Il dio che i bianchi ci hanno imposto viene dall’Europa, che a sua volta lo ha importato dal Medio Oriente. Infatti ha il carattere di un beduino: è geloso, collerico, vendicativo, misogino, egocentrico, sessuofobo e allo stesso tempo erotomane, assolutamente privo di senso dell’humour. Sembra la caricatura di Ben Laden e come lui pratica il terrorismo. Per qualche innocente scherzetto non esita ad annegare l’umanità con un diluvio. La sua specialita’ sono i genocidi e se li tira dietro ovunque venga esportato: in Europa, in Medio Oriente (quando è tornato nel suo paese), in America del Sud e nel nostro povero Rwanda.
Come tutti i veri tiranni, si crede buonissimo. Pretende di essere considerato un modello di bontà, addirittura l’amore in persona. Sostiene che ha mandato suo figlio per salvarci. Da che cosa? Da una tara ereditaria che lui stesso ci ha affibbiato. Avete capito? Ci considera tarati. Questo è puro razzismo, peggio del Ku-Klux-Klan!
Di un tizio così possiamo farne a meno. Abbiamo un dio grande, nobile e deliziosamente svampito come tutti i veri aristocratici, che si chiama Imana. Che cosa ci è saltato in mente di metterlo in pensione per accettare quello dei bianchi? Imana se ne sta buono al suo posto, non ficca i naso nei nostri affari. Non ci ricatta, non ci colpevolizza, non ci chiede sacrifici, non ci ammazza. Si accontenta di esserci e qualche volta gradisce una tazza del nostro buon latte. Altro che accettare il dio dei bianchi, siamo noi che dovremmo imporgli il nostro. Dovremmo andare in Europa e dire: “Il vostro Dio non vale niente, o prendete Imana o peggio per voi.” Dovremmo fare mucchi dei loro simboli religiosi e bruciarli. Dovremmo andare nella Cappella Sistina e dire: “Che cosa sono questi fregacci? Imbiancate tutto.” Se il papa rifiuta Imana, dovremmo deporlo e sostituirlo con un altro più accomodante. Se Berlusconi rifiuta Imana, dovremmo ucciderlo con un’iniezione letale. Se la gente rifiuta Imana, dovremmo massacrarla. Vi sembra eccessivo? Be’, tutte queste cose i bianchi le hanno fatte a noi.
Ma noi non le facciamo perché Imana non sarebbe d’accordo. E’ troppo educato.
Dragor
allora, viva Imana!
Scritto da: Ivano | 20/05/11 a 14:34
"... siamo noi che dovremmo imporgli il nostro ". Patetico .Dragor credente: cos'è successo?
Scritto da: negro negrissimo,anzi quasi bianco | 20/05/11 a 20:11
Negro negrissimo ecc., ho avuto una rivelazione sulla via di Kigali... :-)
In realta' questo e' un articolo che ho scritto per The New Times, first Kigali's daily. Il plurale si riferisce ai cittadini rwandesi in generale. E non dire che sono patetici, se no si arrabbiano
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/05/11 a 10:45
Grazie Ivano. Sei il mio primo convertito!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/05/11 a 10:52
"... se no si arrabbiano... Imana non sarebbe d’accordo. E’ troppo educato ": anche loro non gli ubbidiscono, se lo sono inventato ... sulla via di Kigali.
Scritto da: negro negrissimo,anzi quasi bianco | 21/05/11 a 11:24
Certamente, se lo sono inventato. Ma almeno e' locale, non d'importazione
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/05/11 a 13:10
Qui da noi in Occidente si chiama campanilismo; ce n'è voluto, ma ne siamo usciti.
Scritto da: negro negrissimo,anzi quasi bianco | 22/05/11 a 19:15
Invece noi ci siamo ancora. Siamo un po' sottosviluppati :-)
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/05/11 a 19:22