola vale tutto il mio post
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 04/02/11 a 22:39
Arrivo in ritardo ( l'influenza lascia sempre dei postumi), ma la mia umile voce non si spegne. ABBRACCIO col pensiero, e la gioia nel cuore, commosso che Dragor, fedele, non ha lasciato cadere nel vuoto la mia richiesta del 23/01 h. 18.48. Ora la 'scoperta' continua: sensibile critico musicale,pittore che gareggia col poeta, altro che il baccanaro Sgarbi televisivo. E come i bambini ( io ho sempre dentro di me quel fanciullino platonico-pascoliano) che rompono sempre: "Ancora,ancora..." ora, sempre in nuova attesa: Dragor poeta. Scommettiamo che ...tra non molto... Basta CHE LASCI DA PARTE la solita tiritela sulle religioni, ecc... e poi come Socrate dal "simposio "platonico: "... Marsia incantava gli uomini per mezzo dei suoi strumenti... Ma tu ottieni lo stesso effetto senza strumenti e con le nude parole (Simposio,215 C). Dopo Kant,sempre ad maiora.
Scritto da: deguello italicus | 05/02/11 a 14:06
Grazie deguello italicus,mi fa molto piacere che apprezzi questo post, pero' dovresti apprezzare anche la tiritera sulle religioni. Pensaci: le religioni ci rifilano da secoli la stessa tiritera in modo ossessivo, invadendo tutti gli spazi che non sono blindati. Sono loro a ripetersi. Metti su un patto della bilancia la tiritera dei preti, dall'altra quella degli anti-preti. Da che parte pende la bilancia?
Buona domenica, grazie della visita
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 06/02/11 a 19:17