. Kampala è una città cosmopolita dove sono presenti tutte le religioni (c’è anche uno splendido tempio induista e perfino il più grande dei 7 templi Ba’hai nel mondo), ma la religione predominante è sicuramente l’islam. In certi quartieri, come a Kampala Hill, c’è una moschea ogni 10 metri. Quali sono gli effetti di una forte presenza islamica in una città ufficialmente laica? Come cittadino provvisorio di Kampala, non ho tardato a vederli.
A Kampala c’è un’incredibile quantità di boda-boda, le moto-taxi. Ci sono anche da noi, ma a Kigali tanto il conduttore che il passeggero devono portare il casco. Una recente legge ha reso obbligatorio anche lo smartcap, una cuffia di carta per impedire il contatto del casco con la testa del passeggero e la conseguente propagazione di microbi. o pidocchi. Anche a Kampala la legge impone il casco, ma non lo porta nessuno. Nemmeno per sbaglio. Si direbbe quasi che la legge ne vieti l’uso. E se guardate le boda-boda, notate una strana cosa tutte le donne sul sellino posteriore sono sedute astride, ossia di traverso, all’amazzone, con le gambe da un solo lato. Una posizione pericolossima, specialmente su piccoli veicoli a due ruote che fanno slalom a velocità pazzesca fra macchine, camion e autobus su strade piene di buche. Così ho domandato: “Come mai le donne stanno sedute in quel modo invece d’inforcare la sella a cavalcioni?”
Il conduttore di una boda-boda mi ha risposto così: “La comunità islamica ritiene scandalosa una donna a cavalcioni della sella. Così ha fatto pressione sulla municipalità e la municipalità ha promulgato una legge che impone alle donne di sedersi con le gambe da una sola parte.” La municipalità ha reso obbligatorio anche l’uso del casco, ma questa legge non la rispetta nessuno. Mentre tutte le donne, anche le non musiulmane, si siedono sulle moto con le gambe da una sola parte. Per chi non avesse capito chi comanda in città.
A Kampala si pubblicano molti eccellenti giornali, tutti impaginati all’inglese, formato tabloid e una quantità di pagine. Il mio preferito si chiama New Vision. L’altro ieri ho letto che una donna di 28 anni ha stuprato un bambino di 6, i vicini l’hanno sorpresa mentre aveva sexual intercourse con il marmocchio e hanno cercato di linciarla. Ovviamente la stupratrice di marmocchi rischia qualche decina di anni di galera, se non l’ergastolo. Sulla pagina accanto compare il seguente articolo: “La municipalità di Kampala invita la comunità islamica a ridurre, per quanto possibile, il numero dei matrimoni con bambine, perché un matrimonio precoce potrebbe compromettere il percorso scolastico.” Avete capito? Le bambine stuprate da bavosi sessantenni non sono traumatizzate, sconvolte, bloccate nel loro sviluppo, rovinate per tutta la vita. No, hanno solamente qualche problema a scuola, perché la loro attività di mogli potrebbe distrarle dagli studi. E la municipalità di Kampala non sbatte in galera gli stupratori. No, li invita timidamente a ridurre per quanto possibile gli stupri. Tutto perché la stupratrice di marmocchi ha agito in proprio, mentre gli stupratori di marmocchie agiscono sotto l’ombrello protettivo dell’islam che con l’hadith Boukari autorizza ogni musulmano a portarsi a letto le bambine come Muhammad.
Ecco perché dobbiamo opporci alla Sharia, la legge islamica, che molte comunità musulmane stanno cercando di imporre nel mondo intero. Rende legale il crimine.
Dragor
(2 ottobre 2011)
Messaggio ricevuto per quel che concerne l'Islam e le sue interferenze nella vita civile e politica del Paese.
Piuttosto il quadro che fai della città è davvero molto poco entusiasmante.
Ci sarà stato qualcosa altro di positivo da apprezzare?
Se sì, raccontalo!
Un abbraccio affettuoso.
E.... ben tornato a casa.
Marianna
Scritto da: marianna | 03/10/11 a 15:49
Kampala e' una delle citta' piu' affascinanti che abbia mai visto. Sta a Kigali come Beirut sta a Stoccolma. Come tutte le metropoli, offre piu' volti dpesso in contrasto. Senza contare uno splendido museo di arte e storia, e la la collina Kasubi con le tombe dei re Buganda.
Grazie per il welcome home, un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 04/10/11 a 15:16
Questi matrimoni non hanno niente e che fare con l'islam.Sono piuttosto tradizioni locali.
Scritto da: anonimo | 20/03/12 a 20:42
Caro Anonimo, Muhammad ha sposato Aisha a 6 anni e l'ha deflorata a 9 (hadith Boukari). Cosi' nei paesi dove vige la Sharia, la legge islamica, ogni musulmano ha il diritto di fare come il Profeta e sposare una bambina. Vedi L'Iran, l'Afghanistan, Gaza, lo Yemen...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 20/03/12 a 23:57
Poveretti anche gli uomini. Provare desiderio per una bambina deve essere veramente solo un condizionamento (ideologico? Psicologico? Boh..) che nulla ha a che fare con amore, desiderio sessuale, piacere sessuale.
A volte inorridisco nel rendermi conto che non mi piacciono più neanche le ventenni, venticinquenni... Le trovo troppo faticose da gestire ( nella fantasia ovviamente ).
A proposito: vacci piano con le critiche ai sessantenni. Potresti perdere un lettore ;-)
Scritto da: Alfredo | 18/07/13 a 08:45
Non so perchè ma da questa mattina il blog si apre su questa pagina vecchia di due anni.
Ed io non attento l'ho creduta una pagina nuova. Stavo per congratularmi con te per essere tornato a Kigali dopo la pronta guarigione!
Scritto da: Alfredo | 18/07/13 a 12:23
E' una ristampa, in fondo c'è la data della prima pubblicazione. L'ho ripubblicato perché su FB qualcuno ha scritto su Kampala. Almeno fossi tornato in Africa. E' già tanto se mi trascino dal letto al computer:-)
Me la prendo soltanto con i sessantenni pedofili, gli altri vanno benissimo :-)
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 18/07/13 a 23:25