Sulle sommosse di Londra e dintorni gli europei si sono come al solito spaccati in due. I destri dicono: “Queste violenze sono l'ennesima prova che il multiculturalismo inglese è fallito come l’integrazionismo francese. Questa gente non può stare in Europa. Deve tornare a casa sua, come abbiamo sempre detto, e bisogna bloccare l’immigrazione.” I sinistri dicono: “E’ tutta colpa della disoccupazione e della ghettizzazione. Trattiamoli in modo più umano e diventeranno cittadini come gli altri.” Così ho pensato che sarebbe stato interessante conoscere l’opinione dei Rwandesi, dato che il Rwanda ha spedito nel Regno Unito più di un immigrato e che è molto probabile che qualcuno di loro abbia partecipato alla sommossa.
Ieri sera avevo a cena una fra le migliori penne di The New Times, un fantastico scrittore che farebbe un’ottima figura sul Guardian o sul New York Times invece di scrivere per uno stipendio da fame su un foglio letto da 2 gatti. Mentre facevamo onore agli spaghetti all’amatriciana cucinati da Dragor in persona, ho chiesto che cosa ne pensasse dei fatti di Londra. “E’ tutta colpa dei genitori”, ha detto Brian. “Il pericolo comincia quando credono che soltanto la scuola debba insegnare la disciplina ai ragazzi. La disciplina è responsabilità delle famiglie. I genitori non devono rinunciare al loro ruolo, invece prendono spesso le parti dei figli quando la scuola li punisce per comportamento indisciplinato. E che cosa facevano quei ragazzi nelle strade? I genitori devono tenerli in casa.”
Ho rivolto la stessa domanda alla mia ottantaquattrenne suocera Marguerite, che aveva seguito i fatti alla TV su Al Jazeera e su BBC. “Perché non erano al lavoro?”, ha chiesto Marguerite quando la domanda le è stata opportunamente tradotta in kinyarwanda (sto studiando la lingua ma non arrivo ancora a trattare questi argomenti). “Perché sono disoccupati”, ho risposto. “E come fanno a vivere, se sono disoccupati?” “Hanno il sussidio.” “Allora bisogna tagliargli il sussidio”, ha sentenziato lei. “Così saranno obbligati a lavorare e non faranno scemenze.”
Guarda caso, Sarko aveva lanciato la stessa idea in occasione della sommossa delle banlieues nel 2005 e tutti gli avevano dato del fascista.
Dragor
Sei il primo genero di cui abbia notizia che è andato a riprendersi la suocera scappata di casa invece di festeggiarne la partenza... desso capisco perché.
Tua suocera è più saggia di Confucio!
Scritto da: Marcello | 12/08/11 a 15:47
Non è da fascisti essere contro il Welfare State: molti sociologi affermano che spinga coloro che ne usufruiscono a non cambiare le propria condizione. Io credo che in linea generale non sia così, ma non escludo il contrario.
Gli scontri londinesi sono un epifenomeno della crisi economica, che colpisce soprattutto i ceti più disagiati e, tra gli altri, gli immigrati. Non mi hanno stupito: è successo ad Atene e mi attendo altrettanto a Parigi. Solo noi italiani, invece di mettere a ferro e fuoco il Parlamento come occorrerebbe, ci spaparanziamo al sole e lasciamo fare al Berlusca...
Scritto da: Pim | 12/08/11 a 15:55
Simpaticamente drastica Marguerite ma forse non ha tutti i torti!
Il fatto è che la questione è molto più complessa di come la vede lei.
In una società senza ruberie ed ingiustizie tutti dovrebbero poter lavorare onestamente e vivere dignitosamente la propria esistenza.
Purtroppo noi altri sappiamo che ci piacerebbe che così fosse ma non lo è proprio per niente.
Quanto al giornalista, anche lui esprime buon senso. Ma quei genitori probabilmente per mille ragioni, contestuali e non, non sono in grado di tenersi i figli a casa ed educarli come si faceva una volta.
Quindi anche questo nodo da sciogliere resta difficilissimo.
Bel post..comunque.Complimenti sinceri.
A te e a Dedé, che ora dovrebbe essere più serena, un abbraccio affettuoso come sempre.
E un "a presto" ritrovarci.
Marianna
Scritto da: marianna | 12/08/11 a 16:09
Concordo con Brian che ai figli la prima educazione deve arrivare dalla famiglia e poi quando entrano nella scuola dovrebbe esserci una cooperazione con quest'ultima al fine di "ottenere" degli adulti onesti, responsabili e disciplinati per entrare a far parte della cosiddetta societa' civile... "come si faceva una volta" scrive Marianna.
Tua suocera e' una persona che la sa lunga, l'esperienza data dall'eta' e dal suo vissuto l'hanno portata ad una considerazione diciamo "fuori dai denti", il sussidio non cambia la vita a nessuno in nessuna parte del Mondo e soprattutto ti fossilizza, ti toglie lo stimolo a cercare lavoro, i governi si tolgono un problema grosso dalla "coscienza" e nel frattempo "ingrassano l'orticello in banca".
I politici della maggior parte del mondo hanno capito benissimo come rimanere al potere, tenendo le masse "ignoranti" e "impaurite" le puoi manipolare a tuo piacimento.
Un abbraccio a tutta la famiglia con tanto affetto.
Marinella
Scritto da: Marinella da Durban SA | 12/08/11 a 17:48
C'est la faute des parents...les parents ne doivent pas renoncer à leur rôle en matière d'éducation....Il me semble, Brian, que Mark Duggan, père de famille de 4 enfants abattu alors qu'il était menotté a renoncé définitivement à son rôle de père. Un peu radicale les méthodes de la police londonienne, non ?
Alex
Scritto da: Alex | 12/08/11 a 19:03
adesso non verrai dirci che Marguerite è come Sarko! dopo che ha salvato 6 cani e 7 cuccioli (d'accordo col tuo aiuto, ma il merito è suo!). un abbraccio a Marguerite :)
bourbaki
Scritto da: bourbaki | 13/08/11 a 09:34
Scusate se dissento dalla maggioranza di persone che ha commentato questo post di Dragor, ma non credo che sia colpa del multiculturalismo come non credo che sia colpa del Welfare State. Mi spiego meglio: i disordini di Londra avvenuti nei giorni scorsi non hanno niente a che vedere con la religione (come probabilmente è avvenuto in Francia nel 2005). E non hanno neppure scopi politici: RUBANO PER FAME. Dalle interviste, dalle immagini mostrate in televisione appare chiaro che i giovani londinesi rubano per fame. Hanno rubato generi di prima necessità ma anche oggetti di lusso che poi hanno detto di avere rivenduto. PER MANGIARE. PER PAGARE L’AFFITTO. O LE BOLLETTE.
Siamo in presenza di una delle crisi economiche più gravi dell’era moderna. Grave almeno come quella del 1929. più grave di quella degli anni ’70. decine di milioni di persone in Europa e negli Stati Uniti non hanno lavoro oppure – grazie alla legalizzazione del precariato – lavorano una settimana sì e una no. E anche fra quelli che lavorano non sono mica tanti quelli che riescono ad arrivare tranquillamente alla fine del mese. C’è chi ha venduto la macchina, chi va a mangiare alla Caritas, chi non va in vacanza da una vita. Sacrifici che bastano appena a far quadrare il magro bilancio.
E allora? Vogliamo ricadere nei vecchi stereotipi della destra, dicendo che chi non ha lavoro è solo pigro e chiudere gli occhi di fronte a questa inquietante realtà? La cosa peggiore è che sono proprio le nuove generazioni a pagare il prezzo più alto: non trovano lavoro, se lo trovano è un lavoro precario, con salario da fame e il rischio di essere licenziati da un giorno all’altro. Quindi non possono sposarsi e meno che mai mettere al mondo figli.
E questa situazione – almeno per il momento – non ha sbocchi. Perché in Europa - a parte qualche eccezione come la Germania - da molti anni non c’è crescita economica. L’economia ristagna e quindi non si creano nuovi posti di lavoro: al limite si rimpiazzano quelli che vanno in pensione.
La responsabilità dei governi è terribile: hanno permesso la deindustrializzazione, hanno legalizzato il precariato, insomma non hanno fatto niente per salvaguardare i diritti della gente comune, anzi li hanno distrutti. Questo è la dimostrazione del fatto che niente è scontato nella vita e dobbiamo lottare per mantenere quelli che credevamo “diritti acquisiti”: una casa, un lavoro, una pensione. Io non ho figli e nonostante tutto sono molto preoccupato per il futuro. E voi?
Scritto da: Alberto | 13/08/11 a 11:19
Marcello, se fosse saggia fino in fondo non scapperebbe in continuazione. Comunque ignora la correttezza politica ed e' una grande qualita'
Ciao, buona giornata.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 10:17
Pim, in effetti conosco una quantita' di gente che si prende le allocs e fa di tutto per non lavorare. Mai fatti di Londra non dipendono solamente dalla crisi. Ormai e' diventato un classico: quando c'e' un corteo, gruppi di casseurs si aggregano per svaligiare i negozi. E' pura delinquenza.
Ciao, buona giornata, a p
resto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 10:23
Cara Marianna, sono d'accordo: le analisi di Marguerite e di Brian sono riduttive. Il problema e' chiaramente complesso ed esprime un malessere sociale. Le ho riportate per dimostrare come da noi si ignori la correttezza politica e si tenda a responsabilizzare le persone invece di cercare le cause a monte. Nessuna, fra le persone con cui ho parlato, ha cercato di giustificare i casseurs. Tutti li considerano dei marmocchi viziati che rovinano la reputazione degli africani
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 10:34
Cara Marinella, il profilo da noi il profilo medio dei casseurs e' quello di giovani con sussidi che vivono in famiglia, cosi' possono disporre quasi integralmente dei soldi. Si aggregano alle manifestazioni e cercano di farle degenerare per svaligiare i negozi. Non ho motivo di credere che i casseurs inglesi siano diversi. Esiste un malessere sociale, ma non dipende dalla miseria.
Un grande abbraccio dall'Akagera
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 10:44
Bien sur Alex la bavure policiere est impardonnable. Mais deux torts ne font pas une raison. Le pillage n'est pas une forme de justice.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 10:51
No, Bourbaki, non e' come Sarko. Assomiglia piuttosto a Mobutu :-)
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 10:58
Caro Alberto, non devi scusarti perche' dissenti. Guai se la pensassimo tutti allo stesso modo. La tua analisi e' molto interessante e direi umana. Personalmente credo che il welfare inglese non lasci morire nessuno di fame. Lo so perche' ne ho approfittato anch'io, squattavo una casa vicino a Portobello e prendevo il sussidio che davano anche agli stranieri. Ho conosciuto molto giovani nelle mie condizioni. I fatti di Londra esprimono sicuramente un malessere sociale, ma attribuirli alla crisi e' riduttivo come dare la colpa ai genitori. Anche da noi c'e' una quantita' di casseurs che si aggrega alle manifestazioni per farle degenerare e svaligiare i negozi. Spesso vivono con i genitori e si tengono tutto il sussidio, cosi' non hanno problemi di soldi. Non scordiamo che nel Regno Unito gli hooligans esistono da tempo. Un conto e' manifestare civilmente, un conto incendiare le case, svaligiare i negozi e ammazzare chi spegne gli incendi.
Buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/08/11 a 11:13
Ovviamente io mi riferivo a chi soffre l'indigenza per la crisi economica. Ma non giustifico affatto gli atti di teppismo!
Scritto da: Alberto | 16/08/11 a 11:31