Vittorio Arrigoni, un blogger giornalista che scriveva da Gaza, è stato fatto fuori da una banda di salafiti che lo aveva preso per una spia occidentale. Forse Vittorio non era una spia, ma non c’è dubbio che fosse occidentale. Infatti non aveva capito niente di come funzionano le cose nel Medio Oriente. Scriveva sul Manifesto, ma sosteneva una dittatura clerico-fascista. Si dichiarava pacifista, ma ammirava un regime guerrafondaio. Leggete il suo blog Guerrilla Radio, non c’è una parola contro Hamas. Al contrario, ci sono soltanto parole di ammirazione per la dittatura che ha preso Gaza in ostaggio, l’ultima esponente di quel movimento bigotto e reazionario che dagli anni Trenta impedisce ai palestinesi di avere la loro patria. L’erede del gran muftì Hadji Amin che ha aizzato i palestinesi contro gli ebrei, subordinando la creazione di uno Stato palestinese alla cacciata degli ebrei e possibilmente alla loro distruzione, visto che negli anni Quaranta non ha esitato ad allearsi con Hitler. Che alla nascita d’Israele ha aizzato i palestinesi contro il nuovo Stato e perso la guerra, provocando il problema dei rifugiati che dura ancora oggi. Che nel 1948 ha minacciato di morte chiunque partecipasse alla conferenza di Rapallo per la creazione di uno Stato palestinese. Come nel 2001 i suoi discendenti hanno minacciato Arafat di morte se avesse accettato gli accordi di Camp David che praticamente accoglievano tutte le richieste palestinesi per la creazione di uno Stato indipendente. Come gli attuali dittatori tirano missili, gettano bombe e fanno esplodere kamikaze ogni volta che si parla di rimettere in moto la road map per la creazione di uno Stato palestinese.
Vittorio Arrigoni non condanna tutto questo. Anzi, non ne parla nemmeno. In compenso dichiara Israele <<uno Stato criminale che occupa la Palestina>>, segno che la sua cultura storica ha qualche lacuna. Voleva il bene dei palestinesi ma non si rendeva conto di essersi intruppato con i loro nemici. Con i bigotti che privilegiano la lotta religiosa rispetto alla creazione di uno Stato. Mia figlia è stata recentemente a Tel Aviv dove ha incontrato una quantità di arabi atei felicissimi di vivere in Israele e di ebrei atei felicissimi di vivere con gli arabi, prova che senza religione ebrei e palestinesi sarebbero un solo popolo. Le religioni dividono e non soltanto: sono così stupide da dividere anche al loro interno, come prova il fatto che il povero Vittorio sia stato ucciso da musulmani salafiti che fanno la guerra ad Hamas perché secondo loro questa dittatura non è abbastanza bigotta.
Dragor
Ti attirerai le ire di un sacco di gente, parlando così del nuovo eroe della tolleranza e del sacrificio alle grandi cause.
Non posso che condividere le tue come sempre forti affermazioni: quando dici che il vero problema è la religione.
Le religioni, che fanno finta (e talvolta non sono nemmeno abbastanza ipocrite da fare almeno finta) di volere la pace e l'armonia fra gli uomini, sono in realtà la causa scatenante di conflitti piccoli e grandi.
Estirpate quelle, forse gli uomini sarebbero capaci di vivere davvero più in armonia tra loro.
Non conoscevo (neppure di fama) Arrigoni, prima del suo sequestro e uccisione. Quindi non posso giudicare quello che realmente pensasse di Hamas. Tu dici che non ha mai parlato contro questa organizzazione. Non faccio comunque fatica a crederlo. Se per rimanere in vita non gli è bastato nemmeno fare quello che ha fatto per il popolo palestinese, quanto sarebbe durato lì se si fosse messo - magari pubblicamente, da un blog - messo a sparlare dell'organizzazione che governa in Palestina? Quanto durerebbe uno straniero che andasse - ammesso che riuscisse a entrarci - nel Nord Corea e cominciasse a messaggiare in giro dicendo che il Grande Leader Kim Il Sung è stato un assassino che ha fatto morire di fame metà del suo popolo?
Arrigoni ha pagato a caro prezzo la sua voglia di aiutare un popolo, partendo proprio dal popolo. Se avesse fatto il politicante invece del volontario in prima linea, forse oggi sarebbe ancora vivo. RIP, Vittorio Arrigoni.
HP
Scritto da: Homing Pigeon | 16/04/11 a 12:18
Ciao HP, che piacere sentirti. Ho messo un link sul blog di Arrigoni in modo che tutti se ne possano fare un'idea. La Palestina e' piena di volontari come lui, che dietro il pacifismo nascondono un sostanziale antisemitism e antiamericanismo. Si travestono da arabi, giocano alla guerriglia e poi inneggiano alla pace. Se voleva parlare male di Hamas poteva farlo da un altro posto come faccio io, ma lui e' andato la' credendo di identificarsi con la causa palestinese. Invece si e' identificato con quella di Hamas, vale a dire con la causa piu' antipalestinese che si possa immaginare e la cosa gli e' costata la pelle. Se voleva aiutare il popolo, avrebbe dovuto combattere Hamas e battersi con Al Fatah per la creazione di uno Stato palestinese, non cotrastarla.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/04/11 a 12:39
Caro Dragor, sono quello che si collega al tuo blog dalle Filippine.
Finalmente qualcosa di sensato su questa vicenda!
Scritto da: Enrico Olivetti | 16/04/11 a 14:42
Fai attenzione a non esprimere pareri troppo rivelatori, Enrico. Anche li' Abu Sayyaf non scherza. Spero almeno tu sia a Manila e non a Mindanao.
HP
Scritto da: Homing Pigeon | 16/04/11 a 15:05
L'istinto della guerra è connaturato all'animale UOMO, già visto dagli antichi come 'homo homini lupus'.
Credo che, assieme a tantissimi altri, la religione sia solo uno dei pretesti che autorizzano al gioco della guerra ammantandolo di nobili ideali.
Tesea
Scritto da: Tesea | 16/04/11 a 16:45
Grazie, Enrico. Fra il Rwanda e le Filippine devi essere l'unico a ritenerlo sensato :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/04/11 a 18:18
HP, invece da noi i musulmani sono gentilissimi. Pensa, a Nyamirambo, quartiere a predominanza musulmana, hanno perfino nascosto i Tutsi perseguitati dai cristiani
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/04/11 a 18:22
Cara Tesea, e' verissimo: la religione copre i peggiori crimini e in certi casi li programma. Se fosse abolita, forse la gente ascolterebbe la propria coscienza
dragor (jurnal intime)
Scritto da: dragor | 16/04/11 a 18:28
Hai detto il vero ,caro Dragor, a proposito di quest'omicidio gratuito.
Molti potranno non condividere e magari trovare irriverente il parlare in questo modo del giovane volontario italiano ma...
Per conto mio lanciarsi in certe avventure senza fare le dovute valutazioni, sopratutto culturali, è un po' troppo da utopisti.
Vittorio senz'altro lo era. Ma era anche giovane. E certa gioventù sana, fortunatamente per noi, quando c'è da spendersi per una giusta causa, o almeno per quella che ritiene tale, si butta "anima e cuore". Non prende precauzioni. Se no non sarebbe un volontario.
Questo era Vittorio Arrigoni.
La sua morte dovrebbe indurre comunque un po' tutti noi a riflettere per l'ennesima volta sul problema ebraico-palestinese ma in maniera seria.
Tutta questa violenza e questi morti da una parte e dall'altra e poi, come se non bastasse anche le divisioni interne, devono avere una fine.
Come? Non lo so.
Ma una cosa è certa ed è che la violenza genera altra violenza in una spirale infinita.
E così proprio non va. E non lo vediamo solo qui ma ovunque ci sono oppressi ed oppressori, ricchi e poveri.
Buona notte.
Marianna
Scritto da: marianna | 16/04/11 a 23:59
Non posso fare a meno di aggiungere un commento veloce ma molto convinto di approvazione al tuo post, così sensato ed equilibrato e così puntuale nell'interpretazione di una mentalità di cui, nel bene e nel male, la figura dell'Arrigoni sembra un perfetto esempio.
Scritto da: latomm | 18/04/11 a 05:15
Cara Marianna, secondo me Arrigoni ha fatto le valutazioni culturali, ma sono valutazioni viziate alla base dal suo credo politico che sembra un credo religioso r gli mette i paraocchi. Non mi meraviglierei se venisse da una famiglia ipercattolica e avesse trasformato il bigottismo religioso in bigottismo politico. Tutti riflettono sul problema ebraico-palestinese in maniera seria, ma ognuno crede che la sua riflessione sia piu' seria delle altre. Ecco il problema
Un abbrccio, a presto.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragord | 19/04/11 a 10:52
Grazie latomm. Si,il loro credo politico sembra una fede religiosa, cosi' confondono i loro desideri con la realta' e finiscono fuori dal mondo. Il povero arrigoni c'e' certamente finito
dragor (journal intime)
Scritto da: dragord | 19/04/11 a 11:11