ARRIVI il giorno 12 e tutti giurano che avevi annunciato il 13.
Trovi il letto pieno di formiche
Nella casa c’è un solo rubinetto funzionante per 18 persone
Sulle 18 persone almeno 10 non hanno nessuna ragione di stare lì
La porta del bagno è senza chiave
E anche quella della camera
L’armadio è sparito e nessuno sa dove sia
Tua suocera ti ha piazzato in camera 2 crocifissi, tre poster della madonna e un quadro rappresentante Santa Rita
La stessa suocera ti ha costruito una chiesa in giardino
La suocera in questione pretende che le suoni l’organo in chiesa durante le funzioni alle otto del mattino e alle quattro del pomeriggio
Non contenta della chiesa in giardino, la suocera ha trasformato in chiesa anche il soggiorno
Il tuo cognato prete vuole che suoni l’organo nella sua chiesa dall’altra parte della città
Tua cognata dice che, se non fai qualcosa, la casa ti cadrà in testa
Hai la sensazione che non aspetti altro
Le dici che hai già fatto qualcosa ma hanno scassato tutto
Le commemorazioni del genocidio ti danno sui nervi perché i negozi sono chiusi
Mandi a comprare qualche pollo al mercato africano
Invece del pollo, a pranzo ti servono un’ignobile poltiglia di farina di manioca e pesciolini secchi
Per colazione ti danno il latte cagliato di Nyanza
Lo bevi sul portico ascoltando il canto degli uccelli mentre sorge il sole e pensi che tutto sommato ne vale la pena
Dragor
Carissimo Fratello vicino di casa ... WELCOME IN AFRICA!!!!!
A me hanno detto cosi' quando ho iniziato a lamentarmi di alcune cose e dei ritardi sulle sistemazioni oppure sugli appuntamenti non rispettati ecc. ecc. ma almeno per me era la prima volta, tu dovresti conoscere la situazione.
In ogni caso ora sei qui, dovrai aggiustarti le situazioni familiari per quieto vivere ma per il resto sono felice di leggere che tutto sommato ne valeva la pena.
BEN ARRIVATO DRAGOR NELLA NOSTRA AFRICA.
A presto, Marinella
Scritto da: Marinella da Durban RSA | 15/04/11 a 13:34
Non credo ti aspettassi qualcos'altro.L'Africa è meravigliosa proprio per quello che descrivi. E' un altro mondo, un mondo vero.
In compenso avrai quanti boy vuoi al tuo servizio, senza rivendicazioni sindacali o stangate previdenziali.
Anche per questo ne valeva la pena.
Tesea
Scritto da: Tesea | 15/04/11 a 14:16
Cara Marinella, infatti per me questo e' un ritorno a casa. Non mi aspettavo niente di diverso. L'Africa e' rassicurante e materna come una vecchia amica che si e' fatta il lifting ma in fondo e' sempre la stessa. Certo, rispetto all'Europa bisogna scalare qualche marcia, ma fa bene alla salute. E poi qui sei quello che sei, un po' come nel West. E' meraviglioso riscoprirsi.
Un grande abbraccio dal tuo nuovo vicino della banlieue nord
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 15/04/11 a 18:33
Cara Tesea, e' tutto verissimo. Sotto la crosta c'e' un mondo immutabile fatto di cose semplici e fondamentali, un come eravamo stampato nella memoria collettiva. Quanto ai boy (e alle ajah, fanno tendance), non parlo altrimenti mi danno dello schiavista :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 15/04/11 a 18:43
Finalmente !
Mi pare che tutto sommato ,dopo il trauma iniziale, ci stiamo riconciliando conl'Africa...
Vedrai che, passo dopo passo, tutto diventerà come tu desideri..casa, parenti e mondo circostante.
L'Africa è comunque magica. Come una donna affascinante conquista e irretisce i miei amici...Pazienza!
Ti abbraccio con tanto tanto affetto.
Marianna
Scritto da: marianna | 15/04/11 a 19:08
Ciao Dragor,
e cosi' eccoti nella tua nuova - o antica - casa. Bello questo racconto.
Dopo una settimana di Cina, di nuovo nella civile Singapore (dove i blog funzionano!), apprezzo e capisco tutto l'elenco di quello che non va. E la svolta finale. L'ultima frase che dichiara l'amore per una terra, nonostante tutto. I disagi piccoli, le cosette sulle quali si e' disposti a transigere.
Bentornato a casa. Perche' come dice una bellissima canzone di Paul Young, wherever I lay my hat, that's my home.
Ciao, a presto,
HP
Scritto da: Homing Pigeon | 16/04/11 a 01:51