Sarà difficile, ma che cosa sarebbe la vita senza sogni? Così mi sto preparando. Presto sarò cittadino rwandese. Non mi possono negare la cittadinanza: ho combattuto per liberare il paese, ho una moglie rwandese e sono un Giusto perché ho salvato 4 persone dal genocidio. Sto studiando il kinyarwanda e riesco già a conversare con mia suocera. Seguo un corso universitario sull'economia del paese. Ogni tanto pubblico un articolo su The New Times, il primo quotidiano del Rwanda. Ho scritto un dramma patriottico, "Le Ultime Ore di Mutara III", che sarà rappresentato in teatro con la mia regia e spero mi renderà popolare. Non faccio divisionismo, pago le tasse e rispetto la legge. Tutto questo dovrebbe spianarmi la strada per la successione di Kagame, nel 2017, quando vorrei presentarmi alle elezioni come candidato indipendente.
A questo punto dobbiamo considerare il fenomenale effetto del potere sui presidenti africani. Si direbbe che gli dia alla testa più che ai presidenti di altre parti del mondo. Il presidente del Senegal, Wade, sta cercando di manomettere la Costituzione per farsi conferire un altro mandato, incurante delle sommosse e dei morti provocati dalla sua imbecillità. Ma non si guarda allo specchio? Sembra già una mummia. Se la truffa gli riesce, alla fine del nuovo mandato avrà 92 anni. Ve lo immaginate un presidente di 92 anni, magari con l’Alzhmeier e i pannoloni? Da morire dal ridere. Mugabe si è attaccato alla presidenza dello Zimbabwe e ha già detto che la manterrà per tutta la vita, così non ci resta che abbreviargli la vita. La repubblica del Gabon funziona come una monarchia: Bongo è stato provvidenzialmente ucciso dall’AIDS ma al potere c’è suo figlio Bongo II. Lo stesso succede in Togo, dove il presidente attuale Gnassigmbé è il figlio del defunto presidente Gnassigmbé, e in Congo Kinshasa dove l’attuale presidente Kabila è il figlio del defunto Kabila. In Congo Brazaville, Sassu Nguesso è più inamovibile della Rocca di Gibraltar. Per un Mandela (e speriamo anche un Kagame) che si fa da parte, ci sono 10 presidenti africani che si attaccano al potere come mignotte.
E Dragor? Sarà un modello per tutti. Se non sarà eletto, accetterà sportivamente il verdetto delle urne senza dare del baro al suo avversario. Se sarà eletto, governerà per il periodo previsto e poi si farà da parte senza discutere. Ecco la mia prima promessa elettorale.
Dragor
Non fare queste promesse rivoluzionarie, Dragor.
Se lo stile di governo in Africa è come lo descrivi, creeresti un precedente pericoloso per tutte le piovre dittatoriali avvinghiate al trono e senza alcuna intenzione di farsi da parte per il bene del proprio paese.
Però certo che sarebbe bello un giorno poter dire: quel presidente? Sì, io l'ho conosciuto. Magari non dal vivo, ma abbiamo fatto tante chiacchierate insieme...
Sogni? Ma nemmeno troppo, Dragor. E poi, come dici tu, i sogni aiutano a vivere.
Mr (future) President: all the best!
HP
Scritto da: Homing Pigeon | 15/02/12 a 19:58
Wow ! adesso capisco il senso della parola "integrazione". Nel giro di solo qualche mese sei diventato il più rwandese dei rwandesi....spero che tu abbia anche rimosso il tuo dna nizzardo...altrimenti, rischieresti di finire la tua carriera politica in Uruguay :-)
Alex
Scritto da: Alex | 16/02/12 a 10:57
La mano della foto è tua? Guarda che una mano così non è il massimo per un politico. Qui in Italia penseremmo che ruba di più di una mano normale. Altro avvertimento: i candidati contro Kagame non godono sempre di buona salute. Ti auguro proprio che alla fine di questo mandato abbia voglia di farsi da parte.
Comunque e sempre: Forza Dragor!!! (potrebbe essere un nome adatto alla tua lista?):-)
Scritto da: Ivano | 16/02/12 a 11:19
HP,ci siamo abituati. Kagame è già accusato di dare il cattivo esempio perché non ruba e reinveste nel paese invece di arricchirsi alle spalle del popolo come ogni rispettabile presidente africano. Cosi' un candidato che accetta il verdetto delle urne senza scatenare una guerra civile sarebbe quasi una "prima". E' vero, i sogni aiutano a vivere e hanno il vantaggio di non costare niente, a parte laz campagna elettorale che pero' costerà molto meno che in Europa. In ogni caso per me l'importante è partecipare e utilizzare questa esperienza per imparare tutto il possibile.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/02/12 a 12:24
Alex, niente paura. Il gene di Jacquou l'ho lasciato a Nizza. In mancanza di una fuga nell'America del Sud, qui mi mandrebbero a far compagnia a Victoire Ingabire
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/02/12 a 12:30
Ivano, no, è la mano di qualcun altro, le mie sono piccolissime :-) Si', molti candidati antikagame sono finiti in galera, ma è anche vero che cercavano di riattizzare una guerra civile. Mentre nel mio programma ci sarà questo impegno: il primo che dice ancora Tutsi e Hutu lo sbatto al fresco per 30 anni.
Peccato che tu non sia un cittadino rwandese, almeno un voto ce l'avrei :-) Comunque grazie
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/02/12 a 12:41
Ciao Igor, queste tue riflessioni devono circolare il più possibile in modo da cominciare a prendere coscienza del momento storico che aspetta il nostro paese: un cambio presidenziale senza sangue alla Mandela o Nyerere oppure l'accanimento al potere alla Wade, Mugabe!!! A kagame che fin'ora ha mostrato saggezza e lungimiranza dopo aver liberato la Rwanda dai genocidari, tocca dimostrare di essere un grande statista oppure l'enesimo dittatore attaccato alla poltrona. Mi auguro davvero che ci faccia sognare cedendo il testimone ad altri compreso te!
Abbracci
Scritto da: Françoise | 16/02/12 a 15:19
Françoise, Kagame ha già detto che cederà il testimone senza fare storie, ma preferibilmente a una donna. Chissà, forse dovrei cambiare sesso... :-)
Ciao, un abbraccio anche a te
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 16/02/12 a 15:49
Curioso, nessuno si è accorto che la mano della foto ha 6 dita… o forse Ivano intendeva proprio questo, quando ha detto che chi ha una mano così ruba più degli altri? ;-)
Dragor, lo sai che ti sono amico e per questo sono un po’ preoccupato per te. Ma se sei convinto, un paio di domande: come pensi di farti conoscere dalla gente? Lo sai che i giornali e la stampa ti boicotteranno? E con che nome ti presenterai? Userai sempre un nickname?
Scritto da: Alberto | 16/02/12 a 18:41
volevo dire i giornali e la tv...
Scritto da: Alberto | 16/02/12 a 18:46
Se ti candidi e ti eleggono...ricordati di me e del mio amore per l'Africa.
Fai in modo che per essere cittadino rwandese non si debba necessariamente essere sposati con un indigeno.
Come nel tuo caso.
Studiare la lingua locale, anche se dicono molto complessa, va bene.Ci posso provare.
Ma io ,alla mia età, non penso proprio che potrei convolare a giuste nozze in Rwanda e, per giunta, lasciandomi dietro, in Italia, marito, figlio e nipote.
Insomma ricordati sopratutto di snellire la burocrazia.
E niente razzismo all'incontrario.
Io le cose amo farle seriamente per cui fare solo la turista in Africa lo trovo riduttivo.
Questo è il mio dilemma nei confronti dell'Africa.
Scherzi a parte, ti auguro di trovare la giusta collocazione nella vita politica locale, se questa è una tua aspirazione.
Ma devo crederci?
Un abbraccio affettuoso come sempre e a presto.
Marianna
Scritto da: marianna | 16/02/12 a 23:27
Alberto, è vero, la mano ha sei dita! Be', meglio uno di più che di meno. So già che non saro' eletto, per me la fase più interessante è la candidatura, sempre che mi diano la nazionalità perché la Costituzione permette l'accesso alla presidenza solamente ai cittadini rwandesi. Spero di scoprire i segreti della politica. Come farmi conoscere? Anche senza il giornale e il teatro, da quando ho detto che vorrei candidarmi, è già cominciata la sfilata dei postulanti. Qui non è difficile farsi conoscere, è difficile passare inosservati. Naturalmente usero' il mio nome, ma in caso di elezione Dragor farà il suo coming out
A presto, ciao
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 17/02/12 a 16:24
Cara Marianna, se saro' eletto ti faro' cittadina onoraria, cosi' non dovrai sobbarcarti un altro marito :-) La burocrazia mi sembra già abbastanza efficiente, almeno per quello che ho potuto constatare personalmente. E dappertutto c'è molto fair play, segno che la politica anticorruzione di Kagame ha dato i suoi frutti. Per me partecipare alla vita politica è un mezzo per conoscere i retroscena e per fare un'esperienza interessante, comunque vada. In fin dei conti sarei il primo europeo a candidarsi alla presidenza di un paese africano. Ma come c'insegna Obama,il colore non è più un handicap
Un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 17/02/12 a 16:37
Grazie, carissimo!
Ci conto sulla cittadinanza onoraria.
Dunque? Impegnati per te e...anche un po' per me.
Un abbraccio affettuoso e la mia buona notte.
Marianna
Scritto da: marianna | 17/02/12 a 22:29
Dragor for president!
Tesea
Scritto da: Tesea | 21/02/12 a 18:35
Thank you, dear Tesea!
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/02/12 a 01:03