Un articolo dell’ONU prevede il diritto di “ingerenza umanitaria”. In breve, a casa tua non hai il diritto di fare tutto quello che vuoi. Come non puoi picchiare tua moglie, non puoi nemmeno picchiare i tuoi cittadini. Se lo fai, peggio per te: gli altri paesi fanno subito una bella coalizione internazionale e ti sganciano tante bombe sulla testa per inculcarti un po’ di buon senso.
La cosa non sarebbe male se fosse uguale per tutti. Invece no, funziona solo in certe circostanze. Quali? Semplicissimo: 1) Il cattivo non deve avere amici potenti. 2) L’operazione non deve comportare troppi rischi 3) Ci dev’essere qualche vantaggio collaterale. Ecco perché, con queste “ingerenze umanitarie”, ci sono sempre 2 pesi e 2 misure. Per esempio, qualche anno fa Tony Blair sbraitava che bisognava bombardare i Serbi perché si opponevano alla secessione del Kosovo. 1 settimana dopo lo stesso Tony Blair correva a leccare il didietro di Putin che stava allegramente massacrando i Ceceni.
E adesso ci risiamo. Giù bombe sulla testa di Gheddafi, perché la Libia è un bel paese aperto dove i carri armati si vedono a una distanza di 50 chilometri, perché non la sostiene nessuno e perché è piena di petrolio che aspetta soltanto di finire nei serbatoi degli ingerenti. Intanto al Assad massacra i suoi cittadini e dopo 1800 morti quale credete che sia l’”ingerenza umanitaria”? La Francia, la Germania e l’Inghilterra gli hanno detto: “Brutto cattivo, non farlo più altrimenti stasera ti mandiamo a letto senza cena.” Crede che gli abbiano sganciato sulla testa non dico una bomba, ma almeno un petardo? Nemmeno per sogno, per queste 3 ragioni: 1) La Siria è amica della Russia e anche i bambini sanno che la Russia bisogna lasciarla stare. 2) La Siria è montagnosa e un’operazione militare costerebbe troppo 3) La Siria non ha petrolio e l’ingerenza senza petrolio è come la pasta senza la salsa.
Ecco perché nessuno si scomoda a sganciare una piccola bomba sui tanks che massacrano Hama.
Dragor
Certo, non è il massimo della giustizia, ma almeno qualche Gheddafi ogni tanto viene sculacciato.
Scritto da: Marcello | 06/08/11 a 13:57
4) La Syrie a deux alliés de poids : l'Iran et le Hezbollah libanais. Tout le monde a peur d'un conflit entre l'Iran et Israël qui pourrait résulter d'une intervention en Syrie.
Bon week-end, Alex
Scritto da: Alex | 06/08/11 a 15:27
Certo, che l'ONU faccia due pesi e due misure siamo tutti d'accordo: basta vedere come si comporta nei confronti di Israele...
Scritto da: Alberto | 07/08/11 a 23:21
Vero soprattutto il punto 1: Bashir gode di amicizie assai influenti, anche se la Lega Araba ha espresso forti critiche. Il punto 2 è vero solo se si fa riferimento al Golan, per la restante porzione del territorio la Siria è ampiamente desertica. In quanto al punto 3 il petrolio nel sottosuolo sarebbe molto abbondante, ma è estratto in quantità minime.
Il problema è che quando salì al potere, circa 10 anni fa, Bashir promise ampie riforme che ha realizzato solo parzialmente. Si comporta come un capo di stato moderno, ma, per l'idea che mi sono fatto, ha una personalità debole e politicamente confusa. I capi dell'esercito che suo padre nominò condizionano pesantemente le sue scelte. Più che gli Usa, che in questa regione contano poco, Gran Bretagna e Francia avrebbero il dovere di farsi sentire e mettere in atto sanzioni più severe.
Scritto da: Pim | 08/08/11 a 08:56
Si' Marcello, per il momento dobbiamo accontentarci di Gheddafi. Certo, la sculacciata si sta prolungando un po' troppo...
dragor
Scritto da: dragor | 08/08/11 a 10:17
Je m'excuse Alex, j'avais oublie Hezbollah. C'est vrai,la Syrie peut destabiliser a tout moment le Liban, le seul pays democratique de la region. Il ne manquerait plus que ca...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/08/11 a 10:22
Alberto, Israele ha amici potenti. In ogni caso i 2 pesi e 2 misure riguardano soltanto il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Nelle votazioni collettive Israele e' sempre condannato dalla massa dei paesi islamici e del Terzo Mondo. Che poi queste risoluzioni vengano rispettate, e' un'altra questione.
dragor
Scritto da: dragor | 08/08/11 a 10:54
Caro Pim, el Assad ha promesso elezioni trasparenti e democratiche entro la fine dell'anno. Dobbiamo credergli?
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 08/08/11 a 11:10
Condivido in pieno la tua visione del problema.
Ho letto il tuo post dopo aver scritto nel mio blog una risposta a te e ad Alex, dove dicevo appunto che il mio pensiero correva in Siria e alla repressione cruenta ivi in atto.
Siamo sempre o quasi sulla stessa lunghezza d'onda.
E mi fa molto piacere.
Buon proseguimento di serata.
Affettuosamente,Marianna.
Scritto da: marianna | 09/08/11 a 17:14