“MAESTRO, MI FAREBBE UN FREGACCIO su questo tovagliolo così mi sistemo per tutta la vita?” “Ma certo, caro, ecco qui.” Prende un pennarello e fa un fregaccio. “Ecco, un occhio che sembra anche una figa.” “Wow, sembra anche un pesce.” “Proprio così, un occhio, un pesce e una figa.” E così il mio amico Yannick si è sistemato per tutta la vita, visto che oggi il fregaccio è valutato 300.000 euro. Mannaggia, perché non c’ero anch’io?
LA COSA E' ACCADUTA negli anni 70 al Moulin de Mougins, un ristorante non lontano da Vallauris dove a quell’epoca abitava il maestro in questione, Pablo Picasso. Perché Picasso adorava aiutare i poveri, specialmente quelli comunisti. Se eri povero e comunista, il fregaccio non te lo toglieva nessuno. La Côte d’Azur è piena di poveri comunisti con fregacci di Picasso (per l’occasione diventavano comunisti anche i naziskin). Ecco perché è molto probabile che abbia veramente regalato i 271 fregacci ai coniugi Le Guennec, che non soltanto erano bretoni di razza ma dovevano anche essere militanti di Lotta Continua, visto il considerevole numero di fregacci accumulato quando il buon Pierre Le Guennec lavorava per l’autore di Guernica come giardiniere-elettricista e sua moglie Danielle lavorava per il maestro come domestica.
PURTOPPO LA FONDAZIONE PICASSO non è dello stesso avviso e li ha denunciati per furto, sostenendo che il maestro era troppo tirchio per regalare così le sue opere. A questo punto, temendo di essere considerati ladri, si sono manifestati centinaia di detentori di fregacci, tutti scrupolosamente citati come testimoni a discarico dall’avvocato difensore dei Le Guennec. Uno ha detto: “Sono pittore dilettante e gli ho regalato un mio quadro. Lui me ne ha regalato uno suo” (indovina chi ci ha guadagnato nel cambio?). Un altro: “Ero il suo idraulico e ho conservato gli assegni con la sua firma, perché valgono più della fattura” (incredibile, con quello che costano gli idraulici). Un altro: “ Sono andato con 2 colleghi a installargli il telefono. Alla fine Picasso ha detto: ‘Prendete dei quadri, dei disegni, tutto quello che volete. Mi fa piacere!’” Un altro giardiniere ha accumulato 400 fregacci (doveva essere come minimo membro delle Brigate Rosse). Si è manifestato anche Yannick con il suo occhio-pesce-figa. Ma il caso più eclatante è quello di Eugenio Arias, il parrucchiere di Vallauris, al quale Picasso ha regalato ben 60 tele come compenso per la sua militanza comunista (certamente non per le sue capacità di acconciatore, visto che il maestro era pelato). Il buon Eugenio ha lasciato la collezione in eredità a Buitrago del Lozoya, il suo villaggio natale in Castiglia. Poiché il paese non disponeva di un museo di arte moderna, i quadri sono stati esposti nel municipio e oggi là potete vedere il più straordinario museo Picasso.
COSI' IL TRIBUNALE DI GRASSE ha rifiutato di accusare i Le Guennec e la Fondazione Picasso si è dovuta accontentare di una denuncia contro X. E io mi mordo le dita perché nella mia vita ho commesso 2 errori: non mi sono iscritto al Partito Comunista e non ho lucidato il cranio di Picasso.
Dragor
(L’occhio sul sasso nella foto l’ho fatto io)
Bel post, divertente e umoristico, per i piccoli incisi e commenti che non disturbano il ritmo, anzi, sono piccole strizzate d'occhio buttate qua e là per fare sorridere.
Bellissima quella dell'idraulico - e annessa parentesi!
Vedi, Dragor, cosa succede a far degli errori: ci si mordono le dita per le occasioni perdute. Oggi, con qualche fregaccio, saresti un riccone. E magari non avresti voglia di tenere un blog...
Meglio così, in fondo. Picasso ci avrebbe privato del piacere di leggerti.
Ciao, a presto,
HP
Scritto da: Homing Pigeon | 07/02/11 a 13:41
Sapevo che Picasso aveva vezzi da anarchico puro quale era, ma ignoravo la storia, molto interessante. Ecco da dove viene la fortuna di certi mercanti d'arte.
Però, anche il Dragor del periodo blu non è mica male. :-)
Scritto da: Pim | 07/02/11 a 15:26
Simpaticissima storia. Avvincente e raccontata con il tuo solito garbo.
Complimenti.Sei grande!
Buon proseguimento di serata.
Marianna
PS.
Sono felice che tu abbia risolto.
Un abbraccio affettuoso come sempre.
Scritto da: marianna06 | 07/02/11 a 17:28
Intéressante histoire racontée comme d'habitude avec talent, compliments Monsieur Dragor ...je reste votre dévouée lectrice même si je ne commente pas toujours ...Eliane
Scritto da: Eliane MICHELUZZI | 07/02/11 a 18:32
HP, è un piacere vedere che qualcuno apprezza i miei tentativi di far ridere in una storia cosi' triste :-) Sugli idraulici che valgono più di un Picasso potrei citare numerosi esempi, tutti a mie spese. L'ultimo mi ha preso 110 euro per 1 minuto di lavoro (cambiare il tubo della doccia della vasca). Purtroppo l'assegno se lo è incassato.In ogni caso con un fregaccio di Picasso avrei più tempo per scrivere i post
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/02/11 a 13:40
Grazie, cara Marianna. Ormai le mie storie sono riservate a pochi intimi,ma va bene lo stesso: pochi ma buoni. Si', ho r isoltoil problema troncando il linik con blogpoll; con il risultato cheadesso nessuno puo' più votare pro o contro il mio blog.
Un abbraccio, a presto
dragor(journal intime)
Scritto da: dragor | 08/02/11 a 13:44
Pim, ho solamente copiato l'occhio che Picasso ha disegnzto per il mio amico. Ma quando dico che è di Picasso, non ci crede nessuno
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/02/11 a 13:47
Merci de me lire, Eliane. Après l'abandon de la Stampa,on ne se bouscule pas pour cliquer nos blogs et chaque lecteur est précieux. Nous sommes devenus une petite famille.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/02/11 a 13:58